🚨 #Gennaio2025 il più caldo mai registrato. Nuovo record di temperatura a conferma di un #cambiamentoclimatico sempre più pressante con effetti diretti anche in #Italia. Questo dato, fornito da Copernicus ECMWF, il servizio di monitoraggio satellitare dell'Unione Europea, evidenzia un'anomalia di 1,75°C rispetto al livello preindustriale, confermando una preoccupante tendenza al #riscaldamentoglobale. Questo gennaio eccezionalmente caldo si inserisce in una serie di record di temperatura che hanno caratterizzato gli ultimi due anni. Copernicus sottolinea come ben 18 degli ultimi 19 mesi abbiano superato di oltre 1,5°C i livelli preindustriali, soglia considerata critica per contenere gli effetti più gravi dei cambiamenti climatici. L'ultimo periodo di 12 mesi (febbraio 2024 - gennaio 2025) ha fatto registrare una temperatura media superiore di 0,73°C rispetto al periodo 1991-2020 e di 1,61°C rispetto alla media stimata del 1850-1900, utilizzata come riferimento per il livello preindustriale. PER APPROFONDIRE: https://lnkd.in/dkUjAtTJ
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iLMeteo è la società tecnologica specializzata nella fornitura di servizi e comunicazione di previsioni meteorologiche. La società gestisce iLMeteo.it, primo sito italiano di previsioni meteorologiche, con uno staff dedicato composto da dirigenti, meteorologi, fisici, ingegneri ed esperti di comunicazione e la collaborazione di scienziati internazionali. Grazie al continuo lavoro e confronto del team e ai sistemi innovativi e precisi di cui si avvale, iLMeteo.it è in grado di garantire previsioni esatte sul nowcasting e di ottenere ottime performance su quelle a media e lunga scadenza. iLMeteo.it conta ogni mese una media di 24 milioni di utenti unici (uomini e donne di tutte le età), di cui 14 milioni di nuovi utenti. Le app de iLMeteo sono utilizzate da circa 8 milioni di utenti. Inoltre, iLMeteo.it fornisce i propri servizi meteorologici e altri prodotti meteo sia in ambito b2c che b2b a moltissimi clienti del mondo dei media, come Corriere della Sera, La Repubblica, SKY, Il Secolo XIX, La Stampa, Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, Leggo, Il Corriere dell’Umbria, L’arena, Adnkronos e Askanews, Radio Italia, RDS, Radio Deejay, Capital, M2O, delle imprese come Trenitalia, Fincantieri, Enel, Autogrill, OVS, Bottega Verde e Salmoiraghi e Viganò e delle amministrazioni pubbliche.
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Una piazza Gae Aulenti di #Milano rovente e assolata come una città texana, con picchi di 46 gradi, percepiti come 58 a causa di umidità e irraggiamento solare e possibili tempeste di sabbia che peggiorerebbero la qualità dell’aria; una #Giacarta completamente sommersa dall’acqua, con i suoi abitanti costretti a una migrazione di massa e una #NewYork battuta da piogge monsoniche e sottoposta a eventi climatici estremi, con uragani sempre più frequenti e potenti, con Manhattan, già vulnerabile all’innalzamento del livello del mare, regolarmente soggetta ad allagamenti e inondazioni. Questo è lo scenario che potrebbe verificarsi tra 60 anni e che iLMeteo ha reso "esplorabile" insieme a Superstudio Events la società che offre spazi e servizi per grandi eventi a Milano, attraverso l’esperienza #Marte2083, pensata per permettere alle persone di viaggiare nel futuro e nello spazio grazie a visori VR ad alta definizione, allo scopo di riflettere sull’emergenza climatica. L'esperienza, ideata dall'artista Giuseppe Lo Schiavo, mostra un paesaggio marziano simulato ma assolutamente fotorealistico in cui sono state collocate tre finestre, che si aprono su scenari distopici sul futuro del nostro pianeta. Le città scelte sono tra quelle che nel mondo saranno destinate a vivere i cambiamenti più radicali e gli scenari rappresentati sono stati sviluppati a partire da dati meteorologici reali, calcolati da iLMeteo, come temperatura media, tasso di umidità, UV Index e visibilità. Evitare questi scenari catastrofici è ancora possibile, ma sono necessari interventi immediati e drastici per ridurre le emissioni globali di gas serra e investire in adattamenti infrastrutturali. Con “Marte 2083” abbiamo voluto invitare il pubblico a intraprendere un viaggio potente, con lo scopo di scuotere le coscienze e accendere un faro sull’urgenza di agire oggi, prima che il cambiamento climatico renda inevitabile un futuro come quello rappresentato.
