Post di Enertech Solution

L’indagine occupazionale 2024 del Politecnico di Milano dimostra la crescente richiesta dell’alta formazione nel mercato del lavoro. Il 42% dei nostri dottorandi lavora già prima della fine del dottorato di ricerca. Il 30% viene assunto entro un mese dal conseguimento del titolo, nei mesi a seguire il tasso di occupazione raggiunge il 100%. Il dottorato di ricerca diventa così una qualifica sempre più richiesta non solo nel mondo accademico ma anche nel settore privato. Il rapido avanzamento tecnologico ha cambiato il mercato del lavoro, aumentando la domanda di lavoratori con una formazione sempre più profonda e specializzata. Le STEM sono particolarmente richieste, senza dimenticare l’importanza di una visione interdisciplinare che permetta di comprendere l’impatto delle nuove tecnologie sulla sfera sociale, politica ed economica. Non a caso, il 42% dei nostri dottori di ricerca lavora nel settore privato e il 9% presso la pubblica amministrazione e organizzazioni no profit. Il Politecnico, per rispondere a questa crescente domanda, presenta 20 corsi di dottorato in lingua inglese per un totale di oltre 1.800 dottorandi. Ed è nostro obiettivo per il 2025 arrivare a 2.000.

Cosa fanno i biotecnologi dopo la laurea? Ce lo racconta Federico Acciaretti Ecco le domande che gli abbiamo rivolto. 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑖 𝑙𝑎𝑢𝑟𝑒𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝐵𝑖𝑜𝑡𝑒𝑐𝑛𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑢𝑠𝑡𝑟𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑟𝑢𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒?  Mi sono laureato ad ottobre 2021. Attualmente frequento il dottorato presso il Politecnico di Milano in Ingegneria Chimica & Chimica Industriale. 𝑄𝑢𝑎𝑙 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑'𝑖𝑚𝑝𝑖𝑒𝑔𝑜?  Chimico-Farmaceutico: mi occupo di sviluppo di sintesi chemo-enzimatiche di fragranze e specialty chemicals, con uno sguardo anche allo scale-up. 𝐿𝑎 𝑙𝑎𝑢𝑟𝑒𝑎 𝑒 𝑝𝑜𝑖? 𝑄𝑢𝑎𝑙 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒? 𝐼𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎 𝑙𝑒 𝑡𝑎𝑝𝑝𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑡𝑖𝑒𝑛𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 Non ho mai avuto un piano preciso e mi sono lasciato trasportare dalla corrente. Una volta laureato mi è stata offerta una borsa di ricerca, che ho accettato volentieri per darmi più tempo per decidere sul mio percorso professionale. Spinto dal piacere di lavorare nell'ambito della ricerca, mi sono iscritto al concorso di dottorato del Politecnico di Milano, ottenendo una borsa ministeriale. 𝑃𝑒𝑛𝑠𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑜𝑓𝑓𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝐵𝑖𝑐𝑜𝑐𝑐𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑡𝑜 𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑖 𝑎𝑙 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑢𝑛 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜 𝑏𝑖𝑜𝑡𝑒𝑐𝑛𝑜𝑙𝑜𝑔𝑜? Mi ritengo soddisfatto sia del corso triennale che di quello magistrale. Entrambi forniscono le basi sui diversi aspetti delle biotecnologie e offrono ore di laboratorio che ti permettono di applicare quello che studi a lezione. Permettendomi un appunto, durante il percorso magistrale ci si focalizza spesso sullo sbocco lavorativo nella ricerca, che è solo una delle opportunità professionali che può ricoprire un biotecnologo; tuttavia, grazie anche ai molti percorsi extracurricolari offerti si può avere uno sguardo più ampio su quello che offre il mondo del lavoro. 𝐶ℎ𝑒 𝑠𝑢𝑔𝑔𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑎𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖? Il mio percorso è stato lineare, sono passato dalla triennale in Biotecnologie, alla magistrale in Biotecnologie Industriali, a una borsa di ricerca sempre in Bicocca, al dottorato al Politecnico. Non ho mai avuto particolari difficoltà nel passare gli esami, ma a causa del mio carattere timido e remissivo ho sempre avuto difficoltà a mettermi in gioco in attività parallele. Suggerisco di non limitarsi a seguire i corsi e passare gli esami, ma sfruttare le attività che l'università offre, perché aiutano a costruire un curriculum più completo, permettendo allo studente di sviluppare nuove capacità e di realizzarsi. Abbiamo apprezzato molto il contributo di Federico! Se ti sei laureato in Bicocca, anche tu puoi dare il tuo contributo compilando il modulo: https://lnkd.in/ey_Jr8cU

