Grazie Sébastien Poulin per la menzione e condivisione, qui potete trovare il link al contento che è diventato virale su Instagram: https://lnkd.in/dn9PqeV5
🌿 Copywriter web - Aiuto le aziende a ridurre la loro impronta di carbonio ✅Rete 144k follower ✅ 75K visualizzazioni al giorno ✅ Favikon Italia #14 nella top 200 ✅Growth Hacking- Webmarketing
🌊 Come possiamo ancora ignorare le conseguenze della costruzione sfrenata? Le inondazioni devastanti che hanno colpito alcune regioni italiane dieci giorni fa ci mostrano chiaramente che il prezzo di una pianificazione urbanistica miope è troppo alto. Negli ultimi decenni, abbiamo costruito ovunque: nelle zone umide, nei corsi d'acqua, perfino in aree da sempre considerate naturali valvole di sfogo per i fiumi in piena. Questa costruzione selvaggia ha messo in pericolo non solo l’ambiente ma anche le vite umane e le economie locali. Quando vediamo le strade sommerse e le case distrutte, è impossibile non riflettere sul fatto che queste inondazioni non sono solo il risultato di fenomeni atmosferici estremi. Sono amplificate, rese più frequenti e devastanti dalla nostra decisione collettiva di ignorare i limiti naturali. Costruire nelle aree a rischio, sacrificando zone umide e spazi verdi, significa mettere una bomba a orologeria nel nostro territorio. Purtroppo, chi si oppone a queste scelte rischia di essere etichettato come un ostacolo al "progresso" o alle "esigenze economiche". Ma cosa è davvero più pericoloso? Chi si batte per un equilibrio tra costruzione e rispetto dell’ambiente, o chi ignora l’impatto a lungo termine delle sue decisioni? Continuare a cementificare significa rendere le nostre città e le nostre campagne sempre più vulnerabili. È tempo di ascoltare non solo gli esperti, ma anche chi da anni denuncia questi pericoli. Difendere il territorio non è un capriccio, è una necessità. Invece di criminalizzare chi cerca di proteggere il nostro futuro, iniziamo a considerare seriamente alternative sostenibili e resilienti. Possiamo ancora cambiare rotta. Dobbiamo investire nella riqualificazione del territorio, nella salvaguardia delle zone umide e nella creazione di infrastrutture pensate per convivere con l'ambiente, non per sostituirlo. Solo così potremo evitare che tragedie come quelle di questi giorni diventino la norma. Video: @possibile.it / Alice Pomiato