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Chi siamo

One of the main videogames site in Italy, specialised in reviewing all platform titles, videoreviews, trailers and news. Video games are a serious matter to us, since 2000.

Sito Web
http://www.spaziogames.it
Settore
Videogiochi
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Milan, Lombardy
Tipo
Società quotata
Data di fondazione
2000
Settori di competenza
Videogames

Località

Dipendenti presso SpazioGames

Aggiornamenti

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    UNA GENERAZIONE MEDIOCRE... L'attuale generazione videoludica non si è particolarmente distinta per motivi encomiabili. Le controversie sono state innumerevoli, a partire dal sovrapprezzo dei giochi su disco (e non), ormai stabilmente fissatosi attorno agli 80 euro, sino allo scempio delle collector's edition, che spesso non includono le copie fisiche, o che si propongono con prezzi ben oltre la qualità dei loro contenuti. Insomma: il mercato è cambiato, e non è detto sia cambiato in meglio, ma in questo contesto il colpo di grazia, a nostro giudizio, è stato dato dall'annuncio di PS5 Pro, che al netto di un'attesa abbastanza scalciante, ha poi generato un boato di dissenso e disappunto visto il suo prezzo a dir poco elevato. Qualora ve lo foste perso: PS5 Pro, ovvero la console mid gen di Sony, versione potenziata della classica PS5, arriverà a novembre in tutto il mondo, e lo farà con un prezzo che oscilla tra gli 800€ ed i 1000€, a seconda che la vogliate accessoriata o meno (e sì, manca pure il lettore dischi nel prezzo di base!). Una scelta che ha attirato su Sony un mare di critiche, specie in un contesto economico in cui il costante aumento del caro vita, e lo scarso adeguamento del potere di acquisto in molti paesi rendono il prezzo proposto da Sony non proprio "competitivo". Sul tema si è espressa, dunque, la nostra Stefania Sperandio, con un articolo SpazioGames Originals che cerca di fare il punto di una situazione a dir poco spiacevole, e potenzialmente problematica per il mercato. Il prezzo di PS5 Pro è giusto? Al netto delle lamentele dei consumatori venderà comunque bene? Ma, soprattutto, è questo il punto di inizio o di arrivo di una situazione fuori controllo nel mondo dei videogiochi? L'articolo completo nei commenti 👇 #videogiochi #playstation #ps5pro #ps5 #spaziogamesoriginals

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    ASTRO BOT, QUANDO IL VIDEOGIOCO TOCCA IL CUORE Esiste un momento in cui il videogioco smette di essere solo intrattenimento e si trasforma in pura esperienza sensoriale. Astro Bot su PS5 è esattamente questo. Non si tratta solo di un platform: è un viaggio immersivo che ti cattura dal primo secondo, grazie a una combinazione impeccabile di design, innovazione e tecnologia. Il DualSense non è più solo un controller, ma un’estensione della nostra mano, rendendo ogni salto, ogni vibrazione, una parte integrante del tuo viaggio. La grandezza di Astro Bot risiede nella sua semplicità disarmante. Non ci sono trame complesse, né personaggi con un dramma personale da risolvere. Eppure, in questa semplicità, si nasconde una profondità inaspettata, un design di gioco che riesce a catturare l’attenzione. Ogni livello è un piccolo capolavoro di design, che utilizza le caratteristiche di PS5 per creare momenti di pura meraviglia. Il senso di scoperta è palpabile, ogni angolo del mondo di Astro Bot è intriso di dettagli, di vita, di quella magia che solo i grandi giochi riescono a trasmettere. In un panorama videoludico spesso dominato da titoli iper-pompati e poco ispirati, Astro Bot si erge come un piccolo capolavoro, un gioiellino che dimostra quanto la semplicità, quando unita all’eccellenza tecnologica, possa raggiungere vette inaspettate, come spiegato nella recensione del nostro Marcello Paolillo (che trovate nei commenti). Astro Bot non è quindi solo un gioco: è l'essenza di PS5, una celebrazione di ciò che significa davvero innovare. E per chi ancora pensa che i videogiochi non possano toccare il cuore, beh... forse è il momento di ripensarci. #astrobot #ps5 #playstation #sony #videogiochi

