Sedentarietà in Italia: un problema che riguarda tutti noi 📉 Secondo il Rapporto Osservatorio Valore Sport 2023, l’Italia si colloca al quarto posto tra i Paesi OCSE più sedentari tra gli adulti e, purtroppo, al primo posto tra i bambini. Ben il 94,5% dei minori italiani non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati. Questo dato allarmante mette in luce una sfida enorme per la salute pubblica. ⚠️ La sedentarietà non è solo una questione di forma fisica, ma un vero problema di salute, con effetti a lungo termine che includono obesità, malattie cardiovascolari e persino un aumento del rischio di depressione. https://lnkd.in/dhjv5ZjU #Fitness #Benessere #Sedentarietà #SportPerTutti #AttivitàFisica #PersonalTrainer #Salute
Post di Edoardo Minossi
Altri post rilevanti
-
Italiani e attività fisica: sedentari il 28% dei connazionali Secondo i dati delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento dell’ISS relativi al biennio 2022-2023, solo il 48% degli italiani è attivo fisicamente, mentre il 28% dei connazionali risulta sedentario. Questi numeri evidenziano l'importanza di promuovere uno stile di vita sano e l'attività fisica regolare. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sui benefici del movimento per migliorare la salute e il benessere generale. #Salute #AttivitàFisica #ISS #Benessere #StileDiVitaSano
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
🏅 L'Italia detiene il triste primato dei bambini che non fanno sport 🏅 È sconfortante sapere che il nostro Paese guida la classifica europea per il numero di bambini che non praticano attività fisica regolare. In un'epoca in cui lo sport è riconosciuto come uno strumento fondamentale per lo sviluppo fisico, mentale e sociale, questo dato ci spinge a riflettere profondamente. 🔎 Perché lo sport è essenziale? Stimola lo sviluppo fisico e la crescita armoniosa. Favorisce la socializzazione e il lavoro di squadra. Insegna il valore dell'impegno e della disciplina. Aiuta a prevenire disturbi legati alla sedentarietà, come obesità e problemi cardiovascolari. 👟 Non tutto è perduto. Aziende come Decathlon Italia sono in prima linea nel promuovere l'attività fisica. Attraverso collaborazioni con club sportivi locali, stanno creando spazi e opportunità affinché bambini e adulti possano avvicinarsi allo sport. Queste partnership sono fondamentali per sensibilizzare le famiglie sull'importanza di uno stile di vita attivo e per garantire che il futuro delle nuove generazioni sia più dinamico e sano. È il momento di fare squadra, incentivando lo sport come parte integrante della vita di tutti i giorni! 💪#SportPerTutti #Decathlon #decathlonclub #Salute #Benessere
L'Italia ha il record di bambini inattivi che non fanno nessuno sport
https://www.blitzquotidiano.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Si moltiplicano le ricerche che testimoniano i benefici dello #sport, non solo per il corpo ma anche per la mente. Per dire, un nuovo studio pubblicato su ‘Aging Cell’ dimostra che le cellule specializzate coinvolte nella risposta all’insulina vengono attivate nel #cervello dopo l’esercizio, suggerendo che l‘attività fisica può migliorare direttamente la funzione cerebrale. Ma lo sport è un volano anche per l’#economia: il settore vale 24,7 miliardi di euro nel 2022, con un contributo al Pil nazionale dell’1,38%. A ‘fotografare’ il settore in Italia è il nuovo Rapporto Sport 2024, appena presentato dall’ Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e da Sport e Salute oggi a Roma. Un’indagine con molte luci: si ingrossano infatti le fila dei connazionali che hanno deciso di indossare tuta e scarpe da ginnastica. I dettagli su Fortune Italia Fortune Italia Health Care+Economics #attivitàfisica 👇 🏅
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
