Un passo importante per i diritti LGBT+. Oggi è stato firmato un protocollo operativo tra l’Ordine degli Psicologi della Regione Campania (OPRC), Arcigay Napoli Antinoo e Pride Vesuvio Rainbow per avviare una ricerca approfondita nei centri antidiscriminazione presenti a Napoli e a San Giorgio a Cremano. Questi centri, riconosciuti e finanziati dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), operano a favore delle persone vittime di violenza e discriminazione basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
Il protocollo siglato nasce da un impegno comune tra professionisti della psicologia e attivisti dei diritti LGBT+, con l’obiettivo di analizzare e comprendere meglio i fenomeni discriminatori che colpiscono le persone appartenenti a questa comunità. Alla base della collaborazione vi è la necessità di adottare un approccio scientifico per affrontare questioni complesse come la discriminazione e la violenza sulla base dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere.
La ricerca sarà condotta sotto la guida della professoressa Anna Sorrentino, con l’intento di raccogliere dati utili a sviluppare strategie di inclusione e promuovere un benessere psicologico su larga scala. In un contesto sociale dove i diritti delle persone LGBT+ sono ancora spesso messi in discussione, un’analisi strutturata e rigorosa è indispensabile per fornire risposte concrete e supportare chi affronta quotidianamente ostacoli legati alla propria identità.
Le parole delle istituzioni coinvolte
Il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania, Armando Cozzuto, ha sottolineato il valore di questa iniziativa, affermando che il protocollo rappresenta un passo significativo nella promozione del benessere di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere. «È un tema centrale per una società equa e inclusiva», ha dichiarato Cozzuto, ponendo l’accento sull’importanza di una psicologia che sappia rispondere alle esigenze di tutte le persone, specialmente quelle che vivono situazioni di emarginazione e discriminazione.
Anche Liliana D’Acquisto, vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania, ha ribadito la centralità di un approccio basato su evidenze scientifiche. «Lavorare con la comunità LGBT+ richiede competenze specifiche e una solida base di ricerca», ha spiegato. La D’Acquisto ha evidenziato come la ricerca che verrà condotta attraverso questo protocollo non sia solo un contributo teorico, ma uno strumento concreto per migliorare la qualità della vita delle persone LGBT+, che spesso si trovano a fronteggiare discriminazioni multiple, non solo legate all’orientamento sessuale, ma anche ad altri fattori come il genere, la classe sociale e l’etnia.
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Francesco Garzillo, componente del Comitato Pari Opportunità dell’OPRC, ha aggiunto che la