Sumerian Six - Recensione

Realtà e leggenda si fondono nell’ucronico stealth game del duo Artificer & Devolver Digital.

Sumerian Six – La recensione

Grazie anche al sostegno del publisher Devolver Digital, spesso e volentieri sinonimo di giochi fuori dal comune, lo studio Artificer ci offre l’opportunità di suonarle di santa ragione ai nazisti attraverso l'ucronia isometrica di Sumerian Six, lo stealth game che aveva incuriosito parecchi con la sua apparizione al PC Gaming Show.

Si scrive stealth game con vista dall’alto e si legge Commandos, la pietra angolare di un genere molto particolare, caratterizzato da coni visivi da evitare come la peste e dinamiche levigate da decenni di emuli più o meno gagliardi.

Sumerian Six nasce da una costola di quel preciso tipo di gameplay, a cui naturalmente aggiunge le sue idee per dare vita a una versione unica di quel modus operandi. Preparatevi a tanta azione furtiva e a gestire in scenari traboccanti di pericoli con un team composto da una manciata di personaggi dotati di abilità uniche da combinare con quelle dei compagni per compiere la strage perfetta (non potrete più vivere senza la Bomba Umana, vi avverto).

A complicare le cose ci sono tanti ostacoli e ancor più nemici da eliminare, numerosi allarmi da non fare scattare e una decina di livelli da superare, abbastanza per scoprire gli sviluppi di una storia in cui realtà e fantasia si mescolano in un racconto ispirato a miti e leggende ma anche a luoghi, personaggi ed eventi reali.

Vi presento la Squadra Enigma

Nel periodo successivo alla prima guerra mondiale, l'ingegnere britannico Alistair Sterling mise insieme un gruppo di scienziati brillanti per studiare un materiale misterioso e terribilmente potente chiamato Geiststoff. La Squadra Enigma, questo il nome scelto dal team di studiosi dell’occulto, era convinta che ci fosse un modo per utilizzarne l’energia arcana per fini nobili, come dare una spintarella al progresso tecnologico e aiutare il mondo a curare le cicatrici causate dal conflitto mondiale. In seguito a uno strano incidente durante un esperimento finito male, la suddetta squadra si vide costretta ad abbandonare le ricerche: il Geiststoff era troppo pericoloso.

Diversi anni dopo, quando l’ascesa al potere di Adolf Hitler raggiunse l’apice, Hans Kammler, un ex membro della Squadra Enigma, promise al dittatore che, grazie al terribile potere di Geiststoff, avrebbe potuto creargli una Wunderwaffe (arma meravigliosa), per supportarlo nel suo folle piano di conquistare il mondo. Come ricompensa, Hitler nominò il traditore Kammler comandante della sua unità speciale, la temuta SS-Geistesstärke.

Cosa c'entra Gilgamesh, il leggendario sovrano sumero? A voi il compito di scoprirlo.

Qui entriamo in scena noi: nei panni della nuova Squadra Enigma, un commando di pittoreschi scienziati e avventurieri figli d’arte, abbiamo l’obbligo di mettere i bastoni tra le ruote di Kammler e sconfiggere il Terzo Reich.

Basso profilo e carpe diem

Al netto di alcuni cliché è sempre un piacere sculacciare qualche nazista. Lo è anche di più se, per farlo, possiamo sfruttare abilità speciali senza grandi limitazioni, proprio come avviene in Sumerian Six. Prestare attenzione a come ci si muove e a dove si trovano i pericoli è fondamentale perché, proprio come in ogni stealth game che si rispetti, imbattersi nel cono visivo di un nemico è la via più rapida per dover ricominciare dall’ultimo salvataggio (c’è il salvataggio manuale, niente panico).

