Max Planck, nel 1900, formulò una legge che cambiò per sempre la nostra comprensione della luce e dell'energia: la legge di Planck. Questa scoperta segnò l'inizio della meccanica quantistica, rivoluzionando la fisica e aprendo nuove frontiere nella scienza. Principi Fondamentali: 1. Quantizzazione dell'Energia: L'energia è emessa o assorbita in pacchetti discreti chiamati quanti. 2. Corpo Nero: Un oggetto ideale che assorbe tutta la radiazione e la riemette in funzione della sua temperatura. 3. Radiazione di Corpo Nero: La legge di Planck descrive con precisione la distribuzione della radiazione emessa da un corpo nero. Applicazioni e Implicazioni: • Astrofisica: Utilizzata per studiare la radiazione cosmica di fondo e la temperatura delle stelle. • Tecnologia: Applicata nei sensori termici e nelle tecnologie di imaging infrarosso. • Spettroscopia: Fondamentale per interpretare gli spettri emessi dai materiali. Curiosità Interessanti: • La Costante di Planck: 6.626×10−346.626 \times 10^\{-34\}6.626×10−34 Joule per secondo. • Premio Nobel: Max Planck ricevette il Nobel per la Fisica nel 1918. • Rivoluzione Quantistica: La legge segnò l'inizio di una nuova era nella fisica. Riflessione: La legge di Planck ha trasformato la nostra comprensione della luce e dell'energia, risolvendo problemi irrisolti e aprendo la strada a teorie avanzate come la meccanica quantistica. \#FisicaQuantistica \#LeggeDiPlanck \#MaxPlanck \#MeccanicaQuantistica \#Astrofisica \#Tecnologia \#Scienza \#Innovazione \#CuriositàScientifica \#LinkedInCuriosity
Post di Di Biase Guido
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ORIGINI DELLA FISICA QUANTISTICA #physics #planck #einstein #innovation #quantum #readings #quantumPhysics #progress #TateoBlog #TILLL «La scienza è solo il progressivo accostamento al mondo reale» (Max Planck) Le leggi classiche della fisica, che interpretano l'energia come un'onda, non permettevano di misurare con precisione la quantità di calore trasferito da un corpo all'altro. Questo limite fu superato quando Max Planck introdusse un'innovazione matematica: ipotizzò che l'energia elettromagnetica fosse composta da particelle, chiamate "quanti", anziché da onde continue. Questo passaggio da una concezione continua dell'energia a una organizzata in "pacchetti separati" rivoluzionò la fisica. Vincenzo Schettini, nel suo libro "La fisica che ci piace", utilizza la metafora della pellicola cinematografica per spiegare i quanti di energia, paragonandoli ai fotogrammi di un film. Come i fotogrammi sono unità discrete che, viste in successione, appaiono come un flusso continuo, così i quanti di energia elettromagnetica, se osservati in sequenza, vengono percepiti come un flusso continuo dai nostri sensi, proprio come le immagini di un film proiettate sullo schermo. L'intuizione di Planck, formalizzata in precise equazioni matematiche, trovò conferma nelle verifiche sperimentali. Misurando il calore emesso, si scoprì che esso era sempre un multiplo di un valore costante, che venne denominato costante di Planck. Questa scoperta segnò l'inizio della Fisica Quantistica, la quale fu ulteriormente confermata dall'esperimento sull'effetto fotoelettrico di Einstein. L'insegnamento che dobbiamo apprendere da questo passaggio storico è che l'innovazione e la revisione dei paradigmi consolidati possono portare a scoperte rivoluzionarie. Max Planck, sfidando l'interpretazione classica dell'energia come un'onda continua, introdusse una nuova concezione basata sui quanti, aprendo la strada alla fisica quantistica. Questo cambiamento di prospettiva, supportato dalle verifiche sperimentali, dimostra che il progresso scientifico richiede la disponibilità a mettere in discussione le idee tradizionali e ad accogliere nuove ipotesi, anche se inizialmente controintuitive. "Una nuova verità scientifica non trionfa convincendo i suoi oppositori e facendoli vedere la luce, ma piuttosto perché i suoi oppositori alla fine muoiono, e cresce una nuova generazione che è familiare con essa." (Max Planck) Questa citazione sottolinea come le nuove idee scientifiche spesso incontrino resistenza e come il progresso scientifico sia facilitato dalla generazione di nuovi scienziati che accettano e costruiscono su queste innovazioni. Estratto da: - LT.5.3.6.4. LA FISICA CHE CI PIACE, (c) TateoBlog, https://lnkd.in/dy68zE-K Altri link utili per approfondire: - Planck’s Quantum Theory, https://lnkd.in/dNW7ZXbA
