📌I fondi europei rappresentano una risorsa chiave per lo sviluppo in Italia, ma la loro efficacia dipende in gran parte dalla capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni. Attualmente solo il 6,5% dei fondi di coesione è stato impegnato, con una spesa effettiva che si aggira intorno all'1%. Questo dato evidenzia quanto sia necessario migliorare l'utilizzo dei fondi. La strategia italiana si fonda su azioni centralizzate e regionali, con i Piani di Rigenerazione Amministrativa (PRIGA), che sono essenziali per adattare le politiche alle specificità territoriali, in particolare nelle Regioni meno sviluppate, come dimostrano i successi di Sardegna, Basilicata e Campania. #Formazione del personale e #digitalizzazione sono due pilastri messi in campo per migliorare l'efficienza e accelerare i tempi di attuazione. #FondiEuropei #SostenibilitàTerritoriale #EuStories #PA #PRIGA
Post di Agenda Digitale - Nextwork360
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I fondi europei? Sono un strumento chiave per lo sviluppo del Paese, per la digitalizzazione, ma forse ancora di più perché obbligano la Pubblica Amministrazione a rafforzarsi e rinnovarsi. Su #AgendaDigitale il nostro Gerardo Gargiulo, Responsabile BU Assistenza Tecnica e Capacitazione di PA Advice, spiega l’importanza dei #PRIGA in questo contesto. #FondiEuropei #Digitalizzazione #Consulenza #PubblicaAmministrazione
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#FONDI #EUROPEI - DIFFICOLTA' NELLA SPESA Dai dati del Dpcoe (Dipartimento per le politiche di coesione) allegati al DEF emerge un quadro assai #negativo circa lo stato di avanzamento dell’utilizzo dei Fondi Europei relativi alla #Programmazione #2021 – #2027. I dati dopo 3 anni di Programmazione: · Il totale dei Fondi Europei (#FESR e #Fse+): poco più di 74 miliardi di euro; · la percentuale delle risorse impegnate sul Programma: 5,7% · la percentuale dei pagamenti sulle risorse programmate: lo 0,7% (ossia, 535 milioni di euro su 74 miliardi). Ad incidere una serie di fattori, tra i quali: 1. l’effetto del nuovo #PNRR che, inserendosi per la prima volta nel quadro programmatico europeo, genera sovrapposizioni tematiche, problemi di connessione e difficoltà nello stabilire sinergie con i Fondi SIE; 2. la lentezza e la complessità della burocrazia interna alle procedure di selezione dei programmi, di definizione delle misure, di gestione delle procedure e delle attività di controllo e di formulazione di richiesta dei pagamenti; 3. Lo sforzo economico (c.d. #Cofinanziamento) da parte degli stati nell’utilizzo dei Fondi europei. Su quest’ultimo punto, un aiuto arriva direttamente dalla nuova riforma del #Patto di #Stabilità che, nonostante non sembri sufficiente a risolvere le problematiche come il precedente Accordo, garantisce comunque l’esclusione dell’indicatore di spesa netta del Cofinanziamento nazionale dalla spesa effettuata per la realizzazione dei programmi dell’Unione.
