Fare il medico non può definirsi semplicemente una professione è troppo riduttivo e limitante.Curare le persone è una grandissima responsabilità umana ed etica. Appassionarsi al proprio lavoro aiuta a farlo in maniera rigorosa, competente. Pone il professionista ad esaminare ogni giorno il suo operato e chiedersi cosa può migliorare nel suo saper fare e soprattutto nel saper essere medico.
Top Voice, Executive MBA | Corporate Consultant | Journalist Messaggero | Teacher UniPV | Speaker & Author | Communication Manager xFieraMilano
«Non mi fermo, mi piace troppo quello che faccio». Maria Bruna Lorenzi, medico del pronto soccorso dell’ospedale Torregalli di Firenze, è l’esempio di chi lavora con passione. «Ho chiesto al mio primario e all’azienda sanitaria, visto che c’era la possibilità, di non smettere quando compio 70 anni, a maggio. Chi ha esperienza può essere di aiuto ai giovani, diventare un punto di riferimento», spiega a Michele Bocci su Repubblica. «Ho iniziato come guardia medica, quando non c’erano ancora cellulari e navigatori e curavamo persone da 0 a 90 anni. Poi dalla fine degli anni Ottanta ho lavorato sulle ambulanze del 118. Dal 2007 sono arrivata al pronto soccorso di Torregalli. Si può dire che la mia è stata una vita per l’emergenza», prosegue. Pura passione e dedizione. Buon inizio di aprile! ✔ #RASSEGNALAVOROIT #GRAMMATICANUOVOMONDO #MBAPOWER #LEADERSHIP