Carissimi, oggi vogliamo fare un post un po' diverso rispetto al solito. Non vogliamo focalizzare la nostra attenzione sui nostri prodotti, ma sul fatto che essendo un brand di recente realizzazione, ha bisogno di essere conosciuto! E quale è il metodo che noi riteniamo da sempre il migliore? Il passa parola. Per noi non esiste solo internet, sebbene proprio in questo istante, si stia utilizzando tale canale social, ma ci auspichiamo che con il supporto di ognuno di voi si possa trasmettere il nostro messaggio che di fatto è la base fondante del nostro brand. Che di fatto, ribadiamo, è la nostra filosofia. Filosofia che non è solo quella contenuta nel nostro sito, ma che spesso abbiamo promulgato e promulghiamo tramite i nostri video. Per noi l'abbigliamento è solo lo "strumento" con il quale abbiamo deciso di veicolare il nostro messaggio. Infatti ci siamo definiti da sempre un “Brand Oltre La Moda” per questo, ma anche per molto altro. Abbiamo diversi progetti che vorremmo portare avanti, come descritto anche in un articolo del nostro blog che vorremmo con voi qui condividere: https://lnkd.in/dr5Uty9v Cosi come abbiamo deciso di aprire un canale telegram dove di volta in volta pubblicheremo nuovi video e riproporremo quelli già in rete che trattano proprio i concetti sui quali si basa il nostro brand. Per chi volesse iscriversi e seguirci per dare il proprio sostegno e condivisione vi alleghiamo il relativo link: https://t.me/barjdomi In un momento storico dove siamo tutti connessi, non dimentichiamoci mai che la nostra connessione parte soprattutto dal cuore e dall’anima. Come non va mai dimenticato che ognuno di noi può contribuire allo sviluppo dell’altro. Il Mondo non ha bisogno di competizione, ma di collaborazione che rappresenta da sempre la miglior leva evolutiva e costruttiva. Un grazie speciale a tutti coloro che vogliono insieme a noi abbracciare la filosofia di Barjdomì per vivere e promuovere una realtà che va oltre l’abbigliamento e la moda!
Post di Barjdomì - Abbigliamento e Accessori
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Non perderti la nuova #campagna di Fiido. Dura poco più di 3 minuti e fidati se ti dico che ti lascerà forti sensazioni ed emozioni. 🥺 Consiglio: guardala prima, e poi continua a leggere. Questo spot non è solo un prodotto di #comunicazione: è una rappresentazione concreta di come una #strategia di #marca ben costruita possa tradursi in un’esperienza emotiva, autentica e misurabile. La scelta di ambientare la storia in un contesto intimo, reale e universale - la connessione tra un nipote e un nonno - riflette una comprensione profonda del contesto attuale. Proprio ieri in un bel post, Raffaele Giasi parlava di come la vita scorre sempre più veloce, e in questo contesto il tempo diventa un bene raro. Lo spot, in questo, fa davvero riflettere e pone l’accento sul valore della presenza, intercettando un bisogno collettivo di autenticità e rallentamento. Il #brand dimostra di conoscere le persone, non solo come consumatori, ma come esseri umani con aspirazioni e fragilità. La rappresentazione del legame tra generazioni non è casuale: attinge alla memoria collettiva e alla tensione verso il recupero dei legami familiari, facendo leva su emozioni primarie come l’affetto e il senso di appartenenza. La Brand Value Promise emerge in modo netto e distintivo. Non si parla solo di un prodotto o di un servizio, ma di un valore intangibile: il tempo condiviso e il calore umano come il più grande lusso contemporaneo. La promessa non è dichiarata, ma vissuta attraverso la narrazione: è qui che il posizionamento strategico si traduce in un messaggio universale, capace di risuonare con chiunque. La narrativa non è solo commovente, ma intenzionalmente costruita per guidare chi guarda attraverso una trasformazione emotiva. Dal viaggio del nipote al momento clou nella stanza d’ospedale, ogni scena è pensata per rendere tangibile la promessa del brand. La scacchiera e il maglione natalizio non sono meri dettagli scenici: diventano simboli concreti della promessa di connessione e calore. Ogni punto di contatto è stato studiato per amplificare l’impatto del messaggio. Dalla scelta del formato visivo, che privilegia l’autenticità e il coinvolgimento, alla distribuzione strategica del contenuto sui canali più rilevanti per il target, fino alla misurazione dell’impatto emotivo e delle azioni generate dallo spot. Qui, la fase finale non si limita a raccontare, ma chiude il cerchio attivando la promessa nel mercato. Questo spot dimostra che una strategia di marca completa, dal livello strategico fino alla realizzazione tattica, può creare un ponte reale tra il brand e le persone. È un esempio di come la comunicazione, quando costruita su fondamenta solide, non si limita a vendere, ma cambia le percezioni, tocca il cuore e costruisce valore a lungo termine. - Brand: Fiido. Campagna: "Tutto nelle nostre mani". Pubblicazione: Italia, dicembre 2024. Agenzia: Jack and Rov.
