Fazi Editore

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Editoria: libri e pubblicazioni periodiche

Roma, RM 13.595 follower

Casa editrice indipendente nata nel 1995.

Chi siamo

«L’amore per la letteratura, per il mistero della mente e del cuore che si rivelano in quella minuta, strana e imprevedibile combinazione di lettere e parole» Stoner, John Williams

Sito Web
http://www.fazieditore.it
Settore
Editoria: libri e pubblicazioni periodiche
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Roma, RM
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
1994
Settori di competenza
Libri, Ebook, Letteratura, Narrativa, Teologia, Spiritualità, Economia, Geopolitica, Thriller, Giallo, Reportage, Romanzo, Letteratura italiana, Letteratura straniera, Classici e Umoristica e varia

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Aggiornamenti

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    È da oggi nelle librerie «La globalizzazione è finita. La via locale alla prosperità in un mondo post-globale» di Rana Foroohar, nella traduzione di Michele Zurlo. L’era della globalizzazione senza limiti è giunta al capolinea. Rana Foroohar – giornalista economica di grande esperienza, editorialista e vicedirettrice del «Financial Times» – in questo saggio ci invita a ripensare il modello economico che ha dominato il mondo negli ultimi cinquant’anni. L’autrice conduce un’approfondita analisi della crisi della globalizzazione neoliberista, evidenziandone le contraddizioni e le conseguenze più devastanti: dalla delocalizzazione selvaggia, che ha distrutto il tessuto produttivo di intere nazioni, alla corsa sfrenata al profitto che ha aggravato le disuguaglianze, fino alla dipendenza da catene di approvvigionamento globali fragili e vulnerabili, messa in luce da eventi come la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina. Ma questo libro non è soltanto una critica puntuale ai fallimenti dell’iperglobalizzazione, è soprattutto un manifesto per un nuovo modello di sviluppo più locale, equo e sostenibile. Secondo Foroohar «ciò di cui abbiamo bisogno è un paradigma più adatto alla realtà del mondo dopo Trump, dopo la Brexit, dopo l’ascesa della Cina e post-digitale». Con ricchezza di dati ed esempi concreti, Foroohar illustra come sia in corso un cambiamento epocale verso economie più localizzate e regionali, in cui produzione e consumo sono più vicini. Questa svolta non è un nostalgico ritorno al passato, ma costituisce la chiave per costruire un sistema economico più prospero e giusto, al servizio del benessere collettivo e del pianeta. L’accelerazione dei processi di deglobalizzazione – resa possibile dall’innovazione tecnologica, che permette la produzione su scala locale di una vasta gamma di beni e servizi – rappresenta un’opportunità straordinaria per creare posti di lavoro, ridurre le disuguaglianze, rafforzare le comunità locali e garantire maggiore resilienza e diversificazione produttiva in caso di shock esterni. Con uno stile chiaro e coinvolgente, «La globalizzazione è finita» offre una visione lucida e dettagliata del futuro dell’economia mondiale. «Una lettura illuminante e avvincente». Joseph E. Stiglitz, premio Nobel per l’economia «“La globalizzazione è finita” cambierà il vostro modo di pensare al mondo di domani». Dani Rodrik «Questo libro di grande valore è tanto audace nelle sue ambizioni quanto leggibile. Le sue conclusioni saranno oggetto di dibattito negli anni a venire». Ian Bremmer «Rana Foroohar è una delle più talentuose giornaliste economiche al mondo». Niall Ferguson

