Ieri, 16/09, è stata una giornata straordinaria per me e per Wayla Italia.
Abbiamo assunto i primi conducenti e completato il wrapping del nostro primo veicolo (foto in calce).
Quando i conducenti hanno firmato il contratto, ho provato un'emozione indescrivibile.
Negli ultimi mesi vi ho raccontato cosa significa lanciare una startup e come sto vivendo questa esperienza. Oggi, però, voglio condividere solo l'emozione di questo momento.
Sono quasi due anni che io e i miei soci di Wayla (Niccolò Ferrari, Michele Quagliata, e altri) lavoriamo per lanciare il primo servizio di van pooling cittadino in Italia. E nelle ultime settimane, tutto ciò sta finalmente diventando realtà. Le difficoltà sono state tante: dalla comprensione delle normative italiane alla selezione dei conducenti, dal setup tecnologico alla strategia di marketing.
In questo momento mi sento un po' come un vigile del fuoco (vi scrivo dal corso antincendio, obbligatorio per tutti i conducenti): le mie giornate sono una continua alternanza tra il portare avanti il progetto e lo spegnere i vari "incendi" che si presentano lungo il percorso. E, per quanto assurdo possa sembrare, questa sensazione mi rende felice. Perché i problemi emergono solo quando si sta avanzando verso un obiettivo.
Ciò per dirvi che dopo mesi e mesi di lavoro e incendi spenti toccare con mano i primi risultati comporta emozioni che, da dipendente, non avevo mai provato.