Zo centro culture contemporanee

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Arti dello spettacolo

CATANIA, Ct. 247 follower

Il primo "Organismo di programmazione multidisciplinare" in Italia, riconosciuto dal MIBAC. A Catania, Sicilia!

Chi siamo

Zo è un centro per le arti e le culture contemporanee; uno spazio per la programmazione e la produzione nell’ambito della musica, delle arti performative ed elettroniche, della scrittura e delle arti visive. _________________________________ Zō centro culture contemporanee è il nome di un progetto e di un luogo, il marchio distintivo di un’idea di dialogo interdisciplinare tra le arti performative che diventa concreta pianificazione degli spazi, esperienza solida d’impresa culturale unica nel territorio, riconosciuta a livello europeo e di indiscusso interesse pubblico. La sede di Zō Centro Culture Contemporanee è una ex raffineria di zolfo che fa parte di un insieme di edifici industriali riqualificati “ Le Ciminiere” risalenti al secolo scorso.

Sito Web
http://www.zoculture.it/
Settore
Arti dello spettacolo
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
CATANIA, Ct.
Tipo
Non profit
Data di fondazione
1997
Settori di competenza
Arte contemporаneo, Arte e cultura, teatro, musica, multidisciplinary, workshop, inclusione, culture, programmazione, music, performativeart, creativeresidencies, cinema e performance dal vivo

Località

Dipendenti presso Zo centro culture contemporanee

Aggiornamenti

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    "Ciò che condividiamo qui è un lavoro incompiuto, deliberatamente non rifinito, in continua crescita(…)” è l’#ArtisticStatement del progetto #CulturalTransformationMovement . “(…)Il lavoro continua fino a quando non si raggiunge la trasformazione nel campo culturale e con essa e oltre il mondo eco-sociale nel suo complesso". 📝 Questa è la dichiarazione artistica dei 6 artist/agents of change o #AoCs in Italia, Belgio, Austria e Ucraina del progetto #CulturalTransformationMovement: Araba Evelyn Johnston-Arthur, Elie Laucher, Emanuele Arturo Miceli, Kseniia Ulianova, Dounia Mahammed, Mira Bryssinck. 🔗 Collaborazione con i 4 Centre of Change o #CoCs IZOLYATSIA. Platform for cultural initiatives. di Donetsk/Kyiv, Kunstencentrum VIERNULVIER di Ghent, Brunnenpassage di Vienna, #Zō Centro Culture Contemporanee della Sicilia - tutti membri di #TransEuropeHalles che sono in processo di trasformazione all'interno, all'esterno e insieme verso la giustizia sociale e una maggiore diversità nelle arti e nella cultura. 👉 Sotto la facilitazione di Laura Camacho Salgado, artistic transformation facilitator del progetto #CulturalTransformationMovement. 👉Presentato in 7 lingue: inglese, ucraino, italiano, olandese, tedesco, svedese, arabo. 🔎 Leggi e condividi : https://lnkd.in/dqzY-QZb 👉Il progetto #CTM è finanziato dal programma #CreativeEurope dell'Unione Europea e mira a trasformare le organizzazioni culturali partecipanti, in modo da includere i punti di vista e i background socioculturali presenti nella società europea oggi. 📣 Join the call for social justice & share the statement within your professional and personal networks

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  • 🎭 Venerdì pomeriggio, abbiamo esplorato insieme la drammaturgia e il percorso artistico di Marta Cuscunà. È stato un incontro formativo e didattico in cui l'autrice e performer ci ha raccontato come la sua ricerca artistica unisce da anni l'𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑠𝑚𝑜 al 𝑡𝑒𝑎𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑢𝑟𝑒 attraverso il ciclo di opere 𝐑𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐥𝐢, di cui fanno parte “𝑬̀ 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒗𝒊𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒊!”, “𝑳𝒂 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒂̀ 𝒊𝒏𝒈𝒂𝒏𝒏𝒂𝒕𝒂” e “𝑺𝒐𝒓𝒓𝒚, 𝒃𝒐𝒚𝒔”. . ✨️ L'approfondimento drammaturgico sul percorso artistico di 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐂𝐮𝐬𝐜𝐮𝐧𝐚 fa parte del progetto Ecdisi - 𝗥𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 - 𝗔𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶.

