Covip: Fondi Negoziali, cresce il numero di iscritti e aumentano i rendimenti. Gli incrementi più rilevanti proprio in Fondo Fon.Te. e nel fondo rivolto all’industria metalmeccanica. Secondo gli ultimi dati della Commissione di vigilanza sui fondi pensione, al netto dei costi di gestione e della fiscalità, nel 2024 i rendimenti delle forme di Previdenza complementare sono risultati positivi. Tra tutti spicca la virtuosa performance dei Fondi Negoziali. A fine anno le posizioni in essere, in totale, hanno raggiunto 11,1 milioni, segnando un incremento del 4,2% rispetto al 2023, con 9,950 milioni di iscritti. A registrare i valori più alti i Fondi Negoziali le cui posizioni sono cresciute di 227.300 unità (+5,7 % rispetto al dicembre 2023), per un totale complessivo di 4,245 milioni. Incrementi netti di rilievo si registrano nel fondo destinato ai lavoratori del commercio e in quello rivolto all’industria metalmeccanica (+20.300 posizioni per entrambi i fondi). Nel corso del 2024, fondi negoziali, fondi aperti e PIP hanno raccolto nel complesso 15,7 miliardi di euro, in crescita del 7% sul corrispondente periodo del 2023. L’incremento risulta maggiore per i fondi negoziali (8,8 per cento). Il totale delle risorse destinate alle prestazioni è di 243 miliardi di euro, l’8,2% in più rispetto ai 224,4 miliardi di fine 2023. L’attivo netto è di 74,6 miliardi di euro nei fondi negoziali, in crescita del 9,9 % rispetto alla fine dell’anno precedente. Anche i rendimenti hanno premiato gli iscritti ai Fondi Negoziali: i comparti azionari hanno registrato in media un +10,4% nei fondi negoziali e aperti e +13% nei PIP, mentre le linee bilanciate si sono attestate in media tra il 6,4% e il 7%. Maggiori dettagli sul rapporto Covip “La Previdenza Complementare principali dati statistici – Dicembre 2024”, disponibile al seguente link: t.ly/gvMHk.
Fondo Pensione Fon.Te.
Organizzazioni senza scopo di lucro
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Fon.Te è un Fondo pensione negoziale che eroga trattamenti pensionistici complementari alla previdenza obbligatoria.
Chi siamo
E' il Fondo Pensione del Terziario (Commercio, Turismo e Servizi), la risposta data dalle parti sociali al bisogno di previdenza complementare dei lavoratori dipendenti. Infatti, possono aderire a FON.TE tutti i lavoratori dipendenti appartenenti ai settori il cui rapporto di lavoro è disciplinato dagli accordi collettivi di istituzione del fondo. Opera ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252.,che riguarda i trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio. In particolare il nostro Fondo FON.TE applica un regime di contribuzione definita: l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione versata e dei rendimenti della gestione, nell'esclusivo interesse e secondo le indicazioni di investimento di ogni aderente che sceglie tra le proposte offerte. La partecipazione a FON.TE consente di beneficiare di un trattamento fiscale di favore sui contributi versati, sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite. Il vantaggio nell'aderire non rigurda il lavoratore ma anche l'azienda che contribuisce da parte sua alla pensione integrativa dei propri dipendenti.
- Sito Web
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https://www.fondofonte.it/il-fondo/chi-siamo/come-funziona-fon-te/
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- Settore
- Organizzazioni senza scopo di lucro
- Dimensioni dell’azienda
- 11-50 dipendenti
- Sede principale
- Rome, Latium
- Tipo
- Non profit
Località
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Principale
Via Marco e Marcelliano, 45
Rome, Latium 00147, IT
Dipendenti presso Fondo Pensione Fon.Te.
Aggiornamenti
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Il gender gap in Italia incalza sulle lavoratrici donne in Italia sin dal primo giorno di lavoro fino alla pensione. A certificare questa evidenza è il “Rendiconto di genere 2024” pubblicato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell’INPS. È evidente come il gap retributivo delle donne lavoratrici si traduca poi in gap previdenziale: l’assegno pensionistico delle lavoratrici è infatti in media più "leggero" di circa il 47% rispetto ai lavoratori. Un’analisi quella contenuta nel Rendiconto di genere 2024, che sottolinea quindi che “le condizioni di svantaggio delle donne nel nostro Paese, nell’ambito lavorativo, familiare e sociale sono ancora molto rilevanti”. Proprio guardando a tali dati per il Fondo Pensione Fon.Te. che ha già tra i propri aderenti il 50% di lavoratrici donne, dipendenti del Terziario e altri contratti affini, diventa imprescindibile soprattutto costruirsi una pensione integrativa, che possa assicurare loro una pensione adeguata in grado di accompagnare l’intero periodo di pensionamento. Dall’articolo di Focus Risparmio t.ly/_W1aw.
