Da sempre crediamo che il primo compito di chi si occupa di formazione sia ascoltare i bisogni delle imprese in un mercato del lavoro in continua evoluzione. 🚀 Da questo ascolto deriva la progettazione di percorsi formativi di aggiornamento, per supportare i lavoratori nei processi di cambiamento, e di corsi di specializzazione o riqualificazione, rivolti a giovani ed adulti, per favorirne una occupazione di qualità. 🌍 Per rispondere in modo adeguato a fabbisogni di competenze legate alle innovazioni tecnologiche e organizzative, con particolare riferimento alla doppia transizione digitale ed ecologica, negli anni abbiamo costruito una rete di relazioni stabili con Università, Centri di ricerca, Start-up innovative ed imprese del nostro territorio per la formazione e l’orientamento dei giovani. 🌐 Negli ultimi anni abbiamo dato grande importanza al confronto con partner internazionali, dedicando energie allo sviluppo di progetti europei e promuovendo lo sviluppo di una rete europea per la manifattura avanzata, digitale e green, perché le sfide che dobbiamo affrontare sono comuni. 🔗 Se desideri approfondire visita il nostro sito www.centoform.it
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Il sistema duale in Italia: un ponte tra formazione e lavoro Il sistema duale è un modello educativo innovativo che combina formazione in aula con esperienze pratiche in contesti lavorativi. Introdotto in Italia nel 2015, mira a migliorare l'occupabilità dei giovani e a colmare il divario tra competenze richieste dal mercato e quelle fornite dai programmi formativi tradizionali. Punti di forza: ✅ Alternanza tra formazione teorica e pratica ✅ Avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro ✅ Sviluppo di competenze richieste dalle imprese Obiettivi ambiziosi del PNRR: ● Investimento di 600 milioni di Euro ● Aumento della partecipazione dei giovani a percorsi formativi duali partecipanti da 39.000 a 174.000 entro il 2025 ● Allineamento dei corsi alle esigenze delle imprese ● Promozione dell'occupabilità attraverso competenze pratiche Sfide: ● Diffusione ancora limitata e disomogenea sul territorio ● Necessità di maggior coinvolgimento delle parti sociali ● Integrazione con il sistema di istruzione tradizionale Il rafforzamento previsto dal PNRR e la nuova riforma con il Modello 4+2 offrono l'opportunità di trasformare il panorama della formazione professionale in Italia. Anche di questo parleremo il 14 novembre all’evento che terremo al Senato, con la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e stakeholder. La conferenza sarà una preziosa opportunità per interrogarsi sullo sviluppo della filiera professionale e sul modello 4+2 e contribuire al dibattito sul futuro della formazione professionale e del lavoro in Italia. #Riforma4+2 #FuturoDelLavoro #FormazioneProfessionale #PoliticheLavoro #CNOSFAP #PTSCLAS #Mismatch #SistemaDuale
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🌍 change is living | @BiFactory | ASSOLOMBARDA Membro del Consiglio Generale , Componente del Consiglio Gruppo Innovation Services | Comitato Piccola Industria
FORMAZIONE … da sola non basta! Il contributo offre una interessante panoramica sul “valore” della formazione e dei suoi aspetti e scenari collegati. Oggi nel pieno di una transizione epocale, dove il digitale impatta violentemente sulla vita di tutti noi, a mio avviso necessiterebbe affrontare in modo concreto e profondo il connubio tra Istruzione prima e Formazione poi. Credo non siano così compresi nelle loro radici di significato. Non si può assistere come oggi, ad un divario così marcato dei 2 percorsi. Il primo l’istruzione deve essere pensato e orchestrato per allineare velocemente i nuovi trend, senza dimenticare i punti fondamentali del mantenimento culturale globale, oggi, indispensabile per il concetto di multidisciplinarietà sempre più necessario e richiesto. Il secondo la Formazione, deve essere molto più concreta e lontana da approcci troppo focalizzati su storytelling e narrative… Istruzione e Formazione sono due “valori” -Vitali- per il nostro domani…. Valori che hanno necessità di compagni di viaggio all’altezza delle sfide: consapevolezza e lungimiranza.
