Be The Future… al servizio degli studenti e dei loro sogni. Dedicato a ragazzi dai 18 anni in su, la mattinata sarà comunque aperta a chiunque volesse venire anche solo a conoscere meglio questo mondo, per farsi un’idea di quelle che sono le ormai sempre più riconosciute Accademie performative del Nord Italia e le Università che invece presentano facoltà dedicate ai “lavori del futuro” nella cornice artistica. Accademie di arte e spettacolo e Università entreranno a scuola per presentare le loro offerte formative e spiegare ai ragazzi come anche il mondo dello spettacolo può e deve essere considerato uno sbocco professionale riconosciuto a tutti gli effetti. La scuola deve formare e informare i propri studenti circa quello che li aspetterà dopo il liceo e anche le discipline artistiche (sul palco e dietro le quinte) rappresentano uno dei settori di impiego più importanti del panorama nazionale e internazionale. Le registrazioni sono aperte qui. https://bit.ly/btfshow
Post di Istituti De Amicis - Milano
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Presidente della Fondazione La Nuova Musica e delle Ricordi Music School. Esperta nella progettazione di innovativi sistemi formativi in ambito artistico.
Innovare è’ obbligatorio Nelle scuole Ricordi ogni allievo dedica alla musica un paio di ore un pomeriggio alla settimana. E cosa succede? Quello auspicato dagli innovativi modelli Dada, Mof e dalle metodologie Montessoriane anche per adolescenti in sperimentazione in molte scuole italiane. Ambienti immersivi Lezioni plurifasiche con più docenti Apprendimento tra pari Risultati del gruppo Docenti coinvolti nelle attività insieme agli allievi Valorizzazione dei diversi talenti e dell’autostima (tutti ne hanno almeno uno) Nelle scuole italiane oggi il Dada propone di cambiare il concetto di classe statica, sempre uguale e costruire invece “ambienti di apprendimento diversi” in cui ruotano gli alunni per le lezioni. Il Mof deriva da metodologie finlandesi in cui tra le tante azioni innovative propone una scuola divisa al massimo su due materie giornaliere affrontate in più ore con possibilità di approfondimenti diversificati e di maggior dialogo su ogni argomento. Innovare è’ obbligatorio. Il “sapere e il sapersi” delle nuove generazioni dipendono solo dalle azioni che noi sappiamo fare per valorizzarli e conoscerli.
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Ieri 17 aprile 2024 al #CFPVigorelli in via Soderini a Milano: finale del Laboratorio in 3 incontri di Orientamento #LabOR - per studenti di classe terza del Liceo Marconi di Milano * finanziato nel progetto ID 4592849 “Percorsi di empowerment e orientamento per e con i giovani del corsichese*” (e zone di Milano limitrofe) presentato e approvato in risposta al bando regionale LOMB_GIOVANI 2023 e integrato nel #PCTO al progetto "Bridge Lab" * Per studenti/esse di #classi #terze. La terza è il primo step del percorso di orientamento nel triennio, in uscita (in linea con le ore MIM e inserito nel PCTO) come esperienza che dura 3 anni diversi tra di loro, in un processo orientativo ed educativo dal sé allo scenario, dal bilancio personale all'orientamento esplorativo in quarta-quinta. *Ieri, terzo incontro di 3 ore del percorso, per questo gruppo di linguistico, di orientamento al sé con focalizzazione su #talenti anche inespressi, passioni dell'oggi, valori e proprie #motivazioni, grande visione di #stella polare garante di direzione, verso maggior centratura, autorealizzazione e benessere nel futuro. * Lavorare non solo con le parole, ma dare ai giovani #immagini/simboli in cui possano trovare modo di rappresentare cose proprie non del tutto logiche ma sentite forte, è importante. Metodo #analogico Cercare il modo di dirsi-non dirsi attraverso le immagini sblocca l'attività immaginativa dei ragazzi, sempre meno a loro agio con le parole e con l'autodefinirsi, e apre alla proiezione del futuro con l'emisfero destro. * #Verbalizzare (se non lo dici a qualcuno, non è del tutto reale la tua #intenzione) ...Poi, ne parlano tra di loro e all'orientatore dicono 1 elemento chiave, ma non tutto, in terza a 16 anni, può o deve esser detto dei sogni desideranti sul futuro... La stella polare (#vision e potenza attitudinale in un bilancio fatto