L’assenza di #alberi non è solo un vuoto estetico, ma soprattutto un problema #ecologico. Vedere il prima e il dopo dei nostri interventi di #forestazione, all'interno della campagna #MosaicoVerde, ci restituisce sempre un senso di arricchimento, un po' come quello di cui ha goduto quest'area. Qui siamo a Caravaggio, in provincia di Bergamo: dove c'era una distesa vuota, ci sono 750 alberi in più che stanno crescendo. Una trasformazione visibile che ha trasformato un terreno in difficoltà in una risorsa #ambientale. #sostenibilità #ambiente #CSR
Post di AzzeroCO2
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#PratoForestCity #ForestazioneDiffusa #naturaèsalute Si sono conclusi i lavori nelle prime tre aree del Piano di Forestazione Diffusa, un programma di incremento del #patromonioarboreo promosso all'interno di Prato Forest City, che prevede una strategia di intervento diffusa in tutte le aree di #verdepubblico del Comune di Prato. La prima fase di intervento del Piano di Forestazione Diffusa prevede un finanziamento di 600.000€ per la piantagione di circa 800 nuovi alberi in 20 aree, che sono selezionate sulla base di valutazioni che tengono insieme aspetti di #criticitàambientali e la presenza di popolazone con #vulnerabilitàsociale. In questo quadro i primi tre interventi conclusi corrispondono alle aree più densamente costruite della città, ovvero le frazioni di Borgonuovo, San Paolo e Maliseti. Prosegue l'attuazione del programma #PratoForestCity che dal 2019 guida tutte le azioni connesse alla costruzione di una città in cui la natura venga messa al centro con gli obiettivi di accrescere la #qualitàambientale e la #resilienzauebana nella prospettiva di costruire azioni di #prevenzionesanitaria per una #cittàsana. Questa strategia complessiva si è attuata in moltissimi programmi, promossi direttamente dal Comune o realizzati grazie al coinvolgimento dei privati, grazie ai quali nel mandato in conclusione si ha un saldo attivo di + 4861 alberature (+18% sul 2019), che tiene conto di una molteplicità di aspetti quali nuove alberature, alberature morte e/o sostituite, alberature esistenti censite ed altro: nel corso di un mandato amministrativo il #patromonioarboreo pubblico è aumentato di un quinto e la città di #Prato ha consolidato il suo ruolo di leadership tra le città europee che stanno elaborando strategie innovative per costruire un nuovo rapporto tra uomo e natura. Matteo Biffoni ilaria bugetti Benedetta Squittieri Marco Biagioni
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Accade a Milano nella “Goccia della Bovisa” ed è la prima volta per l’Italia (e una delle poche esperienze in Europa). Sfruttare gli alberi esistenti insieme a nuove specie vegetali da piantare ex novo, per riuscire a bonificare un’ex area industriale attraverso tecniche di fitorisanamento e trasformarla in un parco e in strutture pubbliche da restituire alla cittadinanza...Oggi di quel complesso industriale sono rimasti solo gli scheletri di ferro, immersi nella vegetazione che, piano piano, ha ripreso possesso dell’area e ha dato vita a un bosco spontaneo vasto 18 ettari che insiste su un terreno fortemente inquinato. Proprio l’alto livello di contaminazione dei suoli e la difficoltà di ripulirli dai veleni ha frenato negli anni i tentativi di recupero dell’area. Almeno finora.
