22 Marzo 2025 - “PROPRIETA’ e DIPENDENTI devono crescere insieme, un passo alla volta, per costruire il futuro dell’Impresa”. La pensa così MARCO BARESI, Allevatore di Lonato e Presidente del settore Servizi Agricoli di Confcooperative Brescia. Baresi gestisce un’azienda di 350 ettari e 3.000 capi sui due siti produttivi. I familiari coinvolti sono quattro, i dipendenti 25. Nei mesi scorsi l’Impresa Agricola ha organizzato due step di FORMAZIONE, condotta in due ambiti specifici. “Da un lato un percorso di crescita professionale di tutti i nostri Collaboratori sul piano tecnico, partendo dalle nozioni basilari e progredendo verso la specializzazione, dall’altro abbiamo puntato sugli aspetti relazionali, umani, per una crescita interiore dei Dipendenti e dei Collaboratori, in modo da avviare un dialogo costruttivo, finalizzato alla crescita dell’Azienda e al benessere della persona”, spiega BARESI. Quello introdotto nell’Azienda di MARCO BARESI è un modello di formazione attuato dalla Cooperazione e dall’Industria, ma molto raramente dalle imprese agricole. “Siamo convinti che una crescita professionale e personale di Dipendenti e Collaboratori, un approccio al dialogo e ai progetti dell’Azienda sia anche una leva per favorire i rapporti interpersonali e il ricambio generazionale. I GIOVANI hanno ENERGIE POSITIVE, vanno incanalate”, conclude Baresi. www.clal.it Buona Domenica da MIRCO De Vincenzi.
CLAL srl
Servizi informativi
Sermide, Mantova 3.204 follower
Settori lattiero-caseario, agricolo e suinicolo
Chi siamo
CLAL Srl è una Società dedicata alla formazione ed informazione in ambito agroalimentare, con particolare attenzione al mercato lattiero-caseario, suinicolo, bovino e degli alimenti zootecnici. CLAL Srl è composta da un Team con background specialistici, diversificati e in continua formazione, coordinato da Angelo Rossi.
- Sito Web
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http://www.clal.it
Link esterno per CLAL srl
- Settore
- Servizi informativi
- Dimensioni dell’azienda
- 2-10 dipendenti
- Sede principale
- Sermide, Mantova
- Tipo
- Società privata non quotata
- Data di fondazione
- 1962
- Settori di competenza
- informazione, lattiero-caseario, agricolo e suinicolo
Località
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Principale
Viale Matteotti, 11
Sermide, Mantova 46028, IT
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Viale Caduti in Guerra, 1
Modena, Modena 41121, IT
Dipendenti presso CLAL srl
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Angelo Rossi
Consigliere Delegato presso CLAL
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Alberto Lancellotti
Senior Analyst & Web Developer - Dairy and Supply Chain inputs, Data Automation and Visualization
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Marika De Vincenzi
Analyst - Meat | Senior Web Developer presso CLAL srl
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Francesco Branchi
Manager presso CLAL srl
Aggiornamenti
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🌍 22 Marzo 2025 - Il Mercato Suinicolo riparte: Domanda in Crescita e Prezzi in Aumento “Il Mercato Suinicolo europeo mostra SEGNALI di RIPRESA dopo un inizio anno caratterizzato da CONSUMI altalenanti e PREZZI in calo. A Gennaio e Febbraio – sintetizza Lorenzo LEVONI, Amministratore Delegato dell’azienda modenese ALCAR UNO – abbiamo assistito a un’offerta abbondante sia dall’estero che dall’Italia, unita a una domanda debole, con la conseguenza che i prezzi sono diminuiti, arrivando a circa 1,75 euro al chilo in Italia”. Una tendenza che nelle ultime settimane si è invertita. “LA DOMANDA di SALUMI e CARNE FRESCA sta gradualmente RIPRENDENDO, mentre le SCORTE di suini provenienti dall’estero si stanno ESAURENDO. Inoltre, i mercati stanno registrando un aumento dei prezzi del vivo in SPAGNA, OLANDA e BELGIO, con previsioni di ulteriori rialzi in GERMANIA a partire dalla prossima settimana”. E potrebbe essere un rialzo dei listini tedeschi a innescare la