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Pronti per un viaggio nel tempo e nello spazio? Destinazione: #Marte2083. 🚀 A #Future4Cities, il festival delle città che cambiano ideato da Will Media e FROM – Moltiplichiamo valore pubblico, verrà presentato "Marte 2083", un progetto nato dall’idea dell’artista Giuseppe Lo Schiavo con cui iLMeteo ha partecipato fornendo dati meteorologi e tendenze climatiche future sulla base degli scenari prospettati dell'IPCC. Grazie a questa un’esperienza virtuale, potrete camminare sul pianeta rosso e osservare da una prospettiva unica come potrebbero apparire tre grandi città nel 2083. Qui una caldissima #Milano, ma quale destino potrebbe attendere #NewYork e #Giacarta? Un'occasione per riflettere sul futuro del pianeta Terra, sui #cambiamenticlimatici in atto e sull’urgenza di agire oggi, prima che sia troppo tardi. 🌍✨ ▪️▪️▪️ Ready for a journey through time and space? Destination: Mars 2083. 🚀 Join us at Future4Cities, the festival of evolving cities created by Will Media and FROM – Moltiplichiamo valore pubblico , where we’re proud to present "Mars 2083". This visionary project, conceived by artist Giuseppe Lo Schiavo and developed in collaboration with iLMeteo.it, invites you to explore the possibilities of our future. Through an immersive virtual experience, you can walk on the red planet and view how three major cities might look in 2083. Here’s a glimpse of a scorching #Milan — but what does the future hold for #NewYork and #Jakarta? An inspiring opportunity to reflect on the fate of our planet and the critical need to act now, before it’s too late. 🌍✨ 📅 30 november, 15:00 - 18:00 📍 Superstudio Più, Via Tortona 27, Milan 🎫 Get your free ticket for Future4Cities here: https://lnkd.in/dFfasX7D #SuperstudioEvents #Sustainability #Innovation #Future4Cities
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#2024 l'anno più caldo di SEMPRE. 🔴 La conferma con i dati di Copernicus ECMWF "L’anomalia media della temperatura globale per i primi dieci mesi del 2024, da gennaio ad ottobre, è stata di 0,71 gradi superiore rispetto alla media 1991-2020. È la più alta mai registrata per questo periodo". Ogni anno che passa la #temperatura aumenta sempre di più a causa del riscaldamento globale, come potete vedere dal grafico qui sotto. E' per questo motivo che ogni anno che passa è "sempre più caldo" di quello precedente. Superata di fatto la soglia di +1.5°C fissata a Parigi nel 2015 per cercare di fermare il #riscaldamentoglobale e le sue conseguenze. Per approfondire: https://lnkd.in/drMWBB8q #climatechange #ilmeteo #globalwarming
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ALLUVIONE IN SPAGNA A VALENCIA #Caldo anomalo e #alluvioni, ma cosa sta succedendo al nostro clima? Due facce della stessa medaglia che vanno sotto un unico denominatore comune: il #cambiamentoclimatico. I due fenomeni sono dunque molto più collegati e interconnessi di quanto si possa pensare: infatti, un maggior riscaldamento dell'atmosfera provoca un aumento dell'evaporazione e di conseguenza un aumento dell'energia potenziale in gioco per l'innesco di pericolosi cicloni in grado di scaricare ingenti quantità di #pioggia in pochissime ore, le temute alluvioni lampo. Le altissime temperature dei mesi scorsi, oltre che provocare ondate di calore a ripetizione, hanno avuto delle conseguenze dirette sui nostri mari: il #Mediterraneo in particolare presenta ancora anomalie di temperatura tra i 2 e i 4°C in più rispetto alla norma. Ed è proprio quello che è accaduto in #Spagna dove il passaggio di un ciclone ha provocato piogge intense e allagamenti nella zona di Valencia. Pensate, in sole 8 ore sono caduti fino a 600 mm di pioggia nell'entroterra della Comunità Valenciana, di cui 343 mm in appena 4 ore. Ricordiamo che la media di un intero anno in quella zona si aggira intorno ai 450-500 mm di pioggia. Per approfondire: https://lnkd.in/dJ_NrevZ #climatechange #ilmeteo #clima #globalwarming
