Banca del Piemonte

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Settore bancario

Torino, Piemonte 6.656 follower

Una tradizione di innovazione. Basi solide per guardare al futuro.

Chi siamo

Banca del Piemonte Dal 1912, Banca del Piemonte è a fianco di privati, famiglie, piccole e medie imprese. La Banca conta oltre 70 mila clienti seguiti dalle filiali e dalle reti di gestori dedicate. Attenta ai mutamenti del mercato e della società, è flessibile e capace di rispondere ai bisogni dei clienti in modo rapido ed efficiente. Oggi ancora di più con i servizi che permettono al cliente di operare in autonomia 24 ore al giorno tutti i giorni. UNA BANCA SOLIDA Oltre un secolo di gestione sana e prudente hanno permesso di creare valore e finanziare la propria crescita, raggiungendo elevati livelli di stabilità e solidità. Banca del Piemonte ha fatto da sempre un suo punto di forza la stretta relazione con il cliente e con il territorio, con quest’ultimo mantiene un profondo legame sostenendo anche attività culturali e sociali rilevanti. UNA BANCA DI PERSONE, PER LE PERSONE L’ampia gamma di prodotti, soluzioni personalizzate, procedure snelle e personale professionale garantiscono un servizio di elevata qualità. UNA BANCA INDIPENDENTE Per sua scelta da sempre indipendente per poter operare in libertà ed autonomia nell’interesse dei suoi clienti. ---------------------------------------------------------------------- Banca del Piemonte, which set out in business as a regional, private and independent bank in 1912, is not a member of any Italian or foreign banking group. We are a solid regional bank, attentive to the needs of families and businesses of Piedmont. Adopting a sound, prudent management strategy, we aim to create value first and foremost to finance dynamic growth of the bank and maintain its independence and, therefore, a high level of autonomous-decision-making in the interest of our customers. Our main strengths include a top quality service for all customers, a broad, diversified range of products in all sectors and also fast, streamlined and personalised procedures managed by young, professional and highly motivated staff.

Sito Web
http://www.bancadelpiemonte.it
Settore
Settore bancario
Dimensioni dell’azienda
201-500 dipendenti
Sede principale
Torino, Piemonte
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
1912
Settori di competenza
Corporate Banking, Private Banking, Credit, Bancario e Banking

Località

Dipendenti presso Banca del Piemonte

Aggiornamenti

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    📌 SAVE THE DATE 💻 Giovedì 21 novembre 2024 dalle ore 17.00 alle ore 18.00 si terrà online il webinar “Transizione 5.0 – Transizione Green per un’economia più sostenibile”, organizzato da noi di Banca del Piemonte in collaborazione con il partner operativo Cerved. 🔍 Partecipa al nostro webinar gratuito e scopri come sfruttare al massimo il Piano Transizione 5.0 per rendere la tua azienda più digitale e sostenibile. Approfondiremo le caratteristiche del nuovo Credito d’imposta, i progetti ammissibili, le novità e capiremo come sfruttare al meglio l’agevolazione attraverso la presentazione di casi specifici. 📣 Ne parleremo con: – Chiara Balluga, Responsabile Ufficio Studi Cerved Finanza Agevolata – Giancarlo Ubertone, Engineering Division Manager Cerved Finanza Agevolata – Marco Corbelli, Operations Manager Cerved Finanza Agevolata ✍️ Per conoscere nel dettaglio i vantaggi e le opportunità degli strumenti del Piano Transizione 5.0 iscriviti al nostro webinar gratuito al seguente link: https://lnkd.in/dWsEHGq2