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Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
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Non possiamo andare avanti così ... Alla vigilia della verifica di metà percorso dei Fondi Strutturali Europei, è fondamentale riflettere sullo stato attuale del loro utilizzo in Italia. I dati recenti del Dipartimento per le Politiche di Coesione indicano un significativo ritardo nella spesa di questi fondi cruciali. Al 31 dicembre 2023, solo 4,8 miliardi di euro degli oltre 74 miliardi disponibili dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) per il periodo 2021-2027 sono stati attivati. Questo rappresenta meno del 6,5% del totale stanziato. Ancora più preoccupante è che i pagamenti effettivi ammontano a soli 535 milioni di euro, circa lo 0,7% del totale. Questa discrepanza evidenzia l'urgente necessità di accelerare la spesa. La maggior parte della spesa finora è stata gestita dalle regioni più sviluppate, mentre i programmi nazionali sono ancora fermi. Nicola De Michelis, Vice Direttore Generale per le Politiche Regionali della Commissione Europea, ha sottolineato la difficoltà nel raggiungere l'obiettivo di spesa di 7 miliardi di euro entro la fine del 2025, essenziale per evitare il disimpegno automatico dei fondi. Ritengo cruciale implementare un meccanismo di supervisione robusto e centralizzato. È imperativo che sia gli enti regionali che quelli nazionali migliorino le loro capacità amministrative, semplifichino i processi e garantiscano un utilizzo efficace dei fondi disponibili. Questo non solo eviterà la perdita di risorse finanziarie fondamentali, ma contribuirà anche allo sviluppo socio-economico dell'Italia. Il mio impegno e la mia esperienza sono rivolti a supportare la pubblica amministrazione e le imprese in questo percorso, promuovendo pratiche efficienti e trasparenti per massimizzare l'impatto dei fondi europei. **#FondiUE #PoliticaDiCoesione #Italia #SviluppoRegionale #CrescitaEconomica**
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Ancora più grave della mancata spesa è la mancata qualità della spesa che non permette di raggiungere i veri obiettivi della politica di Coesione. I principi di concentrazione e di integrazione non vengono mai rispettati e la Commissione Europea che è molto rigida in fase di programmazione, lo è molto meno nella fase di gestione e attuazione dei Fondi strutturali permettendo una grande frammentazione della spesa … l’importante alla fine diventa spendere anche se poi i finanziamenti europei vanno a sostituire le politiche ordinarie. Che io ricordi, il PIl procapite della Regione Campania nel 2000 era il 68% valore al di sotto della media Europea (75%) e oggi nel 2024, dopo tre periodi di programmazione (2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020), non penso che si discosti molto da quel valore. Era una regione in ritardo di sviluppo e a distanza di quasi 25 è ancora in ritardo di sviluppo con divari che penso stiano aumentando. Penso, anche, che grandi responsabilità siano da attribuire alla politica italiana, nei cambi di legislatura si cambiano le persone nelle posizioni chiave e si ricomincia ogni volta quasi da zero e un anno prima della fine della legislatura inizia la campagna elettorale e si blocca tutto. L’accavallarsi, inoltre, della fine di una programmazione e l’inizio della successiva è un altro problema che comporta che la programmazione successiva inizi con almeno due anni di ritardo. Bisogna assolutamente cambiare qualcosa, molte di queste analisi sono nelle lezioni apprese dei Rapporti di Valutazione Ex Ante ed in Itinere delle rispettive programmazione, rapporti che però rimangono al palo e le lezioni apprese rimangono lezioni difficili da apprendere. Sono d’accordo non si può andare avanti cosi
Non possiamo andare avanti così ... Alla vigilia della verifica di metà percorso dei Fondi Strutturali Europei, è fondamentale riflettere sullo stato attuale del loro utilizzo in Italia. I dati recenti del Dipartimento per le Politiche di Coesione indicano un significativo ritardo nella spesa di questi fondi cruciali. Al 31 dicembre 2023, solo 4,8 miliardi di euro degli oltre 74 miliardi disponibili dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) per il periodo 2021-2027 sono stati attivati. Questo rappresenta meno del 6,5% del totale stanziato. Ancora più preoccupante è che i pagamenti effettivi ammontano a soli 535 milioni di euro, circa lo 0,7% del totale. Questa discrepanza evidenzia l'urgente necessità di accelerare la spesa. La maggior parte della spesa finora è stata gestita dalle regioni più sviluppate, mentre i programmi nazionali sono ancora fermi. Nicola De Michelis, Vice Direttore Generale per le Politiche Regionali della Commissione Europea, ha sottolineato la difficoltà nel raggiungere l'obiettivo di spesa di 7 miliardi di euro entro la fine del 2025, essenziale per evitare il disimpegno automatico dei fondi. Ritengo cruciale implementare un meccanismo di supervisione robusto e centralizzato. È imperativo che sia gli enti regionali che quelli nazionali migliorino le loro capacità amministrative, semplifichino i processi e garantiscano un utilizzo efficace dei fondi disponibili. Questo non solo eviterà la perdita di risorse finanziarie fondamentali, ma contribuirà anche allo sviluppo socio-economico dell'Italia. Il mio impegno e la mia esperienza sono rivolti a supportare la pubblica amministrazione e le imprese in questo percorso, promuovendo pratiche efficienti e trasparenti per massimizzare l'impatto dei fondi europei. **#FondiUE #PoliticaDiCoesione #Italia #SviluppoRegionale #CrescitaEconomica**
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Quando leggo queste cose mi vengono i vermi. Soprattutto se confronto l'in-capacità di spendere le risorse disponibili attraverso le procedure ad evidenza pubblica con l'iper-capacità del mercato privato di attivare iniziative se adeguatamente stimolato (es. superbonus). A parità di interesse pubblico per l'investimento (es. IACP, Terzo settore e simili), di spesa, di controlli di qualità e antifrode, non vi pare che sia preferibile uno strumento che è in grado di essere utilizzato rapidamente, rispetto a un altro che per qualche arcana ragione non viene utilizzato? Questo per dire che è sbagliato criminalizzare lo strumento. L'ignavia e il ritardo nel correggere gli aspetti non correttamente disegnati, quando vengono alla luce, questo sì invece che è colpevole. E la domanda che arriva subito dopo è questa: secondo voi, perché questo super-accanimento politico e poi mediatico contro lo strumento?