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Intuizioni rivoluzionarie! Fisica Quantistica: Cosa dicono gli Scienziati (Citazioni)". Scopri le Intuizioni rivoluzionarie e le citazioni profonde di scienziati di spicco che svelano i misteri del regno quantistico. In questo video, esploriamo scoperte fondamentali che hanno plasmato la nostra comprensione dell'universo, supportate dalle parole dei pensatori che le hanno rese possibili. Che tu sia uno studente, un appassionato o semplicemente curioso delle complessità della meccanica quantistica, questo video è progettato per illuminare e ispirare. Unisciti a noi mentre scopriamo la saggezza e le rivelazioni dei pionieri quantistici e approfondiamo le implicazioni del loro lavoro sulla tecnologia, la filosofia e la nostra percezione della realtà. Non dimenticare di mettere "Mi piace", condividere e iscriverti per altri contenuti su scienza e scoperta! 🌐𝐒𝐢𝐭𝐨 𝐰𝐞𝐛 https://lnkd.in/dPErHVTx 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐢 📧dcantamessa@me.com 📱http://wa.me/393495240396 https://lnkd.in/dhqd5u78
Fisica Quantistica: Intuizioni Rivoluzionarie degli Scienziati (Citazioni)
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L'invenzione del #microscopio è una delle tappe più affascinanti nella storia della scienza, che ha trasformato per sempre il nostro modo di vedere il mondo. Tutto ebbe inizio nel tardo XVI secolo, quando Hans e Zacharias Janssen, ottici olandesi, crearono uno dei primi microscopi composti. Poco dopo, Galileo Galilei migliorò il design, gettando le basi per il microscopio moderno e ampliando le possibilità di esplorazione scientifica. Nel XVII secolo, Antonie van Leeuwenhoek aprì un nuovo capitolo nella #biologia: fu il primo a osservare e descrivere microrganismi, che chiamò "animalculi", rivelando l'esistenza di un mondo invisibile. Queste scoperte furono seguite da quelle di Robert Hooke, che nel 1665 pubblicò "Micrographia", un'opera che conteneva dettagliate illustrazioni di strutture microscopiche. Hooke fu il primo a usare il termine "cellula" per descrivere le piccole camere che osservò nel sughero, un concetto che sarebbe diventato fondamentale per la biologia. I progressi tecnologici nel XVIII e XIX secolo portarono a microscopi più potenti e affidabili, grazie a #innovazioni come il microscopio acromatico di Joseph Jackson Lister. Il XX secolo vide l'invenzione del microscopio elettronico, ideato da Ernst Ruska e Max Knoll nel 1931, che permise di ottenere immagini ad altissima risoluzione utilizzando fasci di elettroni. Questi straordinari strumenti hanno rivoluzionato la nostra comprensione della natura, svelando i segreti del microcosmo e aprendo nuove frontiere della biologia, della medicina e della scienza dei materiali. E tu? Lo sapevi? #snaitech #onthesideofinnovation #innovazione #technology #microscopio #scienza
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Da una decina d'anni la cosmologia è in CRISI. Misure diverse del #parametrodiHubble raccontano storie dell'universo diverse. Molti hanno provato a risolvere la #tensionediHubble con nuovi modelli. Oggi sul Journal of Cosmology and Astroparticle Physics #JCAP un nuovo paper di Ali Rida Khalife e colleghi della Sorbonne Université e dell'Università di Aachen, prova a mettere un po' d'ordine a tutte queste proposte alternative all modello #ΛCDM Fra gli 11 proposti, il lavoro esclude sistematicamente alcuni modelli che producono risultati incerti e sottolinea la necessità di un possibile cambio di approccio nella risoluzione di questo enigma cosmologico. Nessun modello si è dimostrato superiore, suggerendo che potrebbe essere necessaria una comprensione più sfumata dell'universo. https://shorturl.at/PS247 ttps://https://lnkd.in/db_4qAq7 #Cosmologia #Fisica #Ricerca #TensioneDiHubble #PubblicazioneScientifica
