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Su quali temi si vincono le elezioni europee? Come costruiranno le loro strategie i diversi partiti, nelle ultime settimane di campagna? Che cosa farà aumentare, verosimilmente, il loro numero di voti? Sono questi gli interrogativi a cui prova a rispondere la nuova puntata di Telescope, grazie ai dati di un nuovo sondaggio CISE esclusivo, realizzato sondando un campione CAWI di 1.200 intervistati su quasi 30 di temi d’attualità, con una metodologia di analisi unica ispirata alla teoria della “issue yield”. Infine, la nuova puntata mostra i dati di dettaglio sulle intenzioni di voto per i partiti 📈

Il 5 e il 6 novembre segui lo "Speciale elezioni USA 2024" con aggiornamenti in tempo reale sull’avvicinamento al voto con mappe e grafici, con un particolare focus sui settori industriali più vicini ai candidati. Radio 24

Ci vediamo oggi al Santa Chiara Lab - Università di Siena per parlare di voto fuori sede!

Utile per orientarsi nella selva dell’offerta politica. Richiede pochi minuti.

Le elezioni del 2 giugno in #Messico saranno l’evento politico più rilevante in l’America Latina nel 2024. Il voto potrebbe cambiare le fondamenta del sistema politico messicano, con la probabile conferma per un nuovo sessennio del partito al governo Morena e la quasi certa elezione della prima donna alla Presidenza.   Il risultato delle elezioni, quelle con il corpo elettorale più grande di sempre, avranno effetti rilevanti anche sulla politica estera, a partire dalla la relazione con gli Stati Uniti – oggi segnata dai picchi migratori e dal narcotraffico, oltre che da una ripresa del nearshoring – ma anche quelle con l’UE e l’America Latina.   Il CeSPI promuove un webinar il 4 giugno alle ore 16:00 sulla posta in gioco delle elezioni, le sfide che dovrà affrontare il nuovo governo e gli scenari per le relazioni internazionali del Messico. Con:  Amb. Carlos García de Alba, Federico Nastasi, GIANCARLO SUMMA, tiziana bertaccini, Federico Mastrogiovanni, Piero Fassino #Messico #elezioni #Americalatina Registrati su zoom per seguire il webinar: https://lnkd.in/dWSBrFx8

Fate parte di un’organizzazione non profit o realtà del Terzo Settore e vorreste scoprire come portare le vostre istanze davanti ai decisori politici? Allora abbiamo quello che fa per voi! Giovedì 23 maggio, alle ore 18:00, vi aspettiamo per il nostro webinar gratuito “Europee 2024: quali prospettive per il Terzo Settore?”. Proveremo a rispondere insieme a questa domanda, discutendo delle prossime elezioni Europee dell’8 e 9 giugno e di tutte le implicazioni per il nostro settore. Durante l’evento analizzeremo i trend politici europei e le proiezioni dei seggi parlamentari per formulare previsioni sui futuri equilibri politici e sui nuovi assetti delle istituzioni europee, e su come questi potrebbero influenzare l’agenda legislativa europea. Infine ci concentreremo sul Terzo Settore e proveremo a prevedere i possibili risvolti positivi e negativi dei prossimi risultati elettorali: come e in che misura le organizzazioni non profit saranno in grado di esercitare influenza sui decisori pubblici europei? Non fatevi scappare questa occasione! Vi aspettiamo numerosi il 23 maggio alle 18.00. Per info e iscrizioni cliccate qui: https://lnkd.in/dHCgJnER #Europee2024 #TerzoSettore #Webinar #PoliticheEuropee #politica #politicaitaliana #nonprofit #advocacy #lobbying 

