Distorsioni permanenti nello spazio-tempo causate dal passaggio delle onde gravitazionali potrebbero essere rilevate dalla Terra. Conosciuta come “memoria gravitazionale”, si prevede che tali distorsioni si verifichino in modo più evidente quando il nucleo di una supernova collassa. Osservarle potrebbe quindi fornire una finestra sulla morte delle stelle massicce.
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Distorsioni permanenti nello spazio-tempo causate dal passaggio delle onde gravitazionali potrebbero essere rilevate dalla Terra. Conosciuta come “memoria gravitazionale”, si prevede che tali distorsioni si verifichino in modo più evidente quando il nucleo di una supernova collassa. Osservarle potrebbe quindi fornire una finestra sulla morte delle stelle massicce.
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E’ stata ottenuta la mappa più dettagliata delle onde gravitazionali di bassa frequenza che pervade l’universo e che potrebbe nascere da una sorta di danza a spirale di coppie di buchi neri supermassicci.
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Le onde gravitazionali non sono solo un fenomeno fisico interessante, ma una potenziale rivoluzione per le comunicazioni. Immaginate un mondo in cui le informazioni viaggiano istantaneamente attraverso l'universo, senza limiti di distanza o barriere. Questa è la promessa delle onde gravitazionali, e in questa presentazione esploreremo come questa promessa potrebbe diventare realtà
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Campo magnetico terrestre, importanza per la vita e inversioni di polarità Sempre più spesso mi capita di leggere titoli di articoli che si propongono di fare divulgazione scientifica in cui, in modo allarmante, si fa riferimento ad una probabile inversione del moto di rotazione del nucleo terrestre e, di conseguenza, delle polarità del campo magnetico terrestre. Premesso che senza campo magnetico la vita sarebbe di fatto impossibile, rilevo una grande confusione negli articoli di cui sopra. Ma partiamo da un poco prima. Alla fine degli anni ’50 del 20° secolo lo statunitense Harry Hammond Hess avanzò una teoria relativa alla espansione dei fondali oceanici. Affermò che i continenti aumentano l’area occupata a causa dei moti convettivi presenti nel mantello superiore: il materiale caldo sale, arriva in superficie, provoca la fuoriuscita di magma lungo le dorsali oceaniche, questo solidificandosi si raffredda e genera nuova litosfera di tipo basaltico/oceanico. Le correnti del mantello, dopo un movimento orizzontale, a causa del raffreddamento, ridiscendono verso il basso e trascinano la crosta lateralmente, permettendo l’allargamento degli oceani. Siccome la Terra non ha subito sensibili variazioni di volume, vuol dire che tanta crosta si forma nei fondali oceanici tanta se ne dovrà distruggere in altri siti caratteristici del nostro pianeta. Ed effettivamente questo è quanto avviene nelle fosse di subduzione dove la crosta, diventata fredda e pesante, si immerge nel mantello tornandone a farne parte. Ma il campo magnetico terrestre cosa c’entra in tutto questo? Negli anni ’60 campagne di misura svolte su navi oceanografiche hanno permesso di descrivere in modo dettagliato i fondali marini evidenziando la presenza delle dorsali oceaniche. Queste navi avevano a bordo strumenti in grado di misurare l’intensità del campo magnetico. Le misurazioni compiute in mare aperto evidenziarono la presenza di anomalie magnetiche. Quello che colpì l’interesse degli studiosi fu osservare fasce di anomalie magnetiche parallele alle dorsali oceaniche, simmetriche tra di loro e con valori di magnetizzazione che si alternavano, da un valore positivo a uno negativo. Come si poteva spiegare una tale evidenza? Le rocce fuse che fuoriescono dalle dorsali oceaniche si orientano secondo il campo magnetico terrestre esistente in quel preciso momento, solidificano quasi istantaneamente e conservano l’orientazione del campo magnetico che le ha influenzate. La presenza di numerosissime fasce parallele è spiegabile solo con la continua insorgenza di numerose inversioni di polarità del campo magnetico terrestre. In conclusione, il campo magnetico terrestre è fondamentale per la vita come la conosciamo, ma presenta una variabilità continua, almeno nel tempo geologico: sue variazioni ed inversioni di polarità sono del tutto normali.
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https://lnkd.in/dK34qaqg ——-> Una tempesta solare G4 può causare una significativa interruzione nelle infrastrutture moderne, soprattutto quelle che dipendono fortemente dall'elettronica e dalle comunicazioni satellitari. <———- Le tempeste solari, o tempeste geomagnetiche, sono causate dall'attività solare, in particolare dall'emissione di massa coronale (CME) e dai brillamenti solari. Si verificano quando particelle cariche ad alta energia e plasma provenienti dal Sole interagiscono con il campo magnetico terrestre. La scala G misura l'intensità delle tempeste geomagnetiche. Un livello G4 indica una tempesta geomagnetica "grave", la seconda più potente sulla scala, che arriva fino a G5 (estremo). Queste tempeste sono in grado di produrre effetti considerevoli. Le conseguenze delle tempeste solari G4 sui sistemi informatici e infrastrutture tecnologiche possono includere: 1. Interferenze nei sistemi di comunicazione: Possono disturbare le comunicazioni radio ad alta frequenza e le comunicazioni satellitari, influenzando GPS, sistemi di navigazione e telecomunicazioni. 2. Problemi nelle reti elettriche: Le correnti geomagnetiche indotte possono causare sovraccarichi, malfunzionamenti e persino danni alle reti di trasmissione elettrica. 3. Interruzioni satellitari: I satelliti possono subire danni ai componenti elettronici e alle apparecchiature di comunicazione, rendendoli meno affidabili o inutilizzabili temporaneamente. 4. Corrosione accelerata: Le correnti geomagnetiche possono accelerare la corrosione nelle infrastrutture conduttive, come gli oleodotti. 5. Problemi per gli aerei: Gli aerei che volano ad alta quota vicino ai poli possono essere esposti a livelli elevati di radiazioni.