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    SONY HA UN PROBLEMA DI STRATEGIA Recentemente, il direttore finanziario di Sony, Hiroki Totoki, ha espresso pubblicamente dubbi sulla direzione strategica presa dalla divisione PlayStation. Queste riflessioni sollevano questioni importanti non solo per Sony, ma per tutto il settore dei videogiochi. Nell'era di Jim Ryan, si sono verificati alcuni errori di calcolo che hanno portato a risultati meno che ottimali, sollevando la necessità di una valutazione critica delle strategie a lungo termine. In particolare, il modello di business basato su Games-as-a-Service (GaaS) ha mostrato delle falle, con molti giochi che non hanno raggiunto le aspettative del mercato. Questa situazione chiaramente evidenzia un problema più ampio nel settore, dove la rapidità del cambiamento tecnologico e di mercato richiede una continua evoluzione e adattamento delle strategie aziendali. Prendendo proprio l'ultimo caso eclatante, ossia Concord, è apparso subito lampante come fosse un gioco davvero fuori tempo massimo, probabilmente inadatto a regnare anche durante il periodo più florido del genere a cui sceglieva di aderire. Sony ha già iniziato a prendere misure correttive, ritardando alcuni progetti GaaS per ricalibrare le loro strategie. È un passo nella giusta direzione che potrebbe portare a una maggiore stabilità e innovazione, oltre a ricordarci che il successo nel settore dei videogiochi richiede più che un buon gameplay, bensì anche una gestione strategica agile e responsiva. Sarà interessante vedere come Sony e altre aziende simili si adatteranno e potenzialmente prospereranno in un ambiente così dinamico e competitivo. A parlarcene in modo approfondito in uno SpazioGames Original che trovate nei commenti è Domenico Musicò 🔗 #sony #videogames #business #videogiochi #mercato

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    DOBBIAMO PARLARE DI VIDEOGIOCHI, MA DOBBIAMO FARLO BENE! 🔻 Borderlands, il film di Eli Roth, è un completo disastro e sarà presto disponibile in streaming dopo il suo clamoroso flop al botteghino. 🔻 Concord, lo shooter di PlayStation, ha ricevuto un'accoglienza tiepida e potrebbe diventare l'ennesimo live service che fallisce nel tentativo di risollevarsi con una formula free-to-play. Il trend è chiaro: le critiche si abbattono senza pietà su prodotti che non raggiungono gli standard, mentre il settore dei videogiochi e dell’intrattenimento affronta una crisi profonda. Su questo tema, il nostro Valentino Cinefra ha voluto dirci la sua, grazie ad un editoriale che troverete nella linea dei nostri SpasioGames Originals! Un approfondimento preciso e puntuale su quello che è lo stato dell'arte di un mercato che, a guardarlo questa settimana, pare diretto verso la deriva. A noi l'arduo complito di parlarvere, possibilmente BENE. L'articolo completo, come sempre, nei commenti 👇 #gaming #videogiochi #spaziogamesoriginals #playstation #giornalismo

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    QUESTO GIOCO CI HA LASCIATI A BOCCA APERTA! Che cos'è InZOI? Si tratta, in sostanza, del nuovo competitor di The Sims: un life simulator con una grafica realistica e impressionante, e sorretto da un editor dei personaggi di tutto rispetto che, anzi, nella sua complessità e ricchezza ha lasciato noi (e l'intera rete) sinceramente impressionati! Sviluppato da KRAFTON Inc. (la compagnia coreana autrice di PUBG), InZOI è un progetto con in mente una visione chiara e molto precisa, che punta palesemente a detronizzare The Sims dal trono su cui, ormai da anni, troneggia indisturbato il titolo Electronic Arts. Ma quali saranno le possibilità di InZOI nel concreto? Quali i dubbi e quali le domande? Qualche ora con una demo dell'editor personaggi (per altro disponibile per tutti, e gratuitamente, su Steam), hanno solleticato i pensieri della nostra Stefania Sperandio che, per l'occasione, ha scritto un articolo SpazioGames Originals dedicato proprio a questa promettente perla targata KRAFTON. Siamo pronti per una seconda (e realistica) vita digitale? Scoprite di più leggendo l'articolo completo nei commenti! 👇 #videogiochi #lifesimulator #simulazione #inzoi #spaziogamesoriginals

