Indice di sportività 2024: Bergamo si prende la vetta della classifica tra le province italiane (nonostante siamo solo al 78esimo posto se guardiamo le infrastrutture!). La ricerca, condotta dalla società Pts e giunta alla diciottesima edizione, ha preso in considerazione 35 indicatori, suddivisi in 4 categorie: strutture sportive, discipline di squadra, individuali e relazioni virtuose. Quest’anno, la graduatoria ha tenuto conto anche di tre indicatori legati alla partecipazione e ai risultati ottenuti alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Parigi 2024, maschili e femminili. Un dato molto significativo per la città e per tutta la provincia, a conferma della vocazione sportiva del nostro territorio e dell'impegno straordinario portato avanti dalle nostre società, nonostante dobbiamo crescere (e crescere tanto dal punto di vista infrastrutturale). Per questo, come amministrazione pubblica, abbiamo il dovere di agire sempre per garantire l'universalità e l'accessibilità dell'attività sportiva a tutti e a ogni livello, senza distinzioni. Solamente una convergenza funzionale tra la politica e il settore privato può infatti evitare di creare meccanismi elitari, promuovere l'inclusione e stimolare ulteriormente la crescita del movimento. https://lnkd.in/dhqJ2X5T
Post di Cesare Di Cintio
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📈 PTS ha pubblicato anche quest'anno l'Indice di sportività, uno studio edito per Il Sole 24 Ore che prende in esame tutte le provincie italiane e viene calcolato considerando la diffusione e la qualità dei sistemi sportivi territoriali, secondo 35 indicatori suddivisi in 4 categorie: struttura sportiva, sport di squadra, discipline individuali e relazioni con l’economia e la realtà sociale. 🏅 Uno studio e un'interessante fotografia del paese: la città di Bergamo svetta al primo posto, scalzando Trento che possedeva il primato del primo posto nell’ultimo biennio. Rispetto al 2023, si evidenzia il balzo avanti di Genova che da 13° diventa 3° in classifica, grazie ai primi posti ottenuti in 3 indicatori: nelle Olimpiadi femminili, grazie alla ginnasta plurimedagliata Alice D’Amato; negli Sport di squadra poco diffusi, in particolare la pallanuoto; nell’indicatore Storia e cultura sportiva. 🗞️ Noi di eos comunica abbiamo curato la diffusione alla stampa di questo studio denso di dati: vi raccontiamo qui i principali risultati con una serie di testate che hanno dato rilievo alle evidenze emerse. #pts #indicedisportività #sport #economia #territorio #eoscomunica #ufficiostampa #mediarelation Alberto Miglietta - Andrea Gianni - https://lnkd.in/dp-G5MYK
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Siamo numeri 1 in molti sport. Abbiamo vinto la Coppa Davis, le Olimpiadi nella Pallavolo, abbiamo il numero 1 al mondo nel Tennis, addirittura abbiamo vinto la medaglia d'oro nei 100 metri, nello sci battiamo regolarmente gli svizzeri, austriaci e norvegesi. Ma come è messo lo sport nazionale? Almeno 15 mln di persone sono coinvolte nel mondo dello sport a qualunque titolo, in aumento. 5 milioni sono gli atleti o praticanti. Le donne sono il 31% del movimento. Alle Olimpiadi di Parigi c'è stato il pareggio di genere tra uomini e donne. Il calcio la fa da padrone. I signori dello Sport in Italia sono mediamente ultrasessantenni, non tutti hanno fatto sport in gioventù, tutti vengono dagli apparati scalando le federazioni. I presidenti delle federazioni con oltre 100 mila praticanti sono tutti uomini. Su 48 federazioni presenti alle Olimpiadi si contano solo 2 donne. L'Italia non è un paese per donne sportive. Quanto vale lo sport sul PIL in Italia? Lo sport italiano vale 22 miliardi, l’1,3% del Pil, e occupa 400mila addetti. Si tratta comunque di un valore pari a un quinto di quanto registra la Germania e poco più della metà di quanto si rileva per la Francia e il Regno unito. L’Austria, con una popolazione pari al 14% di quella italiana, raggiunge un valore del PIL pari al 61,3% di quello del nostro Paese. Se gli addetti al settore in valore assoluto rappresentano la 4^ nazione, per l'incidenza degli addetti sul totale dell'occupazione siamo al 19^ posto (rimaniamo una nazione manifatturiera). L’Italia presenta il primato nel valore della produzione e del fatturato dell’industria manifatturiera per lo sport perché, rispetto al totale dell’Unione europea a 28 Paesi, siamo cresciuti ben oltre il 20% sul totale (costruiamo - o disegniamo- piste di atletica, scarpe, sci,...). Tra i problemi irrisolti c’è quello infrastrutturale con il perdurante divario tra nord e sud. Nel Mezzogiorno, infatti, è localizzato solo il 26% degli impianti nazionali, mentre il 44% del totale del Paese, è stato realizzato negli anni ’70 e ’80, in gran parte inefficiente in termini di sostenibilità economica e ambientale.
