Post di Cannavacciuolo Group

Ogni giorno, le porte delle cantine italiane accolgono visitatori dalle aspettative e motivazioni più diverse. Per offrire un’esperienza che lasci il segno, è fondamentale riconoscere queste differenze e adattarsi, personalizzando l’approccio e il servizio. Non tutti vogliono la classica visita tra vigneti e botti: conoscere chi si ha di fronte è il primo passo per creare un’esperienza su misura. Abbiamo identificato tre principali categorie di visitatori che rappresentano altrettanti approcci necessari per rispondere alle loro esigenze. 1️⃣ L’acquirente pragmatico è quello con un obiettivo preciso: comprare vino. Non cerca spiegazioni tecniche o lunghe visite; vuole degustare velocemente per scegliere cosa acquistare. Per lui, un percorso di assaggio breve e mirato, magari a pagamento, accompagnato da una brochure chiara e completa, è essenziale. 2️⃣ L’amante della degustazione, invece, viene in cantina per rilassarsi. Non gli interessa sapere come nasce il vino; vuole solo un calice e un’atmosfera accogliente. Per questo visitatore, è importante creare spazi rilassati, dove godere del vino senza pressioni. Un sommelier discreto, che sappia guidarlo nella scelta, può trasformare il momento in un’esperienza indimenticabile. 3️⃣ Infine, l’enoturista tradizionale è il classico appassionato del mondo del vino. Vuole scoprire tutto: dalla storia della cantina alla lavorazione in vigna e in cantina, fino alla degustazione. Questo visitatore si aspetta un racconto dettagliato e coinvolgente, che lo immerga completamente nella cultura enologica. La chiave del successo? Essere flessibili e attenti, perché ogni tipologia di visitatore rappresenta un’opportunità per lasciare il segno e far amare il vino italiano. 👉 Leggi l’articolo completo: https://lnkd.in/dNdRZS5Q

⭐️Post analcolico⭐️ Matteo Lattanzi sommelier del Quellenhof ci ha spiegato come selezionerà e venderà i dealcolati al tavolo. Il lavoro di selezione è appena all’inizio e la strada è tutta in salita. Leggi su Virtù Quotidiane

La nostra selezione di 20 bottiglie originali e poco conosciute, per sorprendere gli ospiti a tavola Scopri i vini selezionati da Paolo Porfidio dalla guida WineList Italia 2024

I piatti del tre stelle Michelin Georges Blanc gustati nel comfort dell’Osteria da Oreste hanno portato il livello di goduria a innalzarsi esponenzialmente

𝑪𝒉𝒂𝒎𝒑𝒂𝒈𝒏𝒆 𝒂𝒍 𝒄𝒂𝒍𝒊𝒄𝒆 𝒊𝒏 𝒖𝒏 𝒓𝒊𝒔𝒕𝒐𝒓𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂𝒏𝒐 𝒂𝒍𝒍’𝒆𝒔𝒕𝒆𝒓𝒐: 𝒔𝒊̀ 𝒐 𝒏𝒐? 🍾 L’alternativa è offrire un Franciacorta o un Trento DOC al calice, vini di grande qualità, ma che spesso non godono dello stesso prestigio o riconoscibilità dello Champagne. Ed evitiamo il cliché del "fare educazione in un ristorante". 𝑰𝒍 𝒓𝒊𝒔𝒕𝒐𝒓𝒂𝒏𝒕𝒆: 𝒖𝒏 𝒍𝒖𝒐𝒈𝒐 𝒅𝒊 𝒆𝒎𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 Un ristorante non è una sala conferenze. È un luogo dove le persone celebrano momenti speciali, trascorrono del tempo con chi amano, che sia la famiglia, la fidanzata, o gli amici. Davvero pensiamo che un cliente voglia ascoltare un sommelier mentre spiega le differenze tra Franciacorta e Champagne durante una cena romantica o una serata rilassata? 𝑰𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒄𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒗𝒊𝒏𝒐 Descrivere un piatto è semplice: 𝑺𝒄𝒐𝒕𝒄𝒉 𝒇𝒊𝒍𝒍𝒆𝒕 𝒗𝒔. 𝒆𝒚𝒆 𝒇𝒊𝒍𝒍𝒆𝒕? Lo scotch fillet è più succoso grazie al grasso; l’eye fillet è più magro e tenero. Il cliente capisce subito cosa aspettarsi. ’𝑵𝒅𝒖𝒋𝒂? Una salsiccia piccante di maiale. Anche chi non l’ha mai provata ne ha un’idea chiara. Ma con il vino è diverso. 𝑷𝒓𝒊𝒎𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒅𝒊 𝑴𝒂𝒏𝒅𝒖𝒓𝒊𝒂 𝒗𝒔. 𝑷𝒓𝒊𝒎𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒅𝒊 𝑮𝒊𝒐𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒍𝒍𝒆? Stessa uva, terreni diversi. Manduria è più pianeggiante e dà vini corposi e fruttati; Gioia, più collinare e calcareo, produce vini eleganti e raffinati. A chi non è esperto, questa spiegazione può sembrare astratta. E mentre il cliente cerca di capire, rischiamo di trasformare una cena in una lezione di agronomia. Il punto è questo: 𝙞𝙣 𝙪𝙣 𝙧𝙞𝙨𝙩𝙤𝙧𝙖𝙣𝙩𝙚, 𝙞𝙡 𝙫𝙞𝙣𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙙𝙚𝙫𝙚 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙨𝙛𝙞𝙙𝙖 𝙤 𝙪𝙣𝙖 𝙙𝙞𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙚𝙩𝙚𝙣𝙯𝙚. Deve essere un’esperienza piacevole e intuitiva, che accompagna il cibo e migliora il momento. Quindi, Champagne al calice? Se è quello che il cliente cerca per celebrare, perché no? La nostra missione è offrire un’esperienza che resti nei ricordi, non solo nel bicchiere. E voi, come affrontate questa scelta nella vostra wine list?

