50.000 Teleconsulti con L'Africa. la Rete di GHT, La Global Health Telemedicine, ha connesso 51 Centri Sanitari in 16 paesi dell'Africa Sub shariana.
L’11 dicembre 2024 si è svolto presso l’Antico Ospedale San Gallicano di Roma un evento significativo organizzato dalla Global Health Telemedicine (GHT), per celebrare i risultati straordinari raggiunti in oltre dieci anni di attività. La serata, che ha visto la partecipazione di esperti e autorità, ha posto l’accento su una realtà che ha saputo coniugare innovazione, formazione e solidarietà per migliorare l’accesso alla salute nei Paesi dell’Africa sub-sahariana.
La GHT, in oltre dieci anni di attività, ha realizzato più di 50.000 teleconsulti, coinvolgendo 51 centri sanitari in 16 Paesi africani. Grazie a una rete composta da oltre 200 specialisti italiani in 28 diverse discipline mediche, l’organizzazione ha creato un modello di telemedicina di eccellenza, superando ogni previsione. L’utilizzo del modello Hub-Spoke, supportato da strumenti tecnologici all’avanguardia e da soluzioni di intelligenza artificiale, ha permesso di migliorare le diagnosi e la qualità della terapia. Questo approccio non solo ha favorito la cura dei pazienti, ma ha anche contribuito alla formazione continua del personale sanitario locale.
Tante le collaborazioni di rilievo con enti ed istituzioni come Aziende Ospedaliere, Asl, Università, ditte di Medical Device, software House e numerosi partner internazionali, dimostrano che la GHT rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione globale.
L’evento ha ospitato l’intervento autorevole di Mario Giro, ex viceministro degli Affari Esteri, che ha presentato il suo ultimo libro e ha elogiato il modello di telemedicina della GHT come esempio di cooperazione efficace e integrabile nel Piano Mattei. Giro ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa per il governo italiano, evidenziando il potenziale della telemedicina non solo in Africa, ma anche per la sanità globale.
Sul sito ufficiale della GHT, si apprende che i sostenitori includono organizzazioni come il Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio e altre realtà accademiche e ospedaliere italiane. Questa rete multidisciplinare rappresenta il cuore pulsante del progetto, combinando competenze mediche, tecnologiche e umanitarie.
Durante la serata, sono stati annunciati nuovi progetti operativi che mirano a rafforzare la rete esistente e a sviluppare ulteriori collaborazioni con istituzioni, aziende sanitarie e università. La GHT ha ribadito la necessità di risorse, competenze e sensibilità per continuare a crescere e contribuire al benessere globale.
L’evento ha dimostrato come la telemedicina possa essere non solo uno strumento di cura, ma anche un ponte verso un mondo più unito e solidale.