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    Build bridges through becoming an international volunteer mentor for Cultural Transformation Movement (CTM) project - the project aimed at diversifying artistic production and fostering social justice through cultural engagement 🤝 👉 Are you a passionate and experienced visionary who is ready to become a supporter, a mentor in a flexible & volunteer-based role for CTM? 👉 Are you ready to dedicate up to 1-2H each month for the greater good participating in offline or online "digital coffees" with CTM mentees? 👉 Are you willing to share your expertise & insights, suggestions, experiences and thoughts on how artists and creatives coming from underrepresented communities could progress with their projects, ideas and professional careers? Join the pool of volunteer mentors & supporters for Cultural Transformation Movement (CTM) project 🌍 We'd love to hear from you ❤️ Drop us a casual email to say hi, tell us a bit about yourself, and share anything you feel represents you or your work. More details in the first comment to this post 📤 CTM project is co-funded by the Creative Europe programme of the European Union.

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  • 𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟐𝟑 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨 ore 21.00 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚̀ 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 #AltreScene “𝐄̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐢!” 𝐝𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐂𝐮𝐬𝐜𝐮𝐧𝐚̀. Chi è Marta Cuscunà ? . 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝟐𝟐 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨 alle 15.30 potrete tutti partecipare all’incontro con l’artista per analizzare le tematiche e la drammaturgia dello spettacolo. Nel frattempo, vi lasciamo ad un breve approfondimento Marta Cuscunà è autrice e performer di teatro visuale, nella sua ricerca unisce l'attivismo alla drammaturgia per figure. Il suo percorso formativo prende avvio grazie a Prima del Teatro, una Scuola Europea per l’Arte dell’Attore, dove incontra alcuni grandi maestri del teatro contemporaneo. . 🎭 "𝑬̀ 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒗𝒊𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒊!" si fonda su ideali di 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀, 𝐞𝐦𝐚𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚. Marta Cuscunà si serve di linguaggi differenti per affrontare le diverse sfumature che queste tematiche impongono: 𝑙𝑒 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖𝑎𝑛𝑧𝑒, 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑜𝑙𝑜𝑔𝑜 𝑐𝑖𝑣𝑖𝑙𝑒, 𝑖 𝑏𝑢𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖𝑛𝑖 𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑎𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑢𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑝𝑢𝑝𝑎𝑧𝑧𝑖. Sarà proprio grazie all’utilizzo dei pupazzi che gli orrori dei Lager potranno essere replicati perché «davanti alle immagini delle persone deportate ad Auschwitz lo shock emotivo è fortissimo e fa distogliere lo sguardo, mentre davanti a un pupazzo picchiato e umiliato si resta a guardare fino in fondo e l'emotività lascia spazio alla riflessione» (Marta Cuscunà) . ➡ Lo spettacolo si ispira alla biografia di 𝐎𝐧𝐝𝐢𝐧𝐚 𝐏𝐞𝐭𝐞𝐚𝐧𝐢, scritta dalla storica Anna Di Giannantonio. Una giovane coraggiosa e indomita, esempio di come ogni singolo individuo può diventare indispensabile per la vita di un intero popolo. Ondina ha solo 17 anni quando decide di ribellarsi alla 𝐫𝐞𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚 degli anni Quaranta, grazie alla collaborazione con i gruppi 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐠𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐥𝐨𝐯𝐞𝐧𝐢 nati per opporsi all'occupazione fascista dei territori Jugoslavi.

  • ✨ 𝐕𝐈 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐆𝐋𝐈 𝐀𝐑𝐓𝐈𝐒𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐍𝐓𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐈𝐍 𝐌𝐎𝐕𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒 Abbiamo suddiviso in 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐢 i partecipanti della residenza artistica. Oggi vi presentiamo il quinto, guidato dai tutor Enrico Gambadoro (Ortigia Sound System APS, Ortigia, Italia) e 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐀𝐦𝐢𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 (Cie Anteprima, Lione, Francia) - Mara Angileri (Italia): text, sound, performance - 𝐀𝐥𝐢𝐧𝐞 𝐂𝐥𝐚̃𝐢𝐫 (Francia): sound design, narration, performance - Mirko Puliatti (Italia): visual, Vj, performance . Il progetto artistico, “𝑾𝒆𝒂𝒗𝒊𝒏𝒈”, è un percorso sull’origine e la storia del filo di seta, un materiale molto pregiato e ricercato in Francia, tanto da costringere La Rayonne (una fabbrica di Lione) a convertire la sua produzione di seta in fili molto simili di origine vegetale, il rayon. La performance è un tuffo nell’evoluzione della sua produzione che, tra fili e tessuti, immagini e suoni, vede l’inizio di un futuro distopico in cui questa sovrapproduzione ci soffoca e sono i materiali tessili a controllare noi.