Nel 2024 saranno circa due miliardi i cittadini chiamati alle urne in più di settanta paesi. Non in tutti i casi si tratterà di elezioni competitive e, anzi, spesso le votazioni serviranno solo a fornire una legittimazione di facciata alla classe politica al potere. Ma è molto probabile che, anche a seguito di alcuni di questi appuntamenti elettorali, gli scenari della politica globale potrebbero essere sensibilmente diversi da quelli di oggi. È anche per studiare in profondità queste trasformazioni che Polidemos avvia una collaborazione con Ipsos finalizzata a dar vita a un “Osservatorio sulla democrazia italiana”. Un osservatorio che intende puntare lo sguardo proprio su come la democrazia viene percepita, su come ci si informa, su come le nuove generazioni partecipano alla politica, o sul perché non partecipano affatto. Più che di registrare i mutevoli orientamenti di voto, si tratterà dunque di decifrare mutamenti profondi. E tutto fa pensare che – a prescindere dai risultati che ci consegnerà l’anno con più elezioni della storia – questo lavoro ci impegnerà a lungo. Mercoledì 13 marzo 2024 nell’Aula Magna dell'Università Cattolica del Sacro Cuore presenteremo questa nuova avventura. Introduce e coordina Damiano Palano Intervengono Nando Pagnoncelli Andrea Scavo Discutono Tonia Cartolano Maurizio Crippa https://lnkd.in/dNQ-EWPm #Polidemos #Ipsos #Democrazia #Italia

Le due lezioni che arrivano dall'Abruzzo. In Abruzzo ha vinto Marsilio con il 53,5% dei voti contro il 46,5% dei voti. È la prima volta che un governatore uscente viene confermato. Fdi è il partito più votato con il 24,1% dei voti. Bene Pd con il 20,3% e Fi con il 13,4%. Male Lega con il 7,6% e M5s con il 6,95%. Che cosa possiamo imparare dalle elezioni abruzzesi? Primo. Per vincere nelle elezioni regionali o nazionali non è sufficiente trovare un buon professore o un buon professionista, noto in stretti circoli “elitari” ma sconosciuto “politicamente” alla grande maggioranza degli elettori. Qui sta tutta la differenza tra Alessandra Todde che ha vinto in Sardegna e Luciano D'Amico che è stato sconfitto in Abruzzo. D'Amico, ex rettore dell’Università di Teramo, non aveva mai fatto politica. Todde era già deputato ed era stata sottosegretario nel secondo governo Conte e viceministro nel governo Draghi, sempre nel ministero allo sviluppo economico. D'Amico nella provincia di Teramo, sede dell'università dove era stato rettore, ha vinto con il 50,18% contro il 49,82%, appena 500 voti di scarto. Nell’Aquilano Marsilio ha vinto con 42.912 di differenza. Nella provincia di Pescara Marsilio ha ottenuto 5.000 voti in più, 51,7% contro il 48,3%. A Chieti, infine, Marsilio incassa il 51,53% contro il 48,47 di D'Amico. Secondo. Non basta allargare il campo dell'alleanza politica, serve creare coesione, almeno in apparenza. Se si mettono insieme forze politiche populiste e pragmatiche, inevitabilmente o gli uni o gli altri sono destinati a perdere voti, prima di tutto, nei confronti degli alleati, portando soltanto una parte dei loro voti alle coalizioni. In Abruzzo i 5 stelle sono crollati al 6,95% dal 19,7% delle precedenti regionali e dal 18,5% delle politiche del 2022. Parte dei loro voti sono andati al Pd e molti all'astensionismo. La Lega ha ottenuto il 7,62% dei voti contro il 27,53% delle precedenti regionali e l’8,1% delle politiche del 2022. Gli 8.000 voti persi dalla Lega rispetto alle politiche sono andati a Fi che è al 13,4% contro il 9% delle precedenti regionali e l’11,1% delle ultime politiche. E anche in Sardegna Lega e M5s hanno perso voti a favore dei partiti alleati.

Un interessante studio condotto da Metrica Ricerche ci racconta il punto di vista degli italiani sulle Elezioni USA 2024. Scopriamo insieme quali sono i temi più rilevanti secondo le varie generazioni:

Le recenti elezioni in Italia hanno evidenziato una tendenza sempre più marcata: al di là delle ideologie e dei programmi, è la persona e, soprattutto la sua comunicazione, a determinare la vittoria. Questo fenomeno si è manifestato in varie tornate elettorali, dalle comunali alle regionali fino alle europee. Emerge chiaramente che è la persona, più del partito o del programma, gioca un ruolo cruciale nelle campagne elettorali moderne. Scopri di più https://lnkd.in/dsyFy7ET #comunicazione #brand #elezioni2024