📖 Attraverso lo studio "Lo Sport: settore chiave per lo sviluppo socieale, educativo ed economico del Paese", Deloitte ci restituisce un documento di fondamentale importanza per lo sviluppo e il futuro delle politiche sportive in Italia. 📈 Il dato interessante è che per il 96% degli italiani intervistati, lo sport ha importanza fondamentale nell'educazione; al contempo però, l'Italia è il Paese OCSE con il più alto tasso di sedentarietà. 💪 In ogni caso dallo studio emergono dati piuttosto rilevanti: aumentare la pratica sportiva del 10% consentirebbe di avere una popolazione più sana in termini di benessere fisico con un decremento del 3,3% delle persone in sovrappeso, un miglioramento degli indici di benessere mentale (+6,4% di soddisfazione per la propria vita); + 9,9% di benessere sociale con miglioramento delle relazioni interpersonali con evidente contrasto a devianze ( -5% fumo e -4,9% alcol) e diminuzione della criminalità del 5,2% soprattutto tra i giovani. ✍ Questo studio, che approfondirò sicuramente nei giorni a venire, porta inequivocabilmente all'attenzione di #managersportivi e decisori politici la necessità di intervenire sul tema sport, la sua accessibilità e le risorse necessarie a un miglioramento delle infrastrutture e alle azioni necessarie affinché sia possibile invertire la rotta riguardo la percentuale di pratica sportiva, soprattutto tra i giovani. 💡 Sicuramente i grandi eventi potranno lasciare un'ottima #legacy ai territori ma solo attraverso un piano nazionale che espliciti e concretizzi totalmente l'Articolo 33 della Costituzione, diventa possibile cambiare il presente e futuro a livello sportivo ma anche e soprattutto a livello economico, sociale e sanitario. #managementdellosport #sportresponsibility #footballsocialresponsibilityofficer #FSRO #promozionedellosport
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Un dato che colpisce particolarmente è la persistenza delle storiche disparità territoriali in Italia per quanto riguarda la sedentarietà e la pratica sportiva. Secondo i dati più recenti, nelle Regioni meridionali quasi il 50% della popolazione risulta sedentario, una percentuale significativamente più alta rispetto al Centro-Nord, dove la sedentarietà si attesta intorno al 30%. Inoltre, i livelli di pratica sportiva continuativa al Sud sono sensibilmente più bassi rispetto al resto del Paese. Ad esempio, solo il 20-25% della popolazione pratica sport in modo regolare nelle Regioni meridionali, contro una media nazionale che supera il 30% e valori che raggiungono il 40% in alcune Regioni settentrionali come il Trentino-Alto Adige. Queste differenze territoriali evidenziano come fattori socio-economici, infrastrutturali e culturali continuino a influire negativamente sull’accesso e sulla partecipazione alle attività sportive al Sud, penalizzando in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione. Tali dati sottolineano l'urgenza di politiche mirate per ridurre il divario, incentivando la pratica sportiva e promuovendo uno stile di vita attivo anche nelle aree meno servite del Paese.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Grazie alla danza e alla kinesiologia ho approfondito la dinamica del corpo in movimento per trasferire nei cartamodelli (e nei capi) un nuovo livello di benessere inclusivo per tutte le vestibilita'. La sfida più difficile è dare confort, sostegno e benessere insieme a design ed estetica ( anche dopo la stravaganza giovanile)
