Post di Emanuele Buscaglione

Quando cerchiamo una Persona in SANGOI GROUP, cerchiamo prima di tutto la sua P maiuscola, che per noi è fatta di carattere, approccio, storia e identità: le stesse frequenze che fanno vibrare la nostra impresa. Crediamo che per affrontare un problema o costruire una relazione, sia nostro dovere crescere negli intenti che ci motivano, nei valori che ci animano e nell'approccio che adottiamo per affrontare persone e situazioni. Solo così possiamo ambire a condividere un percorso insieme, speriamo sempre duraturo, ma quand'anche così non fosse, l'importante è che sia significativo per entrambi. Alle competenze guardiamo dopo. Le competenze si comprano, si formano, si integrano, si accelerano. Valori e identità no. Certo abbiamo organigrammi, ruoli e compiti per i quali ci vogliono competenze, ma cerchiamo di vederli come teatri con più quinte possibili, che lascino alle Persone spiegare sè stesse, le loro vele e le loro relazioni. A tutte le Persone che siamo pronti ad assumere, chiediamo di passare almeno una giornata in azienda prima che decidano se salire a bordo. Perchè un'organizzazione, come la cucina di un ristorante che si rispetti, deve essere "a vista". E allora benvenuti ad Alessandro Cella e Federico Brognoli che ci hanno scelto e che abbiamo scelto: per carattere, approccio, storia e identità. Le competenze? Alessandro, 53 anni, ingegnere gestionale dell'Università di Udine e nuovo Chief Information Officer di Gruppo, ce ne porta tante e quelle più interessanti sono proprio quelle che vanno oltre il ruolo specifico. Federico, 20 anni, diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing all'Istituto Tecnico Abba-Ballini di Brescia, le competenze ha deciso di costruirle nella nostra società bresciana SABREST, dove sentiamo talmente la responsabilità di rappresentare la sua prima esperienza di lavoro significativa, che lo abbiamo affiancato da subito alla Direzione aziendale. A noi che guidiamo il Gruppo, il compito di mantenere sempre allenato, aggiornato e integrato il capitale sociale di impresa, che ben prima del capitale economico, rappresenta l'essenza (e il successo) dell'intraprendere.

Ha senso avere persone che non sono eccellenti in azienda? No, e ti spiego perché Piccolo passo indietro, settimana scorsa ho fatto una consulenza(di cui usciranno un pò di contenuti molto interessanti) Ho parlato con un giovanissimo imprenditore siciliano che, a differenza di tanti, sa qualsiasi cosa sulla sua azienda. Uno tra i tanti argomenti è stato proprio attrarre e scegliere campioni, a questo punto la risposta alla domanda in alto è... ASSOLUTAMENTE NO Tenere gente che non sa lavorare non solo rallenta i cantieri e compromette il nome della tua azienda Ma fa scappare i campioni Perché la gente che sa lavorare ed è forte, vuole solo gente sveglia Ciò significa che devi solo assumere il top presente sul mercato? Sni, potresti prendere delle persone che sono mediocri nel ruolo, ma possono crescere benissimo e diventare campioni L'importante che lasci stare chi fa tutto, tranne che aiutarti Che risultati porta un cantiere dove la gente lavora e si trova bene?

“Se un’azienda cura il bello dentro di sé e attorno a sé, è molto probabile che sia un’azienda responsabile, un’azienda in equilibrio con il mondo e le comunità e non alla ricerca solamente del proprio vantaggio.” – Giuseppe Morici Molti imprenditori della storia hanno inglobato nella loro attività d’impresa la contemplazione della bellezza attraverso l’arte, sostenendo ad esempio progetti di sviluppo fuori e dentro l’azienda, come atto di restituzione verso la comunità. Essi hanno saputo custodire il bello guardando all’eternità. Qualità del prodotto, eccellenza, differenziazione a cui ambiscono le realtà aziendali, nascono dove esiste una base culturale profonda e una visione più che lungimirante, in quelle imprese che hanno come ideale quello di restituire valore per migliorare la qualità della vita delle persone.

Diventa Impresa ha compreso le sfide che Alessandro stava affrontando, e lo ha guidato in un percorso di miglioramento tangibile per la sua attività, portando a risultati significativi. #diventaimpresa #miglioramentoaziendale #recensionesuccesso

Passaggi generazionali e sostenibilità: la storia di successo di Igor Gorgonzola. Nell'intervista a Fabio Leonardi e Giulia Leonardi, per la rubrica "Relazioni e Conflitti" di Forbes Italia Small Giants, ho avuto modo di approfondire il percorso di crescita di Igor Gorgonzola, azienda fondata nel 1935 e oggi leader nel settore caseario. La terza e quarta generazione, rispettivamente CEO ed Export Sales & Sustainability Manager, raccontano come il passaggio generazionale e la sostenibilità siano diventati pilastri della loro visione aziendale. Fabio Leonardi ha sottolineato il ruolo della fiducia e del rispetto per la tradizione, mentre Giulia Leonardi ha evidenziato l’importanza di una strategia sostenibile per affrontare le sfide future. Vi invito a leggere l’intervista completa. #ComunicazioneStrategica #PassaggioGenerazionale #Sostenibilità

