Fin dalla nascita la generazione Alpha è immersa in un ambiente tecnologico in cui lo schermo è il mezzo naturale di apprendimento, socializzazione e intrattenimento. Non a caso è infatti conosciuta come "Screenagers" 📱 🖥 Dai social media, alle app, ai videogiochi e al registro elettronico per i compiti, il digitale non è più solo uno strumento, ma una componente centrale delle loro esperienze quotidiane. Questa familiarità con la tecnologia influisce non solo sul loro modo di comunicare e apprendere, ma anche su come creano relazioni. Attraverso le interazioni sociali, la creazione di profili online e avatar e un costante accesso alle opinioni altrui sviluppano la loro identità. Ma che impatto ha il digitale sull’identità della Gen Alpha? 💎 Autostima: il digitale espone lə ragazzə al confronto costante e alla ricerca di “like” e approvazione: il riconoscimento da parte delle altre persone ha un’enorme influenza importante sulla loro autostima e sulla percezione di chi sono. 🧭 Creazione di valori: essendo costantemente espostə a contenuti globali, la Generazione Alpha è influenzata da notizie e trend spesso prima ancora di aver consolidato la propria identità personale. Il digitale diventa quindi una bussola per fare scelte e trovare i propri valori che andranno a comporre proprio quella identità. ❤️ Gestione delle emozioni: lo schermo permette di vivere le emozioni più liberamente e aiuta lə ragazzə a sperimentarle in modo più libero e protetto. Questo contribuisce a creare nuove modalità di espressione e gestione delle emozioni, anche di quelle più difficili, consolidando una parte fondamentale della propria identità. 💪 Sperimentazione e sfida: il mondo online offre, in modo rapido, tante possibilità di testare e costruire la propria identità, sperimentando diversi ruoli e interessi con maggiore libertà rispetto alle generazioni precedenti. La sfida resta quella di non perdersi nel mare di opportunità per creare un proprio sé autentico. La Generazione Alpha sta creando un’identità che è, di fatto, ibrida: una combinazione di realtà analogica e realtà e digitale. Comprendere questa nuova dimensione è essenziale per supportarla nella crescita con consapevolezza, equilibrio e un forte senso di sé.
Humee
Risorse umane
Genova, Genova 532 follower
La formazione a misura di persona che ha l’intrattenimento nel DNA
Chi siamo
Humee è la formazione a misura di persona che ha l’intrattenimento nel DNA e la relazione come obiettivo. Usiamo uno stile semplice e diretto per trattare ciò in cui crediamo come la diversità e l’inclusione, il superamento del gap generazionale, il benessere digitale, il rapporto tra genitori e figli alla luce della tecnologia. Vogliamo creare la consapevolezza necessaria a potenziare la collaborazione tra persone. Riteniamo che il digitale possa essere un veicolo per l’apprendimento in grado di fare la differenza e di trasmettere concetti importanti attraverso il linguaggio pop tipico dell’intrattenimento.