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Il 33,7%, pari a 19,7 milioni di italiani, non pratica sport in assoluto; il 31,7%, pari a 18,5 milioni, pratica solo qualche attività; il 6,4%, pari a 11 milioni, pratica saltuariamente lo sport, e solo il 23,6%, pari a 14 milioni, pratica sport in modo continuativo in strutture affiliate al CONI. Questi dati mostrano chiaramente come la #praticasportiva in Italia sia ancora limitata, con una grande parte della popolazione inattiva o che svolge attività fisica solo in modo occasionale. Le #ASDSSD potrebbero davvero svolgere un ruolo cruciale nell’ampliare l’accesso allo sport e intercettare non solo chi già pratica attività fisica all’aperto o in modo indipendente, ma anche chi è completamente inattivo. Ecco alcune #strategie che potrebbero essere adottate dalle ASD/SSD per raggiungere questi gruppi: 1. Collaborazione con le #scuole: Dato che molte scuole sono sprovviste di palestre e attrezzature adeguate, le ASD/SSD potrebbero offrire programmi di attività sportiva o educazione fisica in collaborazione con gli istituti scolastici, incentivando la pratica sportiva già dall’infanzia e adolescenza. 2. Progetti di avvicinamento per i #sedentari: Potrebbero organizzare programmi per adulti e anziani, promuovendo stili di vita attivi attraverso attività semplici e inclusive come camminate, ginnastica dolce o lezioni all’aperto, che puntino a sensibilizzare e coinvolgere chi non è abituato a praticare sport. 3. Campagne di sensibilizzazione sulla #prevenzione: Diffondere la cultura della visita medico-sportiva periodica, non solo come strumento per ottenere l’idoneità, ma anche come controllo preventivo di salute e benessere. Questo potrebbe anche rafforzare il legame tra sport e prevenzione sanitaria. 4. Incentivazione all’uso degli #spazipubblici: Coinvolgendo Comuni e sponsor locali, le ASD/SSD potrebbero promuovere eventi come camminate, maratone o circuiti ciclabili. Attraverso partnership pubblico-private, è possibile incentivare anche l’ampliamento di piste ciclabili e zone pedonali che, come dimostrato, potrebbero facilitare l’adozione di stili di vita più attivi. 5. Proposte di attività #nonconvenzionali: Oltre alle discipline classiche, offrire corsi di nuove attività fitness o discipline ludico-sportive potrebbe attirare chi, per disinteresse verso gli sport tradizionali, non si è mai avvicinato all’attività fisica. 6. #Digitalizzazione e gamification: Creare app o piattaforme digitali che incoraggino attività fisiche attraverso sfide e premi, in particolare per i più giovani. Le ASD potrebbero sfruttare anche i social per comunicare l’importanza della salute e dello sport, raggiungendo un pubblico più ampio e giovane. 7. Aumentare gli #oraridiapertura delle ASD/SSD In sintesi, le #ASDSSD potrebbero diventare un punto di riferimento per chi non ha un’abitudine consolidata nello sport, creando una rete di supporto e stimolo per incoraggiare più persone a prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
#pensieri non richiesti del #lunedì! Quando si opera nel mondo dello #Sport, credo sia necessario provare a studiare e analizzare #numeri, #trend, “mode”, per comprendere quello che sta succedendo, cercando di anticipare #cambiamenti e richieste da parte di coloro che fruiscono delle #attivitàmotorie e sportive. 💡 I numeri sono sotto gli occhi di tutti, serve però fare lo sforzo di leggerli e provare ad interpretarli. Provo oggi ad iniziare a scrivere alcune riflessioni, cercando di non dare giudizi di merito, ma chiedendo, a chi vorrà, di dare una propria lettura di questi dati. ❗️In primo luogo, mi sembra utile partire dal dato di pratica dei #giovanissimi, per le ovvie conseguenze che tali dati avranno, a cascata, sul #futuro dello sport italiano. Ebbene, confrontando la popolazione di oggi con quella di 10 anni fa (per cercare di avere un orizzonte di medio periodo), emergono quattro dati principali: ✅ Nella fascia 3/5 anni ed ugualmente nella fascia 6/10 anni ci sono oltre 360.000 bambine e bambini in meno; ✅ Rispetto a 10 anni fa, a livello percentuale, tra i 6 e i 17 