Quando il Gruppo 24 Ore (dove era già stato direttore generale dell’area professionale qualche anno prima) lo convoca nel 2019, gli affida una 𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑙𝑒: aiutare l’azienda a risollevarsi dalle difficoltà finanziarie in cui versava, e che l’aveva costretta a cedere i suoi due fiori all’occhiello: 24 Ore Software e 24 Ore Business School, rispettivamente nel 2014 e nel 2017.
Oggi l’Area Servizi Professionali e Formazione, che dirige, produce il 25% dei ricavi del gruppo (53 milioni di euro nel 2023) e, cosa ancora più straordinaria, registra una crescita progressiva, che dura da ben 17 trimestri consecutivi: solo nel 2023 è cresciuta dell’8,3% rispetto all’anno precedente.
Le sue aree di attività? Banche dati, software gestionali, quotidiani digitali tematici, community, libri, guide e formazione.
Per Prima Comunicazione ho avuto il piacere di intervistare Eraldo Minella, direttore generale dell’Area Servizi Professionali e Formazione del Gruppo 24 Ore. «La prima linea guida su cui ci siamo mossi è stata il rilancio dell’editoria professionale, con l’idea di renderla più integrata con il quotidiano» ha raccontato. «Ma non bastava: dovevamo trovare nuovi prodotti che fossero coerenti con i nostri servizi storici, e allo stesso tempo capitalizzassero il brand Sole 24 Ore, che continuava a essere molto forte».
È stata sua l’idea di creare nel 2019 delle community che offrissero visibilità e networking a professionisti e imprese. La prima è stata Partner 24Ore, un grande successo che oggi conta 2.100 partecipanti. E l’impresa si ripete ora con ItalyX, iniziativa di certificazione destinata alle aziende manifatturiere, a cui hanno aderito finora 70 aziende.
Nella nostra conversazione è emersa la sua grande passione per questa testata storica dell’editoria italiana.
Il segreto? «Non lavoriamo per compartimenti stagni, ogni prodotto riceve contaminazioni sia dall’editoria professionale che dai giornalisti del quotidiano. È questa la nostra forza e ciò che ci distingue dai concorrenti europei».
«I giovani leggono sempre meno il giornale, e questo è un dato strutturale» ha spiegato l’amministratrice delegata del Gruppo, Mirja Cartia d'Asero. «Ma il fatto di avere una piattaforma con contenuti eccellenti, prodotti da giornalisti ed esperti d’impresa, ci dà l’opportunità di costruire un sistema integrato, dove il quotidiano rimane il traino e i contenuti possono essere arricchiti con servizi innovativi».
Che ne pensate?
Trovate l'intervista integrale sul numero di giugno-luglio di Prima Comunicazione, in edicola.
Digital Marketing Specialist, Travel blogger
3 mesiSiete vergognosi e anche truffatori. Avete trattenuto il pacco per 14 giorni spostando la consegna di giorno in giorno, comunicando che eravate passati, mentendo e senza lasciare nemmeno l'avviso in buchetta (abbiamo le telecamere e abbiamo controllato tutta la giornata: NON SIETE PASSATI) dopo 15 giorni siete arrivati, avete lasciato il pacco davanti al cancello, il pacco era aperto, avete RUBATO(!!!!) quello che vi piaceva e il resto lo avete lasciato dentro, e si è anche sciolto con il calore. Servizio Clienti INUTILE!!!!, neanche la consegna direttamente in filiale, avete fatto fare perché volevate essere sicuri di rubare quello che vi serviva. IGNOBILI!!!! Non capisco perché le aziende vi affidino le loro consegne facendosi truffare in questo modo. VERGOGNOSI, IGNOBILI, TRUFFATORI, LADRI.