Batman: Caped Crusader: il trailer in esclusiva e quattro chiacchiere con gli autori

I produttori esecutivi Bruce Timm e James Tucker, e il doppiatore Hamish Linklater spiegano perché la loro nuova serie non sarà una rivisitazione del Batman animato degli anni Novanta.

Batman: Caped Crusader: il trailer in esclusiva e quattro chiacchiere con gli autori

Se c'è una cosa che Bruce Timm vuole che i fan di Batman: Caped Crusader comprendano è che la nuova serie non sarà un rifacimento del Batman animato del 1996. L’estetica è simile, tuttavia Caped Crusader è una cosa a parte.

Questo era l'unico modo per convincere la DC a riportare Timm al volante della Batmobile. Dopo aver prodotto Batman e spinoff come Batman of the Future, Superman, Justice League e Justice League Unlimited, nonché i film d'animazione Batman: The Dark Knight Returns e Batman: The Killing Joke, si potrebbe pensare che l’animatore e fumettista abbia detto tutto quello che doveva dire sull'eroe più popolare della DC. Ma anche dopo tutto questo tempo, e con tanti progetti all'attivo, Timm ha visto l'opportunità di creare qualcosa di nuovo con Batman.

"In origine avevo un'idea di Batman molto più ispirata ai vecchi eroi pulp come Doc Savage, L’Uomo Ombra e The Avenger", racconta Timm a IGN. "E la cosa che questi tre ragazzi avevano in comune era che erano tutti molto distaccati; non erano tipi simpatici, non erano persone con cui si vorrebbe uscire; non erano teneri, non facevano battute e cose del genere. Erano super al punto da non essere umani, ed è così che ho sempre voluto presentare Batman.

“Renderlo così distante ci ha permesso di porre un po' più di enfasi sul resto del cast", aggiunge il produttore esecutivo James Tucker, un altro autore davvero prolifico i cui lavori precedenti includono Batman: The Brave and the Bold. "Sembra più un'opera corale proprio perché abbiamo investito negli altri personaggi quanto nel protagonista, e questi rappresentano di fatto gli 'esseri umani' della storia mentre lui resta sempre a distanza: mi riferisco a Alfred, ai Gordon e a Montoya. Tutti i personaggi secondari acquistano maggiore importanza nella storia".

Le origini di Batman: Caped Crusader

Il risultato è una serie di Batman che si rifà alle prime avventure a fumetti del Cavaliere Oscuro. Dal punto di vista visivo e stilistico, Caped Crusader ha un chiaro debito verso i lavori di Bob Kane e Bill Finger. Se il Batman anni Novanta mostrava Gotham come un paese delle meraviglie art déco senza tempo, Caped Crusader riporta letteralmente Batman (doppiato da Hamish Linklater) negli anni '40, con un'interpretazione fortemente noir e pulp. Anche tenendo conto della lunga storia di adattamenti televisivi del personaggio, questa è una Gotham City che i fan non hanno mai visto sul piccolo schermo.

Di seguito trovate il trailer di Batman: Caped Crusader in esclusiva.

Questo approccio rinnovato a Batman e al suo cast di supporto non era stato previsto fin dall’inizio. Infatti, originariamente Warner Bros. si era rivolta a Timm con l'idea di riprendere la serie nel 1999 da dove si era interrotta, tuttavia il regista non era interessato.

È stato solo quando Tucker e Timm hanno discusso della possibilità di fare qualcosa di nuovo con il franchise che l’autore ha preso in considerazione l’idea di dirigere un altra serie animata di Batman. "James e io ne stavamo parlando e lui diceva: "Beh, se non vuoi tornare indietro e fare nuovi episodi di Batman, c'è qualcosa che non sei riuscito a fare la prima volta e che preferiresti fare oggi, se potessi scegliere?", racconta Timm. "Abbiamo iniziato a parlarne e si è scoperto che con gli anni avevo maturato un'idea completamente diversa rispetto al mondo e a Batman stesso".