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    È TEMPO DI NEWSLETTER! Come saprete, il mese scorso abbiamo inaugurato la nostra nuovissima (e bellissima) newsletter, chiamata LEVEL UP, e contenente non solo un ricapitolativo delle migliori uscite del mese, sia social che non, ma anche alcune chicche inedite, condite anche da una selezione musicale a tema. Un progetto che ci sta appassionando moltissimo e che, per ora, è in pubblicazione ESCLUSIVA su LinkedIn, per quanto alcune novità protrebbero arrivare nei prossimi mesi! Lo scopo? Quello di offrirvi un piccolo ed utile recap mensile, ma anche quello di mettere al centro non solo la produzione editoriale, ma soprattutto le voci e i volti del nostro team! Ebbene, come da programma, con l'inizio del nuovo mese arriva anche il nuovo appuntamento di questo nostro splendido contenitore, il cui tema, come leggerete nell'introduzione a cura della nostra Stefania Sperandio, non poteva che essere quello dell'exploit dell'industria videoludica cinese, che vede nel recente (ed ottimo) Black Myth: Wukong un caso studio davvero molto interessante. Curiosi? Allora immergetevi subito nella lettura! LETSAGO! #newsletter #notizie #gaming #videogiochi #levelup

    Viviamo in una nicchia videoludica

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    “THE WORLD NEEDS ONLY ONE SNAKE” Quando pensiamo al concetto di “rimediazione”, ossia all’uso dei mezzi tipici di un medium all’interno di un altro, è quasi impossibile che non venga in mente la saga di Metal Gear. L’opera magna di Hideo Kojima, oggi passato alla sua Kojima Productions indipendente e autore anche di Death Stranding, è uno dei più leggendari incontri tra interazione e arte cinematografica. Nata nel 1987, ha raggiunto il successo di massa nel 1998 con Metal Gear Solid, primo capitolo in 3D che ha consacrato il suo autore e il mito di Solid Snake tra i videogiocatori. Capace di farsi notare alle origini per l’idea di un gameplay stealth, in un mondo di titoli che invece ti chiedevano di approcciare i nemici per ucciderli, la serie con gli anni è diventata un’istituzione per la sua componente narrativa, follemente articolata e anticipatoria dei nostri tempi. Dall’ipertrofia della comunicazione ai pericoli dei social e delle fake news, passando per le divisioni ideologiche, per l’eugenetica e la deterrenza nucleare, la serie Metal Gear ha lo straordinario talento di unire messaggi che ti segnano a vita a personaggi che puoi toccare con mano, che si alternano a momenti di umorismo e grande leggerezza. Con Metal Gear si piange, ci si emoziona, si ride e si torna al mondo reale avendo imparato qualcosa sul mondo e su di sé. Ecco perché l’idea di rispolverare Metal Gear Solid 3, per portarlo a nuovi giocatori che troverebbero vecchio l’originale, è preziosa. Nella speranza che Delta sia all’altezza dell’originale Snake Eater, non possiamo lasciare che giochi con questo valore si accontentino di essere solo retrogaming: le perle che hanno fatto la Storia dei videogiochi non possono rimanere in soffitta per sempre. Per celebrare la saga, vogliamo raccontarvi delle piccole curiosità e dietro le quinte, offerte direttamente dalla nostra Stefania Sperandio. #metalgear #videogiochi #curiosità #nerd #kojima

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    METAL GEAR SOLID DELTA: IL REMAKE DEFINITIVO? Recentemente abbiamo ha avuto l'opportunità di provare in anteprima il remake di Metal Gear Solid 3: Snake Eater, rinominato Metal Gear Solid Δ: Snake Eater. Questa esperienza ci ha permesso di rivivere la famosa "Virtuous Mission" con una grafica rinnovata e miglioramenti significativi, mantenendo l'essenza dell'originale che ha catturato il cuore di molti fan. Ciò che abbiamo capito provando il gioco in questa fase preliminare è che il progetto non si limita a essere un semplice remake nostalgico, bensì eleva l'esperienza originale adattandola ai giocatori moderni senza perdere il fascino che ha reso il gioco un cult. Con il rilancio di questo classico, Konami Digital Entertainment e Virtuos promettono, infatti, di offrire sia ai veterani che ai nuovi giocatori un'avventura indimenticabile. Sembra proprio che il team di sviluppo abbia compreso a fondo l'importanza del gioco originale e abbia lavorato con passione e dedizione per portarlo alla luce in una forma rinnovata. Non resta che attendere ora l'uscita del gioco completo (purtroppo ancora ignota) per immergerci nuovamente nella giungla e a svelare segreti che potrebbero cambiare il corso della Storia. Nel mentre, trovate l'anteprima completa a cura di Marcello Paolillo nei commenti #metalgear #metalgearsoliddelta #anteprima #remake #videogiochi

