CARTIERE IN CRISI: QUALE FUTURO? 🔎 📉 La crisi energetica torna a minacciare il settore della carta in Italia: l'aumento dei prezzi del gas spinge le imprese a valutare nuove chiusure tecniche, come già successo tra il 2022 e il 2023, mentre la concorrenza estera e i costi crescenti aggravano un contesto già complesso. https://lnkd.in/detVjEwG #artigrafichereggiane #artigrafiche #agrgroup #cartiere #carta #crisenergetica #packaging
Post di Arti Grafiche Reggiane & LAI S.p.A.
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𝗖𝗮𝗿𝘁𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗿𝗼 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮. 𝖣𝖺 𝗈𝗍𝗍𝗈𝖻𝗋𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗂𝗅 𝗌𝖾𝗍𝗍𝗈𝗋𝖾 𝗌𝗍𝗂𝗆𝖺𝗍𝖺 𝗎𝗇𝖺 𝖼𝗋𝖾𝗌𝖼𝗂𝗍𝖺 𝖽𝖾𝗂 𝖼𝗈𝗌𝗍𝗂 𝗉𝖺𝗋𝗂 𝖺𝗅 𝟥𝟢%. 𝖨𝗅 𝖼𝗈𝗆𝗉𝖺𝗋𝗍𝗈 𝗌𝖼𝗈𝗇𝗍𝖺 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝗅𝖺 𝗉𝖾𝗋𝖽𝗂𝗍𝖺 𝖽𝗂 𝖼𝗈𝗆𝗉𝖾𝗍𝗂𝗍𝗂𝗏𝗂𝗍𝖺̀ 𝗏𝖾𝗋𝗌𝗈 𝗀𝗅𝗂 𝗈𝗉𝖾𝗋𝖺𝗍𝗈𝗋𝗂 𝖾𝗌𝗍𝖾𝗋𝗂. non è ancora ufficiale, e nessuna impresa lo dichiara apertamente, ma il mondo delle imprese della carta sta - nuovamente - valutando quelle chiusure “tecniche” già vissute tra il 2022 e il 2023, quando i costi energetici costrinsero gli imprenditori a fare valutazioni drastiche, partendo dalla considerazione pratica che quando il prezzo del gas è troppo alto non conviene più produrre. Sembrava un ricordo superato, ma l’inizio del 2025 ripropone lo stesso spettro: l’impennata fuori controllo dei prezzi del gas. Le prossime settimane saranno quelle cruciali, in molte aziende, per prendere una decisione. 𝑬 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒎𝒑𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒂𝒗𝒓𝒂̀ 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒆? 𝑯𝒂𝒊 𝒈𝒊𝒂̀ 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒓𝒓𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒊 𝒓𝒊𝒑𝒂𝒓𝒊 𝒆 𝒈𝒂𝒓𝒂𝒏𝒕𝒊𝒓𝒕𝒊 𝒖𝒏 𝒃𝒖𝒏𝒊𝒏𝒆𝒔𝒔 𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒐 𝒅𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒄𝒂𝒕𝒊 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒄𝒆𝒅𝒖𝒓𝒆? 𝑰𝒍 𝒎𝒐𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒓𝒄𝒊 𝒆̀ 𝒂𝒅𝒆𝒔𝒔𝒐, 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒊!
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Articolo della Settimana precedente su sole24ore . Da Ottobre 2024 per il settore stimata una crescita dei costi pari al 30%. Il comparto perde anche di competitività verso gli operatori esteri. Oggi la carta che arriva da altri Paesi copre già il 55% del fabbisogno nazionale. Ovviamente questa é una conseguenza dei costi energetici , visto che in altri Paesi grazie al nucleare e l'uso di energia verde ci sono dei costi piu bassi .
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Le cartiere non sono esattamente soggetti con produzioni elastiche rispetto alla domanda e piuttosto che abbassare i prezzi, taglieranno l'offerta. Ormai al livello dei prezzi pre 2020, non torneremo più (o meglio, se ci tornassimo, potrebbe non esserlo per effetto di accadimenti oggi desiderabili). Il grande tema, almeno per l'Italia, rimane, come sempre, il costo dell'energia e l'efficientamento della produzione.