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    Elezioni Usa: l’impatto sui mercati Martedì gli elettori statunitensi hanno concluso il percorso elettorale votando il 47esimo Presidente degli Stati Uniti: il Repubblicano Donald Trump. Cerchiamo di capire quali possano essere le implicazioni sui mercati finanziari. Per prima cosa ci rifacciamo alla storia, ovvero a che cosa è successo nell’autunno del 2016 (quando Trump è stato eletto per la prima volta) e nell’anno seguente per quanto riguarda il comparto azionario, quello obbligazionario e il dollaro. Nel 2016/2017 il mercato azionario ha imboccato la strada del rialzo, i tassi, dopo una iniziale impennata, si sono stabilizzati e il dollaro, dopo un iniziale rafforzamento, si è indebolito. La campagna elettorale repubblicana di quest’anno è stata incentrata sugli stessi temi del 2017: deregulation ed espansione fiscale. Il piano di forte espansione fiscale dovrebbe produrre un impatto positivo sui mercati azionari, soprattutto domestici. Ci possono essere però delle differenze. L’impatto delle tariffe di Trump potrebbe danneggiare le società con una maggior quota di internazionalizzazione (principalmente le Big Tech); per contro le Small e Mid cap potrebbero performare meglio a fronte della vittoria repubblicana. Per effetto dei dazi, i mercati europei potrebbero essere penalizzati. L’impatto sul mercato governativo sarà, invece, funzione della incisività della politica fiscale: gli effetti sui Treasury dovrebbero essere più negativi. A questo si dovrebbe affiancare anche un movimento di irripidimento della curva trainato dal rialzo dei tassi a lunga (effetto negativo). La vittoria di Trump e l’imposizione di dazi dovrebbero, infine, rafforzare il Dollaro rispetto alle principali valute. 📌 In Banca del Piemonte offriamo ai nostri Clienti una consulenza professionale, puntuale e su misura e frutto dell’esperienza che abbiamo maturato nel tempo. Ascoltiamo le diverse esigenze di ciascuno, per cogliere in ogni momento le opportunità del mercato e rispondere con strumenti mirati alle sfide e agli imprevisti della vita.  Contatta il nostro team e scopri la Consulenza Evoluta adatta alle tue esigenze ➡ https://lnkd.in/dvzRrKzp

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    BTP sugli scudi Prosegue il felice periodo dei Titoli di Stato Italiani. La definizione della manovra finanziaria, come sempre piena di luci e ombre tra impatti momentanei e strutturali, è stata ben accolta dai mercati che, come spesso accade, premiano più la stabilità che l’innovazione. Ed è proprio l’elemento della stabilità che sta alla base anche della positiva tornata di revisione del merito di credito da parte delle principali agenzie di rating che ha visto una conferma delle attuali metriche e in un caso (Fitch) la revisione in senso positivo dell’outlook. A tutto questo dobbiamo aggiungere il contesto macroeconomico e di politica monetaria in Europa che vede una conferma del rallentamento in atto e la conseguente ripresa di aspettative per una politica monetaria più accomodante. Questo contribuisce a mantenere una struttura di tassi più contenuta nonostante le pressioni al rialzo provenienti da oltre oceano. I Titoli di Stato Italiani sembrano infatti inossidabili a qualsiasi tipo di possibili intemperie; stiamo vivendo un periodo in cui emerge il valore relativo rispetto alle difficoltà strutturali dell’economia tedesca da un lato e al peggioramento delle grandezze legate al debito pubblico francese dall’altro. Il tutto si rispecchia in uno spread che è stabile nell’intorno dei 120 bp e che è funzione di lasciti del passato (ovvero dell’elevato debito pubblico) più che delle prospettive future che continuano ad evidenziare una superiorità relativa rispetto ai principali vicini di casa europei. La strategia migliore, in questo momento, sembra improntata al carry sulla parte medio-breve della curva, a fronte del fatto che non sono previsti importanti appuntamenti nel brevissimo termine e le elevate aspettative di nuovi tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea sia nel prossimo meeting (a dicembre) che nel 2025. 📌 In Banca del Piemonte offriamo ai nostri Clienti una consulenza professionale, puntuale e su misura e frutto dell’esperienza che abbiamo maturato nel tempo. Ascoltiamo le diverse esigenze di ciascuno, per cogliere in ogni momento le opportunità del mercato e rispondere con strumenti mirati alle sfide e agli imprevisti della vita. Contatta il nostro team e scopri la Consulenza Evoluta adatta alle tue esigenze ➡ https://lnkd.in/dvzRrKzp