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Ci vuole coraggio per un sacco di cose, #posizionamento compreso. Bisogna cavalcare il coccodrillo anche per #posizionarsi Mi spiego meglio e premetto che il coccodrillo mi è uscito nella grafica prima di scrivere il post, come ogni tanto accade dalle mie parti, ma credo che possa essere abbastanza incisivo. Detto questo, mi riferisco al fatto che molto spesso anche chi conosce i propri pezzi di posizionamento, quelli suscettibili di fare centro nella testa delle persone, fa fatica a dichiararli, fa fatica a tirarli fuori, come se si trattasse di cavalcare un coccodrillo a mani nude. Mi riferisco al fatto che spesso non riusciamo a dire cose, perché abbiamo paura di tirarcela, temiamo che qualcuno possa dire: “ma tu guarda questa qui...” e intanto chi ha il coraggio di dire, anche mentendo, sguazza trionfante in mezzo ai coccodrilli, mentre tu stai a riva. Purtroppo la nostra educazione spesso ci porta a tenere la testa bassa, il mento rivolto a terra e un cappello a falde larghe che copre bene la Meraviglia. Ho fatto a lungo parte del club e in parte credo che ci sia anche un minimo di fondamento, perché non a tutti piacciono coloro che le sparano grosse. Tuttavia se una cosa è vera, perché non dirla? Ecco. Ecco perché in questi giorni ho deciso che è arrivato il momento di abbracciare il mio coccodrillo e iniziare a cavalcare insieme. L'ho fatto e ho preso il coraggio di dire che sono la prima in Italia ad aver specializzato il #brandpositioning esclusivamente per i #professionisti. Ammetto che mi fa ancora salire un brivido dire questa cosa, tanto che non mi sono sentita di lasciarla nella headline, ma l'ho scritta e tenuta invece nelle informazioni e anche nella home del sito. Ho preso il coraggio di chiamarlo con il suo nome: #freelancepositioning So che è vero quello che dico, perché sono in tanti a fare marketing specializzato per #freelance, ma non fanno brand positioning nel senso tecnico del termine. So che è vero perché sono in tanti a fare posizionamento, ma non ho visto nessuno che lo ha declinato filo per segno solo per i professionisti ed assicurato che non è la stessa cosa parlare di panettoni e di persone. So anche quanto è utile tutto questo, perché sono le fondamenta di qualunque marketing operativo, che senza fondamenta è campato in aria. So anche quanto è utile per me dire questa cosa. Quindi ho iniziato a mettermi in groppa al coccodrillo e da ora in poi camminiamo insieme, senza voltarci indietro. Il mio posizionamento non è tutto qui credimi, ma era comunque importante riconoscere e dichiarare questo pezzo. Era importante parlarne anche per dirti che se hai qualche coccodrillo nascosto, sarà il caso di tirarlo fuori. Se hai problemi, sappi che li stano e li addomestico per benino (soprattutto per gli altri). Aspetto coccodrilli in commento.