anni la #praticasportiva cresce in maniera significativa; ✅ Nella fascia 6/10 anni, la pratica sportiva è cresciuta complessivamente del 6,5% e nonostante ciò (a causa della prima considerazione di cui sopra) a livello numerico ci sono comunque 66.000 ragazze e ragazzi in meno che praticano attività motoria rispetto a 10 anni fa; ✅ La pratica sportiva continua a crescere anche nella fascia 11/14 anni (+3,6%), ma già a partire da questa età, si nota una fortissima differenza di genere, con un incremento della pratica #femminile inferiore all’1%. Cosa si può evincere da questi numeri? Ci riflettiamo insieme? #analisi #confronto #idee
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
𝐈𝐋 𝐒𝐔𝐈𝐂𝐈𝐃𝐈𝐎 𝐄' 𝐋𝐀 𝐒𝐄𝐂𝐎𝐍𝐃𝐀 𝐂𝐀𝐔𝐒𝐀 𝐃𝐈 𝐌𝐎𝐑𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐈 𝐈 𝐆𝐈𝐎𝐕𝐀𝐍𝐈 𝐓𝐑𝐀 𝐈 𝟏𝟎 𝐄 𝐈 𝟑𝟒 𝐀𝐍𝐍𝐈 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐦𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚𝐧 𝐀𝐜𝐚𝐝𝐞𝐦𝐲 𝐨𝐟 𝐏𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐬, 𝐀𝐦𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚𝐧 𝐀𝐜𝐚𝐝𝐞𝐦𝐲 𝐨𝐟 𝐂𝐡𝐢𝐥𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐀𝐝𝐨𝐥𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐏𝐬𝐲𝐜𝐡𝐢𝐚𝐭𝐫𝐲- Lo sport può salvare i nostri giovani dal baratro ma, paradossalmente, ce li può anche far cadere. Inserito in un modello socio-culturale altamente competitivo e performante troppo spesso lo sport anche a livello giovanile ha perso quella dimensione di divertimento e leggerezza fondamentale per garantire continuità e sostenibilità psico-fisica. In America sono già tante le scuole e le associazioni sportive che hanno introdotto nei programmi di training sportivo anche degli spazi dedicati alla salute mentale dei giovani atleti. Proprio da questi programmi stanno giungendo i primi incoraggianti feedback da parte dei partecipanti, secondo cui i benefici sono molteplici su più fronti. Questi benefici si traducono in: - un minor rischio di abbandono precoce dello sport, - un'educazione sportiva estesa ad allenatori e famiglie che si mostrano più supportivi e informati, - una minor percentuale di infortuni e un miglior impatto sul processo di recupero degli stessi - un miglioramento evidente delle performance. Lavorare sulla salute mentale dei nostri ragazzi è fondamentale per garantire longevità sportiva ed aumentare drasticamente le possibilità che il ragazzo o la ragazza adotti uno stile di vita sano e salutare, sia da un punto di vista fisico che mentale. Sportfulness vuole abbattere le barriere, che ahimè ancora esistono, e rendere accessibili le risorse per la salute mentale a giovani atleti ed allenatori. E' innegabile che lo stigma, la mancanza di consapevolezza, i costi e la disponibilità limitata di professionisti di sport mental coaching in alcune aree rappresentano barriere significative. Con il supporto di #Associazioni, #CentriMedici, #Brand e #Federazioni noi vogliamo rendere queste risorse accessibili non solo agli adulti ma anche ai giovani sportivi. E lo facciamo grazie ad una community di professionisti ed una piattaforma dedicata che eroga servizi di consulenza online. Lo facciamo attraverso dei progetti speciali, workshop ed eventi dedicati. Lo facciamo attraverso campagne di sensibilizzazione e il coinvolgimento di atleti e atlete. E lo faremo anche con un innovativo programma di formazione strutturato in video corsi. Noi ci crediamo perché siamo un team di sportivi e conosciamo le dinamiche che esistono al di la della semplice immagine di atleta a cui tutti siamo abituati a pensare. Sappiamo quali sono i lati oscuri dello sport e proprio per questo vogliamo aiutare i giovani a riconoscerli e gestirli al meglio, Se credi nel nostro progetto e vuoi saperne di più scrivici in privato.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-