Buon anno a tutti 🍾🥳 Non vediamo l’ora di passare anche il 2025 con voi 🖤💛
Post di A.Capaldo S.p.A.
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Il ritorno dalle ferie è duro, ma oggi torna La Settimana in News! Sfoglia la gallery realizzata in collaborazione con Bank Station per scoprire le notizie finanziarie più importanti degli ultimi giorni. Per approfondire leggi sotto: 1. L’Antitrust USA ha avviato un’indagine su Nvidia per verificare se abbia abusato della sua posizione dominante nel mercato dei chip. La notizia arriva in un momento delicato per Nvidia, dopo che le previsioni trimestrali, inferiori alle aspettative degli investitori, avevano attenuato l’ottimismo nei confronti del settore dell’IA. Martedì, il titolo di Nvidia è crollato a Wall Street, cedendo oltre il 9%. 2. Prima parte di settimana negativa per le borse europee, in scia a Wall Street che è trascinata in basso dal titolo di Nvidia. Mercoledì, a Milano segno meno per la maggior parte dei titoli del Ftse Mib con i risultati peggiori nei settori del lusso e dei semiconduttori. A pesare sui mercati europei anche nuovi timori per una recessione negli USA, a seguito dei dati poco confortanti del settore manifatturiero. 3. Cala il reddito reale delle famiglie italiane nel 2023 e cresce il divario con l’UE. Se infatti la media dei redditi UE è di 110,82 punti, la media per l’Italia è di 93,74 punti, 6 in meno rispetto al 2008, anno preso a parametro perché precedente la grande crisi finanziaria. Sono i dati del Quadro di valutazione sociale di Eurostat, pubblicato lunedì. 4. Secondo le stime di Facile.it e Prestiti.it, nei primi 8 mesi del 2024 i prestiti personali erogati in Italia per far fronte ai costi scolastici e per la formazione sono circa 220 milioni di euro. In media, l’importo richiesto per pagare gli studi è di 6.685 euro da restituire in poco più di 4 anni. L’età media dei richiedenti è 37 anni, in aumento rispetto al 2023. Cala, infatti, la quota under 25: dal 24% al 19% del totale. 5. Nel 2023, l’Italia per spesa sanitaria pubblica rispetto al PIL è al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE e in ultima posizione tra quelli del G7. La spesa sanitaria pubblica, infatti, è il 6,2% del PIL, inferiore sia alla media OCSE del 6,9%, sia alla media europea del 6,8%. I dati fanno parte delle Statistiche Sanità di OCSE.
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"Apprezzo molto i vostri auguri e ricambio con affetto. Che il 2025 ci porti nuove sfide, opportunità e successi.