𝗟'𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 𝗹'𝗶𝗺𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 🥇🥈🥉Un’altra olimpiade è andata, atleti straordinari, star indiscusse della manifestazione, ci hanno fatto emozionare con l’impegno, la gioia e la delusione manifestata ad ogni gara, ma vi siete mai chiesti come fa un #Team che #organizza i Giochi Olimpici a far sì che un evento così #audace e #ambizioso abbia successo ? 🤯Sulla carta i Giochi Olimpici sembrano un evento impossibile nella sua enormità e audacia, ci sono un elenco imprevedibile di ostacoli da superare, dalle tempistiche di costruzione ai disordini geopolitici, alle pressioni economiche eppure, ogni volta, ciò che sembrava impossibile diventa possibile. 💪Alla base del successo dell’organizzazione c’è l’approccio mentale usato per organizzare eventi di dimensione planetaria, approccio mentale che può essere applicato in realtà differenti per affrontare sfide complesse. Nell’articolo sottostante, l’autrice Cherie Mylordis, incoraggia i #Leader a creare ambienti di lavoro intensi e strutturati per stimolare pensieri e soluzioni audaci. https://lnkd.in/dFCWa3nj #leadership #strategia #management #deliverymanager #servicemanager #itmanager
Post di Adriano Tani
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Se mai è stato vero che l’importante non sia vincere ma partecipare, la celebre massima del Barone de Coubertin mal si adatta alla realtà delle Olimpiadi contemporanee. Per gli atleti, i Giochi olimpici significano passare migliaia di ore ad allenarsi, magari mettendo a rischio la propria salute; per le città, spendere somme colossali per costruire infrastrutture che raramente trovano successivo utilizzo; per le imprese, investire cifre in costante crescita per sponsorizzare le competizioni in paesi che non sempre rispettano i diritti fondamentali. Un libro per chi vuole capire di cosa si parla davvero ogni volta che si evocano le Olimpiadi. Un libro per chi vuole capire di cosa si parla davvero ogni volta che si evocano le Olimpiadi. --- Quando l'importante è vincere Politica ed economia delle Olimpiadi di Andrea Goldstein 176 pp. 2024 ➡ https://lnkd.in/dWFppN5r --- Indice del libro: 1. Dove e quando L’assegnazione. La preparazione. La fiamma, la torcia e le medaglie. Le cerimonie di apertura e chiusura. Il logo e la mascotte. 2. Chi gareggia Gli sport, le discipline e le gare. Le nazioni. Gli atleti. Il professionismo. Il non-binarismo di genere. 3. Chi vince Il medagliere. I pluripremiati. Le squadre più vittoriose. 4. Chi decide Il Comitato olimpico internazionale. Le federazioni internazionali. I comitati olimpici nazionali. Il Tribunale arbitrale dello sport. 5. A che condizioni Gli allenamenti e gli abusi. La salute. Il doping. I materiali. Le giurie. 6. Quanto costa I bilanci. Il lascito. La sostenibilità. 7. Chi paga I contributi pubblici. Gli sponsor. La televisione. Gli spettatori.
