Offerte Lavoro Operatore socio sanitario: Si cercano operatori oss per case di riposo a Latina centro. Requisiti: * diploma; * automunito; * residente in zona. Il lavoro si svolge su turnazione Inviare CV con foto. SEDE DI LAVORO: LATINA clicca per info #lavoro #offertedilavoro
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💚Ci prendiamo cura di chi si prende cura: ✓Promuoviamo la cultura professionale e tuteliamo l'attività lavorativa contrastando attivamente il demansionamento #NurSind #tutela #lavoratori #infermieri #ostetriche #demansionamento #roma
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❗In Italia mancano 63.000 #infermieri: è questa la stima della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI). Le regioni più colpite? #Lombardia e #Campania, in cui siamo di fronte a una fuga degli infermieri all’estero. ❓Ma come siamo arrivati a questo punto? 🗷Pochi #posti disponibili nei corsi di #laurea 🗷#Stipendi non adeguati 🗷Livelli di #burnout elevati ❓Come fronteggiare questa carenza? Abbiamo inserito alcune proposte nella gallery: condivideteci altri #suggerimenti.
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TUTABO: Un'unica piattaforma, tanti professionisti. Infermieri, fisioterapisti, addetti alla sanificazione ambientale, accompagnatori e assistenti domiciliare e molti altri professionisti. TUTABO ricerca e raccoglie i profili di diversi operatori professionali, mettendoli a disposizione su un’unica piattaforma facilmente consultabile per categorie di interesse. Se sei interessato iscriviti gratuitamente anche tu! www.tutabo.me #Infermieri #Fisioterapisti #SanificazioneAmbientale #Accompagnatori #AssistentiDomiciliari #ProfessionistiDellaSalute #CuraDomiciliare #Sanità #Salute #ServiziSanitari
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L'introduzione della figura dell'Assistente Infermiere (AI) potrebbe avere un impatto rilevante su diversi fronti, a partire dalle istituzioni e organizzazioni coinvolte. #infermieri #Nurseassistant #operatorisociosanitari #oss #pazienti #scuolediformazione #societàscientifiche
Chi ci guadagna dalla nascita dell'Assistente Infermiere? - AssoCareNews.it - Il Quotidiano della Sanità
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Innovazione in RSA: people strategy e conoscenza profonda dei processi assistenziali e gestionali per massimizzare la qualità dell'assistenza alla persona
La people-strategy in RSA è necessaria! Come promesso do seguito al post della settimana scorsa con un altro paio di evidenze circa la necessità di presidiare il percorso lavorativo del personale assistenziale. Sappiamo che su alcuni aspetti come i carichi di lavoro possiamo fare poco. Possiamo, però, operare sul piano della produttività, ottimizzandola e valorizzando le professionalità. Inoltre garantire il massimo retain può evitare di ritrovarsi con staff sguarniti e stress lavoro correlato alle stelle! Studio di Castle (2008): Titolo: "Nursing home caregiver staffing levels and quality of care: A literature review" Autore: Nicholas G. Castle Rivista: Journal of Applied Gerontology Risultati Miglioramento 1: Le strutture che hanno implementato politiche di assunzione e formazione mirate hanno visto una diminuzione delle complicazioni cliniche e un miglioramento nella gestione delle patologie croniche tra gli anziani assistiti. Miglioramento 2: L'adozione di politiche di retention del personale, come programmi di incentivazione e supporto professionale, ha ridotto il turnover del personale infermieristico, garantendo continuità e stabilità nella cura dei residenti anziani. Miglioramento 3: L'implementazione di tecnologie sanitarie avanzate, come sistemi di monitoraggio remoto e schede elettroniche dei pazienti, ha migliorato la precisione delle diagnosi e l'efficacia dei trattamenti nelle case di riposo. Studio di Noelker et al. (2004): Titolo: "The effects of stress and supports on nursing staff in long-term care" Autori: Linda S. Noelker, et al. Rivista: Health Care Management Review Risultati Miglioramento 1: Il supporto organizzativo per il personale infermieristico nelle case di riposo ha ridotto i livelli di stress e burnout, migliorando la retention del personale e garantendo continuità nelle cure fornite ai residenti anziani. Miglioramento 2: L'implementazione di programmi di supporto psicologico e di gestione dello stress ha migliorato la qualità delle interazioni caregiver-paziente, promuovendo una maggiore soddisfazione tra gli anziani assistiti e le loro famiglie. Miglioramento 3: La creazione di un ambiente di lavoro positivo e inclusivo ha promosso la collaborazione interprofessionale tra il personale, migliorando la coerenza e la continuità delle cure fornite ai residenti anziani. Miglioramento 4: L'adozione di politiche di gestione delle risorse umane incentrate sull'equilibrio tra lavoro e vita privata ha migliorato il benessere generale del personale infermieristico, aumentando la loro motivazione e impegno nell'assistenza agli anziani. Cosa ne pensi? Loris Dal Poz Giovanna Baraldi Gian Luca Ottomanelli luca omodei Annalisa Pennini Andrea Zanardi VINCENZA SCACCABAROZZI tommaso bisagno AGOSTINO TANTINI Stefano Broggio Stefano Dalla Valle Manuela Roberta Mariani Nicola Allegri Mara Baraldi (img. Pixabay)