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𝐄𝐫𝐛𝐚 𝐚𝐥𝐭𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 ☘️🦋🐝🐞 in 54 parchi di #Milano, dal centro alla periferia, quest’anno sarà mantenuta l'erba alta per favorire la #biodiversità. Su queste aree, per un totale di 1,3 milioni di metri quadrati su circa 19 milioni di verde urbano gestiti direttamente dal Comune, l'erba dei prati sarà mantenuta più alta e gli #sfalci saranno ridotti. 🐛Con la riduzione del taglio dell'erba, infatti, le specie che compongono il prato riescono a completare il loro ciclo vegetativo fino alla fioritura e alla produzione di seme. Lasciare crescere l'erba significa dunque, offrire un #habitat più ricco per #api e #insetti #impollinatori, uccelli e piccoli mammiferi contribuendo così alla diversità biologica delle aree urbane. Inoltre, l'erba più alta trattiene l'umidità, preserva il suolo durante i periodi siccitosi e mitiga l'effetto delle isole di calore. #ambiente #apicolturaurbana Elena Grandi Comune di Milano https://lnkd.in/dQRQZyE7
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LE CITTA' PIENE DI ALBERI SONO CITTA' VIVE. Gli alberi devono aumentare. A Genova invece il Comune continua a tagliarli. L’ultimo caso è quello dei 15 pini di Brignole, da eliminare perché “malati”. Il problema non è solo legato a singoli episodi, in cui alberi ritenuti malati, a volte frettolosamente, vengono abbattuti perché è la soluzione più immediata. Ma che gli alberi abbattuti vanno sostituiti. E a Genova questo non succede. Negli ultimi 6 anni, da quando c’è Bucci sindaco, Genova ha perso 400 alberi. Le priorità di chi governa sono ben altre, evidentemente. Eppure chi amministra deve preoccuparsi degli abitanti e della loro salute. In città che risentono di una crisi climatica in corso, bisogna abbassare le temperature, dare ombra e aria più pulita. Gli alberi fanno tutto questo. Se guardiamo le foto delle piazze di 40 anni fa, erano parcheggi a cielo aperto. Ora molte sono pedonali e nessuno tornerebbe indietro. Non è assurdo, nel 2024, avere città asfaltate ovunque, dove è un’impresa trovare una panchina all’ombra? Serve il coraggio di piantare alberi nuovi. Di togliere asfalto e dare nuovo spazio alla natura. Solo così potremo migliorare le nostre città, e la nostra qualità della vita.
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In tutto il mondo è #Depaving: ridisegnare i paesaggi urbani sfigurati dal asfalto e cemento. Sostituire il cemento con il verde e restituire spazi e marciapiedi verdi alle città. Un antidoto contro gli effetti della crisi climatica. Rinfrescare le città e assorbire e drenare l’acqua piovana in caso di forti piogge. E incrementare la biodiversità, migliorando la qualità dell’aria. Questo l’intento del depaving, pratica che sta ridisegnando il volto di diverse metropoli nel mondo, trasformando luoghi sfigurati da asfalto e cemento in spazi da riforestare. Il termine si riferisce alla “depavimentazione urbana” e consiste nell’atto di rimuovere la crosta dura e impermeabile di parcheggi, strade e cortili, ripristinando il suolo naturale, da ricoprire di erba e specie arboree autoctone. https://lnkd.in/dMUxyAsS
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Hanno la capacità di adattarsi a situazioni ambientali e di suolo avverse, spesso non hanno bisogno di grandi interventi colturali e mantenerli è molto semplice. Stiamo parlando degli #arbusti, vegetali perenni importantissimi per l’#ambiente per almeno tre motivi: 🌾 grazie alle loro radici lunghe e intricate, rendono il #suolo molto più saldo, prevenendone l'erosione; 🌾 con una struttura così compatta, gli arbusti riescono a trattenere le impurità dell’aria in un modo unico nel loro genere, come dei veri e propri filtri naturali; 🌾 le loro fitta quantità di foglie e rami offre rifugio e nutrimento a un'enorme quantità di insetti e piccoli animali, sostenendo così la #biodiversità dell’area in cui si trovano. Ecco perché noi di Arbolia, accanto agli 🌳 #alberi, piantumiamo anche gli arbusti nei nostri #boschiurbani. #diamoradicialfuturo #arbodizionario