Osservare tutto ciò che ci circonda è il primo comandamento ma anche non lasciare tracce agevola la vita, non tradirsi è importante tanto quanto saper colpire al momento giusto. Conviene eccome occultare i cadaveri per evitare che qualcuno dia l’allarme (non sempre basta, occhio: i nemici si attivano anche se manca un soldato con cui sono soliti conversare), non fare rumore – muoversi accovacciati, sempre – e studiare i pattern delle pattuglie. A tal proposito torna assai utile la possibilità di far scorrere velocemente il tempo tenendo premuto il tasto X.

Serve anche appuntarsi mentalmente i differenti punti di forza e punti deboli dei vari nemici, ovviamente. I soldati semplici sono fastidiosi ma in fondo rappresentano carne da macello, specie dopo aver capito come farne buon uso. Ciononostante è meglio non abbassare mai la guardia giacché alcuni scagnozzi sono ben più coriacei da affrontare o aggirare: i Panzerwolf, ad esempio, non possono essere messi KO con gli attacchi corpo a corpo normali e hanno svariati punti salute. I nemici “speciali” non sono tantissimi, vi lascio il piacere di scoprire quali sono e di cosa sono capaci, e lo stesso vale per i boss.

Vado matto per i piani ben riusciti

L'asso nella manica di Sumerian Six è rappresentato dalle abilità dei membri della Squadra Enigma. Ciascun personaggio è dotato di un set di abilità unico che trae spunto dalle sue caratteristiche (Rose la chimica può dissolvere i nemici senza lasciare cadaveri in giro, ad esempio). Aprendo le casse personalizzate sparse per ogni livello, inoltre, è possibile ottenere esperienza specifica per ogni singola capacità degli eroi, concedersi qualche deviazione seguendo gli indicatori sulla mini mappa è d'uopo se si vuole potenziare il proprio arsenale di skill (si trovano anche le vitali casse mediche qua e là).

Il cast su cui possiamo contare è affidabile e variegato, tra gadget e capacità sovrumane c'è un'abilità adatta a ogni occasione: l'avventuriero Sid Sterling – il figlio adottivo del fondatore del team - può prendere possesso di un nemico e lanciare una bomba accecante; Isabella Sterling, l’archeologa, può diventare invisibile (quando si muove l’effetto si esaurisce progressivamente, se attacca termina subito), scambiarsi di posto con un nemico e lanciare un’esca luminosa, mentre Rosa Reznick, la chimica, può appiccicare addosso ai nemici una bomba detonabile da remoto o stordirli. Completano la Squadra Enigma Wojtek Galica, un prigioniero di guerra nonché cavia per gli esperimenti di Kammler capace di trasformarsi in un orso, Alistair Sterling, il fondatore della Squadra Enigma originale, e Siegfried Von Adelsberg, uno psichiatra in grado di assumere una forma spirituale e passare inosservato davanti ad alcuni nemici.

L'Action Planner in tutto il suo splendore: qui Sid e Isa devono cogliere di sorpresa due ufficiali contemporaneamente.

In qualsiasi momento, premendo Shift è possibile rallentare il tempo per pianificare una sequenza di azioni grazie all'Action Planner. Durante questa fase di "quiete prima della tempesta" ogni personaggio del party può compiere un'azione, la quale viene eseguita automaticamente appena premiamo il tasto Invio (a meno che non sia in cooldown, ma i tempi di ricarica sono assai brevi). Ciò torna estremamente utile quando colpire simultaneamente obiettivi diversi è l'unico modo per poter proseguire.

Si prova una corroborante sensazione di fierezza quando, dopo aver finito di organizzare lo spettacolo, osserviamo compiaciuti il nostro piano funzionare esattamente come lo avevamo immaginato mentre viene eseguito in autonomia. Avete presente l'espressione del mitico Hannibal Smith dell'A-Team? Ve la ritroverete stampata sul viso, sigaro compreso.