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💡 Per i giovani sei invisibile come Willem Dafoe? Un recente episodio sui social ci insegna una grande lezione: non basta l’esperienza per essere riconosciuti. Proprio come Willem Dafoe, non riconosciuto da un giovane TikToker nonostante una carriera cinematografica straordinaria, anche gli agenti #immobiliari devono affrontare la sfida di parlare alle nuove generazioni. 🔑 Per essere rilevanti, bisogna adattare il linguaggio, i canali e il messaggio. Non si tratta solo di essere presenti, ma di essere riconoscibili e significativi. 🚀 Vuoi mantenere giovane la tua attività? Nella newsletter #bentornatolunedì trovi tutto ciò che ti serve per essere “libero e produttivo” nel settore #immobiliare: ✔ Pensieri fuori dagli schemi per anticipare il mercato. ✔ Tecnologie e strumenti innovativi per ottimizzare il lavoro. ✔ Ispirazione e competenze per guidare il cambiamento. 👉 Iscriviti ora e ricevi gli ultimi 3 articoli pubblicati: //bit.ly/newsletter-gerardo
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Perché l'umorismo fa bene ai brand? Nella 71esima edizione dei Cannes Lions International Festival of Creativity ha fatto notizia l'introduzione della categoria "Use of Humour" per celebrare l'arte dell'umorismo nelle comunicazioni di brand. Un'iniziativa volta a valorizzare quei progetti che utilizzano la satira e il divertimento per creare connessioni con il pubblico. I motivi dietro questa scelta sono chiari: una ricerca condotta da Spikes in collaborazione con la società di analisi dati YouGov evidenzia che l'#umorismo è il fattore più prominente dietro molti dei commercial più popolari nella storia moderna, superando elementi come il #messaggio, la #sorpresa e la #novità. E sebbene l'uso dell'umorismo nella pubblicità sia diminuito negli ultimi anni, la ricerca mostra che sta tornando in auge. Rob Baird, co-fondatore e CCO dell'agenzia pubblicitaria Preacher, ha dichiarato di recente ad #ADWEEK: "Sia gli addetti ai lavori che il pubblico desiderano questo tipo di intrattenimento. Insieme ai video di animali carini, è il tipo di contenuto che condividiamo più spesso con i nostri amici”. La pubblicità è anche una forma d'arte che deve saper prima di tutto emozionare, ispirare, essere memorabile: ecco perché in #ZooCom puntiamo spesso su attivazioni speciali in cui la componente dell'humor viene integrata. Crediamo fermamente che il nostro lavoro debba essere capace di lasciare un segno. L'umorismo, con la sua capacità di creare legami emotivi e duraturi, è uno degli strumenti più potenti a nostra disposizione per raggiungere questo obiettivo. Perché alla fine ciò che conta davvero è come facciamo sentire le persone.
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Da dove nasce un grande brand? ✨ Quando leggiamo le storie dei grandi brand delle volte ci aspettiamo che la maggior parte abbiamo già saldi dei grandi pilastri. Invece, sono stati tutti delle persone comuni che di grande avevano solo la loro passione. Conoscete altre storie simili? Magari, una di queste è la vostra. #comenasceunbrand #socialmediamarketing #instagram #passione #whisky
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Cosa sto facendo di sbagliato? Mentre leggevo i commenti sotto un video Pietraforte Firenze in collaborazione con un influencer di Roma, ho notato una serie di #critiche sull’accento della ragazza nel video (io, per la precisione 😅). Il mio accento toscano ha suscitato qualche commento negativo (vedi screen), e per un attimo ho pensato di aver sbagliato a presentare io il nostro brand in quel video. Essendo in fase di #startup abbiamo scelto di metterci la faccia e presentare noi i nostri prodotti, raccontando la nostra storia online e offline nei nostri corner Pietraforte in #Rinascete a Roma. Questo episodio mi ha riportato alla mente un momento di quando ero più giovane: durante una #presentazione davanti ad alcune #aziende per vincere degli stage scuola-lavoro, mi bloccai e persi il filo del discorso di fronte a tutti. I miei compagni mi presero in giro, ma nonostante le critiche e le risatine, fui l’unica ad essere scelta per uno stage con #chopard, un brand di lusso a livello internazionale. All’epoca