Il nuovo progetto ha iniziato a prendere forma quando il regista di The Batman, Matt Reeves, e J.J. Abrams sono saliti a bordo come produttori esecutivi. Timm racconta: "Ho iniziato a pensare un po' di più a quello di cui io e James stavamo parlando, e a fare una breve presentazione del progetto che era fondamentalmente una serie basata sui fumetti anni '40 più di quanto non lo fosse il mio primo Batman animato, pur essendo a suo modo già retrò". Reeves e Abrams erano d'accordo e a quel punto la nuova serie ha cominciato a crescere.

Per Timm, un'altra componente del fascino di Caped Crusader è legato alla libertà di raccontare una storia specificamente per un pubblico più adulto, senza doversi preoccupare dei contenuti o della necessità di vendere action figure.

"Non avevamo lo stesso tipo di limitazioni degli anni '90, quando la serie era pensata specificamente per un pubblico di ragazzini e dovevamo assicurarci che vendesse un certo numero di giocattoli", dice Timm. "Quindi anche questo è stato interessante. Avere la possibilità lavorare senza vincoli del genere è stato molto, molto stimolante, ma soprattutto lo sono stati il modo in cui abbiamo inquadrato Batman, e la possibilità di renderlo radicalmente diverso dalla maggior parte delle altre versioni in circolazione".

Questo non vuol dire che il Caped Crusader sia rivolto solo agli adulti o che la serie sarà cupa e violenta quanto il film di Reeves. "Abbiamo preso spunto dagli horror della Universal, dai film di cappa e spada come quelli di Errol Flynn", spiega Tucker. "Fondamentalmente, insomma, dalle opere degli anni '30 e '40 che all'epoca non venivano considerate necessariamente per bambini".

Anche la creazione di un nuovo stile visivo per il Cavaliere Oscuro è stato un obiettivo fondamentale, e i primi fumetti di Bob Kane si sono rivelati un'utile fonte di ispirazione, anche se, come rivela Timm, solo fino a un certo punto.

"Il nuovo look di Batman è stato sicuramente ispirato dalle sue prime apparizioni", dice Timm. "La mia sfida personale è stata quella di non farlo assomigliare al mio vecchio Batman animato. Ci siamo sicuramente basati sui fumetti di Bob Kane, ma senza essere troppo letterali, soprattutto perché perché quei Batman non avevano alcuna mascella. Dalla base del labbro, la mascella scendeva fino al collo. Quindi si trattava di trovare un modo per mantenerlo simile a quei disegni senza farlo sembrare identico".

"Non avendoci lavorato, ho sempre pensato al Batman degli anni Novanta come a un'opportunità mancata", dice Tucker. "Non vivevo a Los Angeles ma adoravo quella serie e pensavo: 'Oh, stanno facendo roba in stile gangster e film noir: mi piace!'. In seguito ho avuto modo di lavorare a Batman - Cavaliere della notte, serie più orientata verso i cattivi, quindi questo nuovo lavoro rappresenta un po' la chiusura del cerchio, per me”.

Trovare la voce di Batman

È ovvio che una delle sfide più grandi nel realizzare una nuova serie animata di Batman è quella di trovare un doppiatore che possa reggere il confronto con grandi nomi come Diedrich Bader e il compianto Kevin Conroy. Dati i legami col Batman anni Novanta, proprio l'ombra di Conroy incombeva in modo particolare sul progetto, e dato che questi ha doppiato diverse incarnazioni del Cavaliere Oscuro in vari universi animati e videoludici ci siamo chiesti se sia mai stata presa in considerazione l'idea di fargli riprendere il ruolo. La risposta, a quanto pare, è un secco “no”. Per distinguere Caped Crusader è stato necessario trovare un nuovo doppiatore che potesse ridefinire il personaggio, e il ritorno di Conroy non era un'opzione.

