Post di Andrea Martinelli

"Porsche Boxster elettrica, la rivoluzione è vicina" 26 Dicembre 2024 Porsche Boxster con motori a benzina non si può ordinare da tempo in Unione Europea e la casa automobilistica tedesca ha già deciso che la nuova generazione cambierà radicalmente perché sarà elettrica. Via il motore a benzina per far posto ad un powertrain elettrico. Si tratta di un grande cambiamento per uno dei modelli più apprezzati del marchio. Come per la Macan, il futuro della Boxster sarà quindi all'insegna dell'elettrico. PASSAGGIO EPOCALE Per Porsche Boxster si tratterà di una vera e propria rivoluzione, un passaggio epocale che dovrà essere "digerito" da parte dei clienti della casa automobilistica tedesca. La nuova generazione di questa sportiva sarà quindi tutta nuova anche se l'aspetto continuerà a presentare un legame con il passato. Infatti, le foto spia della sportiva viste fino a questo momento mostrano una vettura con un look che richiama quello del modello endotermico. Sebbene ancora camuffata con pellicole ed elementi posticci, il design appare "tradizionale". Anche se non troveremo più il motore boxster, sembra che non ci sarà una rivoluzione stilistica. Per lo sviluppo della nuova Porsche Boxster elettrica, la casa automobilistica tedesca ha attinto a pieni mani dalla sua esperienza in Formula E per ottimizzare powertrain, dinamica di guida e frenata rigenerativa. Il progetto della roadster elettrica è tutto nuovo e questo ha permesso ai tecnici Porsche di sviluppare alcune scelte particolari per continuare ad offrire la classica esperienza di guida delle vetture a motore centrale. Per questo, il pacco batteria è stato collocato dietro al conducente ma davanti all'asse posteriore.

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🚙 ANALISI APPROFONDITA: Porsche Macan Elettrica 2024 - Il Futuro del Lusso Sostenibile Ho incontrato chi ha appena concluso una settimana di test intensivi con la nuova Porsche Macan completamente elettrica. Ecco le nostre considerazioni: ✅ 639 CV di potenza sostenibile ✅ 0-100 km/h in soli 3 secondi ✅ Autonomia reale: 500+ km ✅ Ricarica: 10-80% in 22 minuti Ma i numeri raccontano solo metà della storia. Ciò che mi ha davvero colpito è come Porsche sia riuscita a: 1)Mantenere il DNA sportivo del marchio; 2)Implementare tecnologie all'avanguardia; 3)Garantire praticità per il business quotidiano. Da CEO e appassionata di innovazione, posso affermare che questa non è solo un'auto: è un manifesto di come il lusso sostenibile plasmerà il futuro della mobilità executive. Leggi l'articolo 👇👇 https://lnkd.in/dqeFKJeq #AUTOELETTRICA #PORSCHEMACAN #SUV | #UOMOEMOTORI

