Il giornalismo occidentale
Quando parlare di libertà di stampa è un'oltraggio!
Cosa è il giornalismo oggi?
Che missione hanno i giornalisti di oggi?
La risposta a queste due domande sta nelle evidenze del pensiero unico con il quale, quotidianamente, ci troviamo a fare i conti.
Il giornalismo oggi è lo scrivere un pezzo su commissione, spesso pagato a quantitá di parole riferite ad un tema unico imposto da altri e con la linea editoriale già definita.
(E poi si meravigliano se rischiano di esser sostituiti da una IA).
Declinando questo concetto, si può arrivare a vedere veri e propri articoli che sembra parlino di una cosa "tanto per informare" ed invece sono vere e proprie sponsorizzate con tanto di tariffario remunerato a parole, caratteri o lettori / visualizzazioni raggiunte.
In una simile declinazione emerge ovvia la risposta alla seconda domanda:
"Che missione hanno i giornalisti di oggi?"
Se sei pagato per fare un pezzo e per la quantità di parole o visualizzazioni che ottieni, è abbastanza comprensibile quale sia la tua missione:
"sbarcare il lunario"
nel più classico:
"tengo famiglia!"
e, per raggiungere la missione, è imperativo sottostare a questo o quel capo redattore che, su indicazione dell'editore o del Cda dell'azienda, accetta sia il tema da trattare, sia la linea editoriale.
Pensieri propri?
Opinioni basate sui fatti?
Realtà da propagare per "informare"?
"Ma lascia perdere che dovrò pur vivere e dar da mangiare alla mia famiglia!"
Ecco quindi la fine dell'informazione libera e, benvenuta all'informazione finanziata o, se preferite, sponsorizzata.
Avrà mai un giornalista la possibilità/ voglia di scrivere qualcosa di non sponsorizzato?
E chi lo pagherebbe per farlo?
Avrà mai un giornalista dello spazio per trattare temi non sponsorizzati?
Può darsi ma dalla ventesima pagina in poi e, assolutamente, a condizione che non intacchi l'umore di qualche sponsor.
Con questo pantano, l'ufficio propaganda (attenzione: sia di un lato che del suo opposto) trova terreno fertile.
E se qualcuno non si allineasse?
Bhe. I non allineati sono da sempre il problema della propaganda e, in quanto tali, vanno combattuti, accerchiati, denigrati.
Deve essergli dato lo spazio nei dibattiti e nelle trasmissioni TV, solo per poterli accerchiare e far passare da pazzi, dissociati, ingenui o complottisti, con buona pace per il diritto all'opinione, anche se differente da quella autorizzata e con il seppellimento della verità perché, la verità, spesso non porta fatturato.