🎄 Buon Natale e Buone Feste da DIESIS! 🎄 In questo periodo speciale, vogliamo condividere con voi un messaggio di gratitudine e speranza. Ogni giorno lavoriamo per costruire un futuro in cui autonomia, inclusione e opportunità siano alla portata di tutti i ragazzi e le ragazze autistici. Grazie a chi crede in noi, a chi ci sostiene e a chi condivide i nostri valori: siete parte di una comunità che rende possibile ogni piccolo, grande traguardo. 🌟 Che queste feste portino a tutti gioia, serenità e la forza di continuare a credere nei sogni e nella bellezza dell'unicità. ✨ Buone Feste e un felice anno nuovo da tutto il team di DIESIS! ✨ . #autismo #autonomia #spettroautistico Roberto Sacco' Luigi Moranduzzo paola tecchiati Paola Bonora Micol Vessia
Post di Associazione DIESIS a.p.s.
Altri post rilevanti
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L’impresa più difficile dell’essere genitori è lasciare che le nostre speranze per i figli abbiano la meglio sulle nostre paure. Ritmo è sponsor e sostenitore del BLABLAFestival dell’infanzia che quest’anno avrà come tema “Mitici! (i genitori di oggi)”. 18, 19, 20 ottobre, tre giornate piene di appuntamenti per approfondire varie tematiche legate al rapporto tra i genitori ed i bambini, luoghi, avventure.. https://lnkd.in/e75fYhB7
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Pensare ai propri collaboratori è nel dna di banca Mediolanum
😮 I primi bambini iscritti sono ormai ventenni… 🎨 Chissà che ricordi avranno oggi di tutte le attività che ogni anno abbiamo organizzato nel 𝐁𝐚𝐛𝐲𝐌𝐞𝐝: 𝐥'𝐚𝐬𝐢𝐥𝐨 𝐧𝐢𝐝𝐨, 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐮𝐬 𝐝𝐢 𝐁𝐚𝐧𝐜𝐚 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐨𝐥𝐚𝐧𝐮𝐦, che accoglie i figli delle nostre persone! 🔢 Arrivati al 𝟐𝟎° 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐰𝐞𝐥𝐟𝐚𝐫𝐞 che permette ai genitori 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐢𝐮𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐚 𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨, avremmo voluto contare tutto quello che è successo, fra giochi, pisolini e scivoli, per non dimenticarci nessuno di questi splendidi momenti. 💙 𝐂𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐢 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐮𝐜𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞: il resto lo potete trovare nella vita di chi è passato di qui, è cresciuto, e ora si porta un pezzo di questo posto così speciale nel cuore. #WeAreMediolanum
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Da cronista, ex animatore diocesano, organizzatore di eventi per bambini e papá (come Anisa, Isabella ha sette anni) la tragedia di Caraglio non mi ha lasciato indifferente. Ho scritto una riflessione sulla Gazzetta di Saluzzo. Dovremmo fare un patto. Non esserci utili l'un l'altro, ma “stare” insieme. Alla luce della tragedia del bioparco di Caraglio, una riflessione è necessaria. La frenesia del lavoro, ormai bi-genitoriale, rende ogni forma di prolungamento della scuola (Estate Ragazzi, campi estivi, Grest,...) un indispensabile supporto per la gestione della quotidianità. Per questo Comuni, parrocchie, scuole private e associazioni cercano, con ancora più slancio dopo la pandemia, di proporre programmi per ogni età e servizi di pre e post ingresso che a volte hanno l'amaro gusto del "parcheggio". Mamme e papà lo sanno, non si può fare altrimenti... e (a volte) è vero. Molti volenterosi ragazzi, coordinati da educatori, cooperative o realtà associative territoriali, rappresentano la parte operativa di questo meccanismo: fanno esperienza, guadagnano qualche soldino, ma non di rado finiscono per essere un ingranaggio piccolo con una responsabilità troppo grande. Non nascondiamoci dietro a un dito: questo meccanismo tiene in piedi per una logica di mercato: c'è una forte domanda e quindi si sviluppa un'offerta sempre più variegata. C'è un indotto economico mica da ridere. E c'è un tacito assenso tra le parti. Tutti contenti, finché non succede qualcosa. Ora che qualcosa è successo, più che stringere le maglie normative (come avvenuto per eventi traumatici recenti come piazza Castello a Torino) forse sarebbe opportuno fare un patto, che annoveri genitori, organizzatori e operatori. Dirsi che sì, è vero, siamo utili l'un altro, ma dobbiamo fare un passo in più: sostenerci concretamente nell'impegnativo compito di (continuare ad) educare i bambini nella stagione estiva. Mamme e papà devono uscire dalla dinamica dello "sbolognamento" dei pargoli, e ritagliarisi qualche ora con i loro bambini, potendo così vivere da dentro dinamiche (relative ai loro figli) di cui spesso sono ignari. Ai coordinatori è chiesta una presenza attiva e responsabile sui luoghi delle attività, ma anche attraverso un più accurato sistema di selezione, monitoraggio, valutazione (ed eventualmente sanzione) del personale. Gli "animatori", anche se giovani, debbono prendere coscienza del ruolo affidatogli: loro sono l'elemento più importante di questa catena, chiamati a prestare attenzione, concentrazione e sensibilità. Saranno doti fondamentali nel mondo di domani, dall'università al lavoro, fino a quando saranno loro stessi genitori. E ogni giorno, ricordiamoci che siamo ognuno il prossimo dell’altro.