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Negli ultimi giorni, penso che le Olimpiadi abbiano offerto alcuni spunti interessanti per chi si occupa di comunicazione: 💬 Le storie conquistano, sempre. Diciamocelo, tranne gli appassionatissimi, non tutti seguono gli atleti tutto l’anno, eppure in queste settimane rimaniamo incollati agli schermi, non solo per le capacità sportive di questi campioni, ma anche per le storie che muovono i loro sacrifici, successi e non solo. 🥇Non contano solo le medaglie. Infatti, solo una piccola percentuale di partecipanti torna a casa con una medaglia, eppure ogni passo in avanti conta. Gli atleti esaminano ogni dettaglio per migliorare i loro tempi, a volte di pochi millisecondi. Lo stesso vale nella comunicazione: è una lavoro continuo di test, analisi e ottimizzazione. 🔲 Il formato è il nostro migliore amico. Parigi ha trasformato la città in un palcoscenico e ha creato un evento (più o meno apprezzato) pensato per essere visto in tv. Progettare contenuti significa lanciare messaggi (auspicabilmente) interessanti e di valore all’interno di formati coerenti e riconoscibili. #Marketing #Comunicazione #Olimpiadi
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Siamo alle fasi finali di questi giochi olimpici di Parigi 2024 e ancora dobbiamo vedere i giochi paralimpici sempre di Parigi 2024. Ma come coach credo che abbiamo avuto moltissimi spunti su cui riflettere e ragionare. Innanzitutto la grande alternanza di emozioni, tutta la scala IN SIDE OUT come la chiamo io. Credo che allenare alle emozioni sia una delle cose più difficili per un coach. Specialmente a livelli diversi dal top. Molto dipende dal suo costrutto emotivo e da come e in che quantità rende le sue emozioni parte della relazione con i suoi atleti. Ma anche e soprattutto dalla conoscenza del come insegnare agli atleti a seguire e riconoscere le proprie emozioni. In una competizione l'incidenza dell'emozione sul risultato è enorme. Non è importante il livello della competizione, è importante il coinvolgimento dell'atleta. E' importante la sua capacità di accettare quei terremoti interiori, di saperli riconoscere, di saperli gestire. E tutto questo si allena, perché lo sport è il luogo perfetto per allenare le emozioni: ci sono tutte. La domanda è come. E' a questa domanda che dobbiamo rispondere con la nostra formazione, passione, con l'accettare le nostre emozioni senza però confondere il ruolo. Per quanto riguarda il mio sport: il tiro con l'arco, ho visto tanti approcci diversi alla competizione. Tante sottigliezze tecniche su cui ancora ho da lavorare. Ma ho visto sempre il rispetto dell'atleta (sto parlando del campo, non di social media). Soprattutto quando i livelli erano di grandi differenze. Per questo non capisco come persone inserite nello sport si possono permettere di dire cattiverie e stupidaggini ad atleti che per la loro passione hanno sacrificato molto di più dei così-eletti leoni da tastiera. Persone che evidentemente quando parlano, se ne parlano, dei valori dello sport non ne conoscono neanche l'indice. Ho visto la grande evoluzione di nazioni che solo fino a pochi anni or sono si affacciavano al tiro con l'arco. Oggi competono tra le stelle. Risultato di un management vincente. I giochi olimpici proprio per la loro prerogativa di essere svolti ogni 4 anni, creano dei sistemi di programmazione unica. Creano la percezione dell'unicità dell'evento con tutto quello che ne consegue per il nostro lavoro di allenatori. Quindi, cosa farò il prossimo quadriennio per poter essere realmente di aiuto ai miei atleti?
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Co-Founder di EF360 | Trader indipendente dal 2000 | Vincitore della Top Trader Cup 2005 e 2006 | Esperto in Certificates e Derivati