nell'oggi) guida le scelte prossime articolabili in tanti modi possibili, bienni ITS Academy, IFTS, Università, AFAM, pal.... Ma se sono orientate a nord, tutte hanno un senso sufficiente e un carico di motivazione che regge alla sfida della trasformazione nel tempo, di sé e del mondo * La linea del tempo è uno schema di partenza ottimo per un collage creativo orientativo :) Daniela Nuzzo Luigi Caminiti Anna Dilillo Edoardo De Benedictis Barbara Blasi @emilio gregori Settimo Sordano Stefano Gatti Federica Nardese - Counsellor e fotografia narrativa #orientamentoscolastico #attitudini #PCTO #orientamentoMIM #stellapolare #empowerment #progettazione #futuro #vision #sceltepostdiploma #prevenzione #politichegiovanili #neet #lalombardiaèdeigiovani #pianodizonacorsichese
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Se c'è una cosa che ho imparato in questi anni da addetto ai lavori è che quando si parla di scuola (quasi) tutti improvvisano. Perché? Perché nessuno ne sa niente, principalmente. E' un argomento che non attrae, non finisce in cima ai principali trends di ricerca e viene snobbato da tutti, persino da quei politici che in Parlamento si battono il petto per la sagra del caciocavallo podolico, ma non per uno dei valori fondanti la nostra Repubblica. Sarà che tendiamo a perdere interesse verso tutto ciò che non ci tocca o, meglio, che non ci riguarda più da vicino. Un approccio quasi fisiologico per una società che punta sempre di più all'individualismo, e che concepisce la scuola come una sorta di parcheggio per bambini e adolescenti. Ma la realtà dei fatti è un'altra: la scuola non è solo istruzione, è anche comunità, senso di appartenenza, crescita, socialità. E ciò vale ancora di più in quei luoghi dove lo Stato non arriva. Lì la scuola è un vero e proprio presidio sociale, e conserva ancora la sua sacra missione. Lo ha spiegato benissimo Riccardo Milani con il suo “Un mondo a parte”: gli istituti scolastici giocano un ruolo di primissimo piano e non solo da un punto di vista formativo. Forse è arrivato il momento di capirlo. L'intervista a Riccardo Milani per Skuola.net 👇 #scuola #unmondoaparte #istruzione #formazione #docenti #studenti
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Presentata la terza edizione del progetto didattico rivolto agli studenti tra gli 8 e i 18 anni
«Sky Up the Edit», torna il format Sky per l’inclusione digitale dei ragazzi
ilsole24ore.com
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Come arrivano i ragazzi oggi a conoscere gli ITS? Come si promuovono sul territorio? 🎓 🗣️ In questa intervista, Barbara Toselli di ITS Academy Machina Lonati risponde alle nostre domande fornendoci un punto di vista interessante e diretto sull’argomento. Tra i concetti più rilevanti: 📢 Gli studenti scoprono l’Istituto in vari modi: partiamo dal classico passaparola, che conta davvero molto nella scelta, passando per le attività svolte dai docenti orientatori a scuola arrivando poi alla presenza online. Sono tantissime le attività di comunicazione e orientamento che ogni anno vengono realizzate da ITS Machina Lonati e cercano sempre di sperimentare nuovi canali e nuovi strumenti di comunicazione. 💼 L’Ufficio Orientamento interno promuove attivamente ITS Academy Machina Lonati presso gli istituti di istruzione secondaria superiore, partecipa a fiere ed eventi di orientamento in tutto il Paese, organizza eventi ed Open Day e supporta i candidati a scegliere il percorso formativo più in linea con le proprie attitudini e i propri obiettivi attraverso colloqui personalizzati. 📈 I numeri degli iscritti sono in costante crescita: nel 2011/2012 ITS Academy Machina Lonati contava meno di 50 iscritti, quest’anno frequentano i nostri corsi 704 studenti e l’obiettivo per il 2024/2025 è di superare i 1.000. Questa crescita costante ed esponenziale dimostra che c’è un maggior interesse nei confronti dei percorsi ITS. #EMIblog #its #formazione #academy Clicca qui per leggere l’intervista completa 👇
Voce agli ITS: intervista a Barbara Toselli, Vice Direttore di ITS Academy Machina Lonati
https://www.educationmarketing.it
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Valorizzo l'identità dei brand e amo la Responsabilità Sociale. Conduco workshops di scrittura, musica, teatro e danza.