RIPARTENZA per le prossime settimane. L’Italia, secondo Levoni, “dovrebbe beneficiare della riduzione dell’offerta estera e del conseguente aumento dei prezzi”. Alcuni fattori sembrano indicare appunto un contesto positivo, dall’incremento dei prezzi della Carne Bovina alla ridotta disponibilità di Pollame a causa di focolai di Aviaria che hanno comportato abbattimento di capi, fino a un calendario che – se adeguatamente assistito dal meteo – potrebbe rappresentare un boost per i consumi di carne suina, con Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio ravvicinati e tradizionali momenti per grigliare. Quanto al mercato del SUINETTO, rileva Lorenzo Levoni, “in queste ultime settimane il mercato è in tensione in tutta Europa, con una forte domanda che sta spingendo al rialzo i prezzi. Di conseguenza, si prevede un aumento dei costi per gli allevatori nei prossimi mesi, bilanciato però da uno scenario delle quotazioni che potrebbe tornare a sorridere ai produttori”. 📊 Per approfondire: 🔗 GERMANIA - prezzi dei suinetti da 25 kg: https://lnkd.in/dhYJN7tt 🔗 SPAGNA - prezzi dei suinetti da 20 kg: https://lnkd.in/dPqWDhMz 🔗 SPAGNA - prezzi dei suini da macello: https://lnkd.in/dSs8C8JE 🔗 ITALIA - import - export di suini vivi e carne suina: https://lnkd.in/dpTu3HsM Buona Domenica da Marika De Vincenzi
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#TESEONews : Custodire la Biodiversità Ci sono dei temi che sovrastano la sete di potere e di dominio. Uno di questi è il mantenimento della sicurezza alimentare, che comporta un prerequisito: la salvaguardia della biodiversità. Esiste un problema sulla terra che tocca tutti e verso il quale nessuno può dirsi al riparo: la diversità delle specie vegetali, e di conseguenza … Continua a leggere Custodire la Biodiversità https://lnkd.in/d-iDSCVz
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📊 18 Marzo 2025 - Carne bovina: coinvolgere le stalle da latte? “La corsa dei listini delle CARNI BOVINE in Borsa merci a Modena può essere letto positivamente solo da un osservatore che non conosce la realtà del comparto, perché quella che manca oggi è la REDDITIVITÀ per gli Allevatori. Il costo dei ristalli dalla FRANCIA è diventato insostenibile sul piano economico e difficile anche dal punto di vista di reperimento dei vitelli da ingrassare. Prova ne è il fatto che gli stessi francesi stimano un calo delle VACCHE NUTRICI nell’ordine di un milione di unità. Per non parlare delle nuove rotte commerciali che vedono sempre più rafforzarsi le vendite in SPAGNA, dove i controlli sanitari sono più morbidi rispetto all’Italia”. È un quadro preoccupante quello che fa Massimiliano RUGGENENTI, Presidente del Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina. “I costi di gestione delle stalle sono cresciuti così tanto che più di un allevatore chiude o passa in soccida, perché non riesce più ad affrontare le spese quotidiane”, prosegue Ruggenenti. Per il Consorzio lombardo produttori di carne bovina servirebbe un progetto articolato per incrementare il TASSO DI AUTOAPPROVVIGIONAMENTO (salito nel 2024 al 51,7%, ma ancora lontano dal garantire un equilibrio interno) e ridurre le importazioni dall’estero, coinvolgendo le stalle da latte e rilanciando sia gli allevamenti di pianura che le aree svantaggiate dove poter ripristinare i pascoli. Clicca qui per approfondire: · Italia - Autosufficienza di carne bovina: https://lnkd.in/d66tN4dD · Italia - Import di carne bovina: https://lnkd.in/dXZda8ty · Italia - Import di bovini vivi: https://lnkd.in/dqfC7RY4 · Italia - Export di carne bovina: https://lnkd.in/dagg_6VU Buona giornata da MARIKA De Vincenzi
