🛥️🔬La nave oceanografica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, #GaiaBlu, ha individuato un campo di rilievi sottomarini allineati lungo profonde fratture nel fondale dello #Ionio meridionale. 🔎Questa zona è interessata da un complesso sistema di faglie che sta progressivamente allontanando la #Calabria dalla #Sicilia, causando un lento sprofondamento della crosta terrestre al largo dello stretto. 📍Prossimo obiettivo dei ricercatori: capire come queste faglie influenzino la generazione di terremoti in una delle aree sismicamente più attive d'#Europa. #CNR #Scienza #Ecologia #Geologia #Mare #Terremoti #Scoperte
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🌊🔬 La nave oceanografica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Gaia Blu, ha individuato un campo di rilievi sottomarini allineati lungo profonde fratture nel fondale dello Ionio meridionale. 🌍 Questa zona è interessata da un complesso sistema di faglie che sta progressivamente allontanando la Calabria dalla Sicilia, causando un lento sprofondamento della crosta terrestre al largo dello stretto. 🔎 Prossimo obiettivo dei ricercatori: capire come queste faglie influenzino la generazione di terremoti in una delle aree sismicamente più attive d'Europa https://lnkd.in/dN2VJSx4 #GaiaBlu #CNR #Scienza #Ecologia #Geologia #Mare #Terremoti #Scoperte
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I ricercatori dell'INGV e del CNR hanno individuato sul fondale del Mar Tirreno al largo dei Campi Flegrei, poco a ovest di Ischia, strutture geologiche finora sconosciute tra cui una grande caldera e un'enorme frana sottomarina. Lo studio ci aiuta comprendere meglio la tettonica dell'area e la sua attività vulcanica passata. Ne parlo su Geopop
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Un mega-tsunami alto 200 metri in Groenlandia ha fatto tremare per 9 giorni i sismometri di tutto il mondo https://ift.tt/rIhHKGf (Adnkronos) – Nel remoto fiordo di Dickson, nel nord-est della Groenlandia, si è verificato un evento catastrofico che ha risuonato a livello globale. La cima di una montagna è crollata causando una frana enorme che ha generato un mega-tsunami. Le onde, alte fino a 200 metri, hanno continuato a oscillare all’interno del fiordo per nove giorni facendo registrare un segnale sismico mai osservato prima. La contemporaneità dei due eventi ha spinto ricercatori di numerosi Enti di Ricerca e Università in tutto il mondo a collaborare per cercare di capire se sussistesse effettivamente una relazione di causa-effetto. Anche l’Italia ha preso parte alla ricerca attraverso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’Università di Catania e l’Università degli Studi di Padova. “La nostra ricerca è iniziata nel settembre del 2023, quando un misterioso segnale sismico della durata di 9 giorni è stato scoperto nelle registrazioni provenienti da stazioni sismiche installate in tutto il mondo, dall’Artide all’Antartide”, spiega Flavio Cannavò, ricercatore dell’INGV e co-autore dello studio. “Abbiamo subito notato, però, che il segnale appariva completamente diverso dai segnali sismici che vengono registrati in caso di terremoto: conteneva, infatti, una singola frequenza di vibrazione, simile a un ronzio dal suono monotono”. Il team multidisciplinare ha quindi analizzato dati sismici e infrasonici, misurazioni sul campo, dati della rete locale di sensori oceanografici, immagini dal vivo e da satellite e simulazioni numeriche di onde di tsunami, riuscendo a ricostruire la straordinaria sequenza di avvenimenti a cascata innescata nel settembre dello scorso anno. Il risultato, “A rockslide-generated tsunami in a Greenland fjord rang the Earth for 9 days” pubblicato sulla prestigiosa rivista “Science”, ha visto la collaborazione di 68 scienziati da 40 istituzioni in 15 paesi. “Quando abbiamo iniziato questa avventura scientifica eravamo tutti piuttosto perplessi e nessuno di noi aveva la più pallida idea di cosa avesse causato quel segnale sismico così particolare: sapevamo solo che era in qualche modo associato alla frana”, racconta Kristian Svennevig, del Geological Survey of Denmark and Greenland (GEUS), primo autore dell’articolo. “Si è trattato della prima frana e del primo tsunami dovuti allo scioglimento dei ghiacci osservati nella Groenlandia orientale, a dimostrazione del fatto che i cambiamenti climatici hanno già un forte impatto anche in quella zona”. I risultati della ricostruzione operata dai ricercatori ha mostrato che, all’interno del fiordo, l’acqua seguiva un moto oscillatorio ripetuto ogni 90 secondi, lo stesso periodo di oscillazione fatto registrare dalle onde sismiche. La corrispondenza dei due fenomeni ha evidenziato come la forza della massa d’acqua in movimento sia stata in...