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    I mercati aspettano la Cina al varco Nella giornata di martedì (dopo la riapertura dei mercati dopo una settimana di vacanza), durante la conferenza stampa della Commissione nazionale cinese per lo sviluppo e le riforme, gli investitori si aspettavano un annuncio di un nuovo pacchetto di misure volte a dare solidità al movimento rialzista sui mercati delle ultime settimane. Il presidente della NDRC, Zheng Shanjie, ha promesso vagamente una serie di azioni per sostenere l’economia senza però annunciare alcun nuovo piano di stimolo. La mossa ha deluso gli investitori che speravano di ricevere maggiori garanzie, facendo precipitare i principali listini cinesi. Se fino al 7 ottobre l’indice MSCI China era riuscito in due settimane a generare rendimenti del circa 35% (performance eurizzate), nella giornata di martedì e mercoledì l’indice cinese ha registrato perdite di oltre 10 punti percentuali. Ora gli occhi rimangono puntati su sabato, quando, a mercati chiusi, avverrà il briefing del Ministero delle finanze che dovrebbe aggiungere un po' di colore ai piani di stimolo fiscale, al momento parecchio vaghi. Circa le dimensioni del pacchetto, alcuni analisti hanno ipotizzato una cifra compresa tra i due e tre trilioni di Yuan (l’equivalente di 280-420 miliardi di dollari) destinati probabilmente allo stimolo della domanda interna (aumentando i risparmi delle famiglie e sostenendo il potere d’acquisto sui beni di consumo), sul sostegno alla ricapitalizzazione delle banche e sulla ristrutturazione del debito pubblico locale. Pechino avrebbe così una seconda chance per convincere il mercato dopo la delusione di inizio settimana. Le aspettative sono elevate e un flop in quell'occasione scatenerebbe la delusione del mercato, facendo probabilmente inabissare i corsi azionari cinesi alla riapertura lunedì. È poco probabile che le autorità cinesi vogliano correre un rischio del genere, ma nessuno lo può escludere. 📌 In Banca del Piemonte offriamo ai nostri Clienti una consulenza professionale, puntuale e su misura e frutto dell’esperienza che abbiamo maturato nel tempo. Ascoltiamo le diverse esigenze di ciascuno, per cogliere in ogni momento le opportunità del mercato e rispondere con strumenti mirati alle sfide e agli imprevisti della vita. Contatta il nostro team e scopri la Consulenza Evoluta adatta alle tue esigenze ➡ https://lnkd.in/dvzRrKzp

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    Pechino accelera: maxi-stimolo per rilanciare l’economia Le azioni cinesi si apprestano a chiudere una delle migliori settimane dal 2008, trainate da una serie di misure di stimolo senza precedenti dai tempi della pandemia annunciate dal governo cinese. La seconda economia mondiale, alle prese con una profonda crisi immobiliare e un rallentamento della crescita, ha deciso di intervenire massicciamente per invertire la tendenza. Venerdì mattina la PBOC ha tagliato di 20 bps i tassi sui reserve repo a 7 giorni e ha ridotto il RRR (coefficiente di riserva delle banche) di 50 bps, mossa utile per liberare fino a 1 trilione di yuan di liquidità detenuta sotto forma di riserva, aumentato così l’attività di credito e il sostegno finanziario al governo cinese nello sviluppo di progetti infrastrutturali. Mosse che seguono la riunione mensile del Politburo (Ufficio politico del Partito Comunista Cinese), dalla quale è emerso la volontà di offrire un chiaro sostegno finanziario affinché l’economia del dragone possa raggiungere l’obiettivo di crescita del 5% all’anno. Ad inizio settimana la PBOC ha ulteriormente tagliato il tasso sui reverse repo a 14 giorni di 10 bps (con il quale verrà liberata liquidità per circa 10 miliardi di dollari nel sistema bancario) oltre ad operare un ulteriore taglio pari a 30 bps del tasso medium-term lending facility a un 1, offrendo così un ulteriore sostegno finanziario alle istituzioni finanziarie per 300 miliardi di yuan (equivalente a circa 43 miliardi di dollari). Gli stimoli annunciati durante la settimana e le dichiarazioni incoraggianti emerse dal Politburo sembrano rappresentare un importante turning point per l’economia del dragone e per il sistema economico mondiale; tuttavia, non è la prima volta che Beijing cerca di rivitalizzare una “depressa” economia cinese attraverso la politica monetaria. Una cosa è abbastanza chiara il governo cinese sembra essere determinato a voler fermare il crollo del mercato immobiliare che ha condotto milioni di cinesi a rivedere la propria capacità di consumo. Da venerdì scorso l’indice FTSE China si è apprezzato di circa 15 punti percentuali, regalando un po’ di sollievo agli investitori. 📌 In Banca del Piemonte offriamo ai nostri Clienti una consulenza professionale, puntuale e su misura e frutto dell’esperienza che abbiamo maturato nel tempo. Ascoltiamo le diverse esigenze di ciascuno, per cogliere in ogni momento le opportunità del mercato e rispondere con strumenti mirati alle sfide e agli imprevisti della vita. Contatta il nostro team e scopri la Consulenza Evoluta adatta alle tue esigenze ➡ https://lnkd.in/dvzRrKzp