"Per quanto io voglia bene a Kevin, e per quanto mi sia sempre piaciuto lavorare con lui, sentivamo che dovevamo andare subito in una direzione diversa con la serie", spiega Timm. "È già abbastanza difficile far capire alla gente che non siamo alle prese con un remake o un reboot, quindi abbiamo deciso fin dall'inizio che avremmo dovuto avere qualcuno di diverso per interpretare il protagonista".

Ecco quindi Linklater, attore salito alla ribalta negli ultimi anni grazie a progetti come Midnight Mass e The Crazy Ones, ma meno noto per il suo lavoro di doppiatore.

"Stavo lavorando a un film indipendente a Minneapolis quando ho registrato il provino", racconta Linklater. "Ero un fan sfegatato della serie animata di Bruce Timm negli anni '90 e mi sono detto: 'È una figata poter fare un provino per questo'. Mi sono seduto in macchina, a Minneapolis faceva un freddo cane, ma non potevo accendere il riscaldamento per non compromettere l'audio. Ho fatto tantissime riprese, non immaginando nemmeno lontanamente che sarei stato scritturato".

Timm rivela che non è stata necessariamente l'interpretazione di Batman da parte di Linklater a fargli ottenere il lavoro, ma piuttosto quella di Bruce Wayne. Come in passato, è stato fondamentale azzeccare la distinzione tra il cupo e notturno vigilante e il suo spensierato alter ego miliardario.

"Quando abbiamo fatto il casting di Batman negli anni Novanta non siamo riusciti a trovare nessuno che avesse una voce decente, finché non è arrivato Kevin Conroy e l'ha azzeccata", rivela Timm. "Ma negli anni successivi, quando abbiamo fatto i provini, abbiamo avuto molti attori diversi che sapevano fare una voce di Batman davvero buona, mentre nessuno era in grado di gestire Bruce".

Timm continua: "Quasi nessun altro è riuscito ad avvicinarsi a quello che ha fatto Hamish, è stato semplicemente perfetto. Voglio dire, sì, anche la sua interpretazione di Batman è fantastica, tuttavia non richiede molto impegno anche perché questa versione è particolarmente monocorde".

Qui sta la differenza più grande tra il Batman classico e quello di Caped Crusader. Il personaggio di Conroy era definito dalla sua compassione e dalla sua umanità latente. Era un eroe che empatizzava con i suoi nemici e desiderava il giorno in cui avrebbe potuto deporre il mantello e il cappuccio per sempre. In confronto, questo nuovo Batman è un "soldato" per il quale Bruce Wayne non rappresenta altro che uno strumento, una maschera.

<strong>SELINA KYLE (CHRISTINA RICCI) AND BRUCE WAYNE (HAMISH LINKLATER).</strong>
SELINA KYLE (CHRISTINA RICCI) e BRUCE WAYNE (HAMISH LINKLATER).

"Il nostro personaggio è letteralmente Batman 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Quando è in giro per Gotham City nei panni di Bruce Wayne, è un costrutto. È un identità completamente falsa che ha creato. Questa versione di Bruce e la sua voce sono molto affascinanti, ma è come se il supereroe avesse visto un milione di film di Cary Grant per imparare a essere un affascinante playboy dell'alta società".

"Penso che sia affascinante, ma anche straniante", dice Tucker. "Si trattava di una performance complessa da gestire, e Hamish ce l'ha davvero messa tutta. Ho cercato di pensare a come Batman avrebbe interpretato un uomo mondano in una grande città, quale sarebbe stata la sua versione?". racconta Linklater. "Ed è da lì che è nato il mio Bruce Wayne, da una sorta di prospettiva esterna".

Non sorprende che Linklater abbia trovato piuttosto intimidatorio assumere un ruolo così profondamente definito da Conroy negli anni '90 e 2000. "Desideravo davvero onorare l'eredità di Kevin", dice Linklater. "Mi sentivo come se mi fosse stato passato un testimone, e la cosa importante era non lasciarlo cadere prima di girarlo a mia volta al prossimo corridore. Detto ciò, sì, Kevin Conroy è probabilmente il più grande Batman che abbiamo mai avuto a prescincdere dal media, e di sicuro rappresenta un’ombra enorme".