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Da allarme preventivo ai primi caduti, il passo è stato breve. Per ora, sempre relegato nelle pagine regionali lombarde. Non sia mai che la realtà rovini la narrativa. Donald Trump non è nemmeno insediato. Ad oggi, i suoi dazi non esistono, se non come minaccia. Quanto sta già accadendo, ha molto a che fare con l'Ucraina. Ha molto a che fare con i sedici pacchetti di sanzioni contro la Russia dell'UE. E nonostante i quali, la medesima Europa nel 2024 ha importato gas russo per un controvalore record. Autolesionisti e ipocriti. Ora però si abbassano le saracinesche. Ora sono Assolombarda e l'assessore all'Industria della Regione Lombardia, Guido Guidesi, a chiedere un intervento dell'Europa per bloccare la speculazione sui prezzi energetici. La speculazione, una figura mitologica. Buona per ogni stagione. Perché bastano i numeri per sbugiardare chi la agita. Dati ufficiali relativi a dicembre 2024: 135 euro il costo di un MWh in Italia, il 35% in più rispetto alla Francia, il 25% in più rispetto alla Germania e il 21% in più rispetto alla Spagna. E mentre parliamo, l'acciaieria bresciana Ori Martin ha sospeso l'attività e messo in cassa integrazione 500 addetti. Prossime in lista, le Fonderie Montini di Travagliato, le Cartiere Toscolano, la Feralpi Lonato e le Fonderie di Torbole. Solo nel Bresciano. E il governo, cosa fa, a parte giocare a "Ecce bombo" (mi si nota di più se vado o se non vado?) all'Inauguration Day della nuova Amministrazione USA? Scorpora dal calcolo ISEE le detenzioni di BTP e altri titoli di Stato fino a 50.000 euro. E casualmente, il giorno dopo il Tesoro presenta il nuovo prodotto retail, BTP Più, nome da complesso vitaminico che andrà in asta a metà febbraio. Immediatamente, i giornali sono tornati in modalità prospetto informativo. Banche e assicurazioni che li controllano devono tenersi buono il palazzo di via XX Settembre. E occorre collocare tanta carta al Signor Rossi, perché sono soldi. La logica? Quella del giovedì all'asilo. Almeno nel mio, quando il menù prevedeva la coppetta di gelato panna e cioccolato. Ma solo se avevi mangiato tutto. Verdure in testa. Le quali, stranamente, di giovedì erano presenti ovunque. Vuoi la cedola alta? Ti tieni il BTP dopo i primi quattro anni e vedrai che lievitazione. Nemmeno il Pane Angeli! Altrimenti, tanto per dimostrarti che lo Stato non vuole rifilarti una fregatura, dopo i primi 48 mesi, puoi tranquillamente scendere dalla giostra e richiedere il capitale. Avendo ottenuto briciole. E quale banca ti consiglierà di scappare dopo soli 4 anni, rinunciando all'El Dorado del retail di Stato? Ecco di cosa si preoccupa il governo, inteso come rappresentante temporaneo dei conti pubblici: preservare lo status quo. Fino all'insostenibilità. La quale, però, verrà accelerata proprio dalle saracinesche di abbassano. Come alla Ori Martin di Brescia. Nei commenti trovate il link per sostenere questi post. Che sostengono quelle fabbriche. E non il DAX dei record sulle macerie macro.