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Bellissima iniziativa della scuola dell'infanzia di Genova, un progetto partito a inizio anno che ha come protagonisti cento nonni genovesi over 65, che tornano sui banchi con un compito speciale: far recuperare e riscoprire le radici storico-culturali di Genova ai bimbi delle scuole dell'infanzia, mettendo in comunicazione passato e presente. Come si viveva prima delle app, dei social, dello smartphone, del tablet, delle piattaforme di streaming, degli influencer e del gps? Attraverso giochi, racconti e laboratori, i nonni diventano custodi viventi del passato, guidando i bambini in un viaggio attraverso le epoche precedenti all'avvento della tecnologia digitale. Per le nuove generazioni la conoscenza del passato può costituire un arricchimento utile a maturare consapevolezza e disponibilità verso le differenze, oltre a costituire un vero tesoro da ricevere in eredità. Ogni nonno-educatore avrà l'opportunità di condividere con i bambini le memorie della propria infanzia, giocattoli fatti a mano e modalità di vita oggi divenute obsolete. Questo progetto nasce con l’ambizioso obiettivo di insegnare ai più piccoli il rispetto per gli anziani. I nonni sono l’architrave della nostra società ed è giusto, oltre che doveroso, mettere a frutto la loro esperienza per educare i bambini all’affettività e al rispetto per gli altri. Conoscere il passato attraverso gli occhi degli anziani ci rende più consapevoli del presente e ci guida verso un futuro più inclusivo e rispettoso. Penso che iniziative come questa dovrebbero essere presenti in tutte le regioni d'Italia: i nonni e gli anziani tutti, sono custodi di valori preziosi come la pazienza, la semplicità e la condivisione, che possono arricchire il bagaglio emotivo e cognitivo dei più piccoli. Sei d'accordo? #nonni #anziani #saggezza #cultura #educazione #rispetto #valori
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Presidente Giorgia Meloni, buona festa della mamma! Sono così ingenuo da credere che leggerà questo mio post e che a rispondere sarà Lei direttamente e non qualcuno del suo staff con le solite frasi di circostanza. Le allego qui la graduatoria di ammissione agli asili Nido per l'anno 2024/2025 del Municipio 3 di Milano. Mi rendo conto sono molte pagine, Lasci che le faccia un riassunto: Totale Domande di Iscrizione: 1.104 Posti Assegnati: 621 In attesa di assegnazione: 483 Chi è in attesa di assegnazione può solo sperare che qualcuno rinunci al posto a cui è stato assegnato. Altrimenti legga pure "Domanda respinta". In Italia abbiamo la natalià in decrescita dal 2008, ed anche allora era tra le più basse in Europa, sicuramente non sufficiente a mantenere inalterato il numero di cittadini. Vogliamo aumentare gli asili nido pubblici per dare la possibilità a tutti i papà e a tutte le mamme di non dover scegliere tra carriera e famiglia? Il differenziale di costo tra un asilo pubblico ed uno privato è esorbitante, il rapporto è 1:2 circa. Non tutti se lo possono permettere. E chi non può cosa fa? Affida i figli ai nonni? Ma possibile che debbano essere loro a sopperire alle mancanze dello Stato? E chi i nonni non ce li ha? O non li ha nella stessa città? Bisogna ribilanciare l'allocazione dei fondi per le politiche sociali aumentando quelle a sostegno della famiglia e dei figli (a partire dal primo figli, non dal secondo...). Più asili vuol dire più genitori che lavorano, più capacità di spesa familiare e quindi più PIL. L'inversione della natalità è una condizione "sine qua non" perchè il nostro Paese possa prosperare, ma ahimè, non è una cosa che si può sistemare nell'arco di 1 mandato di Governo. Ma qualcuno deve pure iniziare, no? Vuole essere Lei? Buona festa della Mamma a tutte!