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Rischio #alluvioni in Italia Aggiornata la mappa (ISPRA) che individua le zone maggiormente esposte. Secondo gli ultimi dati ufficiali dell’Ispra, su una superficie nazionale di 302.068 kmq, ben il 18,4% è mappato nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni (55.609 kmq). In altre parole, oltre 1 milione e 300 mila abitanti e quasi 548 mila famiglie vivono in zone a rischio frane e quasi 7 milioni di abitanti in aree soggette ad alluvione. La mappa qui sotto evidenzia che la parte pianeggiante dell'#EmiliaRomagna è la più esposta insieme alla #Calabria, al #Friuli-Venezia Giulia e al #Veneto. Particolarmente a rischio alluvioni anche la #Toscana e la provincia di #Roma; anche la Capitale è infatti soggetta a numerosi allagamenti così la città di #Milano. Sono dati geografici che fanno riflettere, ancor di più in una fase climatica come quella che stiamo vivendo con un aumento senza precedenti in frequenza e intensità di eventi meteo estremi a causa del riscaldamento globale (temperature in aumento = maggiori evaporazione = più energia potenziale per eventi estremi). #ilmeteo #meteo #clima #climatechange #globalwarming
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CLIMA E GHIACCIAI 🌡 ❄ -40 metri di ghiaccio persi per sempre solo nell'ultimo anno! Negli ultimi 40 anni il riscaldamento globale antropogenico ha prodotto un netto incremento delle temperature estive sulle #Alpi che ha provocato il conseguente incremento dei ritmi di contrazione lineare, areale e volumetrica dei #ghiacciai. Nel mese di Settembre il nostro meteorologo Mattia Gussoni è stato sul ghiacciaio del Ventina (Valmalenco, Sondrio) per effettuare i rilievi per il Servizio Glaciologico Lombardo in modo da valutare lo "stato di salute" di queste fondamentali risorse naturali. Da quanto emerge dalle analisi il ghiacciaio registra importanti perdite sia di volume che di lunghezza. Dal segnale di misura (GR-22 N 46°16'38.8992" E 9°46'51.66336") posizionato nel corso del rilievo del 2023 la fronte è arretrata di 40 metri. Dal 2009 (foto confronto qui sotto) il regresso è stato di circa 500 metri (mezzo km!). Il riscaldamento climatico sta determinando sulle Alpi italiane pesanti e molteplici effetti ambientali, tra i quali la perdita di neve e ghiaccio e la degradazione del permafrost (strato di suolo congelato in modo permanente, ovvero la cui temperatura non supera lo zero per almeno due anni consecutivi). Si stima che dal 1850 ad oggi, mentre la temperatura media annuale sull'arco alpino aumentava di 2°C (il doppio della media globale), le aree coperte dai ghiacciai alpini si riducevano di oltre il 60%. I ghiacciai rappresentano, in sostanza, il termometro del #cambiamentoclimatico: in essi si esplicitano con grande evidenza quella che è stata la portata del riscaldamento del clima negli ultimi decenni e la loro perdita mette in pericolo anche i deflussi estivi dei #fiumi, soprattutto al Nord, che derivano per la maggior parte dalla fusione glaciale. Venendo meno i ghiacciai, svanirebbe il loro contributo ai torrenti alpini e ai fiumi della #PianuraPadana (compreso il Po) con significative conseguenze sul rifornimento idrico per la popolazione e per le attività economiche, a cominciare dall'agricoltura. #cambiamenticlimatici #globalwarming #climatechange #italia #clima Legambiente Consiglio Nazionale delle Ricerche World Meteorological Organization Copernicus ECMWF
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#clima #LUGLIO 2024 è stato il 3° più caldo di sempre della storia climatica italiana. La conferma arriva con i dati precisi del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Le anomalie più importanti sono state registrate al Centro Sud e sulle due Isole Maggiori, con più di 2°C oltre le medie climatiche (1991-2020). Il #ambiamentoclimatico in atto sta avendo conseguenze sempre più impattanti in tutte le stagioni: l'#Estate italiana inizia ad avere caratteristiche sempre più "tropicali" con valori più elevati, maggior umidità nell'aria e con il caldo che non molla la presa nemmeno di notte. #globalwarming #climatechange #ilmeteo #meteo