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Entro il 31 marzo 2025 Fondo Pensione Fon.Te. invierà ai propri aderenti il Prospetto delle Prestazioni Pensionistiche – fase di accumulo 2024, il documento che offre una visione completa della propria posizione contributiva alla Previdenza complementare. Nel prospetto sì potrà verificare: -il controvalore della posizione dell’aderente al 31 dicembre 2024; - il dettaglio delle operazioni effettuate nell'anno; - la composizione della posizione individuale, distinta in base agli strumenti finanziari e al comparto d’investimento; - una proiezione del valore futuro della propria posizione alla fine della carriera lavorativa. Chi ha attivato la ricezione dei documenti da parte del Fondo in formato digitale, troverà il Prospetto all’indirizzo di posta elettronica indicato nell’anagrafica. Per assicurarsi di riceverlo in formato digitale consigliamo di controllare che l’indirizzo e-mail e il numero di telefono siano corretti e siano stati certificati in area riservata o attraverso l’apposito modulo al link t.ly/jcNuZ. Diversamente, se non si è scelto di ricevere la documentazione in formato digitale, il Prospetto delle Prestazioni Pensionistiche – fase di accumulo 2024, arriverà, in formato cartaceo, tramite posta ordinaria all’indirizzo indicato sul modulo di adesione. Anche in questo caso è necessario che gli aderenti verifichino la propria anagrafica ed eventualmente aggiornino i propri recapiti dall’area riservata.
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I soggetti che hanno diritto a riscattare la posizione in caso di decesso dell’aderente prima del pensionamento Chi aderisce a Fondo Pensione Fon.Te., può tutelare i propri cari nel caso in cui si verifichi il triste evento di una sua morte prematura. Il riscatto per premorienza consiste nella possibilità di riconoscere ai soggetti designati o agli eredi l’importo del montante accumulato fino al decesso dell’aderente. Di conseguenza, se l’aderente al fondo pensione muore prima di aver richiesto l'uscita dal Fondo, la posizione individuale non andrà persa, ma sarà riscattata dai soggetti individuati dal lavoratore. Infografica al link: t.ly/OSxrr Si ricorda che in forza dell’art. 14. comma 3 del D.Lgs. 252/05 in caso di morte dell’aderente al Fondo Pensione, prima della maturazione del diritto alla prestazione pensionistica, l’intera posizione individuale sarà devoluta ai seguenti soggetti: - ai soggetti designati che l’aderente ha indicato, con prevalenza degli stessi sugli eredi, considerando la possibilità d’indicare quali soggetti designati coloro che hanno la qualifica di erede; in caso di designazione di persona giuridica dovrà essere indicata la ragione sociale; - in assenza di una specifica manifestazione di volontà dell’aderente, agli eredi testamentari o, in assenza di un testamento, agli eredi legittimi; - eredi legittimi sono quelli previsti dal Codice Civile che hanno accettato l’eredità (ad esempio il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, etc. del deceduto). Il riscatto da parte degli eredi o soggetti designati è assoggettato alla tassazione più favorevole prevista dalla normativa di settore, con un'imposta sostitutiva del 15% che si riduce fino al 9% sulla base del periodo di permanenza nel fondo pensione. Nel caso in cui i soggetti designati siano più di uno, l’aderente potrà stabilire la quota da riconoscere a ciascuno di essi, precisando nella casella “Percentuale di beneficio” la percentuale della prestazione che intende attribuire. In assenza di soggetti designati e in assenza di eredi (legittimi o testamentari) la posizione individuale dell’aderente resta acquisita al Fondo pensione. Diventa quindi, particolarmente importante effettuare una specifica designazione e avere cura di tenerla aggiornata. Il modulo per comunicare al Fondo i soggetti designati in caso di premorienza è il seguente: t.ly/mL0gw