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DELIRIO A SINISTRA: L’ASILO NIDO È FASCISTA. Vesta, figlia di Saturno e di Opi, sorella di Giove e di Nettuno era, per la mitologia romana, la dea del focolare domestico ed era venerata pubblicamente nel tempio di Vesta, i cui resti sono tuttora visibili nel Foro. Il suo culto pubblico consisteva nel mantenere sempre acceso il fuoco sacro nel tempio a lei dedicato, compito affidato alle vestali. La Regione Piemonte ha deciso di “brandizzare” un’operazione di sostegno economico alle famiglie (che, bontà loro, fanno ancora dei figli) proprio richiamandosi alla dea Vesta e ha stanziato 34 milioni di euro per un bonus che consentirà di accedere a nidi, scuole di infanzia paritaria, mense, centri estivi, servizi resi da baby sitter, servizi per persone con disabilità e inoltre ad attività sportive, percorsi di avvicinamento all’apprendimento di una lingua straniera e alle fattorie didattiche.È veramente penoso che certa politica veda il Fascismo in ogni dove, persino tra i pannolini. Questi politici dovrebbero semmai pensare a cose più serie come, ad esempio, alle risultanze di una recente ricerca, svoltasi proprio a Torino, che ha identificato - su un campione di 7.000 famiglie - una quota del 52% (tra quelle composte da italiani) che ignora l’esistenza del bonus asilo nido nazionale (si sale 90% se composte da stranieri). Una misura, quest’ultima, che da sola può valere 3.000 euro all’anno ed alla quale, almeno in Piemonte, si aggiungeranno ora anche i contributi della Regione. La sinistra gender - pronta a difendere desideri sessuali e dimentica dei diritti sociali (anche perchè ormai affetta da una grave forma di paranoia) - dovrebbe essere coerente e chiedere l’abbattimento dei resti del Tempio di Vesta e con loro anche di altre centinaia di costruzioni nelle quali, però, si svolgono innumerevoli attività utilissime al popolo: stazioni, ospedali, scuole, strade, sedi istituzionali di enti pubblici di ogni sorta e molto altro (stadi, cinema, teatri e chi più ne ha più ne metta). Fatevene una ragione: vivete in democrazia, ma abitate i luoghi che il Fascismo vi ha dato. Siate contenti di non averli nemmeno dovuti pagare combattendo o vestendo una divisa: godeteveli, non rompete le scatole con le vostre miserie, rispettate le difficoltà della gente e fatevi vedere da qualcuno bravo (c’è il bonus psicologo e non è stato identificato con nessun dio romano e nemmeno dedicato a qualche personaggio in orbace: usatelo).
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Imprenditrici e imprenditori che vorrei trovare sul mio cammino......
Top Voice, Executive MBA | Corporate Consultant | Journalist Messaggero | Teacher UniPV | Speaker & Author | Communication Manager xFieraMilano
«Ho dovuto scegliere tra famiglia e carriera: ora pago il nido ai miei dipendenti». È l’intervista della settimana: protagonista Paola Veglio, amministratrice delegata di Brovind, l’azienda metalmeccanica con 150 dipendenti di Cortemilia, piccolo paese nel Cuneese. «Uomini e donne hanno i medesimi diritti e doveri familiari. La mia volontà è di agevolare le famiglie, dove entrambi i coniugi lavorano: sto cercando di fare il possibile, dagli orari flessibili, al fornire ai genitori servizi utili, come la retta dell’asilo nido pagata dall’azienda», dice Marta Colazzo sul Bollettino, intervistata anche tempo fa da Luce!. Bellissime le parole finali della manager: «A 44 anni cerco di imparare ogni giorno con umiltà da tutti, ma l’unica cosa che mi interessa davvero è potermi guardare allo specchio e sapere che di fronte ho una donna, di cui probabilmente mia mamma andrebbe fiera». Parole da leggere, bell’esempio ✔ #RASSEGNALAVOROIT #MBAPOWER #LEADERSHIP
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Le festività natalizie rappresentano per noi un'opportunità per applicare una buona pratica di governance, trasformando una scelta aziendale in un gesto concreto di solidarietà e inclusione. Quest'anno nel ricordare ai nostri partner di non effettuare omaggi natalizi, abbiamo scelto di segnalare alcune Onlus che sosteniamo da tempo, offrendo un’alternativa concreta a chi desidera comunque compiere un gesto di generosità. Tra queste, Ventunogrammi, Locanda Dal Barba, Controvento e Anffas Voghera, che si dedicano a persone con fragilità e disabilità, insieme a ESA - Educazione Salute Donna e al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale San Matteo di Pavia, organizzazioni che ogni giorno si prendono cura di molte persone all’interno delle nostre comunità. Crediamo che la condivisione sia il modo migliore per valorizzare ogni gesto. Per questo, eventuali doni ricevuti saranno gestiti con trasparenza e distribuiti alle nostre persone tramite un’estrazione in tutti i nostri siti produttivi. Questa iniziativa ormai consolidata da diversi anni rappresenta il nostro impegno nel rendere concreti i valori che ci guidano, trasformandoli in azioni condivise non solo con il nostro team, ma da quest’anno, anche con i nostri partners e con la comunità. #ABMauri #ESG #Governance #Responsibility #CommunityImpact #Solidarietà #Inclusione #Sostenibilità #Condivisione #ValoriEtici
