MUSEIMPRESA

Montelupo Fiorentino è da secoli un importante centro di produzione ceramica, con una tradizione che risale almeno al XIII secolo. 🚛 Più avanti nel tempo le maioliche di Montelupo divennero molto richieste in Italia e all’estero, grazie alla loro qualità e ai decori raffinati, fino a diventare nel Rinascimento uno dei principali poli produttivi ceramici. 💡 La storia dell'azienda Bitossi Ceramiche, specializzata in ceramiche innovative, inizia proprio in questo periodo, nel 1536, e prosegue fino ad oggi con l’archivio storico, che comprende circa settemila opere, tra cui modelli e forme in gesso dalla seconda metà dell’Ottocento fino alle collaborazioni recenti con i più grandi designer italiani e internazionali (Ettore Sottsass, Piero Fornasetti, Michele de Lucchi, Marco Zanini, e molti altri). Come mai l’Archivio Bitossi è stato notificato di “interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana e quali segreti industriali nasconde? 🇮🇹 Scoprilo in questa puntata di “Made in Italy”, il programma radiofonico di Radio InBlu2000 in collaborazione con #Museimpresa. 🎧 Ascoltala qui: https://lnkd.in/dCmD6kxm

Dalle prime ferrovie che hanno accorciato le distanze tra nord e sud, ai cavi telefonici che hanno dato voce a un Paese in crescita, fino alle tecnologie satellitari che ci connettono con il mondo (e oltre): i musei e gli archivi d’impresa di trasporti e telecomunicazioni raccontano la storia di un'Italia che ha costruito ponti, fisici e digitali, per avvicinare persone, idee e opportunità. 👉🏼 Scorri le slides per conoscerli. 📍 Museo Virtuale Ferrovie Nord 📍 Archivio Storico Poste Italiane, Roma 📍 Museo del Centro Spaziale del Fucino Telespazio, L'Aquila 📍 Archivio Storico ATM - Azienda Trasporti Milanesi, Milano 📍 Fondazione FS Italiane, Roma

La cultura d’impresa è ciò che dà continuità all’innovazione, valorizza la storia industriale e guida le trasformazioni future.  💡 Musei e archivi aziendali ne sono la testimonianza tangibile: non solo custodi di memoria, ma strumenti strategici per costruire il futuro del tessuto produttivo.

L'intensità delle trasformazioni economiche, sociali, tecnologiche intervenute negli ultimi decenni pone le imprese e la comunità archivistica di fronte a sfide del tutto nuove e complesse. 📚 “Archivi d’impresa. Archivisti, storici, heritage manager di fronte al cambiamento” prende le mosse da un'iniziativa dell'Archivio storico Eni in collaborazione con la Fondazione Dalmine e, in una riflessione a più voci, affronta i temi della creazione, dell'ordinamento, della conservazione, della tutela, dell'uso del patrimonio documentale delle aziende italiane con l'obiettivo di promuovere nuove e più efficaci forme di valorizzazione della straordinaria eredità culturale di cui sono testimoni. Il volume è curato da Giorgetta Bonfiglio-Dosio, Carolina Lussana e Lucia Nardi per edizioni ANAI Associazione Nazionale Archivistica Italiana.

C’è stato un tempo in cui i tartufi neri italiani per essere venduti venivano etichettati come “Produit de France” 🇫🇷. Ora sono tra i migliori al mondo. Perché? ⤵️ Nel XIX e XX secolo la Francia, e in particolare la regione del Périgord, era la patria del tartufo nero, tanto che il Tuber Melanosporum (il suo nome scientifico) è tuttora spesso chiamato “Tartufo nero del Périgord”. 🇮🇹 L’Italia -soprattutto l’Umbria, le Marche e il Piemonte- è sempre stata una delle principali aree di raccolta di questa varietà pregiata; tuttavia, con la crescita della domanda internazionale di tartufo nero, si diffuse la pratica di acquistare esemplari italiani, spedirli in Francia e poi etichettarli come “Produit de France”, per fargli guadagnando valore 📈 proprio in virtù dell’associazione del Périgord con il tartufo. 🦮 Fu Paolo Urbani, fondatore dell'azienda Urbani Tartufi, ad intuire che il semplice commercio non bastava più per competere, e così decise di passare dalla vendita alla produzione e trasformazione. Quale fu la sua innovazione? Un’ampolla di vetro 🫙, che rese il piccolo borgo di Scheggino, in Umbria, il centro del commercio mondiale del tartufo. Per conoscere tutta la storia visita la pagina di Museimpresa su Google Arts & Culture al link: https://lnkd.in/dM3jQ6az