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L’Atletica domina i Campionati Europei di #Roma2024, conferma il suo ruolo di leadership continentale e si propone come potenza a livello globale. I numeri parlano chiaro: ✅ 24 medaglie complessive che rappresentano il 14% del totale (167) di quelle conquistate dall’Italia agli Europei fin dal 1934 ✅ 12 record nazionali superati ✅ 45 finalisti su 116 atleti convocati e più di un finalista su due (53%) ha portato a casa una medaglia Come possiamo interpretare questi numeri e dare un senso alla magia di cui siamo stati testimoni? 🥇Qualità delle medaglie: nelle grandi manifestazioni internazionali “andare a medaglia” è considerato un obiettivo soddisfacente, ma solo le vittorie danno la misura del valore di un movimento e creano entusiasmo. A Roma le medaglie d’oro (11) superano argenti (9) e bronzi (4). In tutte e sei le giornate di gare gli atleti scendevano in pista per giocarsi una vittoria 🏅Profondità del movimento: velocità a parte, che dal 2021 domina in Europa, se la gioca con i migliori al mondo e qui ha conquistato 5 medaglie, gli altri settori sono cresciuti contribuendo con 19 medaglie complessive, divise in maniera omogenea tra le discipline, anche in quelle dove fino a pochi anni fa regnava il deserto. Non sembra nemmeno che sia stato raggiunto l’apice prestazionale del movimento se si considera che l’età media di questa nazionale è circa 25 anni e quasi la metà delle medaglie è arrivata grazie ad atleti ancora più giovani. Il trionfo è stato totale e la pianificazione corale dell’evento è stata perfetta. La manifestazione, organizzata tra gli spalti domestici, ha poi consentito quel marginal gain che in uno sport come l’atletica composto da centesimi e centimetri può fare la differenza tra metallo e legno. Infine merita una considerazione l’aspetto economico troppo spesso sottaciuto in uno sport come l’atletica. I bilanci di FIDAL ci dicono che nel quadriennio olimpico 2017-2020, nonostante un aumento costante dei ricavi (al netto del periodo “covid”), i fondi destinati all’attività sportiva nazionale, internazionale e alla preparazione olimpica sono rimasti pressoché invariati, intorno ai 6 milioni di euro. Dal 2021, coincidente anche con il cambio alla guida della federazione, l’aumento dei ricavi complessivi è proseguito e, al tempo stesso, anche le risorse destinate all’alto livello sono aumentate di pari passo fino ad un previsionale di 9 milioni di euro per il 2024: un incremento del 50%. Possiamo quindi considerare gli Europei di Roma come un grande successo di medio termine che premia le politiche federali, finalizzate a mantenere costantemente competitivo il movimento grazie all’autoalimentazione generata dalla professionalizzazione sempre maggiore di atleti e tecnici. Questo minimizza i rischi connessi all’improvvisazione di un talento non gestito. E se anche il Presidente Mattarella infrange il protocollo di Stato per non perdersi le imprese dei nostri atleti, la strada tracciata è quella buona.
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PALLAVOLO SPORT VINCENTE In un'estate che avrà le Olimpiadi di Parigi come grande evento sportivo mondiale, si registrano purtroppo le cadute di alcuni degli sport più popolari in Italia. Il calcio italiano, non classificatosi per le Olimpiadi, considerate comunque un evento marginale per questo sport, sta attraversando uno dei momenti più complicati della sua storia. L'eliminazione della nazionale ai quarti negli europei in corso e le ultime mancate qualificazioni ai mondiali hanno provocato una forte delusione da parte dei tifosi, degli sponsor e dei media. La pallacanestro non vive un momento migliore, è di questi giorni la mancata qualificazione alle Olimpiadi e una certa difficoltà del movimento vissuta con grande sofferenza dagli appassionati. Nel basket femminile si sono ritirate contemporaneamente dalla serie A1, Bologna, Ragusa e Roma. Una speranza si è accesa con l'argento dell'U17 maschile ai mondiali, ma è davvero poco per rilanciare un movimento molto più attento all'NBA che al campionato nazionale. Il volley sta vivendo ormai da alcuni anni una crescita costante di risultati delle proprie squadre nazionali, femminili e maschili, tanto a livello di rappresentative senior che giovanili, sia a livello europeo che mondiale (è di pochi giorni fa la vittoria nella VNL e nell'europeo U.22 delle nazionali femminili), così come dei club che vincono praticamente tutto in Europa e spesso a livello mondiale. Uno sport vincente significa aumento degli spettatori, dei praticanti e, sebbene ancora un po' a rilento, dell'attenzione di sponsor e media. Altri sport hanno conquistato spazi importanti in questi mesi, specialmente negli sport individuali, su tutti, tennis, nuoto e atletica. Da sportivi amiamo lo sport in generale, agonistico o amatoriale, speriamo che tanto il calcio come il basket risorgano e, nel frattempo, ci sentiamo orgogliosi di vedere come tra gli sport di squadra, il nostro sia quello che più successi ottiene e che tra quelli femminili sia quello più vincente, praticato e seguito. Mancano meno di 20 giorni ai Giochi Olimpici, siamo pronti a goderci lo spettacolo di tutti gli sport e poi, toccherà nuovamente a noi con nuove sfide e nuovi obiettivi. #sport #olympics #paris #roma #volleyball #media #sponsor #sfide