👉 Esplorando la biofisica a diverse scale: l’esperienza della #mentee Cecilia Fruet Cecilia ha svolto un’internship di un anno per la tesi magistrale al Max Planck Institutes Tübingen nel Dipartimento Protein Evolution, sotto la supervisione di Andrei Lupas, Martin Oettel e Raffaello Potestio. Ha lavorato su simulazioni di una proteina presente nella membrana batterica. Le simulazioni, dette di dinamica molecolare, calcolano delle traiettorie per gli atomi che formano le molecole di interesse, integrando le equazioni del moto: questo fornisce la dinamica della struttura di interesse nel tempo. Hanno proposto un modello per l’esportazione di ancore lipidiche per polisaccaridi capsulari attraverso una proteina di membrana. Le ancore lipidiche sono molecole che "fissano" allo strato più esterno dei batteri delle lunghe catene di zuccheri, coinvolte nella difesa del batterio da agenti esterni. Si è spostata per il dottorato all’Ecole polytechnique fédérale de Lausanne nel gruppo di Anne-Florence Bitbol, dove si occupa nuovamente di modelli in ambito batterico, ma su una scala diversa: lavora su modelli stocastici per l’evoluzione dei batteri nell’intestino e per lo sviluppo dell’antibiotico-resistenza. Cecilia ha conosciuto i modelli stocastici e la loro applicazione in biologia, in particolare nell'evoluzione di popolazioni popolazioni, tramite il suo mentor ha infatti svolto uno stage estivo nel suo gruppo di ricerca, durante il quale si è avvicinata ed appassionata all'argomento. 👩🔬 Hai mai svolto un internship simile? Condividi le tue esperienze o chiedi consigli a Cecilia nei commenti! 💬 #LTF #community #mentorship

📡Presentazione della mia tesi di laurea triennale: "Quantificazione tramite cromatografia ionica degli ioni inorganici in campioni di acqua dei bacini idrografici dell’Italia Centrale". È con grande soddisfazione che condivido con voi il frutto del mio lavoro di tesi, focalizzato sulla determinazione e quantificazione degli ioni inorganici solubili presenti in tre aree di studio. 🎯Obiettivo del progetto: Esaminare le variazioni annuali e inter-annuali nell’emozione delle rocce e l’assorbimento di CO2 atmosferica in bacini dell’Italia. 👨💻Scopo del progetto: Quantificare le principali specie ioniche inorganiche presenti nei campioni, al fine di studiare i processi di erosione delle rocce che si verificano nelle tre aree di studio. 🔍 Perché scegliere un una tecnica cromatografa ionica? L'adozione della tecnica cromatografia ionica consente la quantificazione delle specie ioniche presenti nei campioni analizzati. Questa metodologia presenta un'elevata sensibilità, in grado di rilevare basse concentrazioni di ioni, e offre una selettività specifica, che permette di separare diversi tipi di ioni in base alla loro affinità per la fase stazionaria. La cromatografia ionica si basa sul principio dello scambio ionico, in cui una fase mobile, costituita dall'eluente che trasporta il campione, interagisce con una fase stazionaria, solida." 🔧 Fasi del progetto: Analisi: Filtrare i miei campioni tramite dei filtri a siringa in cellulosa rigenerata per eliminare i solidi sospesi. Sviluppo: La quantificazione gli ioni è stata determinata tramite il metodo della retta di calibrazione. Successivamente, siamo andati a esaminare gli andamenti temporali e spaziali di ogni fiume e li abbiamo confrontati per osservare le differenze. Caratterizzazione operativa: Utilizzo di strumenti tecnici affidabili per una quantificazione completa delle concentrazioni degli ioni inorganici presenti nei campioni analizzati. 📏 Analisi delle prestazioni: Analisi quantitativa delle acque e determinazione delle concentrazioni degli ioni inorganici solubili, con delineazione del limite di rilevabilità e del limite di quantificazione per ogni analita. 🔑 Conclusioni: Identificazione degli ioni inorganici solubili presente nei miei campioni al fine di approfondire la comprensione dei processi di weathering e del loro ruolo nel cambiamento climatico, analizzandone le variazioni nello spazio e nel tempo. È stato un percorso stimolante che mi ha permesso di approfondire le tecniche analitiche strumentali e di applicare le mie conoscenze in un progetto di ricerca concreto e coinvolgente. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che mi hanno sostenuto lungo questo cammino!

Specific research topics in PNRR PhD Call: Topic-specific title IARA: Intelligenza Artificiale e Realtà Aumentata nella didattica della fisica Scientific referee Prof. Stefano Oss Description: Il dottorando/la dottoranda si impegnerà in un programma di ricerca innovativo che mira a integrare, se possibile, e comunque a monitorare e calibrare l’utilizzo di IA e RA nella didattica della fisica. Durante il suo percorso formativo, il dottorando/a si concentrerà sull'analisi critica della letteratura esistente e sulla progettazione e sviluppo di strumenti didattici (tecnologici e metodologici) basati su IA e RA. Attraverso studi pilota e sperimentazioni nelle scuole e nelle università, verranno raccolti e analizzati i dati per valutare l'efficacia delle soluzioni proposte. Inoltre, il dottorando/a contribuirà alla diffusione dei risultati attraverso pubblicazioni scientifiche e partecipazione a conferenze. In sintesi, il programma di ricerca si muoverà con l'obiettivo di promuovere l'innovazione nel settore dell'istruzione e favorire l'inclusione sociale. Further information: https://lnkd.in/e8UUdy-3 Deadline: July 15, 2024 #Physics #PNRRPhD