- Sito Web
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https://www.humee.it/
Link esterno per Humee
- Settore
- Risorse umane
- Dimensioni dell’azienda
- 2-10 dipendenti
- Sede principale
- Genova, Genova
- Settori di competenza
- formazione, e-learning, psicologia, diversity & inclusion, benessere digitale, genitorialità digitale, soft skill, intrattenimento, contenuti web e gapgenerazionale
Località
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Principale
Via G. D'Annunzio
2/48A
Genova, Genova 16121, IT
Dipendenti presso Humee
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Rossana Ghillino
Video editor e Graphic designer • Content creator: progetto e do forma ai corsi di Humee by T Seed
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Ilaria Griffoni
Imprenditrice e Responsabile formazione digitale per Humee by T Seed
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Romina Soldati
Communication Consuelor presso Humee e Operatrice per il Centro per Non Subire Violenza (da Udi) asp
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Stefano Solari
Formatore • Content creator: progetto e scrivo corsi per Humee by T Seed
Aggiornamenti
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Qualche giorno fa lə nostrə Riccardo Selvaggi e Romina Soldati hanno concluso in Solvay il percorso Relazioni in Contatto, nel quale hanno affrontato il tema della gestione dei conflitti attraverso le tecniche della teatroterapia ❤️ Un percorso tutt’altro che semplice, dove le persone sono uscite dalla propria zona di comfort per mettersi in gioco attraverso contatti misurati, sguardi consapevoli ed empatici, ricercando nuove modalità di relazione con lə altrə a cui prima non erano abituate. Il gruppo è stato in grado di ascoltarsi e conoscersi in maniera inedita e ha saputo creare nuovi legami, definendo confini e spazi da proteggere. Un ruolo importante è stato dato alle emozioni, da riconoscere in sé e nelle altre persone, per gestire i conflitti e imparare a prendersi cura dei vissuti altrui 🌱 Questa esperienza ha regalato a formatorə e partecipanti uno spazio di relazione autentica e non giudicante, tanti spunti di riflessione, occasioni di crescita reciproca e un forte entusiasmo per aver vissuto insieme questo percorso 🙏 Gestire i conflitti, sia a livello personale che lavorativo significa prendersi cura di sé e delle altre persone e questo è ciò che è avvenuto in questi cinque incontri vissuti insieme. Ringraziamo ancora una volta tutte le persone che hanno partecipato, Raffaele Maffei che ci ha dato questa opportunità mettendosi anch’egli in gioco e le fantastiche cuoche che ci hanno deliziato con le loro specialità 😋
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Sai che c'è una generazione che è detta "Screenagers"? 📱😲 Stiamo parlando della Generazione Alpha di cui fanno parte tutte le persone nate dopo il 2010. A differenza delle precedenti questa generazione nasce completamente immersa nel digitale in un mondo dove tutto è connesso e accessibile tramite Internet. La tecnologia non è solo uno strumento, ma una parte essenziale della loro vita quotidiana: usano il tablet prima di saper camminare e parlano con gli assistenti vocali prima di saper leggere e scrivere. Tra qualche anno saranno loro ad approdare nel mondo delle aziende e per questo è importante già da oggi interrogarsi su chi sono e imparare a conoscerlə per creare ambienti di lavoro accoglienti e collaborativi. Scorri il carosello per scoprire alcune delle caratteristiche che contraddistinguono questa generazione 👇
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Ieri abbiamo concluso il percorso Educatorə digitali nella scuola Anna Frank di Genova 🎇 Un grande grazie va alle insegnanti che sono tornate tra i banchi di scuola mettendosi in gioco su un argomento per nulla facile: il mondo digitale. Sospendendo i loro pregiudizi e indossando gli occhiali delle nuove generazioni, si sono immerse alla scoperta del web con curiosità e grande partecipazione creando in aula una bellissima dinamica di scambio e confronto. Analogico e digitale sono le facce della stessa medaglia e a scuola lə insegnanti possono essere proprio il punto d'incontro di questi due mondi. Noi di Humee ci portiamo a casa tanti nuovi stimoli e spunti di riflessione e siamo prontə a iniziare nuovi viaggi insieme a insegnanti e genitori 😉 💪
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Ieri Ilaria Griffoni ha partecipato alla square sul tema generazioni: per noi di Humee sono occasioni importantissime per comprendere al meglio le esigenze delle diverse organizzazioni su questo tema tanto complicato quanto affascinante ✨
Ieri ho avuto l’opportunità di partecipare alla HRD Square di HRC Community - MyHRGoal sul tema “Generazioni in Azienda: non perdere il Know How e trattenere le persone”. Vorrei ringraziare Adolfo Criscuolo per aver guidato questo appuntamento e tuttə lə partecipanti per il confronto ricco di spunti e riflessioni interessanti, date da organizzazioni diverse ma che hanno in comune la volontà di leggere i cambiamenti con lucidità e attenzione verso le persone. 🙏 Francesca Filippucci Federica Spadini Penelope Ferri Alessandro Agosti Sono sempre più convinta che in questi anni di grandi accelerazioni e incertezze le persone sentano un bisogno crescente di vivere un copione sensato anche nel tempo dedicato al lavoro e a prescindere dalla propria età anagrafica.