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ixtechbiz - ixB - L’Interferometro VIRGO è un progetto scientifico di rilevanza internazionale dedicato alla rilevazione delle onde gravitazionali, un fenomeno previsto dalla teoria della relatività generale. Si utilizza il principio della interferometria per misurare minime distorsioni dello spaziotempo.
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Un team di scienziati ha scoperto che il carbonio e altri elementi viaggiano attraverso lo spazio interstellare in modi complessi, influenzati dai venti galattici, dalle esplosioni di supernova e dall’attrazione gravitazionale degli oggetti celesti vicini. Questi elementi vengono spinti in vaste nubi interstellari, dove si mescolano e infine collassano per formare nuove stelle e pianeti... Leggi l'articolo su «Rispirazioni - Meditazioni contemporanee». Se vuoi ricevere la nostra newsletter settimanale con tutti i nuovi articoli di «Rispirazioni», devi solo scrivere una mail a: comunicazioni-subscribe@rispirazioni.it
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Testata la natura quantistica della gravità Un team di scienziati ha posizionato migliaia di sensori in un chilometro quadrato vicino al polo sud in Antartide per monitorare i neutrini Le oscillazioni dei neutrini alle energie più elevate e alle linee di base più lunghe possono essere utilizzate per studiare la struttura dello spaziotempo e testare i principi fondamentali della meccanica quantistica. Se la metrica dello spaziotempo ha una descrizione quantomeccanica, ci si aspetta che le sue fluttuazioni sulla scala di Planck introducano effetti non unitari che sono incoerenti con l’evoluzione temporale unitaria standard della meccanica quantistica. I neutrini che interagiscono con tali fluttuazioni perderebbero la loro coerenza quantistica, deviando dalla composizione del sapore oscillatorio prevista a lunghe distanze e ad alte energie. La teoria della relatività generale di Einstein spiega che la gravità è causata da una curvatura delle direzioni dello spazio e del tempo. La manifestazione più familiare di ciò è la gravità terrestre, che ci mantiene a terra e spiega perché le palline cadono a terra e gli individui hanno un peso quando salgono su una bilancia. https://lnkd.in/dDdypm37
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Il fenomeno del "Sole di mezzanotte" si verifica nelle regioni polari, come l'Alaska, durante l'estate quando l'asse terrestre è inclinato verso il Sole. Questa inclinazione dell'asse terrestre, combinata con la rotazione della Terra, provoca un periodo continuo di luce diurna, durante il quale il Sole rimane visibile per 24 ore al giorno. Questo fenomeno, derivante dalla particolare configurazione dell'asse terrestre e della sua orbita, crea condizioni di illuminazione uniche e periodi prolungati di luce solare. In particolare, questo fenomeno si osserva nel Circolo Polare Artico intorno al solstizio d'estate, che cade tipicamente verso la fine di giugno. Durante questo periodo, nelle località situate a latitudini elevate, il sole non scende mai completamente sotto l'orizzonte, consentendo così una continua esposizione alla luce solare. Queste caratteristiche sono studiate nell'ambito dell'astronomia e della geofisica, discipline che analizzano l'interazione tra i moti terrestri e la distribuzione della luce solare sulla superficie del pianeta. Fonte: “midnight Sun”, Britannica Credit video: Great Stuff, Facebook Credit audio: Ashot Danielyan, Pixabay #scienza #natura #divulgazione #curiosità #different
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In questo comunicato Ansa si parla di sole ed elettricità ma, per una volta, non di fotovoltaico, bensì di una imminente tempesta solare e di come questo fenomeno spaziale potrebbe - ed anzi quasi certamente avrà - effetti sulla infrastruttura elettrica e tecnologica del pianeta. Come reagiranno in concreto tutti i sistemi informatici? Staremo a vedere. Certamente fenomeni di questo tipo ci ricordano ancora una volta che le nuove tecnologie sono - per le loro peculiarità - "fragili" ed esposte a numerosi rischi, informatici e non, che possono provenire anche .... dallo spazio!
La Terra si prepara all'arrivo di una forte tempesta solare: i primi effetti dovrebbero manifestarsi già stasera, mentre quelli più intensi sono previsti nella giornata di sabato 11 maggio. Il Centro di previsione meteorologica spaziale dell'agenzia statunitense Noaa ha aumentato il livello previsto per la tempesta a quello G4, il secondo più alto sulla scala, che prevede impatti sulla rete elettrica, sui sistemi di navigazione satellitare come il Gps e problemi a satelliti e veicoli spaziali, oltre alla maggiore probabilità di poter ammirare le aurore boreali anche a basse latitudini.
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