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ESG ∙ La crescente sensibilità dei consumatori per la sostenibilità ambientale e la propensione all’acquisto di prodotti “green” hanno favorito la diffusione anche nel settore della moda delle pratiche di greenwashing che, tuttavia, espongono le imprese a criticità non solo per via dei procedimenti che possono essere avviati dall’AGCM, ma anche in ragione delle azioni civili che possono essere promosse da concorrenti e consumatori. A tale riguardo, meritano attenzione le class action, soprattutto considerato che, a seguito dei recenti interventi del legislatore italiano, questo strumento è stato potenziato, rendendolo attrattivo per i soggetti colpiti da un illecito plurioffensivo (quale potrebbe essere una pratica di greenwashing) e, al contempo, rischioso (o, meglio, più rischioso rispetto a una pluralità di azioni individuali) per i soggetti (normalmente le imprese) che sono chiamati a resistere a tali azioni collettive. I nostri Francesco Anglani, Monica Iacoviello, Alessandro Pierucci e Tanja Romano del Focus Team Alta gamma offrono una panoramica dell’attuale quadro normativo nazionale e comunitario, nonché dei principali rischi legati a tali pratiche commerciali, qui: https://lnkd.in/eWTHDVXx

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