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FORMAZIONE E COMPETENZE PER IL FUTURO 5.0 Al Focus Group - Territorio e Comunità 5.0 organizzato da Confindustria Trento, ho condiviso qualche spunto di riflessione sul futuro della formazione e del lavoro nell’era dell’automazione e dell’intelligenza artificiale. Tra le considerazioni emerse, uno dei cambiamenti più significativi riguarda la prospettiva di una domanda di competenze in forte mutamento: i ruoli professionali di domani richiederanno una maggiore competenza tecnologica, ma sarà altresì imprescindibile possedere elevate capacità cognitive, sociali ed emotive. Per rendere più agevole la comprensione di questo scenario in evoluzione, ho provato a identificare cinque direzioni chiave per il futuro: 1. Sviluppo dei percorsi di studio STE(A)M: la promozione di una maggiore diversità di genere degli studenti all’interno di tali programmi può favorire la creazione di una più ampia base di competenze tecnologiche e promuovere la creatività e l’innovazione. 2. Rilanciare l’interesse anche verso le discipline umanistiche: rivolgere l’attenzione alle discipline umanistiche può aiutare a preparare i lavoratori del futuro a ruoli che richiedono un’ampia gamma di competenze, fornendo una base solida per sviluppi professionali innovativi e resilienti, in un contesto in cui le esigenze del mercato del lavoro sono particolarmente mutevoli. 3. Espandere le credenziali dei percorsi di studio: la diversificazione delle opzioni di formazione post-secondaria può consentire agli individui di acquisire competenze specialistiche pertinenti, offrendo una maggiore flessibilità e adattabilità nel percorso formativo (certificazioni delle competenze). 4. Collaborazione tra istruzione superiore e industria: un rapporto più stretto tra università, scuole e aziende può facilitare l’identificazione delle competenze richieste dal mercato del lavoro, garantendo che i percorsi formativi siano allineati alle esigenze aziendali e ai requisiti del mondo produttivo. 5. Innovazione nell’apprendimento permanente:le istituzioni accademiche e formative sono cioè invitate ad esplorare modalità creative per promuovere e supportare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (professionale e non) consentendo agli individui di rimanere competitivi in un ambito in costante evoluzione. Si tratta di prospettive sfidanti che richiedono un approccio proattivo e collaborativo nel confronto con le sfide e le opportunità del futuro. #futurodellavoro; #competenze; #istruzione; #trentino; #innovazione
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𝙄𝙡 𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚𝙢𝙖 𝙙𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙞𝙣 𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖: 𝙪𝙣 𝙥𝙤𝙣𝙩𝙚 𝙩𝙧𝙖 𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙤 Il sistema duale è un modello educativo innovativo che combina formazione in aula con esperienze pratiche in contesti lavorativi. Introdotto in Italia nel 2015, mira a migliorare l'occupabilità dei giovani e a colmare il divario tra competenze richieste dal mercato e quelle fornite dai programmi formativi tradizionali. 𝑷𝒖𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝒇𝒐𝒓𝒛𝒂: ✅ Alternanza tra formazione teorica e pratica ✅ Avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro ✅ Sviluppo di competenze richieste dalle imprese 𝑶𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊 𝒂𝒎𝒃𝒊𝒛𝒊𝒐𝒔𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝑷𝑵𝑹𝑹: 🔵 Investimento di 600 milioni di Euro 🔵 Aumento della partecipazione dei giovani a percorsi formativi duali partecipanti da 39.000 a 174.000 entro il 2025 🔵 Allineamento dei corsi alle esigenze delle imprese 🔵 Promozione dell'occupabilità attraverso competenze pratiche 𝑺𝒇𝒊𝒅𝒆: ➡️ Diffusione ancora limitata e disomogenea sul territorio ➡️ Necessità di maggior coinvolgimento delle parti sociali ➡️ Integrazione con il sistema di istruzione tradizionale Il rafforzamento previsto dal PNRR e la nuova riforma con il Modello 4+2 offrono l'opportunità di trasformare il panorama della formazione professionale in Italia. Anche di questo parleremo il 𝟭𝟰 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗮𝗹 𝗦𝗲𝗻𝗮𝘁𝗼, con la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e stakeholder. La conferenza sarà una preziosa opportunità per interrogarsi sullo sviluppo della filiera professionale e sul modello 4+2 e contribuire al dibattito sul futuro della formazione professionale e del lavoro in Italia. #Riforma4+2 #riformaquattropiùdue #FuturoDelLavoro #FormazioneProfessionale #PoliticheLavoro #CNOSFAP #PTSCLAS #Mismatch #SistemaDuale
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Libero pensatore con 35+ anni di esperienza in vari ambiti aziendali (#Governance, #Marketing, #Sales e #AssistenzaClienti)
"In un #mercato del #lavoro che cambia, l’investimento sulle persone, sulle #competenze e sui nuovi modelli manageriali ed organizzativi è fondamentale per la crescita del #capitaleumano all’interno delle aziende. Non sorprende, dunque, che le Academy aziendali si stiano diffondendo nel nostro territorio, sia nelle grandi imprese che nelle #PMI. È un segnale di intraprendenza finalizzato a sviluppare ed aggiornare le competenze dei collaboratori che, allo stesso tempo, contribuisce a qualificare il capitale umano del nostro Paese a supporto della #crescitaeconomica. È sotto gli occhi di tutti che la rapidità di cambiamento delle #tecnologie e delle competenze richieda alle imprese di collaborare con il sistema educativo per costruire l’occupabilità delle nuove generazioni. Molte sono le Academy che, per rispondere alle esigenze di #formazione in ingresso, #upskilling e di #engagement dei collaboratori, sono diventate ‘attori a tutto campo’, dialogando con il sistema formativo.Lo sviluppo delle Academy aziendali si inquadra in uno scenario secondo cui l’Italia si colloca ancora lontano dall’obiettivo del #Consiglioeuropeo per il 2025 che, per i 25-64enni, fissa un minimo per il tasso di partecipazione alle attività di istruzione e formazione pari al 47%."