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Oggi, 27 settembre 2024, raggiunge il perielio, ovvero il punto di massimo avvicinamento al Sole, la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS), che ha tutte le caratteristiche per diventare "la cometa del secolo". In questo articolo tutte le informazioni utili per osservarla:
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“Swarm-like Seismicity”, Castrovillari ospita il convegno internazionale sugli sciami sismici https://ift.tt/hoPW2r6 (Adnkronos) – Gli sciami sismici, pur essendo composti generalmente da eventi di magnitudo moderata, possono talvolta precedere terremoti di maggiore intensità, capaci quindi di causare danni significativi. Un esempio emblematico è il terremoto dell’Aquila del 2009, preceduto da una serie di scosse minori. Il convegno “Swarm-like Seismicity” rappresenta quindi un’importante piattaforma di confronto tra scienziati, dove verranno presentate le ultime ricerche, condivise metodologie di analisi e discussi i risultati ottenuti al fine di migliorare la comprensione dei processi geologici sottostanti e di sviluppare modelli predittivi più accurati. Dalla caratterizzazione degli sciami sismici con analisi delle proprietà spaziali e temporali e identificazione dei pattern ricorrenti, ai meccanismi di innesco con lo studio dei processi geofisici e geochimici che possono portare al verificarsi di uno sciame. I temi trattati dal convegno aiuteranno a sviluppare le implicazioni per la previsione sismica come la valutazione del potenziale di evoluzione degli sciami in eventi di maggiore magnitudo e naturalmente a elaborare strategie di mitigazione del rischio, attraverso lo sviluppo di protocolli per la gestione delle emergenze e informazione alla popolazione. Organizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con l’Università della Calabria nei giorni che vanno dal 21 al 26 ottobre, il convegno gode del patrocinio della città di Castrovillari e del Parco Nazionale del Pollino. La scelta di Castrovillari non è casuale: negli ultimi anni, l’area del Monte Pollino è stata interessata da uno sciame sismico significativo, oggetto di studi approfonditi da parte di scienziati internazionali. Sarà inoltre l’occasione per parlare di rischi naturali e della loro mitigazione, nonché per ricordare le attività e le risorse messe a disposizione della popolazione dalla campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile “Io Non Rischio”, dal portale Edurisk e da progetti sul territorio come “A scuola di Terremoto”, finanziato dalla Regione Calabria e dedicato alle scuole della Regione. The post “Swarm-like Seismicity”, Castrovillari ospita il convegno internazionale sugli sciami sismici appeared first on Il Giornale dell'Umbria - il Giornale on line dell'Umbria. via Il Giornale dell'Umbria – il Giornale on line dell'Umbria https://ift.tt/uckKIsx October 17, 2024 at 12:04PM
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Utilizzando la tecnologia LiDAR, archeologi scoprono piramidi e strutture nascoste nelle foreste del Messico
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https://lnkd.in/eNzhgE5g 18 Luglio 2024 I Campi Flegrei, situati nei pressi di Napoli, rappresentano tra le aree vulcaniche potenzialmente più rischiose del mondo, ospitando oltre 1,5 milioni di abitanti e numerose infrastrutture. La loro attività vulcanica è stata oggetto di numerosi studi, volti a comprendere la storia eruttiva e l' estensione dell' area interessata. Dal 2005, l' area è entrata in una fase che i geofisici definiscono di unrest (agitazione) caratterizzata da un sollevamento di 1,18 m nella sua parte centrale, terremoti frequenti e l' attivazione di faglie. Uno degli aspetti più dibattuti riguardo ai Campi Flegrei è l' origine e la posizione della sorgente che alimenta l'attuale fase di unrest. Si ipotizza la presenza di una camera magmatica a circa 7,5 km di profondità, ma la sorgente della deformazione sembra essere più superficiale, tra i 3 e i 5 km. Le cause dell' "espansione" di questa sorgente sono ancora oggetto di dibattito, con ipotesi che coinvolgono intrusioni magmatiche, la sovrapressurizzazione del sistema idrotermale o una combinazione di entrambi i fattori.
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INDAGINE GEOMAGNETICA E METROLOGICA IN ANTARTIDE CON LA BUSSOLA SOLARE ELETTRO-OTTICA BREVETTATA DA ENEA. Una bussola solare elettro-ottica in grado di misurare la direzione geografica del Polo Nord con elevata precisione (migliore di un centesimo di grado), sviluppata presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, è stata usata per misure di orientamento presso l'Osservatorio polare della Stazione Concordia, in Antartide. La bussola solare (brevetto ENEA) è compatta, automatica, e fornisce una risposta in pochi secondi. La precisione della bussola ENEA è paragonabile a quella dei sistemi GPS e giroscopi, senza gli inconvenienti di lunghi tempi di misura, dipendenza del risultato dalla latitudine, e costi elevati. La bussola ENEA è stata usata durante la campagna antartica estiva del dicembre 2017 condotta dall'INGV, allo scopo di misurare la presunta deriva della banchisa antartica su cui si trova la base Concordia, che era stata evidenziata da diverse misurazioni tramite GPS differenziale. I risultati delle misure con la bussola solare ENEA mostrano che tale deriva non c’è stata. Questo falso allarme ha permesso di capire che alle latitudini elevate i risultati delle misure di orientamento effettuate con la bussola solare sono molto più affidabili di quelli ottenuti con i sensori GPS. #ENEA #Antartide #BaseConcordia #Bussolasolare #INGV
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Comprendere se l’attività sismica, la deformazione del suolo e l’emissione di gas, fenomeni che dal 2007 sono progressivamente aumentati per il bradisismo in corso nel vulcano #CampiFlegrei, coinvolgano il movimento o un accumulo di magma in profondità e, quindi, tracciarne l’#evoluzione nel #tempo: questi gli obiettivi raggiunti da un team internazionale di ricercatori guidato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (#Ingv) in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre e l’Université de Genève, nell’ambito del progetto “Love-Cf” finanziato dall’Ingv per l’indagine multidisciplinare dei Campi Flegrei. I risultati dello studio sono riportati nell’articolo “Tracking the 2007-2023 magma-driven unrest at Campi Flegrei #caldera (Italy)”, recentemente pubblicato sulla rivista Nature – Communications of Earth and Environment, che affronta questi aspetti importanti per definire la dinamica e lo stato attuale di un vulcano in un’area ad elevata densità di popolazione. Leggi la notiza: https://lnkd.in/dFPtYNp2 #ildenaroit
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