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🌍 15 Marzo 2025 - Ripartire con Strategie Condivise: Il 2025 della Suinicoltura Il 2025? “Potrebbe essere un anno di transizione per la suinicoltura, con un’offerta di maiali superiore alla domanda di macellazione e prezzi che potrebbero assestarsi al ribasso. È necessario arrivare a raggiungere un ACCORDO DI FILIERA, in modo da garantire equilibrio a tutti i soggetti coinvolti nella catena di approvvigionamento, definire strategie condivise e rilanciare il settore delle Dop e dei PROSCIUTTI a denominazione di origine protetta, che in questi ultimi due anni hanno sofferto”. Parola di Giuseppe VILLANI, amministratore delegato della Villani Spa di Castelnuovo Rangone (Modena), già Presidente del Consorzio del PROSCIUTTO DI SAN DANIELE DOP. E se la missione è difendere la suinicoltura e i prodotti Dop, per Villani “il futuro è incerto e non è escluso che diverse tipologie di prodotti si ritrovino a convivere con le Dop, in un ventaglio di possibilità”. Fino a Luglio o Agosto, molto probabilmente si riuscirà a raggiungere un equilibrio. Quello che è certo è che “i MACELLATORI e gli STAGIONATORI di Prosciutti non saranno in grado di sostenere ulteriormente prezzi elevati della coscia e un ridimensionamento dei listini, magari con i SUINI DA MACELLO che si stabilizzano su valori di 1,60-1,70 euro al chilogrammo e con le cosce che si stabilizzano intorno a 5,50 euro al chilo, potrebbero ridare ossigeno alla filiera, a patto che anche la GDO riconosca i valori di mercato”. L’importante, prosegue Villani, “è continuare a VALORIZZARE la peculiarità della suinicoltura italiana, altrimenti si rischia un appiattimento dei valori tra produttori italiani ed esteri, con l’Italia che difficilmente riuscirà a competere sul piano dei prezzi”. La FILIERA deve ripartire da accordi concreti e obiettivi condivisi, senza rapporti di forza o prevaricazioni, ma operando sulla stessa lunghezza d’onda. “Accordi positivi li stiamo vedendo già oggi in concreto, dobbiamo continuare a ispirarci a modelli efficaci e perseguire intese costruttive”, incalza Villani. Perché due anni di incertezze hanno lasciato strascichi e chiusure ed è necessario ripartire. 📊 Per approfondire: 🔗 ITALIA - prezzi dei Suini da macello (circuito tutelato): https://lnkd.in/ghQ3mzwW 🔗 ITALIA - prezzi Coscia fresca per crudo: https://lnkd.in/d6qXCxTz 🔗 ITALIA - Sigillature Prosciutto San Daniele: https://lnkd.in/dAm9hW8K Buona Domenica da Marika De Vincenzi
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EXPORT FORMAGGI ITALIANI: CRESCITA RECORD NEL 2024 15 Marzo 2025 - Il 2024 segna un nuovo traguardo per i Formaggi Italiani, con oltre 657.639 tonnellate esportate (+10,7% vs 2023) e un valore che supera i 5,7 miliardi di euro. È l’ennesimo record, ottenuto grazie a una qualità sempre più apprezzata a livello mondiale. A trainare la crescita sono i Formaggi Freschi (+12,7%), che rappresentano circa la metà dell’export complessivo. Ottimi risultati anche per Grana Padano e Parmigiano Reggiano, con un incremento dell’8,7% a volume e un valore che supera 1,5 miliardi di euro. Crescono anche i Formaggi Grattugiati, sempre più apprezzati sui mercati internazionali: 74.998 tonnellate esportate (+10,7%) per un valore complessivo di 821 milioni di euro. Il Sud-Est Asiatico si conferma un’area strategica, con un +20% di export nel 2024. Il Giappone è il principale mercato di destinazione (12.835 tonnellate, +13,9%), davanti a una Cina in forte crescita (11.663 Tons, +30,8%). Proprio in Giappone si è appena conclusa la 50ª edizione di Foodex Japan 2025, che ha visto la partecipazione di numerosi operatori del settore lattiero-caseario italiano. Sul mercato giapponese, la Mozzarella è il Formaggio italiano più esportato, con 4.707 tonnellate (+22,5%). Anche Grana Padano e Parmigiano Reggiano continuano a guadagnare terreno, mentre l’export di formaggi grattugiati è quasi raddoppiato rispetto al 2023, raggiungendo 1.423 tonnellate. www.clal.it Buona Domenica da MIRCO De Vincenzi.
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Questa mattina il Team di CLAL ha partecipato al convegno organizzato da Confcooperative Nazionale dal titolo "LA COOPERAZIONE NEL COMPARTO LATTIERO CASEARIO TRA DINAMICHE DI MERCATO E SFIDE FUTURE". Grazie a Regione Veneto e a tutte le cooperative partecipanti.