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Erba alta a Milano: i pro e i contro della decisione del Comune Come si legge ormai da alcuni giorni il Comune di Milano ha deciso di ridurre gli sfalci dell'erba in alcune aree verdi della città. Questa scelta, che ha suscitato diverse opinioni contrastanti anche n termini politici, ha l'obiettivo di tutelare la biodiversità e l'ambiente. Perciò noi di Ecosistem, specialisti del GreenService da oltre 30 anni abbiamo voluto analizzare i pro e i contro di questa decisione: - Pro: Maggiore biodiversità: L'erba alta favorisce la presenza di insetti impollinatori, uccelli e altri piccoli animali, contribuendo alla ricchezza dell'ecosistema urbano. Riduzione dell'inquinamento: Le aree verdi con erba alta assorbono più CO2 e inquinanti atmosferici rispetto a quelle con erba corta. Minore consumo di risorse: Falciare l'erba meno frequentemente significa risparmiare acqua, carburante e fertilizzanti. Maggiormente fruibile per alcune fasce di popolazione: L'erba alta può creare zone d'ombra e frescura, particolarmente apprezzate in estate da bambini e anziani. - Contro: Percezione di trascuratezza: L'erba alta può dare un senso di disordine e abbandono, creando malcontento tra alcuni cittadini. Difficoltà di fruizione: L'erba alta può ostacolare il passaggio di persone e mezzi, soprattutto in alcune aree come i parchi giochi. Proliferazione di insetti: L'erba alta può favorire la presenza di zanzare e altri insetti indesiderati. Rischio incendi: In caso di periodi di siccità, l'erba alta può seccare e diventare più propensa agli incendi. È importante sottolineare che la decisione del Comune non riguarda tutte le aree verdi della città, visto che In alcune zone, come i centri storici e i parchi giochi, l'erba continuerà ad essere falciata regolarmente. Inoltre, il Comune ha previsto un piano di interventi per garantire la sicurezza e la fruibilità delle aree con erba alta. Tra questi interventi ci sono la manutenzione dei sentieri, la rimozione di erbacce infestanti e la realizzazione di cartelli informativi. In definitiva, la decisione del Comune di Milano di ridurre gli sfalci dell'erba è un'iniziativa che mira a coniugare la tutela dell'ambiente con le esigenze dei cittadini. Come ogni scelta, ha dei pro e dei contro che dovranno essere attentamente valutati nel tempo. #erba #milano #greenservice #biodiversità #ambiente #ecosistem
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Il #camino a #ponte L'importanza della #legna come combustibile, se in alcuni contesti rurali o montani non è mai diminuita, nell'ambito cittadino negli scorsi decenni ha lasciato il posto ai combustibili fossili, soprattutto al metano, perché più comodi da gestire, specie con caldaie autonome, ma i problemi innescati dal cambiamento climatico hanno pienamente rilanciato la legna. Infatti la legna è #naturale, quella da ardere proviene generalmente dal bosco ceduo o dalla manutenzione forestale e non incide sul patrimonio naturale; è #ecologica, quando brucia #emette la #stessa #quantità di #anidride #carbonica #accumulata nella pianta con la #fotosintesi, senza aumentare i gas serra; è #economica, è il meno caro di tutti i combustibili domestici; contribuisce all'#equilibrio #economico delle popolazioni rurali e montane che garantiscono l'ambiente e la sua manutenzione. Il #camino qui raffigurato ha un #design #contemporaneo e minimale, perfetto per un soggiorno arredato con lo stesso stile: il parallelepipedo della #cappa, intonacato con lo stesso colore cipria delle pareti, si innalza sopra il grande #focolare con vista trilaterale, in modo che si possa cogliere lo #spettacolo del #fuoco da ogni angolo del vasto soggiorno, focolare che è #chiuso da #vetri #ceramici resistenti alle alte temperature (fino a 800 gradi), per fornire #altissimi #rendimenti #termici e #bassissime #emissioni #nocive. La parete su cui si appoggia il camino è rivestita di #pietra a spacco, così come è di pietra la grande e spessa #lastra che supporta il focolare e lo "sospinge" come un #ponte proteso nello spazio del soggiorno.