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🔴⛈️🌡 Il nuovo #clima del XXI secolo È online la nuova ricerca condotta dai nostri meteorologi Mattia Gussoni e Lorenzo Tedici in collaborazione con Corriere della Sera per analizzare e capire gli effetti e gli impatti del #cambiamentoclimatico in Italia. I cambiamenti climatici in atto stanno sempre più avendo conseguenze dirette sulle nostre vite e attività; l'#Italia, e il #Mediterraneo in generale, sono un hotspot climatico dove cioè il #riscaldamentoglobale corre a doppia velocità rispetto al resto del Mondo. Più #caldo sì, ma anche più eventi meteo estremi come #siccità, #alluvioni e #grandinate. In totale sono stati analizzati 185 milioni di dati, dal 1985 ai giorni nostri, un dataset completo e validato, che ha permesso di ottenere 5 indicatori unici che meglio rappresentano il clima che cambia: 1) TEMPERATURA MEDIA ANNUALE 2) CALDO ESTREMO: numero giorni annui con temperatura max >35°C 3) NOTTI TROPICALI: notti in cui la temperatura minima non scende mai al di sotto dei 20°C 4) GIORNI DI GELO: numero giorni annui con temperatura minima <0°C 5) TEMPERATURA MEDIA MENSILE - serie storica completa mensile dal 2000 al 2023 con anomalia climatica rispetto al periodo climatologico di riferimento 1985-1999: si nota che quasi ogni mese degli ultimi anni è sopra media (caldo) o da #record. Grazie al progetto di ricerca è stato possibile individuare le regioni maggiormente impattate dal cambiamento climatico: in cima alla classifica troviamo le pianure del #Nord ed i settori tirrenici che stanno vedendo un aumento senza precedenti delle temperature medie. CAUSE. Stiamo pompando in atmosfera quantità esorbitanti di gas ad effetto serra (a causa soprattutto della combustione dei combustibili fossili) come l’anidride carbonica (#CO2), il metano e il protossido di azoto; questi gas svolgono un ruolo cruciale nell’impedire che una parte dei raggi solari (calore) venga riflessa nello spazio, rimanendo quindi intrappolata nell’atmosfera terrestre. Questo provoca un aumento delle temperature in tutte le stagioni con conseguenze dirette anche in Italia: dalla fusione dei #ghiacciai sulle #Alpi, alle lunghe fasi siccitose fino alle estreme ondate di caldo provocate dalla sempre più frequente presenza dell’Anticiclone Africano. #meteo #clima #globalwarming
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E' online l'Indice di Vivibilità Climatica. In questa ricerca i nostri meteorologi Mattia Gussoni e Lorenzo Tedici (insieme a tutto il team di data visualization) con Corriere della Sera hanno raccolto e analizzato tutti i #dati #meteorologici del XXI secolo, dal 2000 fino ad oggi. Il database climatico è popolato con i dati derivanti dalle stazioni meteo a terra (compresi tutti i rilevamenti negli aeroporti - METAR) e dai dati di rianalisi effettuata con i modelli più di dettaglio del centro europeo (Copernicus ECMWF). In questo modo è stato completato l’archivio climatico iLMeteo con circa 380 milioni di dati orari, un database che dal 2000 arriva fino ai giorni nostri per tutte le 108 città capoluogo di provincia. Come per le edizioni precedenti, le condizioni climatiche delle città sono indagate attraverso specifici indicatori climatici che vanno dai giorni di #pioggia alle notti tropicali, dalla #siccità alle raffiche di #vento. Ai 14 indicatori dell'anno scorso se ne aggiungono altri tre, studiati per valutare e analizzare in modo ancora più approfondito il cambiamento climatico: eventi estremi, #caldo estremo e giorni di #gelo. Questa ricerca climatica serve proprio a prendere consapevolezza di quello che sta succedendo al clima del nostro Paese, analizzando il passato possiamo capire cosa aspettarci per il futuro…il nuovo clima del XXI secolo è appena iniziato. Quale sarà la città con il clima migliore in Italia? Scoprite l'Indice di vivibilità climatica dal portale de iLMeteo e sul sito e sull'app del Corriere della Sera. Durante la consultazione sarà possibili stilare le classifiche secondo le varie categorie ed indici climatici, analizzare i dati città per città e fare confronti anno su anno e fra i capoluoghi. #clima #climatechange #globalwarming #estate #italia