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Tra venerdì e sabato scorso qualcuno deve essere entrato in Scuola delle stella ha lasciato tutto in ordine ma è andato nei nostri armadi a cercare dove ha trovato iPad e portatili. Insieme ai dispositivi ha rubato i cavi e i dischi esterni con i cavi. Questo significa aver rubato tutti i dati che noi analizziamo per valutare se i bambini stanno migliorando con le attività che facciamo fare loro. Rubandoci questi dati non ci hanno semplicemente privato di tablet, ma di strumenti che erano programmati per fare degli interventi innovativi per sviluppare l’ascolto, le capacità di osservazione e comprensione dei bambini. Altri di questi erano usati con applicazioni particolari per poter agire al posto del linguaggio per i bambini. Si tratta di uno strumento che utilizzavamo per insegnare loro la comunicazione. Questo per noi significa vederci rubato anni di lavoro di ricerca e il lavoro di un anno di interventi per bambini che hanno bisogno di supporti che sostituiscono le parole. Hanno letteralmente rubato le parole dei nostri bambini. Una giornalista ci ha chiesto se volessimo fare un appello ai ladri, ma non lo crediamo sensato perché chi ha deciso di rubare era ben consapevole di farlo all’interno di quello che si capisce benissimo essere un asilo nido. Da questo abbiamo imparato un’amara ma importante lezione perché avevamo l’illusione di poter essere protetti dal fatto di avere la sede in una fattoria in un paese di piccole dimensioni e conosciuti da tutte le persone che abbiamo aiutato. Ci siamo subito dotati di telecamere e sistemi di sicurezza avanzati per tutelarci da eventi di questo tipo. Purtroppo Scuola delle stelle non ha la possibilità immediata di acquistare nuovi dispositivi, per questo l’associazione Errepiù R+ sta raccogliendo fondi. Anche chi pensa di non poter far nulla per noi, in realtà può perché ci sono soluzioni che non costano nulla, come donarci il 5x1000 oppure parlare di noi con la propria comunità. Errepiù R+ è un’associazione senza costi di infrastruttura e fatta da volontari, ogni donazione per noi è essenziale per poter continuare ad aiutare bambini, ragazzi e famiglie che altrimenti non potrebbero avere il supporto corretto. Donare a noi significa avere la certezza di fare un’azione concreta nei confronti della comunità. Per contribuire ad acquistare nuovi dispositivi per i bambini di Scuola delle Stelle clicca qui https://lnkd.in/dm2uBCxS e nella causale scrivi SCUOLA DELLE STELLE. #donazione #sostegno #autismo #bambini
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Questo pomeriggio, a Roma, è avvenuta la proclamazione dei vincitori del Premio giornalistico nazionale Bomprezzi-Capulli 2024 alla sua quarta edizione e nel decimo anniversario della scomparsa di Franco Bomprezzi. È un orgoglio per noi di CBM Italia sostenere il Premio Bomprezzi-Capulli fin dalla sua nascita: da 4 anni infatti ci impegniamo insieme per i diritti delle persone con disabilità, sempre guardando alla nostra guida che è la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite. Da qui nasce anche la ricerca sociale che abbiamo condotto sul legame tra disabilità e povertà in Italia – “Disabilità e Povertà nelle famiglie italiane” – le cui evidenze confermano il nostro impegno nel dover sostenere il protagonismo delle persone con disabilità: le famiglie ci hanno confermato che il disagio sociale e culturale è opprimente tanto quanto se non di più di quello economico. Il nostro impegno vuole essere quindi quello di promuovere sempre di più una cultura dell'inclusione. Uno scenario confermato anche dai dati della ricerca condotta da SWG S.p.A. per l’Osservatorio cittadini e disabilità voluto dal Premio Bomprezzi-Capulli in cui si evidenzia una scarsa presa di coscienza della società italiana sui diritti delle persone con disabilità. Simone Fanti, vicepresidente del Premio, lo dice chiaramente: “Nonostante ci siano stati alcuni miglioramenti, sono gli italiani e le italiane a dirci che ci sono ancora tanti diritti negati, una presa di consapevolezza di vivere in una società non inclusiva”. #disabilità #personecondisabilità #CRPD #premiobomprezzicapulli #francobomprezzi #3dicembre #Osservatoriocittadiniedisabilità
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