  • ✨ 𝐕𝐈 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐆𝐋𝐈 𝐀𝐑𝐓𝐈𝐒𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐍𝐓𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐈𝐍 𝐌𝐎𝐕𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒 Abbiamo suddiviso in 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐢 i partecipanti della residenza artistica.Oggi vi presentiamo il quarto, guidato dai mentor Alfredo Giammanco (𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐂𝐮𝐫𝐯𝐚 𝐌𝐢𝐧𝐨𝐫𝐞, Palermo, Italia) e Goran Milosevic (𝐁𝐚𝐛𝐞𝐥 𝐀𝐫𝐭𝐬 𝐌𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐃𝐨𝐨 𝐁𝐞𝐥𝐠𝐫𝐚𝐝𝐞, Belgrado, Serbia) •⁠ ⁠𝐌𝐚𝐭𝐞𝐣𝐚 𝐁𝐮𝐠𝐚𝐫𝐢𝐧 (Serbia): performance, choreography, acting •⁠ ⁠𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐑𝐚𝐜𝐢𝐭𝐢 (Italia): visual, performance, choreography, acting •⁠ ⁠𝐆𝐚𝐛𝐫𝐢𝐞𝐥𝐞 𝐃’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 (Italia): visual, music, sound design . Il progetto artistico, “𝑰 𝒂𝒎 𝒏𝒐 𝒃𝒊𝒓𝒅”, è una rappresentazione dell’ex fabbrica di mattoni, Ciglana, in Serbia. Nell’atmosfera tetra, di stasi, i movimenti e le danze sono la rappresentazione conflittuale e distruttiva, nonché personificazione, delle tematiche centrali che ruotano attorno alla performance: un percorso che, attraverso il corpo, porterà alla guarigione.

  • 🌐 Giovedì 22 febbraio, abbiamo invitato da #Zō gli artisti e rappresentanti di varie organizzazioni culturali e sociali che lavorano con le 𝑈𝑛𝑑𝑒𝑟𝑟𝑒𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒𝑑 𝐶𝑜𝑚𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑦, in occasione del workshop “𝑫𝑰𝑽𝑬𝑹𝑺𝑬 𝑳𝑬𝑨𝑫𝑬𝑹𝑺𝑯𝑰𝑷”, cofinanziato dal programma Creative Europe dell'Unione Europea. ✨ La sessione, tenuta da Iketina Danso, ha esaminato i vantaggi e gli svantaggi all’interno delle attività di Diversità, Uguaglianza e Inclusione (𝐃𝐄𝐈) nelle arti e nella cultura. Il workshop è stato uno spazio per apprendere strategie di leadership attraverso lo scambio di esperienze in contesti nazionali, discutere sulle azioni concrete e riflettere criticamente sui modi per integrare le pratiche del DEI nella programmazione artistica e nella leadership. 🌎 Il progetto (CTM) mira a ridisegnare il paesaggio culturale in quanto le arti, la cultura e le industrie creative europee devono affrontare sfide significative legate all'𝒂𝒄𝒄𝒆𝒔𝒔𝒐 e all'𝒊𝒏𝒄𝒍𝒖𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 delle comunità sottorappresentate. I partner di CTM, Centre of Changes (#CoC): Brunnenpassage dall'Austria, Kunstencentrum VIERNULVIER dal Belgio, Zo centro culture contemporanee dall'Italia, IZOLYATSIA. Platform for cultural initiatives dall'Ucraina, sotto la guida e il coordinamento dell'organizzazione di rete europea Trans Europe Halles (Svezia), si dedicano a garantire che i leader, il personale e il pubblico delle organizzazioni artistiche e culturali manifestino la diversità che vediamo e sentiamo nelle nostre società di oggi. #CulturalTransformationMovementProject #CTM #CreativeEurope #SocialJustice #Diversity #TEH #Brunnenpassage #VIERNULVIER #Zocentroculturecontemporanee #IZOLYATSIA