non é stato facile superare quel momento per una ragazzina emotiva che viene presa di mira dai compagni. Ma ripensando a come é finita quella storia, oggi, guardando questi commenti con feedback poco costruttivi, mi sono detta: “Se arrivano critiche, vuol dire che sto facendo qualcosa di #grande.” Certo, trovare qualcuno con una voce perfetta e un accento impeccabile sarebbe possibile, ma non sarebbe la stessa cosa. Non sarebbe una storia raccontata dal #cuore di chi ha creato questo brand, non sarebbe la voce toscana della #founder di Pietraforte. E voi, che ne pesate di questa scelta? Come avreste reagito di fronte a queste critiche? #CrescitaPersonale #social #Imprenditoria Ciao #benesserepsicologico #lavoro
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Si possono scrivere nuove pagine di #comunicazione. Questo vogliamo fare con “The sign of brands”, alla Scuola Holden . Qui sotto Paolo Iabichino lo dice benissimo ⬇️
Scrittore Pubblicitario // Direttore Creativo // Fondatore Osservatorio Civic Brands con Ipsos Italia // Maestro Scuola Holden // Board Advisor // #nopitches // #Ai Free // NO MULTITAG, pls
Ci sono brand che riescono a trasmettere il proprio carisma, scrivendo nuove pagine di comunicazione e posizionandosi dentro perimetri valoriali credibili e significativamente rilevanti per le persone. Accade quando identità e narrazione procedono di pari passo, l’una a supporto dell’altra. Segni, segnali, azioni, sono i nuovi capitali narrativi delle imprese, piccole, medie o grandi che siano, ma il racconto richiede posture inedite e conoscenze adeguate: in 6 weekend circoscriveremo l’intero ecosistema di saperi che ruotano intorno alle nuove galassie della narrazione di marca. Dalla mitologia greca al coraggio degli antieroi, dagli archetipi alla scrittura creativa, dall’analisi approfondita dei nuovi contesti alla sfida finale con alcuni dei brand più importanti che, durante l’ultimo weekend del percorso, interverranno con una lectio sulla propria identità, seguita dalla consegna di un brief autentico a cui le persone, divise in gruppi, possano lavorare durante la giornata e, se necessario, per tutta la nottata. Il percorso si concluderà con il pitch di ciascun progetto di fronte ai brand. Un’avventura dai contorni epici, perché il nuovo tempo ha ancora bisogno di miti ed eroi. Early Bird ancora per qualche giorno, primo link nel Linktree in bio. With Silvia Romani, Annalisa Galardi, PhD, Cristina Soldano, Giuseppe Muriglio, Silvia Schiavo. Powered by: Giuseppe Morici & Scuola Holden. A speciale thank to: Valentina Canu.
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Un fenomeno recente, partito dal web, e che ha invaso anche la città. Cosa spinge così tanti ad andare lì, al negozio New Martina, e mettersi pure in fila? Forse sarà curiosità, spinta anche da una folla che cresce stimolandoti a imitarla. Forse sarà quella sensazione di familiarità e che ti fa sembrare di conoscerla, lei-Martina che su #TitTok ha raccolto follower su follower. Forse sarà quell’idea di #vicinanza che con i social media è diventata sempre più acuta. Sta di fatto che, grazie anche all’eco dei media, se oggi penso a come cambiare la pellicola protettiva e il case del mio smartphone, molto probabilmente il nome “New Martina” mi viene in mente. Se non a me direttamente, il suggerimento potrebbe venire da un’altra #generazione a me vicina. Figli, per esempio. O gli amici dei figli. O i nipoti. Troppo presto per parlare di #Marca vera e propria. Anche se sugli elementi di base ha già iniziato a lavorare: • un nome davvero semplice da ricordare • un logo piuttosto fedele al nome • un’immagine incentrata sul fondatore • un contesto di utilizzo chiarissimo • un pubblico di riferimento altrettanto chiaro E dall’insieme di tutti questi elementi, le #connessioni iniziano a lavorare e si sedimentano. (la foto è di ieri dal centro di Bologna) • • • #brandknowledge #brandimage #perceptions ͠ ☕️ Ti fermi a fare due chiacchiere? Qui parliamo di #Branding e di #strategie curiosando su cosa accade intorno a noi per capire meglio come questa affascinante materia, che è appunto il Branding, circonda le nostre vite e ci influenza tanto nel quotidiano quanto nel medio-lungo periodo.