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🔴 Nurse Times Alto Adige, chi vuol fare l’oss o l’osa nelle Rsa? Solo 18 posti coperti a fronte di 91 disponibili: Su un totale di 91 posti da oss e osa disponibili nelle Rsa dell’Alto Adige soltanto 18 saranno coperti. E’ lo sconfortante dato che emerge dagli ultimi concorsi per operatori socio-sanitari e operatori socio-assistenziali. Nel primo caso, a fronte di 29 posti disponibili, le candidate erano 22 e solo 16 sono risultate idonee. Nel secondo, […] L'articolo Alto Adige, chi vuol fare l’oss o l’osa nelle Rsa? Solo 18 posti coperti a fronte di 91 disponibili scritto da Redazione Nurse Times è online su Nurse Times. serio ed affidabile
Alto Adige, chi vuol fare l'oss o l'osa nelle Rsa? Solo 18 posti coperti a fronte di 91 disponibili
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Musicista e imprenditore. Sviluppa soluzioni, progetti e iniziative dedicate alla disfagia e al mondo RSA
Luca Pallavicini ha perfettamente ragione. Purtroppo senza un adeguato sostegno al mondo sociosanitario e senza un'adeguata programmazione complessiva e lungimirante da parte dello Stato, centrale o regionale, è impossibile per le RSA adeguare le retribuzioni del personale al livello di retribuzione del settore pubblico. Lo Stato tramite le Regioni corrisponde alle RSA accreditate, private o pubbliche, una quota sanitaria di circa 50 euro al giorno. Tra l'altro variabile da regione a regione e sulla base di regole variabili da regione a regione.. In ospedale il costo che lo Stato sostiene, a fronte di un servizio sanitario spesso analogo e spesso inferiore, è dalle 15 alle 20 volte superiore.... Ci vuole poco a capire che la coperta è corta e la situazione insostenibile. Tutti coloro che hanno veramente a cuore, quindi non per partigianeria o per ideologismo o per "mestiere" o per ricerca del consenso, le sorti del sistema sanitario pubblico, devono aver ben chiaro che senza le RSA, private o pubbliche, il sistema sanitario pubblico è destinato a crollare definitivamente. Un sistema che chiede ai cittadini di "pagare" privatamente per essere curati in tempi e modi adeguati. Un sistema sanitario che spesso è pubblico solo nella forma. Al paradosso che le risorse pubbliche destinate al sistema sanitario pubblico sono in buona parte, direttamente o indirettamente, utilizzate a fini privati, si aggiunge, come giustamente evidenziato nel post, il paradosso della "concorrenza" da parte del settore pubblico rispetto al tema retribuzioni. E il paradosso nel paradosso è che molte RSA sono totalmente pubbliche... Alla base di tutto ciò, al di là della decadenza generalizzata della classe politica e della diffusa inefficienza e improvvisazione nella gestione delle risorse pubbliche, c'è sicuramente la mancanza di consapevolezza del ruolo cruciale delle RSA rispetto alla salute pubblica. Si sottovaluta il fatto che ogni giorno centinaia di migliaia di persone fragili sono assistite da RSA e RSD, da enti, fondazioni, istituti che hanno una grande tradizione e che oltre a competenza, efficienza e capacità di investimento, mettono in opera un bene essenziale e non scontato, ovvero la fedeltà alla loro vocazione, alla loro missione di assistenza e cura ai più fragili. Speriamo non sia troppo tardi per comprendere quando sia prioritario investire energia e competenza nell'effettuare una pianificazione complessiva e non estemporanea della presa in carico degli anziani fragili e quanto sia urgente dedicare risorse e attenzione al mondo RSA che svolge una funzione vitale per la salute pubblica. Senza la quale il sistema sanitario pubblico sarebbe da tempo collassato definitivamente. In generale la contrapposizione non è tra gestione privata e gestione pubblica, ma tra buona e cattiva gestione. Per questo è fondamentale sostenere adeguatamente le RSA e metterle in condizione di alzare le retribuzioni e di far fronte al ruolo pienamente sanitario che già svolgono.