Reinventare i nemici di Batman

Caped Crusader può presentare una visione abbastanza diversa di Batman e Bruce Wayne rispetto alle serie precedenti, ma alla fine le basi sono pur sempre le stesse: un milionario orfano che ha giurato di fare la guerra ai criminali vestendo i panni di un pipistrello gigante. Il punto in cui la nuova serie inizia davvero a distinguersi è quando entrano in gioco i cattivi, e i fan di Batman potrebbero trovare personaggi come Clayface, Harley Quinn e Pinguino quasi irriconoscibili.

"Anche se una versione classica di questi personaggi ci avrebbe probabilmente garantito il successo, non volevamo usarla di nuovo, quindi abbiamo cambiato tutto", spiega Timm. "Il trucco, con Harley, era che avevamo fin da subiro l'idea di non farla diventare la tirapiedi del Joker'. Ma se separiamo i due, cosa ci rimane? Cos'altro possiamo fare con lei? E così ci siamo trovati in uno spazio bianco che ci ha permesso di esplorare strade diverse".

Timm continua: "Non è una critica alla Harley classica. Voglio dire, amo quella versione del personaggio, ovviamente, ma si trattava di accettare una sfida interessante. Qualcuno potrebbe pensare che stiamo cambiando qualcosa solo per il gusto di farlo, ma non si è mai trattato di questo; si trattava piuttosto di capire dove ci avrebbe portato il progetto. E credo che qualcuno all'inizio abbia detto: "Beh, se facessimo un'inversione di rotta in cui Harleen Quinzel è quella più divertente mentre Harley Quinn appare più cupa e seria?", improvvisamente ci è sembrato interessante. In realtà il personaggio usa il suo background psicologico come un'arma, e questo influenza le sue azioni nei panni di Harley Quinn".

"Tutti i cattivi presentano una dimensione totalmente nuova", dice Linklater. "Voglio dire, è una sorpresa davvero eccitante per la serie. Non voglio togliere nulla al piacere della scoperta, ma ci sarà molto da scoprire su ciascuno di loro, e gli attori che li interpretano sono tutti fenomenali. Bruce ha inventato Harley Quinn nella serie originale, quindi sì, ha tutto il diritto di fare ciò che vuole. Voglio dire, il personaggio stavolta è davvero forte".

Harley è forse il personaggio più radicalmente diverso rispetto al solito, ma si è ragionato molto anche sull'importante dinamica Batman/Catwoman. Come rivela Timm, il mantra di fare qualcosa di diverso con il franchise ha alimentato la rappresentazione di Selina Kyle come una ladra che infrange la legge, più in linea con le prime apparizioni del personaggio nella Golden Age.

"Catwoman nella maggior parte dei casi discende dalla versione ideata da Ed Brubaker con Darwyn Cooke, in cui non è tanto una cattiva quanto piuttosto un'avventuriera dark con il costume di pelle. È più un antieroina", dice Timm. "Ed è fantastico, anche noi amiamo quella versione del personaggio, ma non volevamo usarla, perché è più o meno la stessa che Christopher Nolan e Matt Reeves hanno scelto".

Timm continua: "Tradizionalmente Batman e Catwoman sono legati sentimentalmente: come potevamo ricreare questa dinamica con un personaggio chiuso come il nostro eroe? Ci sembrava quasi una specie di Spock, e credo che sia stato proprio James durante una riunione a dire: "E se lui avesse il pon farr? E se lei attivasse il suo pon farr?" (Il pon farr è un particolare stato che regola la riproduzione nei vulcaniani, NdR). È come se non provasse sentimenti romantici per persone così lontane dalla sua umanità, ma c'è qualcosa in Catwoman che lo fa scattare ed è come se dicesse: "Non posso concentrarmi sulla mia guerra contro il crimine mentre questa donna è in giro per la città, quindi devo occuparmene". Ancora una volta, la dinamica è diversa rispetto al solito, ma ha anche un suo senso".

