Smart Working: i benefici di un modello di lavoro flessibile Negli ultimi anni, il dibattito sullo smart working ha attraversato fasi alterne. Prima considerato un’innovazione necessaria, poi messo in discussione da chi temeva un calo di produttività. Ma cosa dicono i dati aggiornati al 2024? Stando alle ricerche più recenti, il lavoro da remoto non solo funziona, ma porta benefici misurabili sia per le aziende sia per i lavoratori. 1) Maggiore produttività e soddisfazione dei dipendenti Secondo il rapporto “State of Remote Work 2024” di Buffer, l’82% dei lavoratori in smart working dichiara di essere più produttivo rispetto al lavoro in ufficio. Il motivo? Meno interruzioni, maggiore flessibilità e la possibilità di lavorare in un ambiente personalizzato. Uno studio del Politecnico di Milano conferma questa tendenza: le aziende che adottano politiche di lavoro agile registrano un aumento della produttività del 15-20%. Un dato che smentisce il pregiudizio secondo cui lavorare da casa significhi lavorare meno. 2) Miglior bilanciamento tra vita privata e professionale Un altro aspetto chiave è la qualità della vita. Il Global Workplace Report 2024 di Gallup evidenzia che l’87% dei lavoratori che operano in modalità ibrida o remota afferma di avere un miglior equilibrio tra vita professionale e privata. Senza il pendolarismo quotidiano, si guadagnano in media 5-7 ore a settimana, tempo che può essere investito in formazione, sport o semplicemente nella famiglia. E questo incide anche sulla salute mentale: il livello di stress si riduce del 30% tra chi lavora almeno due giorni a settimana da remoto. 3) Riduzione dei costi per aziende e lavoratori Non solo produttività e benessere, ma anche vantaggi economici. Le aziende possono ridurre i costi operativi fino al 30%, grazie a minori spese per affitti, bollette e infrastrutture. Dal lato dei lavoratori, la Society for Human Resource Management (SHRM) ha calcolato che chi lavora da remoto risparmia in media 4.000-6.000 euro all’anno, tra trasporti, pranzi fuori casa e abbigliamento professionale. 4) Sostenibilità: meno emissioni, meno traffico Infine, l’impatto ambientale. Secondo il Global Carbon Project, se il 40% della forza lavoro globale adottasse lo smart working per almeno due giorni a settimana, si ridurrebbero le emissioni di CO₂ di oltre 100 milioni di tonnellate all’anno. Il futuro del lavoro potrebbe non essere una postazione fissa, ma una forma ibrida di lavoro in sede e lavoro da remoto o addirittura un lavoro full remote. Tu che ne pensi?
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