La situazione nelle strutture per anziani in Liguria e in tutta Italia è critica a causa della carenza di personale infermieristico adeguatamente formato e retribuito. Le case di riposo nello specifico, rsa e le altre strutture per persone affette da disabilità, da patologie psichiatrici e per le dipendenze spesso assumono infermieri alla prima esperienza e formano stranieri, ma senza una programmazione regionale efficace, questi vengono spesso assunti dal sistema pubblico, lasciando le strutture private in difficoltà. Questo scenario preoccupa non solo le organizzazioni sanitarie private ma anche i sindacati, che chiedono una maggiore attenzione e responsabilità nella gestione delle risorse umane nel settore socio-sanitario. Nonostante i significativi sforzi economici e organizzativi dei dirigenti delle strutture private per colmare la mancanza di programmazione, la crisi del personale continua a minacciare la qualità dei servizi essenziali. Le strutture private, attraverso la formazione e l'integrazione del personale, contribuiscono in modo cruciale al mantenimento dei livelli essenziali di assistenza previsti dal sistema sanitario nazionale. In un settore delicato come la salute, la formazione continua e stipendi adeguati sono fondamentali per garantire un'assistenza di qualità, indipendentemente dal fatto che le prestazioni siano erogate dal sistema pubblico o da quello privato accreditato. Le case di riposo (RSA) e le altre strutture del servizio socio-sanitario in tutto il territorio nazionale affrontano gravi difficoltà nel reclutare e formare infermieri, spesso stranieri, solo per perderli a causa della mancanza di una programmazione regionale efficace. Questo problema, diffuso in tutta Italia, mette a rischio l'assistenza agli anziani, evidenziando la necessità di una collaborazione trasparente tra pubblico e privato. Le prestazioni erogate dal sistema privato accreditato non solo integrano ma sostengono in modo fondamentale i livelli essenziali di assistenza previsti dal sistema sanitario nazionale. Senza l'apporto del settore privato, il sistema pubblico non sarebbe in grado di soddisfare completamente la domanda di assistenza sanitaria. Per risolvere questi problemi, è essenziale riconoscere e supportare adeguatamente gli sforzi delle strutture private, assicurando stipendi competitivi e una pianificazione efficace per mantenere e valorizzare il personale sanitario. Solo così sarà possibile garantire servizi essenziali di alta qualità per tutti i cittadini.
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🚨 Problema grave nella sanità: la carenza di infermieri è allarmante! Il sindacato Nursind sottolinea la necessità di valorizzare il lavoro dei professionisti infermieristici e migliorare le condizioni organizzative nelle aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna. Non è giusto ricorrere a infermieri dall'India, ma incentivare i nostri professionisti a rimanere con politiche di welfare e condizioni di lavoro migliori. La priorità è garantire un servizio di eccellenza ai cittadini, e questo passa attraverso il sostegno ai professionisti in prima linea. 💉 #Nursind #Infermieri #SanitàPubblica #EmiliaRomagna #MiglioriamoLeCondizioniDiLavoro
Infermieri India per far fronte carenza di personale? NurSind: problema grave non si affronta così - Infermieristicamente - Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche
infermieristicamente.it
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📰Sanità: rimani aggiornato con le ultime news del settore! Questa settimana nella sezione News del sito Consulcesi.it abbiamo parlato di: ▪️ Ferie non godute e risarcimento: la sentenza della Corte di Giustizia Europea ▪️ Burnout e sindrome del turnista: effetti collaterali per le professioni di aiuto ▪️ Sanità pubblica e partnership con il privato: quali prospettive? ▪️ Social media per professionisti sanitari: come farne un uso etico? 👉 Non perdere i prossimi aggiornamenti dal mondo medico-sanitario: Visita la sezione News del sito Consulcesi.it! #Consulcesi #ECM #ProfessionistiSanitari #Formazione
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