Attendevo da tempo questo libro di Peter Agstner, che adotta una prospettiva nuova ed obiettivamente stimolante: lo leggerò con grande interesse!
Con quest’opera monografica si chiude un lungo periodo di ricerca, durante il quale confido di avere dimostrato questo fatidico "Stehvermögen" di cui alla dedica indirizzata ai miei genitori. https://lnkd.in/dECvvj3F Il lavoro intende indagare il tema dei conflitti tra soci nelle società di capitali chiuse, non tanto – come spesso accade – per fornire un ricettario di clausole utilizzabili per fare fronte alle comuni situazioni di contrapposizione endosocietaria (abuso di maggioranza o di minoranza, stallo decisionale), ma per indagare le ragioni più profonde dell’emersione di simili contrasti e il ruolo rivestito dal giudice e dal legislatore nella regolazione degli stessi. Sullo sfondo, come emerge dal sottotitolo, si staglia il tema di vertice della dialettica tra fallimenti (empiricamente dimostrati) dell’autonomia statutaria e legittimità e grado di estensione degli interventi paternalistici “correttivi”. In tal modo si vuole affrontare quello che è stato descritto da uno dei più insigni esponenti della giuscommercialistica moderna come la “wohl schwierigste Frage des Gesellschaftsrechts” (Karl Wieland). Tutto ciò avviene con approccio fortemente interdisciplinare, facendo tesoro dei saperi scientifici più vari (economia comportamentale del diritto in primis, neuroscienze e psicologia sperimentale, empirismo, filosofia), non per abdicare al ruolo (fermo) di “giurista” più tradizionale, ma per dare luogo ad una profittevole operazione ermeneutica di tipo “circolare”, una specie di fertilizzazione epistemologica reciproca “[vom] Positiven hinaus, um in das Positive wieder hineinzukommen” (Feuerbach), consapevole appunto, come dice Popper, che “la nostra conoscenza ha fonti di ogni genere, ma nessuna ha autorità”. Forse non a tutti piacerà, ma come ha avuto modo di dire un autorevole giurista della nostra materia (che ha dedicato il suo prezioso tempo alla lettura di parte del mio lavoro), occorre fare ricerca non per compiacere, ma perché si crede in quello che si scrive. E proprio in questa prospettiva dovrà essere valutato il mio modesto apporto a questo tema di così grande rilevanza teorico-pratica.
Grazie Alessandro M. Luciano, confido nel tuo giudizio clemente.
Full Professor of Business Law Professore ordinario di diritto commerciale presso Università G. d'Annunzio di Chieti-PEscara
5 mesiCongratulazioni 👏