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Che Parigi abbia colto l’occasione delle Olimpiadi per fare investimenti mirati ci sta, e siccome gli sprechi non possono essere più tollerati, questa sarà la via maestra in futuro. Ma far gareggiare gli atleti nella Senna in nome della “sostenibilità” ha significato spedirli dritti in ospedale e questa si chiama incompetenza. In più fare queste figure dichiarando di aver speso 1,4 Miliardi di Euro significa non aver alcun rispetto dei soldi pubblici. Quale imprenditore privato avrebbe speso questi soldi con questo pessimo ritorno di immagine? “Sostenibilità” significa non mettere gli atleti nella condizione di gareggiare al meglio delle loro condizioni? (Vedasi alimentazione e condizioni di riposo?) Gli atleti sono i primi protagonisti delle Olimpiadi e forse un po’ più di rispetto e considerazione nei loro confronti non avrebbe guastato. 7 Agosto: aggiornamento Ci tengo a specificare che questo post non ha nulla contro la Francia ed i francesi; non è nella mia cultura che anzi è di segno opposto. Come autore del post interverrò nell’ipotesi qualcuno volesse prendere questa deriva. Non pensavo minimamente che in quasi due giorni questo post avrebbe avuto quasi 9.000 visualizzazioni, quindi quando i numeri sono questi l’incidente potrebbe verificarsi.
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Alcuni colori identificano squadre sportive e, come tutti sanno, quello tipico degli atleti e delle atlete italiani è l’azzurro. Ma perché proprio questo colore? Perché sono “gli azzurri” e “le azzurre”? Il mio articolo su Olympic Channel Services. #sport #sports #azzurri
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Buone Olimpiadi a tutti! Su VareseNews ne parlo con il presidente del Coni Lombardia, Marco Riva #olimpiadi #lombardia #parigi2024 #paris2024
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Curiosi di scoprire le ultime ricerche del team EMG Different?🧐 Questo mese ci siamo tuffati nel mondo delle Olimpiadi di Parigi 2024 con due domande: quali sponsorizzazioni vi sono rimaste più impresse e quali atleti vi ricordate di aver visto in gara? Scorrete il carosello per scoprire i risultati ➡️ #ThisisNextDifferent #EMGDifferent
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#OlimpiadixleAziende #CosaInsegnaloSport Di queste olimpiadi resta moltissimo, perché lo sport è sempre di grande insegnamento per tutti. La commozione di Novak Đjoković, il bronzo di Musetti, l’argento di Paltrinieri, ma anche il taccuino dell’atleta australiana Nicola Mc Dermott, che dopo ogni salto in alto sorride e prende appunti, e così via. Si potrebbe citare un aneddoto per ogni sportivo perché ciascuno di loro ha dedicato una vita intera anche solo per gestire 10 secondi, o qualche decimo, o addirittura millesimi, come nel caso di Marcell Jacobs. Ma voglio citare, per sottolineare anche gli aspetti professionali, lo straordinario oro di Errani e Paolini. Errani è “a fine carriera”. E’ lei a scegliere Paolini per il doppio. Se guardiamo con attenzione le partite noteremo un alternarsi di <<potenza e lob>>, di grande esperienza <<sottorete>>, di impostazione di strategie di gioco… la somma di due non equivale alla “somma algebrica” delle rispettive carriere sportive: è qualcosa di nuovo, un mix di innovazione ed esperienza che ha reso questa coppia davvero unica. Quando un’azienda fissa il fine carriera a 50 anni sbaglia, e perde. Perde l’occasione di gestire il menthoring, di valorizzare la potenza giovanile INSIEME con una lunga professionalità, di CREARE INNOVAZIONE attraverso il mix di idee da parte di chi ha grande esperienza con chi può sviluppare una visione nuova. Perde la possibilità di REPLICARE il modello, facendo si che diventi uno standard aziendale. Perde la possibilità di abbattere il turnover, anche attraverso la costruzione di legami emotivi. E’ per questo che la coppia Errani-Paolini è unica, e probabilmente, irripetibile. Soprattutto per l’Italia. https://lnkd.in/dvyUTqiV
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🔴 Venezia: Gran Galà dello Sport Paralimpico Veneto, premiati gli atleti. Gran Galà dello Sport a Venezia, il riconoscimento per gli atleti paralimpici veneti, tra cui i protagonisti dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024, con un messaggio di determinazione e resilienza per affrontare le difficoltà della vita. #sport #atleti #premiati #paralimpici #parigi #venezia #veneto #eventi #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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Sales Manager - Kyriba Italy | Enabling CFOs to manage Enterprise Liquidity
5 mesiGrande risultato per Bergamo !