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    Esce oggi nelle librerie «L'erede» di Camilla Sten, stella del thriller nordico, maestra nel creare personaggi sinistri e atmosfere inquietanti, che dopo «Il villaggio perduto» firma un nuovo romanzo bestseller pronto a far sussultare i lettori a ogni pagina. Traduzione di Renato Zatti. Verità inconfessabili sepolte nel tempo. Una storia familiare disseminata di segreti. E una casa che non li lascerà mai andare. Eleanor convive con la prosopagnosia, l’incapacità di riconoscere i volti delle persone. Un disturbo che causa stress, ansia acuta, e può farti dubitare di ciò che pensi di sapere. Una sera la ragazza si reca a casa della nonna Vivianne per la consueta cena domenicale. Ad accoglierla sull’uscio non trova però la nonna, ma una persona cui non riesce a dare un nome, che scappa via per le scale. Dentro casa, la nonna è distesa sul tappeto accanto a un paio di forbici con le lame spalancate. Nella stanza, odore di ferro e carne. La nonna, quella nonna che l’ha cresciuta come una madre, è stata uccisa. Passano i giorni, e l’orrore di essersi avvicinata così tanto a un assassino – e di non sapere se tornerà – inizia a prendere il sopravvento su Eleanor, ostacolando la sua percezione della realtà. Finché non arriva la telefonata di un avvocato: Vivianne le ha lasciato in eredità una tenuta imponente nascosta tra i boschi svedesi. È la casa in cui suo nonno è morto all’improvviso; un posto remoto, che da oltre cinquant’anni custodisce un passato oscuro. Eleanor, il mite fidanzato Sebastian, la sfrontata zia Veronika e l’avvocato vi si recano in cerca di risposte. Tuttavia, man mano che si avvicinano alla scoperta della verità, inizieranno a desiderare di non aver mai disturbato la quiete di quel luogo. Chi era davvero Vivianne? Quali segreti si è portata nella tomba? «I segreti non muoiono», mi sussurra Vivianne nella mia testa. «Nulla veramente muore, Victoria. Io sono ancora qui. O no?».

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    Esce oggi nelle librerie «Outsiders. Cinque scrittrici che hanno cambiato il mondo» di Lyndall Gordon, che racconta le storie di cinque romanziere – Mary Shelley, Emily Brontë, George Eliot, Olive Schreiner, Virginia Woolf – e dei loro famosi romanzi, nella traduzione di Sabina Terziani. Conosciamo da tempo la loro grandezza individuale, ma questa biografia di gruppo getta nuova luce sul genio che condividono. Outsider, fuorilegge, emarginata: la reputazione di una donna era la sua unica certezza. Come scrittrici, hanno fatto propria quest’identità, approfittando della lontananza dall’ordine dominante per scrivere le loro opere. Tutte e cinque sono cresciute senza madre. Senza un modello femminile a portata di mano, hanno imparato dai libri e, se fortunate, da un uomo illuminato. Complesse, contraddittorie, difficili, combattute ma eccezionalmente determinate e capaci di esercitare un’influenza nella sfera pubblica, hanno dovuto immaginare un modo di essere donna per inventare una propria voce. Capivano il desiderio femminile: la passione e la trasgressione della vita reale permeano le loro narrazioni. Ancora oggi facciamo più che leggerle; le ascoltiamo e viviamo con loro. Cinque biografie per cinque scrittrici dalle identità decisamente originali e fuori dai canoni. «Outsiders» è una genealogia al femminile della letteratura anglosassone da cui emergono cinque personalità assolutamente uniche e singolari, con un tratto comune: la condizione di donne e autrici in una società dominata dagli uomini. «Gordon è un talento innato e queste vite ci emozionano e ci affascinano, non importa quanto bene le conosciamo… Un libro intriso di intuizione romanzesca, che si insinua nel materiale biografico tracciando schemi e modelli nella vita emotiva di queste scrittrici e nella loro opera». Tessa Hadley, «The Guardian» «Gordon riesce a mostrare non solo il dolore ma le possibilità dell’outsider. Sebbene distinte nelle loro voci, queste scrittrici convergono “nell’odiare la violenza che domina il mondo”, denunciando la violenza domestica e sistemica. La loro forza d’animo traspare dalle pagine e attraverso i secoli». Anita Sethi, «The Observer»