Come mostra il trailer, gran parte della prima stagione di Caped Crusader è incentrata sulla rivalità tra Batman e il GCPD. Personaggi come il commissario Gordon, la detective Renee Montoya e il procuratore distrettuale Harvey Dent giocano ruoli chiave nella serie, e non tutti sono entusiasti del vigilante di Gotham.

"Ancora una volta, questo si ricollega a ciò che volevo fare col mio Batman durante gli anni Novanta", spiega Timm. "Mi piacciono molto i primi due episodi di quella serie in cui l’eroe viene inseguito dai poliziotti... Lo guardano e dicono: 'Che cos'è questo tizio? Ci sta ostacolando. Stiamo dando la caccia a questi criminali e questo tizio con il costume di Dracula si presenta e ci intralcia". Questo si rifà ai fumetti, mi piaceva che Batman fosse sempre in fuga dalla polizia, penso sia affascinante. Proprio come in Batman: Anno Uno, il fumetto di Frank Miller e David Mazzucchelli, mi piace l'idea che non sia il tipo che si presenta sulla scena del crimine davanti a tutti e si consulta con i poliziotti. No, è inquietante, si nasconde e fa il suo lavoro da detective nell'oscurità collaborando con riluttanza".

Rispetto alla serie animata dedicata agli X-Men, quella di Batman non è mai stata particolarmente incentrata sulla narrazione, e la maggior parte degli episodi erano autoconclusivi. Caped Crusader in confronto sarà una via di mezzo: mentre i singoli episodi continueranno a raccontare storie relativamente autonome, ci saranno alcune linee narrative che caratterizzeranno la prima stagione composta da dieci puntate.

"Ogni puntata ha una sorta di trama a sé stante, ma poi ci sono alcune linee che si intrecciano all'interno e all'esterno della stagione", spiega Timm. "La storia di Harvey Dent rappresenta una parte importante, e così quella di Barbara, il suo rapporto con il padre e il modo in cui finisce per diventare un'alleata riluttante di Batman; e anche Montoya. La narrazione è tipicamente seriale: va bene guardare le puntate in ordine, ma ognuna rappresenta anche un racconto a sé stante. In questo senso è un po' come Buffy, dove c'erano sia il mostro della settimana, ma un arco stagionale".

Diedrich Bader voices Harvey Dent/ Two-Face.
Diedrich Bader doppia Harvey Dent.

Il Batman degli anni Novanta è noto per aver dato vita all'Universo Animato DC, che alla fine è cresciuto fino a comprendere la Justice League e decine di eroi celebri e meno celebri. I fan non devono necessariamente aspettarsi lo stesso da Cape Crusader, dove l'attenzione si concentra esclusivamente su Gotham e su Batman. Persino spalle come Robin e Batgirl rappresentano per ora una priorità minore, per non parlare dei potenziali cameo come quello di Superman.

"Per ora abbiamo abbiamo fatto i conti con 10 puntate, se mai arriveremo a 100 vedremo il da farsi", spiega Tucker. "La gente spessp dimentica che queste sono stagioni più brevi rispetto al passato, e che vogliamo dedicare a Batman il maggior tempo possibile".

Per fortuna, quando Amazon ha rilevato la serie da Warner Bros., nel 2023, ha messo in cantiere due stagioni, e la produzione della seconda è già iniziata. "Abbiamo appena iniziato", dice Linklater. "È bello avere un po' più di fiducia in se stessi, e i nuovi episodi sono strabilianti".

Ricordiamo che la prima stagione di Batman: Caped Crusader sbarcherà su Prime Video il prossimo 1° agosto.

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