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    La BCE taglia ma non si sbilancia Nella giornata di giovedì la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto, segnando la seconda riduzione del tasso sui depositi quest’anno, portandoli a 3,50%. La mossa, ampiamente attesa, arriva dopo un periodo di lenta crescita economica nella zona euro e di raffreddamento dell'inflazione, che ad agosto è scesa di nuovo verso l'obiettivo del 2% della Banca Centrale. La BCE ha abbassato le sue previsioni di crescita per il 2024 allo 0,8%, in leggero calo rispetto a una precedente proiezione dello 0,9%, citando un contributo più debole della domanda interna nei prossimi trimestri. L’attenzione del mercato non era sul taglio da 25 punti base ormai ampiamente scontato, ma se la Banca Centrale avrebbe fornito indizi su mosse future. Il Consiglio direttivo della BCE ha affermato di non impegnarsi in anticipo per un percorso di tassi particolare, ribadendo al contempo la necessità di adottare un approccio basato sui dati, di riunione in riunione. Ora gli analisti si interrogano se la BCE possa fare una pausa di due mesi, come aveva fatto dopo il taglio di giugno, prima di ridurre i tassi di un altro quarto di punto il 12 dicembre. Ad oggi, la probabilità di un altro taglio a ottobre si aggira al 30%, mentre quella di un taglio a dicembre al 100%. Dopo il meeting, i mercati non si sono mossi particolarmente. La curva dei rendimenti si è appiattita ulteriormente, con il tratto a 10 anni poco mosso e quello a 2, maggiormente sensibile alle aspettative di politica monetaria, in aumento. Contestualmente, l’euro si è apprezzato sul dollaro. 📌 In Banca del Piemonte offriamo ai nostri Clienti una consulenza professionale, puntuale, su misura e frutto dell’esperienza che abbiamo maturato nel tempo. Ascoltiamo le diverse esigenze di ciascuno, per cogliere in ogni momento le opportunità del mercato e rispondere con strumenti mirati alle sfide e agli imprevisti della vita. Contatta il nostro team e scopri la Consulenza Evoluta adatta alle tue esigenze ➡ https://lnkd.in/dvzRrKzp

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    Banca del Piemonte al Salone Auto Torino accanto ad ASI - Automotoclub Storico Italiano Banca del Piemonte, come banca del territorio la cui sede vive proprio nel capoluogo piemontese, sarà accanto ad ASI Automotoclub Storico Italiano , l’ente nazionale di riferimento per il settore del motorismo storico con sede a Torino, durante i tre giorni dedicati al Salone Auto Torino con un prestigioso stand in Piazzetta Reale. Lo stand sarà aperto al pubblico dalle ore 17 alle ore 20. Una manifestazione unica che celebra la storia del design automobilistico, tra i tanti protagonisti anche i capolavori della celebre Collezione ASI Bertone, tra cui la mitica Lamborghini Miura S del 1967! Ci piace promuovere un progetto che racconta la storia dell’auto, un’invenzione che ha cambiato completamente le abitudini di tutti noi, non solo perché ci ha semplificato la vita, ma anche perché capace di farci sognare ed emozionare. Banca del Piemonte e ASI insieme per Torino, dove innovazione e passione si fondono per raccontare un viaggio straordinario nel mondo delle auto. Scopri di più ➡https://lnkd.in/dbHqcuxT Messaggio pubblicitario con finalità promozionale