L’archeologia industriale è una disciplina sempre più riconosciuta a livello internazionale, con numerosi siti tutelati dall’UNESCO e reti di musei e archivi d’impresa che ne promuovono la conoscenza e la fruizione (tra cui i nostri associati). Nello specifico si occupa di: 🔹 Siti produttivi (fabbriche, miniere, acciaierie, cartiere, lanifici, centrali energetiche) 🔹 Macchinari e impianti che testimoniano l’innovazione tecnologica 🔹 Infrastrutture (ferrovie industriali, canali, porti, ponti, gasometri) 🔹 Architettura industriale (strutture edilizie, capannoni, villaggi operai, uffici) 🔹 Archivi d’impresa e documentazione tecnica (progetti, brevetti, manuali, contabilità aziendale) 🔹 Aspetti sociali e culturali legati al mondo del lavoro e all’organizzazione aziendale Tu hai mai visitato un sito di archeologia industriale? Se sì, quale? Faccelo sapere nei commenti 💬

Le imprese, in quanto attori sociali, hanno la responsabilità di creare ambienti di lavoro equi, nonché la concreta possibilità di abbattere le barriere di genere (gender gap salariale, work life balance, leadership femminile), che sono di stampo strutturale e culturale. 👉🏻 Studiare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, compreso quello industriale, ha lo scopo di farci fare domande. 🔎🌍 I #musei e gli #archivi d’impresa, in quanto custodi di memorie, testimonianze industriali e storie personali, mentre ci ricordano quello che è stato, ci indicano la rotta verso orizzonti etici. 🍃 Noi di #Museimpresa facciamo in modo che vengano ascoltati. 📷 Archivio Intesa Sanpaolo.

📱 6 marzo 1983: viene messo in vendita il primo telefono portatile della storia, il Motorola DynaTAC 8000X. Soprannominato “il mattone” per via delle dimensioni, rappresentò un vero e proprio spartiacque per il settore delle telecomunicazioni. 🔍 Ma, cosa ci dice questo oggetto della società dell’epoca? 📌 Che il desiderio di mobilità era già una priorità negli anni ’80. 📌 Che la tecnologia, sebbene ingombrante e costosa, sarebbe diventata sempre di più un prolungamento dell’essere umano, anche fuori casa. 📌 Che il modo di comunicare e lavorare stava per trasformarsi radicalmente. 🔮 Sapete già dove vogliamo arrivare: gli oggetti sono prodotti di una certa cultura nel tempo e nello spazio, quindi ci aiutano a capire il passato, a contestualizzare il presente e a immaginare il futuro. Per questi motivi è così importante il ruolo dei #musei e degli #archivi d’impresa nella conservazione, nello studio e nella valorizzazione del #patrimonioculturale industriale 🙌🏻🫱🏻🫲🏼 #museimpresa #culturadimpresa

🏛✨ Museimpresa a MuseoCity 2025! ✨🏛 Dal 2 all’8 marzo, i #musei e gli #archivi d’impresa milanesi si uniscono a Museocity, la rassegna promossa dal Comune di Milano in collaborazione con Associazione MuseoCity ETS, che vuole valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale della città attraverso un programma di eventi e attività speciali in oltre 130 musei e luoghi della cultura meneghini. 📍 Per l’occasione, Lunedì 3 marzo, alle ore 18:30, noi di #Museimpresa abbiamo organizzato una visita guidata all’ADI Design Museum, per scoprire insieme gli oggetti di #design che raccontano la storia delle imprese italiane e quella del Paese. 💬 L’Ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria scrivendo a support@adidesignmuseum.org 🔎 Per tutte le iniziative dei nostri associati disseminate nel territorio meneghino, leggi qui il programma completo: https://lnkd.in/dp7HTC-8 Ti aspettiamo!

🌾 Dalla semola di grano duro al tocco sapiente delle mani che la lavorano, la pasta è cultura, tradizione e creatività italiane. 🍽️ Ecco 3 musei e archivi d’impresa che la celebrano, dalle origini alla tavola (i primi due sono, ovviamente, a Gragnano). 🍝 Museo privato de LA FABBRICA DELLA PASTA DI GRAGNANO S.R.L., Gragnano (NA): la collezione si compone di più di 300 reperti, anche risalenti al ‘600, tra cui vecchi torchi in legno, canne con pasta stesa ad asciugare, antiche trafile e utensileria, uno dei primissimi trabatti in legno, e rarissime immagini d’epoca del paese di Gragnano. 🍝 Museo della Pasta Cuomo, Gragnano (NA): nasce dalla volontà della Famiglia Cuomo di raccontare la propria storia pastaia bicentenaria, che la rende a tutti gli effetti la famiglia vivente di pastai più antica al mondo. Il Museo sorge negli antichi spazi della vecchia “Fabbrica di Paste Alimentari Cuomo” e raccoglie una collezione di reperti di archeologia industriale che prendono vita attraverso esperienze interattive. 🍝 Archivio storico Barilla Group, Parma: creato nel 1987 per raccogliere e valorizzare la storia della società, l’Archivio Storico Barilla – dichiarato di notevole interesse storico dal Mic- conserva oltre 50.000 documenti che comprendono fototeca, rassegna stampa, biblioteca specializzata, cataloghi, videoteca, nastroteca, materiale promozionale e pubblicitario, confezioni, premi, progetti, corrispondenza e documentazione aziendale.