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Il Ministero del Lavoro ha ridefinito i coefficienti di trasformazione per il calcolo della quota contributiva della pensione nel biennio 2025-2026. La modifica in questione, contenuta nel Decreto Direttoriale del 20 novembre 2024 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, riguarda proprio i nuovi coefficienti e quindi la pensione che si otterrà nell’anno in corso. I coefficienti di trasformazione sono valori che concorrono al calcolo della pensione con metodo contributivo. Grazie a tali valori, i contributi versati dal lavoratore durante la vita lavorativa vengono trasformati in pensione annua. I coefficienti di trasformazione variano in base all'età anagrafica del lavoratore nel momento in cui consegue la prestazione previdenziale, a partire dall'età di 57 anni fino ai 70 anni. Maggiore è l'età del lavoratore, più elevati risulteranno anche i coefficienti di trasformazione. Rispetto ai valori del precedente biennio, i coefficienti di trasformazione si riducono tra l’1,55% e il 2,18% a parità di età anagrafica, secondo l’elaborazione a cura del Centro Studi e Ricerche di Itinerari Previdenziali t.ly/fZfgF Si registra un’inversione di tendenza rispetto all’aumento registrato negli ultimi anni, influenzato dalla pandemia dovuta al Covid 19, che aveva ridotto la speranza di vita, a causa dei conseguenti decessi avvenuti nel 2020. Tutto ciò implica che gli assegni pensionistici pubblici calcolati con il metodo contributivo tenderanno a ridursi, penalizzando i futuri pensionati rispetto a chi è già in pensione, a parità di contributi versati. In questo scenario, diventa quindi necessario considerare l’adesione a un fondo pensione, come Fondo Fon.Te., soprattutto per i lavoratori più giovani. Con il calo dei coefficienti di trasformazione, la scelta d’integrare la pensione pubblica è decisiva per preservare il proprio tenore di vita futuro. Al fine di valutare l’adesione a forme di Previdenza Complementare, per integrare la pensione di primo pilastro si può consultare la pagina del sito istituzionale di Fondo Fon.Te. : ‘La mia pensione complementare’ t.ly/ywlYD Questo motore di calcolo permette lo sviluppo delle proiezioni delle prestazioni pensionistiche complementari sulla base dei dati immessi dal lavoratore, seguendo le regole definite dall’autorità di vigilanza Covip. Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari –prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa.
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TFR in azienda o meglio destinarlo a un Fondo pensione? La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto la possibilità di accesso agevolato alla pensione anticipata calcolando le rendite da Previdenza integrativa per il raggiungimento della soglia minima dell’assegno pensionistico. Una novità che si aggiunge ai già molti vantaggi derivanti dall’iscrizione alla Previdenza di secondo pilastro. Ma allora perché il 78% dei lavoratori sceglie di lasciare il TFR in azienda? L’educazione finanziaria, che è soprattutto corretta informazione, gioca un ruolo chiave in questa scelta, che potremmo definire “poco accorta” se consideriamo che, per i giovani, lasciare il TFR in azienda costituirà un costo oneroso durante gli anni della pensione. Il 39% dei partecipanti all’ultimo sondaggio Moneyfarm dichiara di non essere a conoscenza dell’opportunità di poter conferire il TFR a un Fondo Negoziale di Categoria, a un Fondo Aperto o ad un PIP, trascurando, tra gli altri, un importante vantaggio fiscale : al momento della liquidazione, il TFR lasciato in azienda sarà soggetto a tassazione separata su cui si applicherà l’aliquota IRPEF media dei cinque anni antecedenti la cessazione dell’attività lavorativa (tra il 23% e il 43%). Con il TFR versato in un fondo pensione, la prestazione pensionistica beneficerà, invece, di tassazione agevolata del 15%, che si riduce dello 0,3% per ogni anno di iscrizione alla Previdenza complementare successivo al 15° anno, fino a un minimo del 9%. 👉 Per approfondire ➡️ t.ly/APLuM
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Cambiano le tempistiche per rivendere l'abitazione già acquistata con le agevolazioni prima casa. La legge di Bilancio 2025 è intervenuta sul termine per vendere l’immobile precedentemente acquistato e poter usufruire del beneficio dell'aliquota agevolata del 2% relativa all'imposta di registro. È stata estesa da uno a due anni la durata dell’agevolazione, in caso di alienazione e riacquisto di immobili da destinare a prima casa di abitazione, al fine di incentivare il mercato immobiliare e facilitare il cambio della prima casa (l'art. 1 c. 116 della Legge di Bilancio 2025). Pertanto, la disciplina vigente, prevedendo non più il termine di un anno per rivendere l'abitazione già acquistata con le agevolazioni prima casa, bensì il termine di due anni, offre ai contribuenti una maggiore flessibilità per completare l’alienazione senza perdere i benefici fiscali. In questo caso si potrà usufruire del beneficio fiscale per il nuovo acquisto e, di conseguenza, potrà anche essere richiesta l'anticipazione per acquisto prima casa a Fondo Fon.Te.. La modulistica aggiornata con le istruzioni e la documentazione relativa sono reperibili sul sito istituzionale di Fon.Te. ai seguenti link: Modulo Anticipazione Acquisto Prima Casa -> t.ly/b_h17 Documento sulle anticipazioni -> t.ly/kUkYb