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#riflessionidifinesettimana Interessante questo articolo del Il Sole 24ore che denuncia questa tendenza di crisi del settore cartario italiano. Di Blas e De Iuliis (due direttori di cartiera di cui uno ho il piacere di conoscere personalmente) parlano di fermate "produttive tecniche" con conseguente diminuzione della produzione pari al 30% dovuta per lo più dall'aumento del costo dell'energia, in alcuni casi addirittura del 40/50%. Leggo che una delle situazioni studiate sia un impianto interno alle cartiere dove produrre energia dal macero, fattibile se un impianto del genere lavorasse h24 (con quello che costa avviarlo e spegnerlo ogni volta), oltre ovviamente al costo dell'impianto stesso ed il materiale umano per gestirlo. Nel 2024 come afferma lo stesso articolo è avvenuto il sorpasso della "carta importata" , ben il 55% del fabbisogno nazionale. Laddove il costo di produzione è inferiore si ha possibilità maggiore di sviluppare e fare ricerche nell'ambito dell'innovazione, cosa evidente che non possiamo permetterci. [...] Gli imprenditori del settore chiedono inoltre l’attuazione effettiva della gas release e anche la tutela delle esportazioni delle materie prime, il macero che, sottolinea Poli «viene virtuosamente riciclato in Italia e poi esportato in Paesi lontani, con dispendio di energia e di CO2 nei trasporti. [...] Anche se 1 è meglio di 0 credo che solo questo non basti. Intanto le conseguenze vanno anche nell'occupazione, con aumento degli ammortizzatori sociali e nei casi più gravi al fallimento stesso della cartiera, non è di molto tempo fa un mio post a riguardo. Con circa 162700 addetti diretti e più di 16600 imprese operanti nel settore la questione "carta" non va assolutamente trascurata, la sola "qualità italiana" non basta, vedi Fabriano, va trovata una quadra su più fronti e va trovata al più presto. #industria #cartiera https://lnkd.in/danSC9WF
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Torna il classico appuntamento del venerdì con la poco invidiabile classifica degli sprechi di Sebastiano Barisoni. Al primo posto i dati sull’evasione dell’Imu: 5 miliardi di euro non pagati su immobili per un valore fiscale di 494 miliardi. A seguire le solite truffe, da quella sui bonus energia a quella con sede a Trento dove un uomo ha noleggiato 1200 euro (senza pagare il canone), per poi rivenderle e una volta scoperto scappare a Taiwan. C’è spazio anche per un caso record di Fisco lumaca, con una cartella esattoriale per un’officina chiusa nel 2004. All’ultimo posto la notizia del sequestro dei caratteristici chioschi intorno agli scavi di Pompei: le 46 attività erano senza licenza da decenni. Ascolta la classifica degli sprechi a questo link: https://lnkd.in/dXfsZfap #Radio24 #FocusEconomia #classificadeglisprechi #evasione #truffe #bonusenergia #Fisco #sequestro
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Billoo ha successo perchè sta diventando una funzione sociale, un modo per potersi difendere attivamente dai costi elevati dell'energia! Per questo volerà ancora di più! Ministero dell'Economia e delle Finanze Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente
Siamo felici che un giornale prestigioso come La Repubblica indichi Billoo come una fonte autorevole per fornitore un con tributo al servizio molto ben fatto che hanno pubblicato. Billoo non è solo una start-up che orami sta volando ( oltre 160.000 iscrittti) e campagne di marketing azzeccate ( come quella che abbiamo nel mese di Giugno) ma è anche una fonte professionale a testimonianza che prima di tutto vengono i contenuti e senza è difficile costruire qualcosa di serio e duraturo. Grazie e complimenti a tutto il team di Billoo!! #energia #mercato #italia #spread #pun https://lnkd.in/eQd9QFJd
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Nel primo trimestre del 2025 la #bolletta elettrica per il “cliente tipo” servito in #MaggiorTutela, il servizio disponibile per i soli #clientivulnerabili, aumenterà del 18,2%. L’incremento è principalmente dovuto al perdurare delle tensioni geopolitiche e al rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’#energiaelettrica. Nonostante questo, la spesa annua del cliente tipo vulnerabile tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025 sarà di 523 euro, -2,1% rispetto al periodo precedente (1° aprile 2023 - 31 marzo 2024). Scopri di più nel comunicato stampa: https://lnkd.in/dEjQzwcg
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🔴 #allarme #competitività per il settore cartario italiano Oggi su #ilsole24ore a firma di #saramonaci "#carta, comparto in crisi (a rischio #competitività). la produzione arranca e il fatturato scende" ✅“Dobbiamo pareggiare velocemente le attenzioni che gli Stati limitrofi, ed extra UE, prestano alle bollette di gas ed elettricità delle rispettive industrie energivore per rimanere competitivi. A rischio 19.000 addetti diretti, impiegati in 152 impianti cartari ma se estendiamo il dato alla filiera gli addetti complessivi sono oltre 160.000. Per questo, chiediamo al Governo l’attuazione del gas release (che avrebbe dovuto essere operativa nell’ottobre 2024) e l’applicazione dell’electricity release di luglio 2024, con la previsione di meccanismi che accelerino gli investimenti in decarbonizzazione” evidenzia il Presidente di #Assocarta lorenzo poli. Assocarta/Massimo Medugno Piero Gattoni Tiziano Giuseppe Pieretti GSE (Gestore Servizi Energetici) Claudio Busca Enrico Sbandi Carlo Lusi Marco Frittella Federazione Carta e Grafica Adolfo Urso
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