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#FommQuell? Oggi ne approfitto per iniziare a spendere due parole sul progetto che io e i miei frat Nicolò Sinatra e akram abou nassim stiamo aprendo proprio in questi giorni :)) @Fommquell è una pagina Instagram che raccoglie, seleziona e ricondivide eventi culturali e di svago a Reggio Emilia e provincia. Esistevano altre pagine simili in passato, anche molto diffuse in città, ma da circa 2 anni mancava un reale punto di riferimento del genere. Ora, quando parlo della pagina agli amici reggiani, noto che le reazioni che ottengo sono spesso due: ° Iniziale momento di approvazione. ° Successiva presa di coscienza sulla situazione attuale in città: che selezione vogliamo mai fare, ci chiedono, se a Reggio Emilia c'è la stessa nightlife dell'Isola di Rapa Nui (chiamata anche Isola di Pasqua)? Chi vive a Reggio ed ha un'età compresa tra i 15 e i 50 anni sa bene che la città ha tanti pregi, ma non è esattamente una città universitaria. Io, Akram e Nicolò sognavamo però uno spazio in cui poter trovare informazioni sugli eventi in città che riguardassero la cultura, i localini del centro, la musica dal vivo e volendo esagerare anche i - giuro che ci sono - dj set di musica non commerciale. Uno spazio virtuale da consultare quando si vuole fare qualcosa di diverso dal solito, rimanendo però in città. Come primo post ho già parlato troppo: domani, 1 Settembre 2024, pubblicheremo i primi eventi sulla pagina. 🤞 Se siete curiosi di osservare in tempo reale lo sviluppo della nostra pagina potete seguirci su Instagram, A presto!
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Come nasce un brand Vi ho già esposto il mio pensiero a riguardo di come si realizza un brand ed ora vi mostro come si mette in pratica. Quello che segue è un progetto embrionale che fa parte di un serie di proposte che andrò a presentare ad una startup. Innanzitutto dobbiamo creare una storia che sarà l'anima di comunicazione, ossia qualcosa che andrà ad attirare l'attenzione del pubblico. A sua volta dovremmo fare una selezione del pubblico andando a scegliere il nostro target cliente e soprattutto conoscere il suo pensiero, le sue abitudini, da cosa è più facilmente suggestionabile, in poche parole dobbiamo entrare nella sua vita. In questo caso ho scelto un prodotto streetwear per la Gen Z seguendo questo ragionamento: HOOKK I giovani ogni giorno hanno un incontro sul ring della propria vita e ogni vittoria rappresenta un passo fondamentale per consolidare la propria autostima. HOOKK si rivolge a loro per sostenerli a non gettare la spugna. HOOKK si distingue per il suo carattere deciso, unendo lo spirito sportivo a un concetto vintage esprimendo le battaglie personali vinte, pur rimanendo consapevoli dei graffi che queste possono lasciare. Non è un inno alla violenza, ma la promozione della difesa mentale contro le pressioni della società, che spesso delude le promesse fatte. Ho scelto una palestra di pugilato come metafora concettuale per rappresentare gli sforzi che le nuove generazioni devono affrontare in una società in continua evoluzione e sempre più complessa. Il naming HOOKK nasce dal colpo più efficace nella boxe ossia il gancio, che ho modificato per rafforzarlo, nel logo le due O rappresentano i due pugili sul ring visti dall'alto come accade spesso nelle riprese televisive. Il prodotto del brand sarà quindi composto da capi in jeans con intarsi di pelle lavorato attraverso stampe manuali e il tutto lavabile successivamente con le pietre. Strisce parallele a contrasto di colore, leggermente scucite e disposte in modo asimmetrico, ricorderanno il look atletico dell'Adidas. Il design sarà molto accattivante uscendo dai canoni tradizionali che hanno invaso il mercato dello streetwear, atto a conquistare una sua fetta di pubblico. Ci troviamo quindi di fronte a un'identità ruggente che trasmette determinazione a coloro che cercano di osare per superare qualsiasi ostacolo. #fashiondesigner #fashionconsultant #trendforecaster #luxurybrand
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