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Sono stati pubblicati i valori quota dei comparti di Fon.Te. aggiornati al 31 dicembre 2024, sul sito istituzionale del Fondo, che evidenziano una costante tendenza positiva. Confrontando, infatti, i dati rispetto allo stesso periodo del 2023, i valori quota delineano un favorevole trend. Una tendenza in netta progressione, soprattutto se esaminata in una prospettiva di lungo periodo. Nella grafica che presentiamo è stato preso in considerazione l’arco temporale dal 2008 al 2024, dal momento in cui è iniziata la gestione a quattro comparti del Fondo; si possono dunque rilevare le performance di Conservativo, Sviluppo, Crescita e Dinamico (gli ultimi due con avvio gestione a fine luglio 2008) sino al 31 dicembre 2024. Sono stati in effetti calcolati i rendimenti delle quattro linee d’investimento di Fon.Te. nel lungo periodo (oltre i 15 anni), sulla base dell’andamento dei valori quota. Le percentuali di crescita di rendimento negli ultimi 15 anni per ogni linea d’investimento di Fon.Te. È cresciuto sino a + 27,7% il rendimento del Comparto Conservativo, la linea d’investimento per coloro che puntano a una stabile rivalutazione del capitale investito su un orizzonte temporale breve. Per il Comparto Sviluppo il rendimento ha raggiunto il + 67,2%. Un comparto pensato per quegli aderenti che puntano a una moderata rivalutazione del capitale investito su un orizzonte temporale pluriennale. Anche il Comparto Crescita ha aumentato il proprio rendimento sino al + 93,9%. La finalità di gestione di questa linea d’investimento è quella di ottenere una rivalutazione medio-alta del capitale investito su un orizzonte pluriennale. Per arrivare infine al Comparto Dinamico, con una crescita a tre cifre: + 137,4%. Destinato a chi vuole ottenere una significativa rivalutazione del capitale investito su un orizzonte pluriennale più lungo (anche oltre i 15 anni). Ricordiamo agli aderenti e ai potenziali iscritti che attraverso il valore quota è possibile valutare l’andamento a livello assoluto del comparto d’investimento scelto, che viene reso noto mensilmente. Per essere valorizzate e tradotte in un rendimento, le somme versate dagli iscritti a Fondo Fon.Te. a titolo di contribuzione sono contabilizzate in termini di “Numero di Quote” attribuite, con il prezzo che varia in base all’andamento dei mercati finanziari. Il valore quota è un importante parametro per la valutazione del montante in fase di accumulo per gli iscritti ai fondi pensione. Consultate i valori quota di Fon.Te. aggiornati mensilmente sul nostro sito, di seguito il link: t.ly/31PnR Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari – prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa
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È stata pubblicata sul sito di Fon.Te. la Newsletter n.32 rivolta agli aderenti e alle aziende associate e a tutti coloro che sono interessati a ricevere informazioni e aggiornamenti sul Fondo, sulla Previdenza Complementare e sul welfare. Vi anticipiamo alcune notizie contenute nella Newsletter. IN PRIMO PIANO Pensioni, chi può uscire nel 2025? Tutti i vincoli e i meccanismi per calcolare quanti anni servono per lasciare il lavoro nell’2025 e nel 2026 per effetto delle cosiddette “finestre mobili”. Un esauriente approfondimento tratto da un recente articolo di Quotidiano Nazionale. Come la pensione complementare può favorire l’uscita anticipata Dal 2025 sarà possibile conteggiare la rendita complementare ai fini dell’integrazione del cosiddetto importo soglia di tre volte l’assegno sociale. Con quali requisiti? Tutti i dettagli nell’articolo di Pensioni Oggi. I FONDI E LE REGOLE L’evoluzione del sistema previdenziale italiano Com’è articolato nel nostro Paese il sistema pensionistico pubblico? In che modo è strutturato il criterio della ripartizione? Una panoramica che riassume le tappe più importanti dell’evoluzione del sistema pensionistico italiano negli ultimi trent’anni, tratta dalle schede collegate alla Guida introduttiva alla Previdenza Complementare della Covip. Su questi e altri temi è possibile consultare la newsletter seguente LINK: https://lnkd.in/dAxBJ66f Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari – prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa.
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