Ad ogni competizione olimpionica, si registrano nuovi #record mondiali, europei e nazionali a breve distanza l'uno dall'altro. Questo è normale nello #sport, dove gli atleti si impegnano per superare i propri limiti, dedicando quattro anni della loro vita esclusivamente a prepararsi per l'evento più importante della loro carriera, con grandi sacrifici e spirito di abnegazione, cercando di sfruttare al massimo l’enorme visibilità mediatica che tale competizione comporta. Analogamente, sui #mercatifinanziari americani, si registrano nuovi massimi storici con una frequenza quasi settimanale, se non giornaliera. La differenza sostanziale è che, mentre le #Olimpiadi si svolgono ogni 4 anni, i mercati finanziari si trovano in questa fase #rialzista senza sosta da diversi anni. Tuttavia, è importante notare che, a differenza degli atleti olimpionici che possono migliorarsi nel tempo, sui mercati finanziari, dopo grandi rialzi ed eccessiva euforia, dovrebbero verificarsi correzioni fisiologiche e salutari, per prevenire inaspettate e pericolose inversioni di trend, cosa che al momento sembra mancare. Continua a leggere qui - https://lnkd.in/dgabzjtV #finanza #analisifinanziaria #borsaamericana #NASDAQ #VIX #FTSEMIB #DAX
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Le #Olimpiadi sono sempre state un palcoscenico dove i/le migliori atleti/e del mondo si sfidano non solo sul piano #fisico, ma anche #mentale. Ogni quattro anni, i Giochi Olimpici ci ricordano che lo sport è un'arte che coinvolge corpo e mente in egual misura. Gli #atleti olimpici non sono solo fisicamente preparati; hanno anche una #forza mentale straordinaria. La gestione dello #stress, la #concentrazione e la #resilienza sono solo alcune delle #abilità #psicologiche cruciali che possono fare la differenza tra una medaglia d'oro e un piazzamento fuori dal podio. Le Olimpiadi di #Tokyo 2020, ad esempio, hanno mostrato quanto sia fondamentale la #salute mentale, con atlete come Simone #Biles che hanno messo in luce la necessità di bilanciare il #benessere psicologico con la #competizione. La storia delle Olimpiadi ci offre una miriade di esempi virtuosi in cui la psicologia dello sport ha avuto un ruolo di rilievo, come ad esempio nel 2012 a Londra, quando Michael #Phelps raggiunse #risultati straordinari grazie (anche) all'utilizzo di tecniche di #visualizzazione. Ogni edizione delle Olimpiadi porta con sé un'eredità di storie di determinazione e #successo. Gli atleti di oggi si ispirano a quelli del passato, creando un legame tra generazioni di sportivi che condividono lo stesso sogno. Questo senso di continuità e appartenenza può essere un potente motivatore, ricordando agli atleti che stanno scrivendo una pagina importante nella storia dello sport. Con l'inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024, gli atleti sono pronti a mettere in gioco non solo i loro corpi, ma anche le loro menti, per raggiungere l'eccellenza. Ricordiamo che dietro ogni medaglia c'è una #storia di #sacrificio, #impegno e una straordinaria forza mentale. Buone Olimpiadi a tutti/e!
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Non era facile partecipare ai primi #GiochiOlimpici: lo sport non era ancora organizzato, l'Olimpiade era un'idea romantica che non si era ancora meritata un credito presso l'opinione pubblica,e non era facile come oggi muoversi. Il primo manifesto olimpico, l'importante è partecipare, non era la negazione del valore del risultato che taluni continuano a credere, era piuttosto un invito a chi credeva nel sogno di #DeCoubertin: partecipate, la partecipazione è una forma di comunicazione,se ci saranno atleti ci saranno gare. Non è uno scandalo che ci siano oggi, in un mondo e in uno sport cresciuti insieme anche grazie ai valori rappresentati dai Giochi, dei premi in denaro. Il CONI ha appena confermato i valori di Tokyo: 180 mila euro per l'oro, 90 per l'argento, 60 per il bronzo. Non solo: #SebastianCoe ,presidente della Federazione Mondiale dell'Atletica, con l'ambizione non nascosta di diventare presidente del International Olympic Committee – IOC , ha aggiunto 