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“Due monconi e un alberello”. 🙄 02/10/2024, 𝗥𝗢𝗠𝗔 Foto originali, ore 8:30. Le azioni episodiche o simboliche non bastano per 𝗥𝗢𝗠𝗔... Altre due piante sono state strangolate al colletto. Una, in fila, foto in basso a sx è ancora viva! Di fronte ad un noto Bar a via degli Orti della Farnesina. Chi di dovere la liberi dal cemento come si è iniziato a fare a Prati. Come si deve fare per tutti gli alberi a 𝗥𝗢𝗠𝗔❗ L’arboricidio, è ancora molto diffuso dentro Roma Capitale. La 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ è disseminata di questi poveri resti: un grottesco arredo urbano che trasmette soltanto rassegnazione. Non occorre essere un Agronomo per capire il termine “agonia”. Il verde pubblico può essere ancora affidato a personale non qualificato tramite subappalti? La risposta è implicita. Quanti danni comporta per gli interessi collettivi tutto questo?, è incalcolabile. Continuo a non parlare di capitozzature per esigenze di sintesi. Le 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ sono 𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆𝒎𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊. Il verde urbano nelle 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ è una scelta strategica di adattamento e mitigazione. Una scelta 𝗩𝗜𝗧𝗔𝗟𝗘. Ogni decimo di grado conta... Nuovi alberi a dimora non bastano senza ordinaria cura, manutenzione, innaffiamento nei primi anni di vita. Che senso ha piantare alberi senza lasciargli adeguato spazio, tagliandogli le radici, soffocandoli con asfalto o altro? Le piante ancora vive oggi, sono molto più preziose rispetto al mettere a dimora nuove piante. Perché passano anni prima che possano offrire i loro servizi ecosistemici. Insisto su un tema, decisivo: la 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗔𝗟𝗘𝒅’𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔 deve dare il buon esempio al resto del Paese. 𝗥𝗢𝗠𝗔 deve avere più servizi, non meno servizi degli altri Enti locali. Le dimensioni contano. Maledettamente. Senza servizi ridondanti, specifici, si spende di più ricominciando a piantare da zero rispetto ad una gestione ordinaria. Ora, va bene tutto, ma non mi si venga a raccontare che per la 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗔𝗟𝗘𝒅’𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔 mancano soldi. Il denaro pubblico viene abbondantemente sprecato in servizi pubblici senza un razionale ogni giorno. …“Please, think the best of me”… Roman Holiday The National #megliodiprima (“prima” è irrazionale, privo di 𝗗𝗔𝗧𝗜, e davvero triste) #economiacollaborativa #neutralitàclimatica2030 #PrevenzioneCivile #Demolizione_Piantumazione (ove necessario, cit Stefano Mancuso) #FreeLucaMercalli #WormApp, lavorare a motore spento è parte sostanziale di una 𝐑𝐈- 𝐄𝐕𝐎𝐋𝐔𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 razionale per le 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀. Nota: vicino alle Piattaforme, per i servizi necessari, non è vietato dalle norme in vigore piantare nuovi alberi 😉 ...“I soldi non sono un problema se vogliamo usarli bene”... ...“Se si riesce a portare dentro i capitali privati nella lotta al cambiamento climatico ci si accorge che non ci sono vincoli finanziari”... Mario Draghi a #Cop26 Rif, Partenariato Pubblico Privato, questo sconosciuto. L’arboricidio non è parte della soluzione:
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𝙾𝙶𝙽𝙸 𝙿𝙸𝙰𝙽𝚃𝙰 𝙷𝙰 𝙻𝙴 𝙿𝚁𝙾𝙿𝚁𝙸𝙴 𝚁𝙰𝙳𝙸𝙲𝙸 Lo sapevi che un bosco di 1.000 alberi assorbe in media 350t di CO2 lungo tutto il ciclo di vita delle piante? In pratica, l’equivalente dei consumi annui di energia elettrica di 451 famiglie italiane… mica male! 🤩 Come le piante hanno le proprie radici, invisibili ma necessarie per il sostentamento e l’ancoraggio al terreno, così noi rafforziamo il nostro legame con il territorio, aderendo alla campagna nazionale 𝐌𝐨𝐬𝐚𝐢𝐜𝐨 𝐕𝐞𝐫𝐝𝐞, con l’iniziativa 𝐏𝐥𝐚𝐧𝐭 𝐚 𝐖𝐢𝐧𝐝𝐨𝐰 🌱. Plant a Window, in collaborazione con Mosaico Verde, la Campagna nazionale per la riqualificazione delle aree urbane ed extraurbane e la tutela dei boschi esistenti, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, è il nostro 𝐏𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 𝟐𝟎𝟐𝟒, che prevede la messa a dimora di 1.000 piante nell’area circostante la sede principale di FINESTRENURITH, a Ginosa (TA). Perché abbiamo scelto di aderire a questo progetto? Perché quando si pensa alle finestre, si pensa alla #casa. E cos’è la casa, se non il luogo in cui trascorrere del tempo di qualità con le persone che amiamo, con la propria famiglia? Ci auguriamo che questo nascente parco extra-urbano diventi un posto che i nostri dipendenti e i nostri concittadini possano considerare “casa”. #finestrenurith #madeinitaly #sustainability #green #parco #puglia
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