E’ VERO CHE LA META DELLA #SCUOLA E’ LA BELLEZZA? I VOTI, SECONDO LO SCRITTORE #MARCOERBA. ▪️ Mi confronto con questo articolo che vi ripropongo e ripenso ai quasi 10mila ragazzi e ragazze incontrati quest’anno durante i workshop di prevenzione dalle #dipendenze #wefree di Comunità San Patrignano ▶️ Ho cercato di comunicare quanto ogni ragazzo /a fosse bello, con le sue #potenzialità e #fragilità, con i propri vissuti e sogni e che nessuno o nessuna di loro era il risultato dei propri antecedenti biologici o l’errore di altri. 🟪 Ci hanno ascoltati in silenzio. Spesso pensando seriamente. ▪️I voti. Non dovrebbero definire, ingabbiare o esaltare. Dovrebbero essere “appigli” dice Marco Erba come in una “scalata”. Cari insegnanti spieghiamo i voti ai ragazzi/e senza paura. ▶️ Che diventino autovalutazioni per meglio capire, imparare, entrare nella materia, non giudizi sulle persone. ▶️ Guadagnare consapevolezza di chi siamo, di cosa portiamo, di quanto il mondo aspetta noi per essere diverso, più umano, più in pace. Guadagnare conoscenza, capacità d’innovazione e libertà. 🔲 Questa dovrebbe essere la bellezza della scuola. Ci state? #studenti #scuola #insegnanti #adulti #voti
Studenti. I voti di fine anno sono solo numeri. La meta della scuola è la bellezza
avvenire.it
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Filosofia della cultura popolare o dei contenuti dell'immaginario letterario, dei libri di divulgazione storica, scientifica e delle aree di studio di confine, professore non-istituzionale e giornalista
Occorre a mio avviso introdurre nuovi percorsi didattici e di studi nella scuola secondaria superiore, come, ad esempio, il Liceo delle Scienze e delle Arti dello Spettacolo e il Liceo delle Scienze dei Miti e delle Religioni. Quest'ultimo itinerario di studio deve implicare l'idea che fin dai tempi più remoti le mitologie e le religioni sono state strumenti per il controllo e per l'avanzamento etico-morale del pensiero della comunicazione verbale parlata e scritta (in ogni lingua), e dei comportamenti interpersonali e pubblici dei singoli soggetti umani e delle masse popolari. In tal modo gli ideali etico-morali e sociologico-politici della libertà della democrazia e del liberalismo democratico potranno essere meglio radicati nella società civile italiana garantendo ai giovanissimi e alle loro famiglie più opportunità di scelta dopo la scuola media inferiore rispetto per portare un altro esempio, a mezzo secolo fa quando nella scelta dei percorsi di studio post-scuola dell'obbligo, vi era un regime semi-dittatoriale.
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LinkedIn Top Voice. Consulente Ed tech, attivista della ricerca e della sperimentazione didattica, book advisor e scrittrice.
👉 notte (profonda) nazionale del liceo classico! Nel buio - come sappiamo - tutte le vacche sono nere. E tutti i licei sono uguali. E nessuna luce rischiara il mio orizzonte. Momento di pessimismo nero… Come forse sapete ogni anno si celebra la notte nazionale liceo classico. Dovrebbe essere un momento di orgoglio, di presenza, di riflessione sugli studi classici. O forse no. Quest’anno c’è un tema. Anzi tre temi: compleanni vari: della radio, della televisione, di Calvino. Come se tutta questa carne al fuoco non bastasse, ci viene ricordato anche il tema della violenza contro le donne. Vi ricordate il Bianconiglio? Che per aggiustare l’orologio ci mette dentro burro, marmellata, un po’ di questo e un po’ di quello? Così. ✅ siamo soffocati dall’attualità. Non riusciamo a tacere su nulla. Ogni cosa che accade deve avere un nostro contributo di stucchevole riflessione, di auspicio di pace nel mondo, sconfitta della povertà, della violenza e quant’altro… ✅ siamo anche soffocati dalla necessità di parodia, dalla prevalenza assoluta di toni ironici, pseudo umoristici. Se pensiamo a un tema ‘classico’, ci viene subito in mente di prenderlo in giro. Un codice quello umoristico prevaricante e assolutistico. Non è ammissibile serietà. ✅ siamo altresì soffocati dall’altro rispetto alla scuola. Niente di ciò che si fa abitualmente in classe può avere cittadinanza in queste manifestazioni ‘serali’. Si deve fare altro. In tempi altri. In tempi straordinari. Con impegno altro. Con competenze altre. E se dico: “no. Non voglio farlo”? Non puoi. E dov’è la collaborazione? il team? La squadra? #unaprofsulinkedin
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