Esperienza di Gusto al Pranzo di Fine Corso di Avvicinamento al Vino Campano

🍷 Un nuovo capitolo nel viaggio dei 5 sensi: Sommelier di Primo Livello! Sono felice di annunciare un traguardo che rappresenta per me non solo un titolo, ma un’esperienza che coinvolge vista, olfatto, gusto, tatto e anche udito. Ho ottenuto la certificazione di Sommelier di Primo Livello, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, e voglio condividere con voi questa tappa del mio percorso nel mondo del vino. 💡 Vista: ammirare le sfumature e la limpidezza di un vino nel calice, intuendo storie di terre lontane. 👃 Olfatto: immergersi in un ventaglio di profumi che spaziano dai frutti maturi alle spezie più delicate. 👅 Gusto: scoprire come l’acidità, il tannino e il corpo si intrecciano in un equilibrio perfetto. 🤲 Tatto: sentire la consistenza del calice, il contatto del vino che accarezza il palato. 👂 Udito: ascoltare il brindisi, quel suono che celebra l’incontro e la convivialità. Questo percorso mi ha insegnato a vedere il vino come un’opera d’arte liquida, capace di raccontare storie e suscitare emozioni.

Quando la qualità parla da sola: “Terapia Wine nei migliori locali” 📌 Con Terapia Wine, ogni calice racconta una storia: quella delle terre pugliesi, della tradizione vinicola e della passione per il gusto autentico. È proprio questa qualità che ci ha permesso di essere scelti da alcuni dei ristoranti, lounge bar e hotel più prestigiosi, dove l’eccellenza è un requisito imprescindibile. 👉 Perché sempre più locali scelgono Terapia Wine? 1. Valorizza l’esperienza del cliente: Un vino che si abbina perfettamente a un piatto non è solo un dettaglio, ma un ricordo che rimane. 2. Offre un supporto completo: Non vendiamo solo vino, ma lavoriamo insieme ai nostri clienti per creare abbinamenti unici e ricette perfette per i loro menu e aperitivi. Ogni collaborazione è personalizzata per esaltare l’identità del locale. 3. Eleva il valore percepito del menù: Con un vino che racconta la Puglia, ogni cena o aperitivo acquista un tocco di esclusività. 💡 Se gestisci un bar, un ristorante o un hotel e vuoi portare il gusto autentico della Puglia nella tua offerta, scrivimi. Sarò felice di fissare una degustazione, condividere idee per il tuo menu e mostrarti cosa può fare Terapia Wine per il tuo locale. Un brindisi all’eccellenza e a nuove collaborazioni! 🍷