🚨 RIFLESSIONE SUI RUOLI IN AZIENDA E LA GESTIONE DEL TEMPO: IL CASO DI “FRATELLI ROSSI” 🚨 Per anni, “Fratelli Rossi”, un’azienda familiare, ha affidato la direzione a Luca, scelto per la sua fiducia piuttosto che per le sue competenze. Questa scelta ha portato a decisioni affrettate e processi confusi. 📉 I risultati immediati erano l’unica priorità, senza spazio per riflessione o strategia a lungo termine. Col tempo, l’azienda ha iniziato a perdere terreno rispetto alla concorrenza, incapace di innovare o pianificare. Solo quando i fondatori hanno deciso di rivalutare i ruoli e di non basarsi più su familiarità, ma su competenze, le cose sono cambiate. L’arrivo di Chiara, nuova direttrice operativa con esperienza e visione strategica, ha permesso di ridurre il sovraccarico operativo e favorire la creatività e l’innovazione. Il team è stato riorganizzato in base alle competenze, e il morale è migliorato. 👉 Lezione: non sovraccaricare le persone con compiti operativi e scegliere i leader per competenza, non per familiarità, per creare spazio alla riflessione e alla strategia. #Imprenditoria #Leadership #Competenza #Creatività

Il Sogno di Engenie Group continua: Laura Ippoliti nuova Amministratrice Unica. Il Gruppo comunica la nomina ad Amministratrice Unica di Laura Ippoliti, unitamente a quella di Francesco Gianni nel ruolo di Direttore Generale: scelte necessarie nel segno della continuità valoriale, imprenditoriale e tecnologica dell’Azienda e tese a fornire nuovo vigore sui mercati sia per gli stakeholders che per i collaboratori. Laura, laureata in Economia e Commercio presso La Sapienza ed iscritta all’Albo dei Consulenti del lavoro dal 1992, mamma di Mattia ed Eleonora Stillone, è ora al governo di quello che Andrea Stillone definì il “Sogno”: 50 collaboratori ed un parco clienti di 30 realtà di primissimo piano distribuiti su ogni settore merceologico. Le aree di intervento sono quelle storiche relative al Data Management e a soluzioni di CRM. La incontriamo nella sede operativa di Via Olindo Guerrini. ·       Laura, innanzitutto complimenti e buon lavoro. Cosa ti ha spinto a proporti alla guida di Engenie Group? “Voglio riprendere il “Sogno” di Andrea. Già da tempo conosco molto bene la realtà aziendale, con la quale collaboro da sempre ed è quindi stata una scelta naturale e voluta” ·       C’è una parola chiave con la quale ti piacerebbe caratterizzare il tuo mandato? “Comunicazione, comunicazione, comunicazione” ·       Engenie Group manterrà il proprio focus operativo su soluzioni di Data Management e CRM o proverà ad esplorare nuove strade? “Pur rimanendo molto focalizzati sulle aree citate, che continueranno ad essere il nostro core business, resteremo attenti alle nuove tendenze di mercato e alle sensibilità dei nostri clienti verso nuove frontiere tecnologiche” ·       Credi in una politica espansiva del Gruppo nei prossimi anni? “Sì, Engenie Group è in grado di raccogliere la sfida della crescita organica che prevede fin da subito un rafforzamento soprattutto sui mercati automotive, servizi e Pubblica Amministrazione” ·       Hai operato una riorganizzazione a livello manageriale. Puoi definire le caratteristiche  comuni alle persone che ti sono più vicine nella gestione aziendale? “I miei manager sono leali, hanno un forte spirito di corpo, un’esperienza senza pari e, per usare una parola alla moda, hanno dimostrato una forte resilienza, che ha permesso al Gruppo di uscire alla grande da tutti i problemi che si sono susseguiti negli ultimi 5 anni” ·       Puoi usarne altri 3 per definire tutta la Squadra? “Passione, affidabilità ed empatia” ·       La formazione del personale e la passione nella ricerca di soluzioni all’avanguardia rimarranno stelle polari per Engenie Group? “Sì, abbiamo già confermato e predisposto piani formativi ad hoc sia a livello tecnologico che manageriale, in continuità con quanto sempre è stato.” ·       Ci lasci un’immagine simbolo che possiamo utilizzare come “portafortuna” per tutta l’Azienda? “Lo sappiamo bene, una pantera…” Questa è la nostra Laura. #wearedatalovers

FAI SENTIRE LA TUA VOCE Per quanto anche con riferimento al settore della logistica integrata e del trasporto, uno degli asset di maggior valore sia rappresentato dalle RISORSE UMANE, nella quasi totalità delle organizzazioni, delle imprese, delle associazioni e delle federazioni di categoria, si finisce per privilegiare gli interessi dei pochi al posto di quelli dei molti e l’approccio più praticato e’ quello top-down invece del più foriero di valore aggiunto bottom-up. Così facendo il singolo finisce per essere sottovalutato, schiacciato e di perdere di entusiasmo, di prospettiva e di desiderio di coinvolgimento; il gruppo per privarsi di capacità di contribuito e di amplificazione delle energie e degli sforzi finalizzati a perseguire comuni obiettivi di crescita e valorizzazione personale e professionale. Credo nelle aziende gestite e guidate con capacità, fermezza, disciplina, leadership ma anche caratterizzate dalla apertura verso logiche di interazione, partecipazione, aggregazione, capitale diffuso come possono garantire le operazioni di M&A (merger and acquisition), MBO (management buyout), MBI (management buy in), quotazione in mercati regolamentati. Credo nelle associazioni concretamente coordinate e indirizzate ma rappresentative di esigenze e aspettative, generatesi dai molti. Se ritieni di disporre di solidi valori, esperienze, competenze maturati e consolidati nel tempo, e’ non solo giusto ma anche doveroso essere ambiziosi, sognare, osare, fare squadra, lasciare la propria impronta.

Su Il Sole 24 Ore di oggi io e Alfredo De Massis riflettiamo sul tema della leadership aziendale focalizzandoci sulla scelta del CEO nelle aziende familiari

Torna su LinkedIn una nuova puntata de “I Leader della consulenza di domani”, rubrica curata da Paolo Martini,ceo di Azimut Holding, in cui vengono presentati i giovani consulenti della società. Oggi tocca a Pierfrancesco Favaro