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    NVIDIA: crescita ma non troppo Il ritorno dalla pausa estiva è stato segnato dalla pubblicazione dei risultati di Nvida. In solitaria rispetto alla maggior parte delle aziende statunitensi, ma di assoluta rilevanza per fare il punto della situazione sugli investimenti societari in tecnologia e, più nello specifico, nell’Intelligenza Artificiale. I numeri a consuntivo sono stati, come ormai d’abitudine, impressionanti: crescita annua del fatturato del 122%, toccando 30 bln usd e battendo le stime del 4%, con margini operativi che hanno toccato il 76% (in contrazione dal dato precedente a causa di maggiori investimenti). E come al solito la comunità degli investitori era concentrata maggiormente sulle prospettive future; prospettive focalizzate sul mantenimento dei margini più che sulla ulteriore forte crescita del fatturato su questo fronte la società ha parzialmente deluso, indicando che i maggiori investimenti fatti per potenziare le linee di produzione dei chip di nuova generazione Blackwell impatteranno sulla marginalità che è prevista scendere in area 74,5%/75%. A ben vedere nulla di drammatico, ma è stato sufficiente per imporre una battuta d’arresto al trend rialzista delle sue quotazioni. Cercando di riassumere, la tanto attesa trimestrale di Nvidia ha confermato il trend ascendente dell’Intelligenza Artificiale, ha confermato il grosso interesse dei big della tecnologia Usa (il 45% del fatturato di Invidia è concentrato sui grossi nomi della tecnologia statunitense), ha confermato che gli investimenti per sostenere la crescita sono in corso anche se questi peseranno a breve sui conti. Sui mercati il mix di conferme positive dal punto di vista aziendale e politiche monetarie più accomodanti costituisce un valido sostegno per gli investimenti sia sulla componente azionaria che su quella obbligazionaria. 📌 In Banca del Piemonte offriamo ai nostri Clienti una consulenza professionale, puntuale e su misura e, frutto dell’esperienza che abbiamo maturato nel tempo. Ascoltiamo le diverse esigenze di ciascuno, per cogliere in ogni momento le opportunità del mercato e rispondere con strumenti mirati alle sfide e agli imprevisti della vita. Contatta il nostro team e scopri la Consulenza Evoluta adatta alle tue esigenze ➡ https://lnkd.in/dvzRrKzp

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    Si riapre la corsa alla Casa Bianca Sotto crescente pressione, nella giornata di domenica 21 luglio, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di rinunciare alla corsa per la Casa Bianca offrendo il proprio sostegno alla sua vice Kamala Harris nella battaglia elettorale con Donald Trump, rimanendo però in carica fino alla fine del suo mandato, a gennaio 2025. L’evento ha dell’eccezionale: è la prima volta in oltre mezzo secolo in cui uno sfidante per la Casa Bianca rinuncia alla nomination ricevuta dal suo partito e, se la candidatura di Harris dovesse essere confermata dalla Convention democratica di fine agosto, si tratterebbe della prima volta che una donna afroamericana sia in lizza per diventare presidente degli Stati Uniti. La rinuncia di Biden ha di fatto danneggiato la corsa del candidato repubblicano, limandone sensibilmente il vantaggio acquisito e stravolgendone la narrazione tutta basata sulla senilità e debolezza del presidente in carica. Gli operatori hanno accolto con una buona dose di cautela la notizia, probabilmente piuttosto attesa, e l'attenzione si sposta ora sulla rapidità e l'efficacia con cui la sua campagna potrà avviarsi. L’attenzione di questi e dei prossimi giorni rimarrà sull’evoluzione del quadro politico statunitense dal momento che i nuovi due sfidanti sembrano essere testa a testa nei sondaggi. La vittoria dell'uno o dell'altra aprirà scenari molto divergenti per la geopolitica e il commercio mondiale e potrebbero aspettarci mesi di volatilità. Trump potrebbe accrescere i profitti societari attraverso tagli fiscali, ma anche aumentare le tariffe sui beni importati, il che sarebbe una cattiva notizia non solo per l’inflazione statunitense ma anche per gli esportatori in Europa e Asia. Da Harris, invece, come già comprovato in un incontro in settimana, ci si attende una certa cautela per quanto riguarda la politica estera (nel solco di Joe Biden) ma con più fermezza nei confronti di Israele, una regolamentazione più stringente sulle banche e un atteggiamento più morbido e distensivo nei confronti della Cina. 📌 In Banca del Piemonte offriamo ai nostri Clienti una consulenza professionale, puntuale e su misura e, frutto dell’esperienza che abbiamo maturato nel tempo. Ascoltiamo le diverse esigenze di ciascuno, per cogliere in ogni momento le opportunità del mercato e rispondere con strumenti mirati alle sfide e agli imprevisti della vita. Contatta il nostro team e scopri la Consulenza Evoluta adatta alle tue esigenze ➡ https://lnkd.in/dvzRrKzp