🏇⚡Supercar elettriche: Ferrari e Lamborghini in corsa verso il futuro. Ma chi guiderà davvero? Le scommesse. E chi scommette? Beh, o si vince o si perde tutto. Ora sostituite i cavalli con supercar elettriche. Siete pronti per questa nuova corsa? Due purosangue sulla griglia di partenza: da un lato Ferrari, orgoglio italiano e simbolo di passione. Dall’altro Lamborghini, con il suo cuore " tedesco" e solidità. Il terreno? Silenzio, batteria e cavalli elettrici. Non è solo una corsa tecnologica, ma una sfida culturale .Ma chi sta davvero dettando il ritmo in questa gara verso l'elettrificazione? Non è affatto scontato. Ferrari: la prima supercar elettrica ! Nel 2025, Ferrari presenterà il suo primo modello 100% elettrico. 1.000 cavalli, design innovativo e prezzo di almeno mezzo milione. Per Maranello è chiaro: “Non seguiamo il mercato, lo creiamo.” Sarà abbastanza per convincere che il lusso può esistere senza rombo? Lamborghini: il Toro attende ! Lamborghini, invece, sceglie il 2029 con Lanzador, un crossover futuristico da 1.300 cavalli. Stephan Winkelmann, CEO ( ex collega ), spiega: “Non vogliamo stravolgere l’identità.” Ma questo approccio prudente rischia di farla sembrare più "follower" che leader ? Cosa ne pensate ? La domanda finale : Italia contro Germania, si sfidano a San Siro o a Baden Baden ? Rischio contro prudenza: chi guiderà il futuro? Una supercar può davvero essere lussuosa senza emozioni sonore? Ferrari e Lamborghini puntano tutto, ma il cliente del futuro cosa sceglierà? Ora che questi cavalli di razza sono sulla griglia, vi sta davvero bene? 🏇🚗 Supercar elettriche: è davvero un futuro da sogno? Personalmente, mi ricorda un vecchio proverbio: “Non scommettere sul cavallo solo perché ha un bel mantello.... Chi tra voi, appassionati e potenziali acquirenti, ha puntato su un futuro elettrico per le supercar di lusso? Aspetto i vostri commenti ! Riccardo Penna ✒️ solo contenuti esclusivi su auto / business / mindset #Ferrari2025 #Lamborghini2029 #SupercarElettriche #ItaliaGermania #InnovazioneAutomobilistica #FuturoDelLusso Automobili Lamborghini S.p.A. Ferrari

Nel maggio del 1993 la Mercedes sostituisce la 190 con la Classe C. Identificata dalla sigla W202, la Classe C di prima generazione è più spaziosa della progenitrice, seppur più lunga di appena 40 millimetri, offrendo più agio a chi siede dietro. Migliora anche la sicurezza, con il montante centrale irrobustito e l’ossatura della fiancata realizzata in un unico pezzo. Importanti passi in avanti si registrano anche sul fronte della sostenibilità: il progetto prevede che, una volta terminato il ciclo vitale dell’auto, si possa riciclare fino all’85% delle parti che la compongono. Dal punto di vista dinamico, l’assale anteriore a doppio braccio migliora l’inserimento dell’auto in curva e in generale aumenta il comfort e importanti novità arrivano anche sotto al cofano: la gamma al lancio prevede quattro motori a benzina (4 cilindri da 122, 136 e 150 cavalli e un sei cilindri da 193) e tre diesel (4 cilindri aspirati, con potenze di 79, 95 e 113 cavalli). Una novità è la C 250 Turbodiesel, il cui cinque cilindri da 150 cavalli conquista il primato di primo motore a gasolio con distribuzione a quattro valvole per cilindro dotato di turbo ed intercooler.  Menzione a parte per la C 36 AMG, più muscolosa e bassa di 10 millimetri rispetto alla C 280 in allestimento Sport, ne eredita anche il motore a sei cilindri. Gli ingegneri AMG modificano il V6, aumentandone la corsa e l’alesaggio fino a ottenere un incremento di cilindrata da 2.8 a 3.6 litri. L’elaborazione, che prevede anche nuovi pistoni, un nuovo albero motore e un rapporto di compressione più alto, si traduce in una potenza massima di 280 cavalli. L’asticella delle prestazioni si alza al massimo nel 1998 con la C 55 AMG, spinta da un 5.4 V8 da 347 cavalli. Nel 1994 la nuova berlina, mossa da un V6 da oltre 400 cavalli, raccoglie l’eredità della 190 E 2.5-16 nel Campionato turismo tedesco e al debutto, con Klaus Ludwig al volante, è vincente. #c #mercedes #mercedesbenz #mercedesclassec #amg #amgperformance

