🕵Dal 2013 al 2022 è triplicato il ricorso al congedo di paternità, ma il 35% degli uomini ancora non lo usa. Seppure nel carico di cura dei figli permane un forte squilibrio tra i generi, con evidenti ripercussioni sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, qualcosa sta lentamente cambiando. Lo dimostrano i dati sul tasso di utilizzo del congedo di paternità elaborati dall’ INPS in occasione della festa del papà. La stabilità del rapporto, con contratti a tempo indeterminato, le fasce di reddito e le dimensioni aziendali non sono gli unici fattori che incidono sulle percentuali di utilizzo. Permangono, infatti, ampi divari territoriali tra Nord e Sud frutto di modelli culturali ancora legati a stereotipi di genere. ⤵️
Lavorosì
Amministrazione della giustizia
Roma, Lazio 27.178 follower
Rassegna quotidiana di diritto del lavoro e previdenza
Chi siamo
Lavoro Sì risponde non solo all'esigenza di un tempestivo e completo aggiornamento, raccogliendo informazioni e documenti provenienti dai soggetti protagonisti del divenire del diritto del lavoro e della previdenza sociale, ma offre anche indicazioni ed approfondimenti utili a cogliere quanto di più rilevante via via emerge nei vari ambiti d’interesse di chi in azienda si occupa di human resource management. Un portale per aggiornarsi sulle normative legislative e contrattuali, sulle comunicazioni diramate dalle diverse amministrazioni e sulle novità giurisprudenziali, che in vari modi e con diversi effetti si riflettono sulla disciplina e sulla gestione dei rapporti di lavoro. Lavoro sì offre una navigazione facile e intuitiva grazie a una capillare organizzazione delle pubblicazioni basata su argomenti, contenuti correlati e tematiche in primo piano. A partire dalla homepage, organizzata in aree ben definite e con un sistema iconografico chiaro, è possibile reperire immediatamente i contenuti più recenti o accedere a specifici newsfeed grazie ai tag più rilevanti. La ricerca diretta delle informazioni è supportata da un funzionale motore di ricerca avanzato. Inoltre, il portale è consultabile in mobilità su qualsiasi device, smartphone e tablet. Lavoro sì, oltre che di una propria redazione, si avvale dell’esperienza e delle competenze dei professionisti di WST, tra i principali studi professionali del panorama italiano anche nel campo del diritto e della consulenza del lavoro nonché della previdenza e del welfare contrattuale.
- Sito Web
-
http://www.lavorosi.it/homepage/
Link esterno per Lavorosì
- Settore
- Amministrazione della giustizia
- Dimensioni dell’azienda
- 2-10 dipendenti
- Sede principale
- Roma, Lazio
- Tipo
- Non profit
- Data di fondazione
- 2017
- Settori di competenza
- diritto del lavoro, previdenza sociale, relazioni sindacali, processo del lavoro, giurisprudenza , risorse umane, hr, human resources, avvocati, giuslavoristi, amministrazione del personale, payroll, formazione , politiche attive, lavoro, previdenza e studi legali
Località
-
Principale
Via Barberini, 47
Roma, Lazio 00187, IT
Aggiornamenti
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🕵Per rappresentare in modo efficace l’importanza della certificazione, in termini di equità e competitività del sistema imprenditoriale, il Ministero del Lavoro ha aggiornato le linee guida per la programmazione delle attività di formazione finalizzate al conseguimento della certificazione della parità di genere. Le linee guida suggeriscono un percorso modulare a complessità crescente diversamente articolata e adattabile alle diverse specificità di ciascuna azienda. L’ obbiettivo è aiutare le imprese nel comprendere le procedure e i vantaggi di carattere fiscale e normativo che derivano dal processo di certificazione.⤵️
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🕵L’INPS ha introdotto un’importante novità per i pensionati che intraprendono un nuovo rapporto di lavoro subordinato: il diritto al riconoscimento dell’indennità di malattia. Con la circ. n. 57/2025, l’ INPS ha rivisto una vecchia impostazione dell’ Istituto con la quale si era stabilito che al pensionato che si era rioccupato non spettasse, in caso di malattia, la relativa indennità. Alcune categorie restano però escluse.⤵️
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🕵Dal 1° gennaio 2025 il lavoratore che intende richiedere la NASpI, se nei 12 mesi precedenti alla cessazione involontaria ha interrotto un altro rapporto di lavoro a tempo indeterminato per dimissioni volontarie o a seguito di risoluzione consensuale , deve poter far valere almeno 13 settimane di contribuzione tra i due eventi. L’ intento del Legislatore è chiaro : evitare abusi e elusioni che si sono verificati negli anni precedenti, dove alcuni lavoratori sfruttavano situazioni lavorative per ottenere indebitamente la NASpI, ma la norma così strutturata costituisce un disincentivo alla mobilità lavorativa e penalizza i lavoratori in prova.⤵️
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🕵Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il decreto attuativo dell’ esonero contributivo DL 4/2024 in favore delle imprese di interesse strategico, con organici di almeno 1.000 lavoratori, costituite a seguito di processi di aggregazione derivanti da una o più operazioni societarie. La misura agevolativa è subordinata a un accordo sindacale con la previsione di un progetto industriale e di politica attiva che garantisca la stabilità occupazionale dei lavoratori per almeno 48 mesi. Al datore di lavoro firmatario spetta un esonero contributivo totale per un periodo massimo di 24 mesi, entro il limite annuo di 3.500 € per lavoratore, prorogabile per ulteriori 12 mesi nel limite di 2.000€ annui. Formazione e riqualificazione dei lavoratori sono al centro dell’ iniziativa poiché l’esonero è riconosciuto solo per i lavoratori impegnati nei percorsi di politica attiva.⤵️
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