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  • ✨ 𝐕𝐈 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐆𝐋𝐈 𝐀𝐑𝐓𝐈𝐒𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐍𝐓𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐈𝐍 𝐌𝐎𝐕𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒 Abbiamo suddiviso in 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐢 i partecipanti della residenza artistica. Oggi vi presentiamo il 𝐭𝐞𝐫𝐳𝐨, guidato dai tutor Mario Gulisano (𝐃𝐚𝐫𝐬𝐡𝐚𝐧 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞, Catania, Italia) e Geza Nagy (𝐌𝐞𝐝𝐢𝐚𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭 𝐒𝐳𝐨𝐥𝐠𝐚𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐊𝐅𝐓, Budapest, Ungheria): - 𝐌𝐚́𝐭𝐞́ 𝐆𝐮𝐥𝐲𝐚́𝐬 (Ungheria): visual music acting - 𝐍𝐨𝐞𝐦𝐢 𝐀𝐩𝐫𝐞𝐚 (Italia): visual music - 𝐖𝐢𝐥𝐥𝐢𝐚𝐦 𝐂𝐚𝐫𝐮𝐬𝐨 (Italia): acting directing Il loro progetto artistico, “𝑬𝑪𝑯𝑶𝑬𝑺 𝒇𝒐𝒐𝒕𝒑𝒓𝒊𝒏𝒕𝒔”, mira a creare un percorso sensoriale che, dal caos della vita cittadina alla tranquillità dei paesaggi rurali, cerca di riconnettere gli artisti con la natura e loro stessi. Attraverso l’interazione di immagini, suoni, odori e sapori, imparano gradualmente a rallentare, osservare e apprezzare il mondo che li circonda, promuovendo consapevolezza, sostenibilità e benessere.

  • ✨ 𝐕𝐈 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐆𝐋𝐈 𝐀𝐑𝐓𝐈𝐒𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐍𝐓𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐈𝐍 𝐌𝐎𝐕𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒 Abbiamo suddiviso in 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐢 i partecipanti della residenza artistica. Oggi vi presentiamo il secondo, guidato dalle tutor 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐚𝐫𝐚 𝐋𝐮𝐛𝐢𝐜𝐡 (𝐙𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐰𝐞𝐫𝐤 𝐞.𝐕., Dresden, Germania) e 𝐎𝐥𝐞𝐤𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐊𝐡𝐚𝐥𝐞𝐩𝐚 (IZOLYATSIA. Platform for cultural initiatives., Donetsk, Ucraina): - 𝐎𝐥𝐞𝐤𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫 𝐆𝐮𝐳𝐞𝐞𝐯 (Ucraina): Audio and video work, music, and drum collaboration - Anthea Ipsale (Italia): Music, sound design, sensory interaction, and performance - 𝐑𝐨𝐧𝐣𝐚 𝐒𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫 (Germania): Singing, projection, participatory performance, and DJing . Il loro progetto artistico, “𝑹𝒆𝒔𝒊𝒅𝒖𝒆𝒔 𝒐𝒇 𝑹𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒂𝒏𝒄𝒆 𝒕𝒐 𝑹𝒊𝒕𝒖𝒂𝒍𝒔”, è un viaggio sulla resistenza espressa in diversi contesti, come nei centri di Zentralwerk Dresden e di Izolyatsia, unitamente al percorso personale degli artisti. La performance si focalizza sulla storia degli individui, in particolare le donne, che si ribellano contro un sistema disumano e la loro capacità di saper crescere di fronte all’oppressione.

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    ✨ 𝐕𝐈 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐆𝐋𝐈 𝐀𝐑𝐓𝐈𝐒𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐍𝐓𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐈𝐍 𝐌𝐎𝐕𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒 Abbiamo suddiviso in 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐢 i partecipanti della residenza artistica (seconda edizione). Oggi vi presentiamo il primo, guidato dalle tutor Pamela Toscano (Zo centro culture contemporanee) e Soňa Jakubove (𝐌𝐚𝐥𝐲́ 𝐁𝐞𝐫𝐥𝐢́𝐧, Trnava, Slovakia): - 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐕𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐠𝐚𝐠𝐧𝐚 (Italia): videography and performance - 𝐉𝐮𝐫𝐚𝐣 “𝐉𝐨𝐫𝐢 𝐉𝐨𝐬𝐢𝐩𝐡𝐬𝐨𝐧” 𝐏𝐨𝐥𝐠𝐚𝐫𝐲 (Slovakia): music and performance - Riccardo Leotta (Italia): music and performance Il loro progetto artistico, “𝑺𝒕𝒐𝒓𝒚 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒍𝒆𝒑𝒉𝒂𝒏𝒕”, si concentra sull'idea di 𝐭𝐨𝐥𝐥𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 e su come l’uomo sia spesso privo di questa innata qualità. La performance ha l’obiettivo di esplorare i concetti di 𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐚̀, 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 e 𝐯𝐮𝐥𝐧𝐞𝐫𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀, guardando al passato e attraverso l’interazione delle diverse discipline artistiche: 𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑣𝑎 e 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 per raccontare la loro personale “storia dell’elefante”.

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