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    È da oggi nelle librerie «Una storia ridicola» di Luis Landero, il racconto tragicomico di un corteggiamento impossibile, selezionato da «El País» come uno dei migliori dieci libri dell’anno, nella traduzione di Giulia Zavagna. Marcial, origini umili e un’infanzia difficile alle spalle, lavora in un’azienda di macellazione della carne e conduce un’esistenza piuttosto solitaria. È però un uomo molto esigente: forse non sarà bello, forse non avrà frequentato le migliori scuole, ma è un ottimo conversatore, un orgoglioso autodidatta con una sua filosofia del mondo, in grado, all’occorrenza, di sfoderare un linguaggio forbito e una cultura tali da far invidia a chiunque. La sua vita è perfettamente sotto controllo, finché un giorno l’incontro con Pepita lo sconvolge; elegante, acculturata e di buona famiglia, la donna rappresenta tutto ciò a cui Marcial ha sempre aspirato. Se ne innamora perdutamente. Convinto di possedere tutte le qualità giuste per far colpo su di lei, è pronto a mostrarle i suoi molteplici talenti: snocciolerà gli aneddoti di cui è più fiero, la inviterà a uscire con galanteria irresistibile, affronterà a testa alta gli altri pretendenti e sarà disposto a fingersi scrittore pur di partecipare al salotto letterario che si terrà a casa dell’amata. Lui ancora non lo sa, ma è proprio in quest’occasione che si deciderà il suo destino. Con questo nuovo romanzo Luis Landero si conferma maestro della letteratura spagnola di oggi: tagliente, ingegnoso e capace di raffigurare, a partire da vicende apparentemente di poco conto, tutta l’ineluttabilità e la tragicità dell’esperienza umana. «Se c’è un valore certo nella letteratura spagnola attuale, è la prosa, sono le storie di questo straordinario scrittore… Io di quest’uomo leggerei anche la lista della spesa». Fernando Aramburu «Landero ritorna con una narrazione voluttuosa e totale. È all’apice della sua forza, ma vulnerabile interiormente, fermo ma privo di ogni illusione». «La Lectura – El Mundo» «Un capolavoro, figlio di un prestigiatore, di un mago delle parole. Una festa di intelligenza e saggezza». «ABC Cultural»

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    È da oggi nelle librerie «Amici» di Giancarlo Governi, il racconto di un’esistenza speciale attraverso gli amici di una vita. Giancarlo Governi ripercorre le tappe di una vita attraverso le amicizie che lo hanno segnato e cambiato per sempre, dando il via a un racconto unico e sorprendente che si legge proprio come un romanzo. Ogni capitolo è dedicato a un amico: i bambini cresciuti insieme a lui nel quartiere popolare di Trastevere, i compagni di giochi del paese di campagna dove la sua famiglia si rifugiò durante la guerra, fino ai nomi più noti che l’autore ha incontrato grazie al suo lavoro di giornalista e autore televisivo in Rai: da Alberto Sordi a Roberto Benigni, da Enzo Tortora a Guido De Maria che, insieme a Bonvi, creò l’indimenticabile personaggio di Nick Carter, portato in televisione proprio da Governi. Un’autobiografia ricchissima e dettagliata, che è prima di tutto uno spaccato dell’Italia nel secondo Novecento ma anche un tributo sentito a uno dei tesori più preziosi che si possano accumulare in una vita: l’amicizia. Un memoir di straordinaria potenza narrativa che, partendo dalla Roma degli anni Quaranta, ricostruisce il periodo d’oro della televisione italiana descrivendo ambienti e situazioni da una prospettiva privilegiata, con partecipazione insolita e autentica passione. «Per me, figlio unico, l’amicizia, soprattutto quella che si accompagna alla crescita, anzi che ti fa crescere, è stata fondamentale».