50 mila dollari, per ogni medaglia d'oro vinta nella sua disciplina. Dovesse ripetere Tokyo, #MarcellJacobs , qui con la staffetta d'oro, porterebbe a casa da Parigi 360 mila Euro, tassati, e 100 mila dollari ( in questo caso le informazioni sulle...ricevute arriveranno più avanti )Di nuovo: non sarebbe uno scandalo. Torniamo come faccio spesso al masterSport Institute e con gli amici di MSA - Manager Sportivi Associati al manifesto olimpico: per lo sport l'importante è davvero partecipare, non chiamarsi fuori, prendere parte, non voltarsi dall'altra parte rispetto ai problemi della società. Proprio per assumere l'alta parte che lo sport merita. Ad Atene nel 1896 i vincitori ricevevano un diploma e un ramo d'ulivo. Oggi lo sport non può ignorare che il problema più grande,non il solo purtroppo, è quello ambientale, e allora bisognerebbe partire da quel ramo e farlo diventare un esempio rilevante. Lo sport dice di sé di essere un bell'ambiente,dunque deve occuparsi dell'ambiente. Aggiungiamo un premio per le medaglie Olimpiche: 24 alberi per ogni oro azzurro, 18 per ogni argento, 12 per ogni bronzo e pure 6 per ognuna di quelle che chiamiamo medaglie di legno. Noi che tagliamo larici per costruire una pista da bob con poco futuro, facciamo nascere dei boschi intitolati a Jacobs, #Tamberi, #Stano e #Palmisamo, ovviamente senza fermarci alle medaglie dell'Atletica. Facciamo diventare i podi, che oltre tutto sono un legno, la dimostrazione dell'impegno Green dello Sport Italiano, e prendiamoci cura poi di questi boschi. Non credo sia un delirio, anzi chiamo qui a...partecipare, a schierarsi, alcuni soggetti che possono essere , insieme ,la squadra che restituisce al Paese la miglior dimostrazione dei valori dello sport Fondazione Milano Cortina 2026 Andrea Abodi zeroCO2 LifeGate Esselunga Giorgio Armani Allianz Green Sports Alliance esosport The Coca-Cola Company DAO Sport Eurosport Sky Italia RCS Sports & Events Più veloce, più in alto,più forte. Insieme
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𝗢𝗹𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗱𝗶 𝗜𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗲: 𝗟'𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮 🏅 Le Olimpiadi non sono solo una celebrazione dello sport, ma anche un riflesso dell'evoluzione sociale e culturale nel mondo. 🌍 Oggi esploriamo come l'inclusività è diventata una componente sempre più importante dei Giochi Olimpici e come questo tema si è sviluppato nel corso delle varie edizioni, ripercorrendo alcune delle tappe più significative! #nicetomyr #MYR #Inclusività #InclusivitàNelloSport #Olimpiadi2024
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Elogio delle Olimpiadi (e dei quarti posti) Chi arriva alle #Olimpiadi compete. Fa sacrifici per anni. Dedizione, passione e ostinazione. Una vita in missione. Con pochi riconoscimenti, salvo che per alcuni sport più ricchi. Davvero pochissimi. Lo sport è uno spazio del corpo e dell’anima. E arrivare a praticarlo fino ai Giochi olimpici impone anche molti sacrifici. Certo non è per tutti, serve il talento. Essere alle Olimpiadi per tanti è già un formidabile successo. Quell’impegno non si misura certo solo in medaglie. Si misura in risultati, che sono una cosa diversa. Si misura in prestazioni. Un quarto posto è dimostrazione plastica di capacità fuori dal comune. Può essere una delusione per i più forti (sulla carta) che però poi quando gareggiano devono fare i conti con gli avversari, con le pressioni, le aspettative e con i loro corpi che sono umani. Chi osserva e tifa certi sport solo ogni quattro anni non è misura di tutte le cose. La gioia di Benedetta #Pilato non è l’elogio della sconfitta, ma qualcosa di più. E alziamo lo sguardo: la nostra società ama incasellare persone e risultati. Noi, per noi stessi e per le persone a cui vogliamo bene, facciamo uno sforzo: competere e perdere non significa mai fallire. Mica solo nello sport.
