Condividiamo un commento del nostro Direttore Generale sulle potenziali conseguenze per i mercati delle elezioni presidenziali americane.
Donald Trump ha vinto più nettamente di quanto il mercato prezzasse. Il controllo di Camera e Senato renderà più realizzabile il programma dei Repubblicani su immigrazione, tariffe e taglio delle tasse. Questo vuol dire nel breve periodo ancora spazio per un rialzo dell’azionario americano (meno concentrato su poche società), una potenziale crescita dei tassi a lungo termine e un rafforzamento del dollaro. Dopo la reazione iniziale si dovranno esaminare i potenziali effetti su crescita economica ed inflazione, non necessariamente favorevoli e con ripercussioni diverse sulle diverse aree geografiche. Molte società, anche della tecnologia, potranno risentire delle politiche protezionistiche. La Fed, inoltre, sarà in un trilemma tra taglio dei tassi a breve, controllo dell’inflazione e contenimento degli effetti sul rifinanziamento del debito federale. Nei prossimi mesi insomma, sui mercati finanziari, non avremo di che annoiarci ma godiamoci intanto le ultime battute di un anno buono che si sta concludendo.