#𝗞𝟰𝗕𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗮 - 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝗦𝗧𝗘𝗣
Dal 1° marzo 2024 è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sulle tecnologie strategiche per l'Europa (STEP), con l'obiettivo di sostenere tecnologie critiche e ridurre le dipendenze dall'Unione Europea su vari settori (materie prime, farmaci, ecc.). In qualche modo, si tratta di una risposta alle criticità rese evidenti già nel periodo della pandemia COVID.
È un regolamento importante, in quanto presenta scenari e opportunità rilevanti per le imprese. Scenari di rilievo, puntando a favorire tecnologie digitali, deep tech, zero emissioni e quindi la transizione sui paradigmi del digitale e della sostenibilità, ma anche opportunità di forte interesse. Vari sono infatti i programmi dell'Unione che vedranno un riorientamento delle risorse sulle finalità STEP: Europa Digitale, il Fondo Europeo per la Difesa, EU4Health, Orizzonte Europa, il Fondo per l'Innovazione, InvestEU.
Forse, il maggiore impatto si avrà sui fondi strutturali. Il regolamento ha infatti consentito alle autorità di gestione (Regioni e Ministeri) di rimodulare la programmazione dei fondi, inserendo una nuova priorità STEP. È di proprio pochi giorni fa l'approvazione, da Bruxelles, della rimodulazione del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività (nell'ambito del quale sono finanziati la maggior parte dei bandi ministeriali sia per investimenti che per la ricerca), mentre la Regione Campania ha stanziato oltre 600 milioni di euro rimodulando altre priorità del programma.
Non è da sottovalutare, inoltre, che l'UE ha deciso di aumentare il tetto massimo di contributi alle imprese beneficiarie, rispetto a quanto stabilito nella Carta degli Aiuti 2021-2027, fino a 10 punti percentuali nelle "zone A" (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise) e fino a 5 punti percentuali nelle "zone C" (Centro-Nord). In concreto, questo significa che il massimale dei contributi ricevibili per nuovi investimenti al Sud diventa del 70% per le piccole imprese, 60% per le medie e 50% per le grandi.
Si tratta dunque di un'opportunità interessante che potrebbe effettivamente favorire lo sviluppo di tecnologie digitali e zero emissioni, su cui sono stati già programmati i primi bandi: il MIMIT ha lanciato - si è in attesa del decreto di apertura dello sportello - i minicontratti di sviluppo, per investimenti di almeno 5 milioni di euro sulle tecnologie STEP.
È inoltre recentissima l'adozione di una delibera della Regione Campania che stanzia i primi 50 milioni di euro per progetti di investimento e innovazione delle imprese, sia piccole che medie e grandi.
Altre opportunità sono previste nei prossimi mesi.