Organizzare grandi eventi è un'impresa titanica. Non si tratta solo di spostare centinaia di migliaia di persone, ma anche di coordinare uno staff immenso e tutte le complessità che si nascondono dietro le quinte. Prendiamo come esempio il tour di Vasco Rossi a Milano: sette show completamente sold-out a San Siro, lo stadio di calcio più titolato al mondo. Ogni evento di questa portata richiede una pianificazione meticolosa. Dal momento in cui l'artista mette piede sul palco, ogni dettaglio deve essere perfettamente orchestrato: dal sound check, all’illuminazione, alla sicurezza, fino alla gestione del traffico e dei trasporti pubblici. E non dimentichiamo l'esercito di tecnici, roadies, addetti alla sicurezza e volontari che lavorano instancabilmente dietro le quinte per garantire che tutto funzioni alla perfezione. Ma ieri sera noi di Artena abbiamo deciso di vivere il concerto di Vasco Rossi in modo diverso: come spettatori. E lasciateci dire che è stato me-mo-ra-bi-le. Ci siamo ritrovati a cantare a squarciagola, immersi in quella magica atmosfera che solo il Blasco sa creare. Insomma, per una volta ci siamo goduti lo spettacolo senza il peso della responsabilità organizzativa sulle spalle. Una prospettiva completamente nuova. Grazie, Vasco, per averci ricordato perché amiamo così tanto questo lavoro! ps: a Milano piove da giorni e anche il concerto si è svolto sotto una pioggia incessante. Ma nonostante il tempo inclemente, lo spirito dei fan (e degli organizzatori) è rimasto indomito, e tutto è andato alla grande!