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La lettura delle ‘news’, su diverse fonti, è per me una crescita personale e professionale necessaria per provare a comprendere un mondo che cambia con una velocità che a volte spaventa. In questo WE, le olimpiadi, sicuramente sono uno dei temi più gettonati e che fanno riflettere su importanti temi sociali. Le Olimpiadi moderne, ispirate ai giochi dell'antica Grecia, sono un simbolo di pace, unità e competizione leale. La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici a Parigi ha però scatenato tante reazioni: molto entusiasmo per le esibizioni di Lady Gaga e Celine Dion, critiche per la rivisitazione dell'Ultima Cena, per la bandiera olimpica issata al contrario, per tante altre immagini trasmesse. Elencare i pro ed i contro evidenziati dai tanti giornali sarebbe troppo lungo, a titolo esemplificativo riporto Il New York Times che l’ha definita «un capolavoro di storia e di sorpresa, di kitsch e di sport, di arte e di moda»; ed il Guardian uno spettacolo «altamente kitsch». La visione di Pierre de Coubertin (Fondatore delle Olimpiadi moderne) andava oltre la semplice organizzazione di eventi sportivi; egli credeva che lo sport potesse promuovere la pace e la comprensione internazionale. Un palcoscenico globale per il dialogo interculturale e la promozione dei valori di amicizia, eccellenza, lealtà e rispetto, ed in onesta questo è stato. Nonostante le tante esagerazioni che personalmente non mi hanno entusiasmato, sarebbe scorretto non riconoscere che sono state un’istantanea del mondo in cui viviamo, peraltro in uno sfondo che dobbiamo riconoscere essere davvero bello. Ma al di la delle valutazioni personali, sicuramente Parigi 2024 rappresenta un prima ed un dopo nella storia delle olimpiadi e non solo perchè si è svolta eccezionalmente al di fuori di uno stadio, lungo la Senna e nei luoghi iconici della capitale francese. Saranno in gara circa 10.500 atleti provenienti da 206 Comitati Olimpici Nazionali, un grande in bocca al lupo a tutti, ma in particolare ai 402 atleti italiani (FORZA ITALIA … perdonate il mio sano patriottismo) . Lo sport è molto più di un semplice passatempo o attività fisica: è una vera e propria scuola di vita. Attraverso la pratica sportiva si impara la disciplina e la determinazione necessarie per migliorarsi costantemente, gestire lo stress, lavorare in squadra, il rispetto, la lealtà, non mollare mai e a lavorare duramente per raggiungere i propri obiettivi. Viviamo nell'era del tutto e subito, dell’apparenza e della bellezza come valori, ma non bisogna avere paura di essere se stessi senza fingere per avere consenso. Nessuna paura per le sconfitte, nel combattere per rispettare valori quali onesta, lealtà, rispetto. Ogni esperienza, ogni sfida persa o vinta, ogni lezione appresa, ci avvicina di più al vivere meglio ed in alcuni casi a raggiungere i nostri sogni. E’ solo questione di tempo, impariamo a spenderlo bene per ciò e chi è davvero importante.
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Happy Husband & Proud Father, Emeritus VPSales&Trade Marketing, Shareholder, Progetto "Giovani senza Capo", Stanford Seed Consultant, Speaker WomenX Impact, YWN Mentor, Ca’ Foscari Mentor
“Giovani senza Capo” Le Olimpiadi sono competizione, divertimento e condivisione. Terza giornata olimpica. Contrariamente a quanto scrivono i giornali italiani e raccontano alcuni atleti italiani (solitamente maschi che cercano alibi dopo una sconfitta) a Parigi non si muore di caldo, di giorno ci sono sempre 6 o 7 gradi in meno che a Milano e la notte si scende abbondantemente sotto la soglia dei venti gradi. Gli eventi sportivi continuano a vedere il pienone di pubblico, il video è del quarto di finale del torneo femminile di basket tra Stati Uniti e Nigeria, si entra e si esce dall’Arena Bercy (20.300 spettatori) in pochi minuti, i volontari e le volontarie sono sempre sorridenti e disponibili, e il flusso in entrerà ed in uscita dai luoghi di svolgimento degli eventi è sempre regolato in maniera efficace ed efficiente. Una festa dello sport insomma. In aggiunta il basket femminile regala alcuni spunti di riflessione rispetto a quello maschile: ✅ Nessuna scena isterica o proteste continue da parte di chi è sul campo. ✅ Rispetto per avversarie ed arbitri. ✅ Niente muscoli ostentati tipo gallo da combattimento dopo un canestro. ✅ Pubblico che fa il tifo per e non contro. ✅ L’evento sportivo vissuto come divertimento e non come una guerra tra fazioni opposte. ✅ Per trarne beneficio ed insegnamenti lo sport va vissuto il più possibile praticandolo e vivendolo in presa diretta. La specialità divano & telecomando non aiutano, anzi. ✅ Benefici ed insegnamenti che finiscono con il migliorare le nostre giornate nei luoghi chiamati lavoro. ___ #giovani #odiolafuffa #nobarlafus #piediperterra
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