Kopernicana

Joshua Volpara mi domanda cosa aggiungere alla lista di letture estive. La domanda mi mette un po' in imbarazzo, ma insomma. D'altronde ieri sera mi sono imbarcato in traghetto con un bagaglio iper essenziale, una tote bag per il running e un'altra per i libri. Che stavolta, senza figli, magari riesco anche a leggerli davvero. Comunque, ecco qua. E come direbbe mio figlio: ho sgravato. 💵 Realismo capitalista, Mark Fisher, pamphlettino non nuovo ma con una diagnosi sullo “stalinismo di mercato” sempre terribilmente attuale. Per Žižek, un must. Partiamo da come stiamo, perché "there is an alternative". ♀ Elogio del margine, Bell Hooks, una strada ce la indica. Ed è fatta di sguardi 'strabici', femministi e radicali. Lo sguardo dal centro in cui molti di noi vivono verso le periferie, tutte le periferie, per mettere in discussione le nostre certezze. 😢 Istruzioni per rendersi infelici, vademecum semi (molto) serio su come hackerare il proprio carattere e non avvitarsi. Lo leggo ogni tanto da anni, per smascherare i miei tanti "sii spontaneo". Che mi fa sempre ridere, comunque. 🌐 Documanità: Filosofia del mondo nuovo, dell'ontologo (eh già) Maurizio Ferraris. Teoricamente, un libro sulla mutazione antropologica del digitale. Vale la pena solo per il concetto di isteresi. E per un'ipotesi convincente, dopo 'Essere una macchina'. 📢 Get together, manuale in edizione molto premium nientemeno che Stripe - sì, quella dei pagamenti. Ed ecco il capitalismo del web che si interroga su come costruire comunità, partendo dalla strada. 👨👩👧👧 La famiglia Moskat, del mio scrittore preferito, l'immenso I. B. Singer, mattoncino di 850 pagine in un'incredibile edizione Longanesi del 1967, l'epopea di una famiglia ebraica nella Varsavia del XIX secolo. Alla fine questo è quello che leggerò davvero. Buone vacanze. #kopernicana #bookrelay E tu, Emanuela Donetti, che mi dici?

Disordinato, insaziabile e fondamentalmente infedele coi #libri lo sono sempre, ma d’estate lo sono di più, rasentando tratti evidentemente patologici. Raccolgo l’invito da Francesca Quaratino, condividendo i volumi che quest’anno spingono dalla mia scrivania per entrare in valigia. Alcuni li divorerò, altri li inizierò lasciandoli a metà, altri li affronterò come una salita alla capanna Margherita, ad altri ancora farò fare un po’ di turismo riportandoli a casa per riprenderli in mano quando il tempo sarà quello giusto per loro e per me. Tutti però hanno per me un senso e una storia. Inizio con un grande romanzo americano, recente vincitore del Pulitzer, perché una passione di Paola diventa anche mia. È "Demon Copperhead" di Barbara Kingsolver (Neri Pozza) Proseguo con una raccolta di racconti fantascientifici di Primo Levi, autore che ciclicamente riscopro. È "Vizio di forma" (Einaudi) Avanzo con l’ultimo libro che mi resta da leggere, che poi è il suo primo, di una scrittrice potente e viscerale (leggete prima Salvare le ossa). È "La linea del sangue" di Jesmyn Ward (@NN Editore). Mi immergo nel radicale candore di uno dei massimi filosofi occidentali che risuona con la non dualità del pensiero orientale. È nientemeno che l’"Etica" di Baruch Spinoza (Laterza). Muovo gli ultimi passi (ho iniziato a leggerlo a novembre 2023!) nel percorso di uno dei maestri del pensiero sistemico e della cibernetica. È la raccolta di saggi di Gregory Bateson, "Steps to an Ecology of Mind" (in Italia Adelphi). Rispondo alla chiamata dell’amico e collega Alessandro Pirani (è tua la palla dopo questo post) con un capolavoro di un grande scrittore Yiddish e americano. È "Nemici" di Isaac B. Singer (Adelphi). Cerco risposte semplici, ma esperte, ad una domanda tutt’altro che banale: cos’è un essere vivente? È "What is Life" del Nobel Paul Nurse (in Italia Feltrinelli). Buona estate e buone letture! #Bookrelay #Kopernicana

Infilati i libri in valigia, come ogni anno, penso “speriamo che bastino”. L’estate è il momento in cui posso divorare. Non leggo quasi mai un libro alla volta, ho bisogno di avere diversi approdi. Deve essere un po’ come sabbia o scoglio, che se li hai entrambi è più bello. Cosa parte con me? 🧙♀️ “La casa del mago”, di Emanuele Trevi (Ponte delle Grazie, 2023). Un libro che volevo leggere da un po’, un’autobiografia con Padre in mezzo. Dove la P è maiuscola, essendo il genitore in questione uno psicoanalista junghiano di una certa fama. Un Mago della Psiche, appunto, per questo figlio alle prese con un’eredità ingombrante ma per sua fortuna dotato di talento letterario. Spero di non immalinconirmi troppo. 🏭 “La settimana decisiva. Memorie dall'ultima fabbrica” di Fabio Boccuni (Bookabook, 2024). A parte la curiosità verso il progetto Bookabook, dove i lettori sono parte del processo di selezione editoriale, quel che so di questo libro è che Bocciuni è stato un operaio dell’ILVA. Classe 1982, attraverso un alter ego, racconta memoria, politica, questione ambientale, morti bianche, esuberi, proteste e picchetti del “Mostro” di Taranto. Taranto è la città di mio padre, per tornare al punto 1. 🦋 "La vita, istruzioni per l'uso" di Georges Perec (BUR). Pubblicato nel 1978, quindi quando avevo 4 anni, me lo ero un po’ perso. Poi un giorno è emerso il titolo in una call di Kopernicana e l’ho preso, stavolta di carta (gli altri due partono su Kindle). Italo Calvino lo definì un romanzo “sospeso tra pietas e gioco”. E di Calvino mi fido da quando sono al mondo. Nessun saggio, in valigia, per questa prima metà di agosto. Lascio la saggistica al mio Saggio Preferito, Joshua Volpara #kopernicana #bookrelay