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Undici nuovi modelli per comprendere il nostro universo sono stati messi sotto esame in una nuova ricerca di Ali Rida Khalife, fisico dell’Università della Sorbona e del CNRS, insieme a colleghi della Sorbona e dell'Università di Aachen, appena pubblicato sul Journal of Cosmology and Astroparticle Physics JCAP. Tutti questi modelli sono stati creati per risolvere la cosiddetta Tensione di Hubble, "uno dei maggiori problemi della cosmologia moderna", come la descrive lo stesso Khalife. Il problema è la differenza che emerge quando il “Parametro di Hubble”, che descrive l'espansione dell'universo oggi, viene calcolato con metodi e dati differenti. Questa differenza ha messo in crisi il modo in cui la fisica moderna comprende e descrive l'universo (gettando dubbi persino sulla Relatività generale di Einstein), rendendo cruciale una soluzione. Il nuovo lavoro esclude tre dei modelli analizzati, che danno risultati troppo incerti, e mostra che tra quelli rimanenti, nessuno è migliore degli altri. Per questo motivo, secondo gli autori potrebbe essere necessario un cambiamento radicale nel modo in cui stiamo affrontando il problema. Grazie all’ampliamento vertiginoso delle osservazioni cosmiche e degli strumenti di misurazione, insieme ad alcuni nuovi avanzamenti nella conoscenza - principalmente la "scoperta" di quello che chiamiamo materia oscura ed energia oscura -, il tutto alla luce della Relatività Generale, teoria ancora imbattibile per solidità, coerenza e numero di verifiche sperimentali, l’inizio del nuovo millennio è stato un periodo in cui nulla sembrava in grado di fermare l'avanzamento della nostra conoscenza sul cosmo, le sue origini e la sua futura evoluzione. C’era ancora molto da scoprire ovviamente, ma l'apparente armonia tra osservazioni, calcoli e quadro teorico prometteva bene.Tuttavia, proprio grazie a osservazioni e calcoli sempre più sofisticati, l’emergere di quello che all'inizio sembrava solo una piccola incongruenza si è rivelato un bel guaio. Inizialmente, gli scienziati erano quasi certi di poterla eliminare con calcoli e misurazioni ancora più precisi, ma non è andata così. link https://lnkd.in/d98uYUed
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#accaddeoggi Il 14 dicembre 1900 Max Planck tiene un discorso epocale alla Physical Society di Berlino, dove presenta per la prima volta la sua formula completa che descrive lo spettro della radiazione del “corpo nero”. Così il fisico tedesco pubblica il suo studio innovativo sull’effetto delle radiazioni su una sostanza “corpo nero”, facendo nascere la Teoria Quantistica della fisica moderna. In particolare, introduce i “quanti” di energia attraverso la sua famosa formula ε = hv dove compare per la prima volta quella che poi viene denominata “costante h di Planck”. In questo modo, Max Planck formula per la prima volta l’idea dei quanti di energia relativi a una nuova costante universale oggi nota come “costante di Planck”. La teoria non contiene postulati o entità imposti eccetto un presupposto inevitabile sulla natura fisica dei campi protettivi. Tutte le entità osservate e le loro proprietà, a partire dallo spazio fisicamente reale, dal tempo e dalla struttura delle particelle elementari, sono derivate in modo coerente, in esatta corrispondenza con la loro comparsa in dinamiche di sistema reali, rriducibilmente complesse. Quest’ultimo fornisce anche l’unificazione naturale (dinamica) delle versioni causalmente estese