Academy aziendali, la via per arginare il mismatch domanda e offerta di lavoro
ilsole24ore.com
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La formazione aziendale divide l'Italia in due. 📊Nel 2023, le imprese che investono di più in formazione aziendale sono concentrate nel Nord Italia, con il Friuli Venezia Giulia al vertice con un sorprendente 34.1%, seguono Veneto (31.7%), Trentino (31.5%), Piemonte (30.7%) e Valle d'Aosta (30.6%). La domanda sorge spontanea 🤔: Cosa ostacola le aziende del Sud Italia ad investire maggiormente in formazione? Nel prossimo post cercheremo di investigarne le cause. Nel frattempo quali pensi possano essere?👇 #froglearning #elearning #infografica #formazioneaziendale Fonte: Sistema Informativo Excelsior 2023 di ANPAL - Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro - ANPAL Servizi
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Lo squilibrio non è solo tra domanda e offerta di posti di lavoro ma anche sulla richiesta di formazione: le imprese guardano alle hard skill per potenziare le competenze tecniche, mentre il dipendente predilige investire in formazione sul digitali divide in generale
L'85% delle aziende considera la formazione aziendale fondamentale: l'investimento maggiore è rivolto verso le hard skill
forbes.it
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Finalmente un trend positivo che non possiamo ignorare. Investire nella formazione non porta solo a una forza lavoro più competente, ma anche a un ambiente lavorativo più stimolante e gratificante 🎯 #digitallearning #traininganddevelopment #peopleandculture
Lo squilibrio non è solo tra domanda e offerta di posti di lavoro ma anche sulla richiesta di formazione: le imprese guardano alle hard skill per potenziare le competenze tecniche, mentre il dipendente predilige investire in formazione sul digitali divide in generale
L'85% delle aziende considera la formazione aziendale fondamentale: l'investimento maggiore è rivolto verso le hard skill
forbes.it
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Su Forbes, lo scenario della formazione continua nel contesto aziendale italiano che emerge dalla nostra ultima ricerca. Abbiamo mappato lo stato dell’arte e fotografato le sfide: Si evidenzia un importante mismatch tra domanda e offerta di formazione: mentre le aziende sono inclini a concentrarsi sulle competenze tecniche i dipendenti mostrano grande sensibilità per lo sviluppo di digital e soft skill. C’è inoltre una crescente attenzione verso le competenze legate alla sostenibilità. Spunti preziosi per riflettere su come un approccio più olistico alla formazione possa rispondere meglio ai bisogni di crescita di chi lavora. Con questa consapevolezza, Gility si propone come partner strategico per le aziende italiane, sviluppando progetti formativi per rispondere a queste sfide emergenti. ✅ Leggi l'articolo e unisciti alla conversazione: come possiamo coltivare insieme il terreno fertile per la formazione del futuro? #FormazioneAziendale #HardSkill #SoftSkill #Sostenibilità #formazionecontinua
Lo squilibrio non è solo tra domanda e offerta di posti di lavoro ma anche sulla richiesta di formazione: le imprese guardano alle hard skill per potenziare le competenze tecniche, mentre il dipendente predilige investire in formazione sul digitali divide in generale
L'85% delle aziende considera la formazione aziendale fondamentale: l'investimento maggiore è rivolto verso le hard skill
forbes.it
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