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I concetti di neurodiversità e neurodivergenza ci spingono a rivedere molte cose che consideriamo scontate. Un esempio fondamentale: per capire la neurodivergenza, dobbiamo mettere in discussione il concetto di “normalità”. 🧠 La neurodivergenza – che include diverse forme di sviluppo mentale – indica una differenza rispetto a una "norma" statistica (maggioranza-minoranza), non valoriale (sano, buono-malato, cattivo). Questa norma statistica, sia nella società che sul lavoro, ha stabilito abitudini comportamentali che possono sembrare naturali per la maggioranza, ma che per persone autistiche, con ADHD o dislessiche, possono essere limitanti o persino causa di stress e disagio. Abbiamo ascoltato una recente puntata del podcast McKinsey Talk Talent, trovando molto ispiranti le parole di Lawrence Fung, docente di psichiatria e direttore dello Stanford Neurodiversity Project. Ci hanno colpito molto 3 spunti che crediamo possano essere utili a chiunque, per iniziare a capire (con la formazione, necessariamente) come costruire una nuova prospettiva per valorizzare pienamente le persone neurodivergenti all’interno della propria organizzazione, quelle che ci sono già e quelle che ci potranno essere in futuro. Dalle cose da osservare durante un colloquio, a quel “pacchetto” di competenze relazionali che non possiamo dare per scontato che tuttə abbiano, fino all’esempio fondamentale che può dare chi è in posizioni di leadership. Puoi ascoltare (ma anche leggere!) il podcast (in inglese) al link nei commenti 👇
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Oggi ha preso ufficialmente il via la nuova edizione di Genitori Digitali in Boehringer e noi siamo super gasatə 🎉🔥 Anche questa volta avremo l’onore e l’onere di accompagnare chiunque si prenda cura dellə nativə digitali o voglia avvicinarsi al loro mondo in un percorso che ha come obiettivi: 👓 Scoprire come le generazioni analogiche percepiscono il digitale in maniera diversa rispetto alle nativə digitalə 🔎 Esplorare il mondo del web attraverso i videogiochi, i social e i loro personaggi 💡 Comprendere il ruolo che la tecnologia ha nella crescita delle persone più giovani 🛠 Acquisire strumenti utili per relazionarsi al meglio e sopravvivere alle nuove generazioni 😆 Ci aspettiamo come sempre tante domande, occasioni di scambio, confronti e spunti di riflessione e, sinceramente, non vediamo l’ora! L’abbiamo già detto che siamo super gasatə? 😉
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Se una persona in ufficio da te ha fatto coming out, è bene parlarne; se nessuna persona in ufficio da te ha mai fatto coming out, è bene parlarne. Oggi è il #ComingOutDay, che celebra l’importanza di questo atto di affermazione e rivendicazione sociale per le persone LGBTQIA+. Sia quando viene fatto, che quando non viene fatto. Nell'infografica che puoi leggere scorrendo il carosello trovi qualche spunto di riflessione su come (e soprattutto perché) intervenire per creare un clima aziendale più inclusivo verso le persone LGBTQIA+ che lavorano – e lavoreranno – con te. Facci sapere nei commenti se hai già avuto esperienze di questo tipo e come le hai affrontate!
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Oggi, come mai prima d’ora, il rapporto tra benessere digitale e lavoro può avere un impatto significativo sulla salute mentale delle persone. Quest’anno il tema della Giornata internazionale della salute mentale, una ricorrenza che ha tra gli obiettivi quello di sensibilizzare e di attivare azioni preventive e di supporto, è proprio il lavoro, un lavoro sempre più digitalizzato 📱 Il sovraccarico informativo, l’uso eccessivo degli schermi, le relazioni mediate dalla tecnologia, la fatica a staccare la spina in una cultura che premia l’essere sempre online, infatti, sono solo alcuni degli aspetti che impattano in maniera rilevante – e talvolta devastante - sulla salute mentale delle persone. Ecco perché è più che mai necessario che le aziende riconoscano l’importanza del creare spazi fisici e psicologici per prendersi cura del legame tra benessere mentale e benessere digitale, promuovendo una cultura positiva che metta al centro la persona. Nel carosello alcuni suggerimenti per passare dalla teoria alla pratica 👇 E tu? Proponi iniziative per supportare la salute mentale e il benessere digitale delle persone che lavorano con te?