A Praga la prima decisione europea sulla tutela autoriale delle produzioni algoritmiche https://lnkd.in/dHDak_jh
Post di AKRAN Intellectual Property
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⚖️ Kneschke c. LAION Il fotografo Robert Kneschke aveva citato in giudizio l’organizzazione no-profit Large-scale Artificial Intelligence Open Network (LAION), accusandola di #violazionedicopyright per aver incluso - senza previo consenso - alcune sue #fotografie in un dataset utilizzato nell’#addestramento e nello sviluppo di algoritmi di #intelligenzaartificiale. Il Tribunale Regionale di Amburgo ha però respinto la richiesta e stabilito che l'utilizzo da parte di LAION delle immagini di Kneschke fosse lecito ai sensi della legge tedesca sul diritto d’autore, in attuazione della Direttiva UE sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale. La #sentenza della corte tedesca afferma che la mera creazione di un #dataset per l'addestramento di sistemi di AI, reso liberamente accessibile al pubblico e dunque privo di uno scopo commerciale, deve considerarsi #ricercascientifica, in quanto di fondamentale importanza per le conoscenze future. Questa decisione crea indubbiamente un precedente e riapre la più ampia discussione in merito al progresso tecnologico e al diritto d'autore nell'era dell'intelligenza artificiale. #projectin #news #copyright #ai
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Prima Comunicazione | (...) In Europa non esiste l’eccezione di #fairuse, ma – spiega l’avv. Margherita Cera di Rödl & Partner Italy – proprio con riferimento alla possibilità di usare enormi quantità di #dati e contenuti protetti dal #dirittodautore, anche per istruire l’#intelligenzaartificiale, la Direttiva 790/2019/UE, all’art. 4, consente tale utilizzo, purché i titolari delle #opere in questione non abbiano esercitato la cosiddetta facoltà di opt-out’(...) “Quindi – continua il #legale Rödl & Partner – che si tratti di Europa o di America, ci sono pochi dubbi circa il fatto che la riproduzione di opere protette da parte dell’intelligenza artificiale nell’ambito di opere derivate, che non rispettano i requisiti di legge per l’applicazione delle eccezioni e limitazioni al diritto d’autore, integri una #violazione del diritto d’autore”. (Roberto Borghi) #legal #ai #openai #purpleTeam https://lnkd.in/d_xQngSu
Si allarga il fronte degli editori USA contro OpenAi e Microsoft - Primaonline
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Attorney at Law in administrative law, Vice-President Human Rights Commission of the European Lawyers Union
Il 3 maggio sarò alla Camera dei Deputati per parlare di Intelligenza Artificiale diritti umani e diritti fondamentali, in un convegno di altissimo interesse per l’analisi di questo nuovo strumento delle persone e della società, insieme ai massimi esponenti sull’argomento. Potete seguirlo in diretta streaming su radioradicale.it e su webtv.camera.it #uniondesavocatseuropeens #uae #dirittiumani #humanrights #diritti #law #lawyerslife #FundamentalRights #artificialintelligence #avvocaturanapoletana
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È uscita la nuova newsletter SØØn su giornalismo e IA !! (per riceverla registrati quì: https://lnkd.in/dVjCp3Us) In questo numero parliamo di: - le aziende editoriali continuano a fare accordi con le IA ed OpenAI in particolare per addestrare i modelli con i dati dei propri archivi, tuttavia con alcuni problemi tecnici che raccontiamo nell'articolo. In realtà siamo convinti che sia una strategia perdente in ogni caso e per almeno due ragioni fondamentali: la prima è che, come universalmente noto, la tendenza a leggere da parte delle persone è in un trend verticale di decrescita e ci chiediamo, dopo aver letto una pagina di informazioni su una determinata notizia all'interno del bot di OpenAI, quanta voglia e disponibilità resti nei lettori di andare anche a cliccare sulla/e fonti originali per leggere ancora? La seconda è che l'unico vero patrimonio delle aziende editoriali è la sua banca dati di notizie e di informazioni che, in tal modo, vengono di fatto trasferite altrove. Non è come col motore di ricerca che ti da' un titolo ed uno "snippet" e poi devi andare a leggere la notizia dove questa è stata pubblicata; in questo caso, nel momento in cui l'IA ha "letto" le informazioni le ha anche aggiunte al suo mostruoso database, fondendole e miscelandole con triliardi di altri dati da cui può generare testi ed informazioni non necessariamente collegabili alla fonte di origine. --- Poi raccontiamo delle nuove problematiche legate al diritto d'autore, con una startup di IA, Perplexity che ha suscitato polemiche per il suo approccio all’estrazione dei dati, poiché sembra ignorare il Robots Exclusion Protocol, lo standard web ampiamente