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    Esce oggi nelle librerie «Erin – The Beast Player» di Nahoko Uehashi, nella traduzione di Roberta Lo Cascio. Si può colmare la distanza che separa gli esseri umani dagli animali? È l’amore a unire tutte le forme di vita, o la paura? Nel villaggio dei custodi del granducato dell’Aruhan, Soyon ha una responsabilità importante: prendersi cura dei temibili serpenti d’acqua dell’esercito del granduca, i tōda. Quando però alcuni esemplari muoiono misteriosamente, la donna viene condannata a morte e, usando una tecnica proibita, riesce a mettere in salvo sua figlia Erin, finita insieme a lei nella palude dei tōda più feroci. Approdata sulla remota costa di un lago nel regno di Ryoza, Erin viene accolta da un vecchio apicoltore che le insegna tutto sulle api e sulle ōjū selvatiche, gigantesche e in apparenza pericolosissime creature alate. Contravvenendo alle regole millenarie e seguendo le sue intuizioni e conoscenze, Erin sarà il primo essere umano a creare, grazie anche alle note di un’arpa, un legame speciale con un cucciolo di ōjū di cui si prende cura. Questo legame le garantisce un ruolo importante ma la coinvolge anche in complotti politici che mettono in pericolo lei, le persone che le sono vicine e le stesse creature alate. Erin dovrà rischiare il tutto per tutto non solo per salvare se stessa, ma anche per impedire che le sue amate ōjū vengano trasformate in armi di distruzione. Due forze in lotta tra loro, una ragazza con un potere da scoprire e leggendarie creature regali che solo lei è in grado di capire e proteggere: una saga fantasy coinvolgente e sofisticata da una delle scrittrici più lette di sempre in Giappone. «Finché durerà la vita che mi hai donato, rimarrò sulla riva dell’abisso e continuerò a suonare la mia arpa. Pizzicherò le corde una per una, e parlerò alle creature che popolano il cielo e la terra».

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    Esce oggi nelle librerie «Poteri occulti. Dalla P2 alla criminalità istituzionale: il golpe perenne contro Costituzione e democrazia» di Luigi de Magistris, una lettura essenziale per conoscere le profonde connessioni tra politica, affari, criminalità e poteri segreti e al contempo un appassionato appello per un risveglio politico, etico e civile. Protagonista da magistrato di scottanti inchieste su corruzione e criminalità organizzata, Luigi de Magistris in questo saggio evidenzia come la Repubblica italiana, da decenni, sia fortemente condizionata da poteri occulti, con collusioni che arrivano fino al cuore dello Stato. Questi poteri costituiscono un sistema spesso criminale e sempre più pervasivo, che intreccia mafie, massonerie più o meno deviate, servizi segreti, imprenditori, finanzieri, politici e perfino settori della magistratura. Negli ultimi trent’anni, in particolare, si è assistito a una crescente criminalità istituzionale: i poteri occulti si sono mimetizzati nelle istituzioni, utilizzate per finalità illegali e per colpire, attraverso la legalità formale, chiunque osi indagare o opporsi. Dalla Prima Repubblica a oggi – dalla strategia della tensione al piano di rinascita democratica della Loggia P2, dalla trattativa Stato-mafia alle politiche autoritarie e salva corrotti del governo Meloni – il libro ricostruisce il ruolo eversivo dei poteri occulti nella storia italiana: un vero e proprio “golpe perenne” contro la Costituzione e la democrazia. De Magistris documenta come operano le nuove mafie al tempo del neoliberismo e denuncia la dilagante corruzione e la rinascita di una P2 trasversale ai partiti, dedita alla predazione delle risorse pubbliche. Nonostante la forza di questo sistema criminale, esistono ancora servitori dello Stato, come de Magistris, che hanno lottato e continuano a lottare per difendere legalità e giustizia, pagando spesso un prezzo altissimo. «Giovanni Falcone prima di morire disse: “Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa Nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi. Ho l’impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi”. Una tremenda profezia quella di Falcone: quei centri occulti di potere, come denuncia Luigi de Magistris in questo prezioso libro, ancora oggi soffocano e uccidono la giustizia e la nostra democrazia». Sigfrido Ranucci «Luigi de Magistris l’ha incontrato e avversato dapprima come PM, poi come politico e uomo di forte impegno civile: è il network dei poteri che lavora contro la Costituzione e fa dell’Italia il paese del golpe permanente». Gianni Barbacetto