"Il Piemonte dei grandi Barolo e Barbaresco è la Regione con il maggior potenziale per il prossimo futuro, davanti a Champagne, Borgogna, Toscana e California. ...con gli operatori del mercato che percepiscono il Barolo e il Barbaresco di fascia alta come “la nuova Borgogna” quando si tratta di vini pregiati di alto livello. Senza tenere conto della crescita di sommelier qualificati, wine educator, consulenti e più in generale della curiosità crescente per la formazione della conoscenza sul vino, in tutto il mondo" - Golden Vines Report 2024. Il segreto è proprio questo: la formazione. In sala si vende meno vino perchè manca chi sa raccontarli. Persino se non hai studiato, ma ti impegni a raccontarli, vendi. In Piemonte, poi, non ci sono solo Barolo e Barbaresco. Ad esempio oggi andiamo a Pinerolo, dove c'è una cantina incredibile che tutti dovrebbero scoprire. Nelle wine experience di Wineppy sono sempre previste proposte così. Tutti ci chiedono Langhe e, naturalmente, conosciamo molto bene diversi produttori di Barolo e Barbaresco, ma sarebbe limitante ridursi a questo. D'altra parte, penso sia vero che, in molti casi, le persone non sanno quello che vogliono fino a quando non glielo mostri. The best is yet to come 🍷 Wineppy 🚀 #notforeveryone https://lnkd.in/dXtYetUC

𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐟𝐢𝐠𝐮𝐫𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧’𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢𝐧𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚 🍇👨🏻💻👩🏻🌾 Prendo d’esempio il mio team di lavoro a Cantina Il Poggio per parlarti dei diversi ruoli che, secondo me, dovrebbero essere presenti di base in una cantina. - Il titolare  - Il vignaiolo/cantiniere - L’enologo/direttore - Responsabile marketing + collaboratori (B2C e B2B) - Responsabile commerciale + collaboratori - Wine Hospitality Manager - addetto all’accoglienza e alla vendita diretta Il 𝐭𝐢𝐭𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 della cantina si assicura l’adempimento e il controllo delle operazioni dei suoi collaboratori. Tra le sue molteplici funzioni, la cosa più fondamentale è riunirsi una volta alla settimana (almeno) con i suoi collaboratori, fissare degli obiettivi e monitorare insieme che questi obiettivi vengano raggiunti entro fine anno. Il 𝐯𝐢𝐠𝐧𝐚𝐢𝐨𝐥𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐢𝐞𝐫𝐞 sono, ovviamente, strettamente legati all’area di produzione. Il primo si occupa principalmente della parte esterna, del vigneto; il secondo, dell’area di vinificazione. L’𝐞𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 (che molto spesso corrisponde al direttore, ma può essere anche un consulente esterno) è colui che fa il vino (non a caso, in inglese, 𝑤𝑖𝑛𝑒-𝑚𝑎𝑘𝑒𝑟) e che controlla che tutte le operazioni in cantina vengano eseguite correttamente e nei tempi migliori. Il 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐫𝐤𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠 e i suoi collaboratori si occupa della promozione della cantina, attraverso diversi canali di comunicazione (sia online, che offline), incaricati di veicolare il messaggio aziendale. Il 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 con i suoi collaboratori si occupa della vendita dei prodotti (in questo caso, del vino), attraverso i diversi canali di vendita, sia online che offline. E il 𝐖𝐢𝐧𝐞 𝐇𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 𝐌𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐫? Se tutti questi ruoli hanno un luogo specifico, una serie di strumenti, compiti e obiettivi da raggiungere, quali sono quelli del Wine Hospitality Manager? Essendo il WHM una figura nuova, che sta subentrano ultimamente nelle cantine, al momento, possiamo dire che il WHM si occupa di: 🤝 Accogliere l’ospite 🍇 Fare il tour guidato e tenere la degustazione  👨🏻💻 Gestione prenotazioni (tramite mail, telefonate, gruppi whatsapp) 🔥 Vendere 𝐄 𝐭𝐮 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐢 𝐝𝐢 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐚? 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚? Nel prossimo post, parlerò di quali sono le nozioni e le competenze necessarie di questa figura che pian pianino stiamo plasmando. #teamcantina #organigrammacantina #winehospitalitymanager