accettato che impedisce ai bot di accedere a determinate aree dei siti web. Un’analisi di WIRED ha evidenziato che, nonostante le affermazioni di Perplexity di fornire “risposte immediate e affidabili a qualsiasi domanda con fonti complete e citazioni incluse”, il suo chatbot spesso riassume il lavoro giornalistico senza linkare la fonte. Inoltre le grandi etichette della musica, a partire da Sony, hanno avviato alcune procedure contro aziende di IA che sembrerebbero aver copiato i propri brani --- Anthropic, la società californiana all’avanguardia nel campo dell’Intelligenza Artificiale, ha lanciato lo scorso 24 giugno, Claude 3.5 Sonnet, il suo modello di intelligenza artificiale ad oggi più potente. Claude 3.5 Sonnet è la prima versione di questa nuova famiglia 3.5 di LLM (Large Language Models) che, secondo la società fondatrice, dovrebbe aumentare gli standard del settore dell’Intelligenza artificiale e promuovere miglioramenti in termini di velocità e costi, superando la versione precedente Claude 3 Opus e rivelandosi una valida alternativa a ChatGPT 4o di OpenAI e Gemini 1.5 Pro di Google e mostrandosi particolarmente adatto alla distribuzione in ambito industriale.
SØØn – Newsletter n° 23 del 1 luglio 2024
https://www.interskills.it
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Il 24 Settembre 2024 la Regional Court di Amburgo ha emesso la 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱’𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗮𝗱𝗱𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, battendo gli Stati Uniti dove sono pendenti una quindicina di casi in attesa di una sentenza su questo spinoso e controverso tema. Anche se non si non può ancora scrivere la parola fine su questo argomento, la sentenza rappresenta un coraggioso passo avanti. Ne parlo nella mia newsletter LISP: https://lnkd.in/d7VCiNib #AI #copyright #intelligenzaartificiale
Le opere protette da copyright sono utilizzabili per l’addestramento dell’AI
lauraturini.substack.com
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COME UCCIDERE IL DIRITTO D'AUTORE! Un "ESPROPRIO" delle esculive degli autori "PER UTILITÀ PRIVATA"di mega realtà finanziarie. Sconcerta in tutto questo il silenzio del WIPO e delle Collecting del diritto d'autore. La Convenzione di Berna e di Roma, il Trattato di Pechino vengono rispettati? Questo il mio pensiero dopo la lettura di un interessante articolo del sole24ore che parla della nuova riforma, italiana, del diritto d autore.
Intelligenza artificiale, compromesso sulla tutela del copyright
ilsole24ore.com
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Condivido una intervista ad ItaliaOggi sulle iniziative scaturite dal lavoro della commissione AI in termini di tracciabilità del contenuto generato, verificabilità delle fonti, e tutela del copyright. Il tutto con la volontà di supportare l'utilizzo e l'adozione dei modelli di AI generativa in modo responsabile ed umano-centrico. #HumanCenteredAI #AI
Una marcatura temporale per garantire l'informazione fatta dall'uomo (anche con i super poteri che può dare l'#AI) È uno degli strumenti che il settore dell'informazione e i singoli giornalisti potranno utilizzare e che certifica la fonte e la responsabilità di chi l'ha creata. Un modo per dare valore al lavoro umano di ricerca, verifica, scrittura delle notizie. Uno strumento che potrebbe rivelarsi utile nella tutela del diritto d’autore e nel riconoscimento dell’equo compenso per i contenuti utilizzati per l'addestramento dei large language models. Lo individua come uno dei punti centrali la Commissione AI-Informazione voluta da Alberto Barachini e guidata da Paolo Benanti. Per altro già qualcuno lo usa: ANSA fra tutti Su @italiaoggi con Edoardo Degli Innocenti e Marco Angelini spieghiamo di cosa si tratta Il link nei commenti
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Secondo l'ultima bozza del nuovo decreto sulla AI previsto dal governo Italiano, l'inserimento di opere protette dalla legge sul diritto d'autore in dataset o altre strutture di dati, usate per l'addestramento di modelli di intelligenza artificiale, inclusi quelli generativi, sarà permesso a meno che i detentori dei diritti non abbiano specificamente riservato l'uso delle loro opere e materiali. In sostanza si introdurrebbe il meccanismo dell'opt-out. Mi chiedo quanto sarà facile capire se un autore ha dichiarato la sua contrarietà ad addestrare dataset con la propria opera e se sarà possibile tutelare le opere che sono state pubblicate fin qui in oltre 30 anni di Internet... Se questa legge venisse approvata, potrebbero sorgere rischi per il diritto d'autore, principalmente la possibilità che i modelli di intelligenza artificiale utilizzino le opere protette senza un adeguato riconoscimento o compensazione per i creatori?