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    Esce oggi nelle librerie «Una vacanza incantevole» di Elizabeth Jane Howard, il romanzo d’esordio dell'autrice della saga dei Cazalet, che svela già tutto il suo talento per la scrittura. Traduzione di Manuela Francescon. La protagonista di questo romanzo è una ragazza come tante. Sedici anni, figlia di un compositore squattrinato, non conosceremo mai il suo nome, ma capiremo presto quanto si sforzi per trovare una propria identità, nonostante l’opaco destino già tracciato che la lega alle sue coetanee. Siamo nella Londra di inizio Novecento, e lo spazio vitale riservato alle ragazze perbene è rigidamente delimitato dalle mura domestiche. Ma a spezzare una routine quotidiana noiosa e avvilente arriva un invito inaspettato: la ragazza trascorrerà le vacanze di Natale nella dimora di campagna della famiglia Lancing. Per la prima volta potrà viaggiare da sola, per la prima volta assaporerà la libertà. L’atmosfera che si respira a casa Lancing è molto diversa da quella a cui è abituata: profumo di fiori, conversazioni brillanti, lunghe ore di ozio e lauti banchetti allietano le giornate; e poi c’è Rupert Laing, che la stuzzica suscitando in lei dei sentimenti mai provati prima. Una volta tornata a casa, non sarà facile affrontare di nuovo la normalità, soprattutto con la guerra imminente, che porterà con sé le prime amarezze della vita adulta. Critica pungente verso l’educazione delle ragazze borghesi dell’epoca e ritratto di una giovane donna che lotta per ritagliarsi il proprio posto nel mondo, «Una vacanza incantevole» racconta in maniera impeccabile il desiderio, l’eccitazione e il commovente melodramma dell’adolescenza. «Sono contenta: voglio che questa esperienza duri il più possibile. Non mi importa se poi non succede nient’altro. Sarà questo il mio tempo più felice. E poi davvero, è solo l’inizio, ho sedici anni. Voglio tutto, ogni singola cosa».

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    Escono oggi nelle librerie: - «Trilogia di Caleb Traskman» di Franck Thilliez, nella traduzione di Federica Angelini. I tre romanzi più amati del maestro del thriller francese – «Il manoscritto», «C’era due volte» e «Labirinti» – riuniti per la prima volta in un volume unico, un’edizione cartonata con lavorazioni speciali e contenuti inediti; - «Chimere» di J. Bernlef, uno dei romanzi più importanti del Novecento olandese: un classico moderno che in patria ha venduto quasi un milione di copie e continua a formare nuove generazioni di lettori. Prima traduzione italiana a cura di Stefano Musilli; - «L’ultima ora tra i mondi» di Melissa Caruso, che con il ritmo incalzante di una spy story ci trascina tra inquietanti mondi paralleli e sontuosi balli dalle atmosfere vittoriane, costruendo un meccanismo diabolico e misterioso che terrà il lettore incollato fino all’ultima pagina.

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    Escono oggi nelle librerie: - «Trilogia di Copenaghen» di Tove Ditlevsen, tre romanzi autobiografici riscoperti di recente e giustamente celebrati a livello mondiale come capolavori. Per la prima volta «Infanzia», «Gioventù» e «Dipendenza» riuniti in un unico volume, con la prefazione di Claudia Durastanti, e in una pregiata edizione con lamina dorata. - «La Gran Mamma. Favola camorrista» di Alessandro Canale, una cena dai risvolti farseschi ambientata in un basso partenopeo, che ricorda le migliori commedie di Eduardo De Filippo, un romanzo corale in cui spicca la figura di Donna Filomena, energica e vitale, capace da sola di sovvertire l’ordine delle cose.

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