IA del Kaiser

Col suo piglio particolare, Sumerian Six è una simpatica new entry nel mondo degli stealth game. Ci sono svariati elementi azzeccati, prendiamo ad esempio il mix tra mito e realtà e il tema delle ricerche occulte compiute dai nazisti, oppure ancora lo stile degli intermezzi narrativi tendente al fumetto, l'atmosfera alla Indiana Jones e, dulcis in fundo, le combinazioni di skill in cui sbizzarrirsi con la creatività.

Al contempo, alcuni aspetti meno riusciti possono spezzare un po' la magia. L'IA e la sua propensione a farsi turlupinare spicca di gran lunga tra questi ultimi. In diverse occasioni, infatti, un trucchetto banale come farmi vedere di proposito, nascondermi dietro un angolo e aspettare che l'ingenuo inseguitore svoltasse seguendo le mie tracce, capitandomi abbastanza vicino da eliminarlo in tutta comodità, è stato sufficiente a permettermi di superare aree complicate. Talvolta il trick funziona anche su più nemici giacché si esce facilmente dallo stato di allarme. A semplificare ulteriormente le cose ci si mette inoltre il fatto che, pur trovandosi a pochi passi di distanza, basta aggirarsi accucciati fuori dai coni visivi di gran parte dei nemici per agire pressoché indisturbati.

A pochi passi di distanza dai nemici non si viene individuati, il duplice omicidio è servito: Action Planner, attacco corpo a corpo combinato e via, verso la prossima missione.

Immagino che i più esperti e sgamati sapranno approfittare di simili regali anche meglio di quanto abbia fatto io. A onor del vero va detto che ciò risulta più evidente all'inizio, prima che scendano in campo i nemici in grado di darci filo da torcere; quando le cose si fanno più dure non è una passeggiata muoversi senza dare nell'occhio fra così tanti perigli umani... e non. Volendo riassumere, la si può mettere in questi termini: combinare le abilità in stile supereroi per superare gli ostacoli è più appagante e divertente dell'agire nell'ombra come un assassino.

Sumerian Six vive la questione tattica in tempo reale in maniera più rilassata ed action-oriented rispetto ad altri giochi simili e lo stesso chiede di fare al giocatore. Chi cerca uno gioco dalle dinamiche stealth inflessibili e dal gameplay integerrimo nel punire ogni singolo passo falso, è giusto lo sappia.

Combinare abilità speciali, pianificare azioni da manuale, sfruttare gli elementi interattivi degli scenari per compiere eliminazioni poco ortodosse, ingegnarsi per farsi largo fino a Kammler e salvare il mondo, questo e altro - sfide, obiettivi secondari, statistiche di fine livello e percentuali di completamento - offre l'opera di Artificer. Che magari non sarà uno stealth game capace di riscrivere le regole del genere o di far sudare le proverbiali sette camicie ai veterani, ma con un approccio tutto suo sa intrattenere chi desidera trascorrere qualche ora di svago, dare sfogo alla propria fantasia senza essere castrato da tatticismi eccessivi e uccidere in maniera spettacolare il maggior numero possibile di nazisti.

Verdetto

Con il suo colorato mix di fantasia e realtà, Sumerian Six ci catapulta in un'escalation di azione e tattica in tempo reale in cui dobbiamo scoprire la verità a colpi di abilità speciali, pianificazioni scrupolose e uccisioni intelligenti. I paletti invisibili nel map design, qualche piccola sbavatura tecnica e un'IA sempliciotta smorzano un po' l'entusiasmo, specie se non si è disposti ad accettare compromessi lato componente stealth. Grazie al bizzarro contesto ucronico, alla cura estetica degli scenari e soprattutto alle appaganti combinazioni di abilità, nonostante i difetti gli appassionati del genere meno esigenti riusciranno comunque a trovare le motivazioni giuste per scoprire come va a finire l'avventura della Squadra Enigma.

In questo articolo

Sumerian Six

Artificer
  • Piattaforma
  • PC

Sumerian Six – La recensione

7.5
Discreto
Uno stealth game colorato e particolare, in cui combinare le abilità è più appagante dell'agire nell'ombra.
Sumerian Six
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