della meccanica quantistica, della relatività e della teoria dei campi, inclusa l’unificazione e la comprensione causale delleforze di interazione delle particelle. In sostanza, attraverso esperimenti fisici, Planck dimostra che l’energia, in determinate situazioni, può esibire caratteristiche della materia fisica. Secondo le teorie della fisica classica, l’energia è solo un fenomeno ondulatorio continuo, indipendente dalle caratteristiche della materia fisica. La teoria di Planck sostiene invece che l’energia radiante è costituita da componenti simili a particelle, noti come “quanti”. La teoria ha contribuito a risolvere fenomeni naturali precedentemente inspiegabili come il comportamento del calore nei solidi e la natura dell’assorbimento della luce a livello atomico. Nel 1918, Planck viene premiato con il Premio Nobel per la fisica per il suo lavoro sulle radiazioni del corpo nero. La meccanica quantistica è la teoria fisica che descrive il comportamento della materia, della radiazione e le reciproche interazioni, con particolare riguardo ai fenomeni caratteristici dell’ energia atomica e subatomica. In particolare, descrive la radiazione e la materia sia come fenomeni ondulatori che come entità particellari, al contrario della meccanica classica, che descrive la luce solamente come un’onda e, ad esempio, l’elettrone solo come una particella.
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Non fatevi intimorire dal suo sguardo diretto.... Per comprendere la meccanica quantistica , della quale , oggi, si parla in ogni dove , occorre fare un viaggio nella vita di alcuni brillanti menti, inizierò a parlarvi di lui: Max Karl Ernest Ludwig Planck (Kiel 1858-Göttingen 1947) era considerato una mente particolarmente brillante sin dai tempi del liceo. Trasferitosi a Monaco con la famiglia, si iscrisse all’università, dove si appassionò fortemente alla matematica e alla fisica. A 28 anni fu nominato professore di fisica teorica all’Università di Kiel e poi all’Università di Berlino dove diresse l’istituto di fisica teorica. L'energia termica: uno dei problemi ancora irrisolti di quegli anni impegna gli studi di Planck In quegli anni, uno dei problemi ancora irrisolti era ad esempio legato all’energia termica, poiché non era ancora disponibile una formula in grado di spiegare il cambiamento di colore dei corpi riscaldati e l’aumento dell’energia emanata. Planck si interessava alle prime lampade a incandescenza e si dedicò inizialmente soprattutto allo studio dei problemi termodinamici connessi con l’irraggiamento. La Germania degli anni di Planck è quella di Hitler e del Nazismo. Il 14 dicembre 1900 pubblicò il suo primo lavoro sulla teoria quantistica segnando l’inizio della fisica moderna. La meccanica quantistica introduceva il concetto di energia costituita, come la materia, da entità non ulteriormente divisibili (quanti) e risolveva problematiche che non erano spiegabili attraverso la meccanica di Newton, non applicabile ad oggetti molto piccoli come gli atomi. In parole povere , la teoria gli indicava una certa realtà, ma la pratica ne raccontava un'altra e, allora il buon Max , modificò il tutto con un piccolo grande cambiamento di paradigma: l'energia non sarà più continua ma in piccole quantità , detti appunto quanti , ed ecco che tutto torna....genialità, intuizione, conoscenza? https://lnkd.in/d-_f6BGu dr. Vaughn Cook #quanti #energia #intuizione #conoscenza
