L’ingresso nel mondo del lavoro è il primo vero ostacolo da affrontare una volta completato il percorso di studi. Per tantissimi giovani l’inizio della carriera lavorativa inizia con l’esperienza di uno stage, una soluzione che, spesso, può essere effettuata anche durante gli studi universitari. C’è chi sceglie di emigrare all’estero e chi cerca di restare vicino casa. Ma quanto, gli stage, possono essere davvero formativi? Quanto possono rivelarsi davvero utili o, nel peggiore dei casi, tradursi in lavoro a basso costo se non addirittura in una forma di sfruttamento? Durante la puntata di “Effetto estate” abbiamo affrontato l’argomento con Eleonora Voltolina, fondatrice della Repubblica degli Stagisti: dalle sue parole emerge una reale difficoltà nel conteggiare il numero effettivo di stagisti in Italia. Sembra assurdo, ma soltanto di quelli extra curriculari è possibile avere una traccia definita e di conseguenza verificarne l’esito. Gli stage svolti all’interno di un percorso formativo, invece, come quelli durante il corso degli studi universitari, non vengono monitorati in maniera precisa. Il numero stimato però è rilevante: oscilla intorno ai 300/400.000 tirocini curriculari che, in aggiunta ai 300.000 stage extra curriculari, forma un potenziale esercito di 700.000 persone che ogni anno sceglie di fare questo tipo di esperienza. Vogliamo quindi chiedere ai nostri ascoltatori se ritengono valido lo strumento dello stage ai fini di un inserimento lavorativo. Vi invitiamo, come sempre, a intervenire nei commenti per raccontarci le vostre esperienze lavorative sotto forma di stage. Per ascoltare la puntata intera di “Effetto estate” e l’intervento di Eleonora Voltolina, cliccate qui: https://lnkd.in/dZrXSDnQ #Radio24 #Sondaggio #Stage #Lavoro #Formazione #Opportunità
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