L’annuncio di una Porsche Boxster completamente elettrica mi lascia perplesso per ragioni profonde legate all'identità e al posizionamento del brand. Porsche ha costruito la sua storia non solo sulla performance tecnica, ma anche sull'esperienza sensoriale che offre al guidatore. Tra questi aspetti, il rumore del motore è sempre stato un elemento distintivo e strategico. Non è un semplice dettaglio ingegneristico, ma una componente centrale del valore percepito dal cliente: un linguaggio emozionale che rafforza la connessione tra il brand e il suo pubblico. Il passaggio all'elettrico, per quanto inevitabile da un punto di vista normativo e di mercato, pone un problema cruciale. La perdita del motore termico e del suo suono iconico comporta il rischio di snaturare un prodotto che ha sempre rappresentato l'essenza della sportività e del piacere di guida. Il rombo del motore, quel feedback acustico che sottolinea ogni accelerazione e rende unica l’esperienza Porsche, non è replicabile in un contesto elettrico. Questo silenzio progettuale, per quanto innovativo, rischia di appiattire il posizionamento della Boxster, rendendola meno distintiva in un mercato già popolato da concorrenti tecnicamente eccellenti ma spesso privi di anima. Personalmente, non avrei intrapreso una scelta così radicale per un modello che incarna valori iconici. Porsche ha sempre rappresentato un equilibrio tra tecnologia, emozione e tradizione; privare la Boxster del suo motore termico significa rompere questo equilibrio e spingerla verso un paradigma progettuale che rischia di alienare il suo pubblico più fedele. La domanda fondamentale è: può una Porsche senza rumore restare una Porsche? La risposta, almeno per me, è tutt’altro che scontata.

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Toyota MR2: una nuova supercar pronta a sfidare Porsche e Lotus Toyota potrebbe stupire il mercato automobilistico con il ritorno di un'icona: la MR2. Le più recenti voci di corridoio, provenienti dalla testata nipponica BestCar, delineano un quadro interessante per gli appassionati delle sportive pure e non elettrificate. La casa automobilistica giapponese starebbe progettando una supercar dal DNA radicalmente diverso rispetto alla sua antenata. Il nuovo modello, atteso per il 2026, si preannuncia con un propulsore quattro cilindri turbocompresso da 2.0 litri, posizionato in posizione centrale, capace di sviluppare la ragguardevole potenza di 400 cavalli (298 kW) nella versione stradale. Per gli amanti delle competizioni, è prevista anche una variante potenziata fino a 600 CV. A differenza delle precedenti indiscrezioni che suggerivano una configurazione a trazione posteriore simile alla GR Corolla, la nuova MR2 dovrebbe adottare un sofisticato sistema di trazione integrale intelligente AWD. Questo rappresenterebbe una significativa evoluzione rispetto all'ultima generazione del modello, uscita di produzione nel 2007. Il posizionamento sul mercato appare ambizioso: con un prezzo stimato intorno ai 70.000 dollari (oltre 60.000 euro), la nuova MR2 si proporrà come alternativa alle blasonate Porsche 718 e Lotus Emira. La decisione di sviluppare una sportiva tradizionale, senza sistemi di elettrificazione, appare in controtendenza rispetto all'attuale panorama automobilistico, ma trova riscontro nelle recenti dichiarazioni del presidente Toyota, Akio Toyoda, che ha espresso alcune riserve sulla transizione totale verso l'elettrico. hdmotori.it