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Esplorando gli Effetti Quantistici della Gravità: Un Viaggio nel Micromondo. La gravità, una delle forze fondamentali dell'universo, continua a sfidare la nostra comprensione. Mentre la teoria generale della relatività di Einstein ci offre una visione solida degli effetti gravitazionali su larga scala, la meccanica quantistica introduce nuove domande a livello microscopico. Come possiamo conciliare queste due teorie? Recentemente, un gruppo di ricerca dell'Università di Berkeley, guidato da Cristian Panda e Holger Müller, ha realizzato un esperimento rivoluzionario per misurare gli effetti gravitazionali su piccola scala. Gli scienziati hanno utilizzato un interferometro atomico e un reticolo ottico per creare un ambiente controllato in cui studiare gli effetti della gravità su atomi di cesio. Questi atomi sono stati raffreddati a temperature prossime allo zero assoluto e intrappolati nel reticolo ottico. L'obiettivo? Esplorare il micromondo e gettare luce su uno dei misteri più affascinanti dell'universo: la gravità quantistica. La gravità quantistica è la teoria che cerca di unire la relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica. Tuttavia, finora, gli esperimenti hanno avuto difficoltà a rilevare deviazioni rispetto alle previsioni teoriche. Il nuovo esperimento ha raggiunto una precisione senza precedenti, superando di un fattore cinque gli studi precedenti. Sebbene non siano ancora emerse evidenze di effetti quantistici della gravità, questo risultato apre nuove strade. Questo esperimento ci avvicina alla comprensione completa di come la gravità si comporta a livello quantistico. Potremmo finalmente svelare i segreti nascosti tra le leggi della relatività e la meccanica quantistica. Questo potrebbe anche aiutarci a comprendere fenomeni come l'energia oscura e la natura dell'universo stesso. La ricerca sulla gravità quantistica è ancora in corso, ma ogni passo avanti ci avvicina a una visione più completa dell'universo. La scienza continua a esplorare i confini della realtà, e gli esperimenti come questo ci spingono verso nuove scoperte.
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IL PIÙ BELLO DEGLI ESPERIMENTI DELLA FISICA??? Non è quello leggendario della caduta dei gravi dalla torre di Pisa di Galileo. Non è quello della misurazione della circonferenza della terra di Eratostene. Non è quello del pendolo di Foucault che fornisce la prova della rotazione terrestre. Non è quello della bilancia a torsione di Cavendish che misura la costante di gravità universale. Non è quello del prisma di Newton che scompone la luce nelle sue componenti cromatiche. Non è neppure quello della doppia fenditura di Young che rivela la natura ondulatoria della luce. L’esperimento più bello della fisica è stato condotto in Italia, a Bologna, nel 1974 dai ricercatori italiani Pier Giorgio Merli, Gian Franco Missiroli e Giulio Pozzi quando realizzarono il gedankenexperiment concepito da Einstein nel corso del celeberrimo Congresso Solvay del 1927: L'INTERFERENZA DEL SINGOLO ELETTRONE. L'esperimento ci mostra il più impenetrabile dei misteri della natura che secondo Feynman rappresenta il manifesto dell’essenza stessa di tutta la meccanica quantistica. "...un fenomeno che è impossibile, assolutamente impossibile spiegare in modo classico, e che sta al cuore della meccanica quantistica. In realtà è l'unico mistero. Non riusciremo a chiarire il mistero, a spiegare cioè come funziona; possiamo solo descrivere come funziona." Richard P. Feynman Questa e tante altre meravigliose storie di scienza e tecnologia sono in libreria, grazie all'editore Nicola Cavalli, con il ROMANZO SENZA FILO: https://lnkd.in/dAA2Q3nh
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Si fa un tanto gran parlare della fisica quantistica che gran successo sta riscuotendo anche tra i non addetti ai lavori. Ma quanti sanno che cos'è veramente la fisica quantistica, perché è nata, e a che cosa serve? Ce ne parlano due massimi esperti della materia. Il professor Marco Giulio Giammarchi ed il ricercatore il dott. Marco Torri, nel lavoro dal titolo: 𝐋𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐟𝐢𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 https://lnkd.in/dGk_cwX5 #progettomontecristo #fisicaquantistica Marco Giulio Giammarchi Editoriale Delfino Massimo Biecher
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