Innovatore d’impresa e inguaribile ottimista. Penso con il Sud, agisco con il cuore e trasformo idee in soluzioni. | CEO & Co-founder ACT Studio - Soluzione Impresa® - Conta Lab | Segretario Italia del Meridione 🇮🇹
Buongiorno a tutti. “Nel contesto finanziario europeo, l’Italia continua a mostrare una preoccupante inerzia nell’utilizzo dei fondi strutturali destinati al periodo 2021-2027. Con oltre 74 miliardi di euro a disposizione, il nostro paese ha effettivamente speso meno dell’1% di questa somma entro la fine del 2023. Tale scenario non solo rischia di innescare il disimpegno automatico di fondi cruciali per lo sviluppo regionale e nazionale, ma evidenzia anche una crisi di gestione che minaccia di lasciarci indietro rispetto ai nostri vicini europei. […] La situazione attuale richiede un cambiamento radicale. Non possiamo più permetterci una classe dirigente che ci lascia indietro. L'Italia ha bisogno di leader capaci e di riforme incisive, pronti a garantire che ogni euro destinato al nostro paese sia un investimento nel nostro futuro comune in Europa. Il tempo per l'azione è ora; il sud Italia, e con esso tutto il paese, non può più attendere.” Una personale analisi sull’argomento 👉🏼 https://lnkd.in/duKwGdRk 🗞️
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Alla fine del 2023, i Paesi dell’#Unioneeuropea avevano utilizzato meno di un terzo dei fondi messi a disposizione dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (#Rrf), il principale strumento di finanziamento dell’Ur creato per affrontare l’impatto #economico della pandemia di Covid-19. Questo ritardo nell’assorbimento dei #fondi rischia di compromettere il completamento dei progetti previsti, come avverte un nuovo rapporto della #CortedeiContiEuropea. https://lnkd.in/d-WWhEge
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Complici le ristrettezze di bilancio, i fondi europei sono un elemento fondamentale per lo sviluppo del Paese, per sostenere crescita e coesione. Un tema fondamentale su cui occorre rivedere l’approccio, considerandole occasioni uniche e irripetibili. #FondiEuropei #Consulenza
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Buongiorno a tutti. “Nel contesto finanziario europeo, l’Italia continua a mostrare una preoccupante inerzia nell’utilizzo dei fondi strutturali destinati al periodo 2021-2027. Con oltre 74 miliardi di euro a disposizione, il nostro paese ha effettivamente speso meno dell’1% di questa somma entro la fine del 2023. Tale scenario non solo rischia di innescare il disimpegno automatico di fondi cruciali per lo sviluppo regionale e nazionale, ma evidenzia anche una crisi di gestione che minaccia di lasciarci indietro rispetto ai nostri vicini europei. […] La situazione attuale richiede un cambiamento radicale. Non possiamo più permetterci una classe dirigente che ci lascia indietro. L'Italia ha bisogno di leader capaci e di riforme incisive, pronti a garantire che ogni euro destinato al nostro paese sia un investimento nel nostro futuro comune in Europa. Il tempo per l'azione è ora; il sud Italia, e con esso tutto il paese, non può più attendere.” Una personale analisi sull’argomento 👉🏼 https://lnkd.in/duKwGdRk 🗞️
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