Segnate in agenda: 26 luglio 2024. Quando sarà, dateci un occhio e poi rispondete alla domanda che vi faccio qui. Il 26 luglio inizieranno le Olimpiadi di Parigi. Naturalmente si prevedono numeri record: ~ 10.500 atleti; ~ 32 sport ( di cui 4 nuovi); ~ 5.084 medaglie; ~ 39 sedi; ~ 8.876 nuovi alberi; ~ un’audience di oltre 3 miliardi di persone; ~ 15 milioni di visitatori nei 18 giorni di gare. E poi: ricaduta di notorietà e immagine per la città, per la Francia e, a cascata, per le varie produzioni riconosciute come tipiche del Made in France -lusso, vino, cibo, ecc. Tutti ci aspettiamo che moltissimi brand useranno le 329 gare come vetrina speciale per le loro produzioni: abbigliamento, tecnologici, auto, mezzi di pagamento, cibi, bevande -quasi nessuna categoria sarà assente. Tutti ci aspettiamo che molti campioni olimpici diverranno, a Giochi conclusi, testimonial pubblicitari pregiati - quindi li vedremo sorridere, allenarsi, esultare a beneficio di qualche brand. Tutti ci aspettiamo che, durante la cerimonia di apertura, qualcuno rinverdirà la polemica se la città di Roma abbia fatto bene, o meno, a ritirarsi dalla candidatura ad ospitare proprio questi Giochi. Da una parte, insomma, c’è un evento sportivo -e gli alti costi organizzativi connessi; dall’altra c’è la capacità dell’evento di generare, direttamente e indirettamente, dei flussi economico-finanziari straordinariamente rilevanti. Osservando tutto ciò, data la magnitudine di questi secondi, viene da chiedersi se l’Olimpiade sia ancora un fatto sportivo abilitato dal denaro, o un fatto economico abilitato dallo sport. Master in Marketing Management MUMM Sapienza Luiss Business School Eurispes - Istituto di Studi Politici Economici e Sociali Harvard Business Review Italia
La seconda Mattiax!
E noi ringraziamo la Raggi, il suo partito e la sua amministrazione per aver declinato questa opportunità…
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10 mesiCaro Alberto , Roma non sa potenziare la capacità di fare marketing attraverso lo sport, ma in ogni caso hai ragione le due cose, ossia l'economia abilità lo sport ei brand abilitano i sportivi, certamente non è una novità.