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8 Marzo 2025 - Nel 2024, la produzione di latte in Cina ha registrato una flessione (-2,8%) rispetto al 2023, attestandosi a 40,8 milioni di tonnellate. Dopo cinque anni di crescita continua, questa diminuzione segna un cambio di rotta significativo per il settore lattiero-caseario cinese. Per quale motivo la Cina ha rallentato la produzione? Uno dei fattori determinanti va individuato nella riduzione del prezzo del latte alla stalla. Dal picco massimo raggiunto nel 2021 (era l’epoca del Covid), il prezzo è sceso nel 2024 al livello minimo degli ultimi quindici anni, provocando la chiusura di numerosi allevamenti medio-piccoli e la conseguente riduzione della produzione nazionale. Non è andata meglio all’import di prodotti lattiero-caseari, che ha subito un calo. Con 7,6 milioni di tonnellate di Milk Equivalent importate, la discesa è stata nell’ordine del 17,5% sul 2023. In particolare, sono diminuite le importazioni di Latte Confezionato e SMP (Polvere di Latte Scremato). Parallelamente, ci sono segnali positivi per i prodotti italiani. Nel 2024, infatti, le importazioni cinesi di Formaggi Italiani sono aumentate del 34%, raggiungendo le 11.483 tonnellate. A trainare questa crescita è stata soprattutto la domanda di formaggi freschi, che evidentemente rispondono meglio ai gusti dei consumatori cinesi, i quali ne riconoscono anche l’elevato valore aggiunto in termini di qualità. In un contesto di mercato globale complesso e in continua evoluzione, alle prese con l’incertezza globale dei dazi, il record dei Formaggi Italiani è un’iniezione di fiducia per continuare a esplorare le opportunità del mercato cinese. www.clal.it Buona Domenica da MIRCO De Vincenzi.
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🌍 08 Marzo 2025 - I dazi USA verso la Cina: un’opportunità per l’Europa? Con l'intensificarsi dei dazi imposti dagli Stati Uniti sulla Cina, potrebbe aprirsi un varco per incrementare le esportazioni europee di CARNE SUINA E BOVINA? In un clima di incertezza globale, l’ipotesi non è da escludere a priori. Sebbene i principali fornitori, come il BRASILE, continuino a giocare un ruolo significativo nel soddisfare la domanda cinese, anche grazie a una competitività sul piano dei prezzi, l’UNIONE EUROPEA potrebbe beneficiare di un vantaggio competitivo legato alla qualità superiore e agli elevati standard di sicurezza alimentare dei suoi prodotti. Un aspetto per nulla trascurabile, anzi. In un mercato sempre più attento agli aspetti legati alla salute e alla sicurezza alimentare, la carne europea potrebbe risultare preferita per le sue certificazioni e il rigoroso controllo delle normative sanitarie. Inoltre, gli accordi commerciali tra l’UE e la Cina potrebbero ulteriormente facilitare l’accesso al mercato cinese, incentivando una crescita delle esportazioni. In questo contesto geopolitico in evoluzione, l’Europa ha l’opportunità di capitalizzare i vantaggi legati alla reputazione e alla QUALITÀ dei suoi prodotti, guadagnando quota nel mercato della carne suina e bovina in Cina. A patto, però, che i piani di rilancio dell’economia che Xi Jinping si appresta a varare possano esprimere la loro efficacia, facendo ripartire il gigante cinese. 📊 Per approfondire: 🔗 CINA - Import di carni suine: https://lnkd.in/dnbj7iyk 🔗 CINA - Import di carni bovine: https://lnkd.in/dgGay-R9 Buona Domenica da Marika De Vincenzi
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#TESEONews : Dazi USA: quali equilibri a rischio per Mais e Soia? Di: Elisa Donegatti Il presidente Trump ha introdotto nuove tariffe sulle importazioni dalla Cina del 20%, mentre sono per ora sospesi fino al 2 Aprile i dazi inizialmente annunciati per Canada e Messico. L’obiettivo dichiarato dalla Casa Bianca è proteggere il mercato interno e ridurre il deficit commerciale. In risposta, la Cina ha imposto tariffe … Continua a leggere Dazi USA: quali equilibri a rischio per Mais e Soia? https://lnkd.in/dtysxwrk