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Intelligenza Artificiale e Diritto d'Autore Al varo le modifiche della Legge 633/1941 sul Diritto D'Autore, con l'introduzione degli artt. 70ter e 70 quater, per regolamentare il legittimo utilizzo delle opere tutelate, da parte dell'Intelligenza Artificiale, ai fini della ricerca. Se da un lato il disegno legislativo pone regole sull'utilizzo di dati e delle informazioni, dall'altro restano aperte delle questioni annose, che riguardano il rapporto tra I.A. e tutela dei ditti degli autori di opere musicali audiovisive e grafiche. S.O.
Intelligenza artificiale, compromesso sulla tutela del copyright
ilsole24ore.com
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#Tecnologie #DirittidiAutore IA generativa e diritto di autore secondo il DDL n. S. 1146 Il disegno di legge in materia di IA approvato dal Governo ad aprile scorso è stato presentato, con alcune varianti, ed è attualmente all’esame del Senato come atto S. 1146 (il “DDL”). In tema di rapporti tra il diritto di autore e l’IA, specie generativa, il DDL prevede: 🌐 Lato input, l’inserimento di un nuovo articolo 70 septies nella LDA, che consente la riproduzione e l’estrazione di opere e materiali protetti a mezzo di modelli e sistemi di IA generativa in conformità agli articoli 70 ter e 70 quater sull’eccezione di estrazione di testi e dati. La norma proposta, in linea con l’AI Act (v. articolo 53.1 (c) e i considerando da 104 a 106) costituisce un chiarimento, espresso anche a livello nazionale, volto a rendere libere, a determinate condizioni e previa verifica dell’assenza di opt-out degli aventi diritto, le operazioni di raccolta, copia e conservazione di opere e materiali protetti nei set di dati di ingresso e di addestramento dei modelli e sistemi di IA generativa; 🤖 Lato output, alcune modifiche all’art. 1 della LDA, mirate a definire le opere protette dal diritto di autore come opere dell’ingegno “umano” che, se realizzate con l’ausilio dei sistemi di IA, devono comunque essere dotate di carattere creativo o, secondo la nuova norma più vicina alle nozioni europee di creatività, devono costituire il “risultato del lavoro intellettuale dell’autore”. La norma proposta, che non ha un suo equivalente nell’AI Act, non modifica le nozioni di opera dell’ingegno e creatività già testate dalla giurisprudenza italiana (v. recentemente la Corte di Cassazione nel caso Biancheri contro RAI: il nostro post è disponibile qui: https://lnkd.in/dxcqghYa). Costituisce però una puntualizzazione della natura antropocentrica della protezione di diritto di autore, che peraltro potrà essere utile anche nella valutazione della proteggibilità delle opere dei creatori digitali, frettolosamente qualificate dalla Legge sul Made In Italy 206/2023 come “opere originali ad alto contenuto digitale”. Perché, in fondo, non sempre l’intelligenza è creatività o, meglio, “la creatività non è altro che un’intelligenza che si diverte” (Einstein). #CosmoIP #CosmoLegalGroup #CLG #AI #Output #DirittidiAutore #Copyright #CLA #CreativeLawAlliance
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