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    Focus Usa: tra Powell e CPI Protagonisti della settimana sui mercati Usa (e non solo) sono stati il discorso di Powell e la pubblicazione dei dati sull’inflazione. Powell ha focalizzato l’attenzione non solo sul consueto rischio di inflazione ma anche sull’importanza che la crescita economica ed il mercato del lavoro non subiscano eccessivamente l’impatto di tassi così elevati e, di conseguenza, sulla necessità di non sbagliare il timing dell’allentamento monetario. Sul fronte opposto, tagliare troppo presto può far ripartire l’inflazione, facendo venir meno i progressi fatti fino ad ora. Con un approccio data dependant, chiave di volta è quindi l’avere dei dati relativi alla crescita dei prezzi benigni che possano mostrare significativi miglioranti nel sentiero di discesa dell’inflazione. Tutto ciò non poteva che aumentare le attese per i giorni successivi e la pubblicazione del Cpi. Il Cpi relativo al mese di giugno, pubblicato nella giornata di giovedì, ha portato alla luce un’inflazione inferiore alle attese: mese su mese è stata negativa a -0,1% (3% anno su anno) e anche la componente “core” è risultata sia inferiore alle stime che ai mesi precedenti, grazie ad un calo della componente servizi, nonostante questa rappresenti ancora l’elemento di maggior sostegno dei prezzi. Anche la cosiddetta inflazione “supercore” ha confermato per il secondo mese il trend di discesa. Il Cpi sembra, quindi, aver risposto al desiderio del presidente della Fed di vedere significativi miglioramenti nella discesa dell’inflazione, prima di iniziare l’allentamento monetario. La reazione immediata dei mercati è stato un aumento delle probabilità relative ad un primo taglio dei tassi da parte della Fed nella riunione di settembre e di un easing più marcato nel corso del 2024, con gli operatori che sono tornati a scontare almeno due tagli entro la fine dell’anno: conseguentemente è partito il rally dei bond statunitensi con movimenti più ampi sulla parte breve della curva ma significativi anche sulle scadenze più lunghe. Anche l’obbligazionario europeo ha seguito il movimento, seppur con fluttuazioni più contenute rispetto al mercato statunitense. Il mix di atteggiamento più accomodante della politica monetaria statunitense unito a un’inflazione in continuo miglioramento sono elementi positivi che continuano a sostenere le attività di rischio e che in futuro potrebbero essere la chiave di volta per il mercato obbligazionario governativo i cui rendimenti, fino ad ora, sono stati deludenti. 📌 In Banca del Piemonte offriamo ai nostri Clienti una consulenza professionale, puntuale e su misura e, frutto dell’esperienza che abbiamo maturato nel tempo. Ascoltiamo le diverse esigenze di ciascuno, per cogliere in ogni momento le opportunità del mercato e rispondere con strumenti mirati alle sfide e agli imprevisti della vita. Contatta il nostro team e scopri la Consulenza Evoluta adatta alle tue esigenze ➡ https://lnkd.in/dvzRrKzp

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