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    IL GRANDE RITORNO DI INDY! Abbiamo avuto il privilegio di esplorare (è proprio il caso di dirlo) in anteprima su SpazioGames, il nuovo ed attesissimo gioco dedicato all'ormai leggendario personaggio di Indiana Jones, ovvero "Indiana Jones e l'Antico Cerchio", nuovo capitolo videoludico sviluppato da MachineGames, che vuole non solo omaggiare la leggendaria saga cinematografica, ma anche offrire un'esperienza che sia in grado di offrirei ai giocatori un'esperienza divertente ed appagante, perfettamente in linea con quelli che sono i canoni del personaggio interpretato da Harrison Ford. Durante il nostro primo viaggio ci siamo addentrati in un mondo ricco di misteri e azione: dalla trama alla colonna sonora, ogni dettaglio sembra essere pensato per trasportare i fan di Indy nel cuore di una delle avventure più affascinanti mai raccontate, anche al cinema. Su SpazioGames, la nostra Stefania Sperandio ci ha infatti svelato in anteprima le prime impressioni su questo titolo, sottolineando come Indiana Jones e l'Antico Cerchio "sembra avere le idee chiarissime ed è apprezzabile che voglia attingere a piene mani dal know-how di MachineGames, mettendoci davvero nella carne e nelle ossa di Indy". Da lì ci è tornata una gran voglia di passare un po' di tempo con Indy, e nel farlo, ci siamo sfiziati nel ripercorrere un po' quella che è stata la carriera videoludica del Dr. Jones, spesso oscurata (ma mai dimenticata) da quelle che sono state le sue imprese al cinema. Per questo, prima di invitarvi a leggere il nostro articolo, vogliamo proporvi qualche curiosità legata proprio al personaggio di Indiana Jones, ma qui con un po' di attenzione a quello che è stato il suo percorso fatto di poligoni e pixle nel corso degli anni. Pronti per l'avventura? 🧭 #videogiochi #indianajones #cinema #curiosità #anteprima

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    SOPRAVVIVE LA FIERA CHE SI ADATTA Dal 2020, quanto è accaduto con la pandemia ha accelerato un fenomeno che era già in essere da qualche tempo, nella comunicazione dei videogiochi: la centralità delle fiere e degli eventi di persona. Storicamente, l’industria si è sempre mossa attraverso grandi appuntamenti che facevano da aggregatori, come l’oggi defunta E3 e la gamescom, che si è tenuta in questi giorni a Colonia. Ora i publisher di videogiochi in larga parte preferiscono parlare direttamente al pubblico con eventi in streaming in diretta: tra le fiere, sopravvive chi si adatta o chi trova una buona via di mezzo. La Gamescom, ad esempio, è una buona via di mezzo. Mentre l’E3 nasceva soprattutto come fiera business, per incontri tra stampa e addetti ai lavori, la Gamescom ha sempre avuto un focus più consumer: c’è l’area per la stampa e il business, è vero, ma alla Koelnmesse ci sono soprattutto le hall dove migliaia e migliaia di persone (paganti) si riversano per scoprire i giochi in arrivo. Così, senza colpi di scena particolari (è da molti anni che non ce ne sono, ma nessuno se li aspetta dalla fiera di Colonia), la Gamescom anche quest’anno si è fatta strada strizzando l’occhio ai visitatori in sede, accogliendo stampa e sviluppatori, e coinvolgendo le persone a casa con la Opening Night Live di Geoff Keighley. Una struttura comunicativa su tre livelli che, pur lesinando in sorprese, le permette di continuare a rappresentare una tappa annuale nel calendario dei videogiocatori. L’annuncio più in vista è stato probabilmente quello di Mafia: The Old Country di 2K Games e Hangar 13, con la Gamescom che a sua volta ci ha comunicato tra le righe un’industria AAA che punta soprattutto sul nome già forte: che sia quello del franchise, come Borderlands 4 e  Civilization VII, o quello dell’autore, come con il contorto ritorno di Peter Molyneux. Gli annunci a effetto, gli esperimenti e i reveal assoluti, di solito non salgono sul palco di Colonia, ma il pubblico e gli addetti ai lavori lo sanno già e la Gamescom, con questo equilibrio, continua a dire la sua. Senza fuochi d’artificio, ma prendendosi sulle spalle l’onere di essere la fiera che prova a dare ancora oggi un punto d’incontro in carne e ossa a chi vive e respira quotidianamente videogiochi. A cura di Stefania Sperandio #gamescom #videogiochi #fiere #eventi #comunicazione

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