Post di Diana Biagini

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Program Coordinator | Internships

La #deonomastica, ossia il processo linguistico attraverso cui nomi propri (di persone, luoghi, marchi) diventano nomi comuni, trova terreno fertile anche nel mondo della gastronomia. Spesso infatti luoghi, persone e storie si trasformano in nomi di cibi e bevande che portiamo quotidianamente sulle nostre tavole. Ecco alcuni esempi: 🧀 Formaggi che prendono il nome dal territorio in cui sono prodotti, come l'asiago, il gorgonzola, il castelmagno, il camembert... 🍷 Vini e liquori che fanno altrettanto, come il chianti, il porto, il prosecco, il barolo... 🍽️ Piatti che prendono il nome da chi li ha inventati come la sacher (inventata da uno chef sedicenne nel 1832) o la besciamella (da Louis de Béchamel, cuoco di Luigi XIV) 👑 Creazioni dedicate a personaggi illustri, come la pizza margherita (nata nel 1889 in onore della regina Margherita di Savoia) o le mafaldine (create in occasione della nascita della principessa Mafalda di Savoia) Vi vengono in mente altri esempi? [Ho tratto le informazioni di questo post da un passo di "Tra le pieghe delle parole" di Gian Luigi Beccaria] #Linguistica #linguaitaliana

Riccardo Cocchi

Psichiatra Psicoterapeuta, Dottore di Ricerca (Ph.D.) in Psicoterapia, Antropologo Culturale

4 mesi

Il marsala Mi chiedevo: e il Pan di Spagna?

Silvia Bertoni

Teaching Fellow al Trinity College Dublin; Insegnante di italiano L2/LS online; Autrice di materiali didattici; Mentore

4 mesi

Mi vengono in mente il parmigiano reggiano, la crema Chantilly, ovviamente lo champagne, il cognac, il porto, i vari 'alla' (Bismarck, parmigiana, ascolana, milanese, romana ecc.). E chissà quanti altri ce ne verranno in mente. Che meraviglia il lessico!

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