PORSCHE 6 tempi - Porsche brevetta un incredibile motore a combustione inedito a 6 tempi. . Quando parliamo di motori a combustione interna, di solito lo facciamo con i propulsori basati su un ciclo di quattro tempi, perché quello di due è riservato a motocicli e altre applicazioni più leggere. La Porsche ha voluto fare un passo in più ricordandosi di un'idea che non è nuova, ma risale alla fine del XIX secolo, quando Samuel Griffin decise di brevettare un motore con non meno di sei tempi. . Arriverà alla produzione? La ditta tedesca dimostra di voler continuare a scommettere sui motori a combustione interna non solo con i suoi sforzi per produrre carburanti sintetici o con l'ibridazione di modelli iconici come la 911, ma anche con brevetti come quella appena registrata presso l'Ufficio dei brevetti e dei marchi degli Stati Uniti, come riportato da AutoGuide. Pertanto, alle fasi tradizionali di ammissione, compressione, esplosione/espansione e fuga, si aggiungeranno due ulteriori per ottenere benefici molto interessanti. Gli ingegneri Porsche hanno pensato di inserire una tappa aggiuntiva di compressione ed espansione come parte di un ciclo che comporterebbe un altro giro dell'albero a gomito, cioè si parlerebbe di tre giri completi. I documenti presentati descrivono specificamente questo come "sei fasi individuali che possono essere suddivise in due sequenze di tre fasi". I tempi aggiunti si verificherebbero tra le fasi tradizionali di espansione e fuga, quindi la prima sequenza sarebbe ammissione-compressione-espansione, seguita da compressione-espansione-fuga. Per farlo, il brevetto Porsche mostra un pistone collegato attraverso una biella a una ruota planetaria che è comunicata all'albero a gomito e ruota su una sorta di anello. La presenza di questo meccanismo permetterebbe di generare due nuovi punti di stallo superiore (PMS) e inferiore (PMI), in modo che nel corso del ciclo si dispongano di due diversi PMS e due PMI. Cioè, il pistone non arriverebbe così in basso o così in alto all'interno del cilindro per alcuni tempi, come si può vedere nella terza immagine. Dopo tutta questa complessità si otterrebbero più potenza e più efficienza. Alla fine, in un ciclo standard a quattro tempi, solo una delle quattro fasi trasforma l'energia chimica della miscela in energia meccanica. Con il ciclo di Porsche sarebbero due delle sei le fasi che farebbero lo stesso, più la miscela brucerebbe meglio a causa del tempo aggiuntivo. Naturalmente lo svantaggio è la complessità aggiunta. Resta da vedere se i guadagni sono sufficienti per giustificare il tutto. ---------------------- Pubblico questo articolo così come l'ho trovato, così come confesso la mia ignoranza relativamente ad un motore "ciclo sei"

Finalmente qualcosa di nuovo sotto il sole La Porsche ha registrato un brevetto. Detto così sembrerebbe la solita finta notizia per riempire le pagine meno lette di qualche rivista di motori patinata e con la pubblicità ogni due pagine. Ma stavolta c’è qualcosa di nuovo davvero, perché la Porsche non ha registrato un brevetto qualsiasi; la Porsche ha registrato il brevetto di un nuovo tipo di motore a scoppio. Un motore a 6 tempi. Per chi ha un minimo di dimestichezza con i motori a combustione le variabili sono sempre state due: due tempi e quattro tempi. Nelle automobili i 4 tempi sono lo standard e l’unica variabile negli anni è stato il rotativo Wankel. La Porsche ha brevettato un nuovo motore a scoppio, a 6 tempi. Ecco così fa notizia. Praticamente si tratta di un motore che, grazie alla forma dell’albero a gomiti e al fatto che un ingranaggio è parte dello stesso albero, sfrutta il percorso del pistone per effettuare due fasi di scoppio invece che una. L’ingranaggio si muove all’interno di un altro ingranaggio e consente appunto di avere due scoppi per ogni rivoluzione del pistone. Noi ci poniamo due domande, una contestualizzata al momento storico ed economico che stiamo vivendo, l’altra più focalizzata sui contenuti che ci contraddistinguono. La prima è quasi un paradosso.. ma a chi verrebbe in mente di brevettare un nuovo motore a scoppio quando la strada dei motori a combustione sembra, seppure in tempi non brevissimi, ormai segnata? Evidentemente Porsche non crede molto alla transizione così come viene ipotizzata oggi. La seconda domanda è più appassionante.. questo nuovo 6 tempi troverà spazio nel Motorsport? A questa seconda domanda preferisco rispondere con una considerazione; chi avrebbe mai pensato nel 1957 che un giorno un auto da corsa con quel motore Wankel così strano, senza pistoni che fanno su e giù , avrebbe vinto la 24ore di LeMans? A queste domande avremo risposta forse solo tra qualche anno. Nel frattempo magari questa nuova boccata d’aria farà maturare altre nuove idee.. chissà. Noi intanto mettiamo la foto della prima Porsche, perché ovunque si voglia arrivare, non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti. ✍️ Lorenzo Ronchi Bar Motorsport.