📌 Anche quest'anno è stata elaborata la Classifica Censis delle Università Italiane rappresenta un punto di riferimento essenziale per gli #studenti che si apprestano a scegliere il loro #percorsouniversitario 👉 L’analisi si basa su numerosi indicatori che valutano le strutture, i servizi, l’internazionalizzazione, la capacità di comunicazione digitale e l’occupabilità. 👉 Quest’anno sono state elaborate 70 classifiche, basate su 963 variabili diverse. #jobinpharmanews #universita

OPPORTUNITA' DOTTORATO DI RICERCA 👉 pubblicato il bando di concorso per l'ammissione al 40° ciclo del corso di Dottorato di Ricerca in Scienze Applicate a Benessere e Sostenibilità (a.a. 2024/2025) presso l’Università Telematica eCampus. Se avete una laurea magistrale in ingegneria, avete capacità di programmazione sia per il calcolo che per lo sviluppo di software e siete interessati ai temi della biomeccanica e dell'analisi del movimento mediante sensori indossabili...allora siete i candidati ideali per la mia linea di ricerca! Se interessati ad approfondire, scrivetemi sulla messaggistica di Linkedin o mandatemi una richiesta di collegamento (se non siete tra i miei contatti), o diffondete il post se conoscete qualcuno che potrebbe esserlo. Grazie! (link alla pagina con bando in calce al messaggio) #wearables #biomechanics #dottorato #motionanalysis DEADLINE PER INVIO DOMANDA: 22 LUGLIO 2024 https://lnkd.in/dVRRVa3m

Un prezioso spunto sul quale riflettere.

La #tesi magistrale in #ingegneria rappresenta una milestone importante per ogni #ingegnere. Tuttavia, chi ci è già passato evidenzia tre direzioni che non avrebbe intrapreso tornando indietro. Come studenti è normale essere affascinati da tre tipologie di direzioni: 👩🏼🏫scegliere il tema “solo” per il prof 🧰scegliere il tema “solo” perchè ci piace 😅scegliere un tema a caso perchè della tesi non ci importa Per poi rendersi conto che: ❌se il prof non ci permette di approfondire tematiche interessanti per le aziende, la tesi rimane un “progetto che inizia e finisce all’università” ❌se il tema non è spendibile nel mercato di lavoro, rimane un progetto “che ci è piaciuto” ❌se il tema lo scegliamo a caso, rinunciamo a tutto il valore che una tesi può portare, e quindi la tesi assume il ruolo di “spreco di tempo” Nulla toglie al fatto che anche queste strade possano portare ad ottimi risultati proprio grazie alla tesi. La carriera di un ingegnere è strana a volte. Ma quali sono le opzioni per ottimizzare il valore ottenuto e tempo speso sulla tesi magistrale? ✅Tesi in azienda ✅Commercializzazione dell’output di tesi ✅Tesi su temi all’avanguardia per le aziende nel tuo settore d’interesse E tu? Hai già pensato alla tesi magistrale? Raccontacelo nei commenti 👇🏼

𝗩𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼: 𝗺𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶? In un periodo di ferventi discussioni sulla qualità dell'istruzione tra Università Telematiche e Università Pubbliche, preferisco dirigere lo sguardo verso il futuro degli studenti. Un futuro che io immagino ricco di opportunità, per permettergli di trasformare la loro attuale formazione universitaria in carriere fruttuose e significative. Io ho tre lauree magistrali e un dottorato di ricerca; li ho ottenuti in gran parte continuando a lavorare e li ho conseguiti sia in ambito universitario pubblico che privato e telematico. Ho avuto quindi la fortuna di osservare da vicino molti aspetti del sistema educativo universitario, con una mia opinione. Oggi, come Professore Associato all'Università San Raffaele di Roma, il mio impegno si riflette nei contenuti che trasmetto e nella passione con cui cerco di coinvolgere ogni studente. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗗𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗶 𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗶? 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗶 "𝗺𝗶𝗲𝗶 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶" 𝗮𝗱 𝗼𝗴𝗴𝗶? 𝙈𝙖𝙩𝙚𝙧𝙞𝙖𝙡𝙞 𝘿𝙞𝙙𝙖𝙩𝙩𝙞𝙘𝙞: Il 90,91% dei miei 294 studenti di questo semestre valuta positivamente la qualità dei materiali forniti, tra video, dispense e test. 𝙈𝙤𝙩𝙞𝙫𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚:  Il 91,73% si sente vivamente stimolato dal mio modo di comunicare la materia. 𝘾𝙝𝙞𝙖𝙧𝙚𝙯𝙯𝙖 𝘾𝙤𝙣𝙘𝙚𝙩𝙩𝙪𝙖𝙡𝙚:Il 94,22% è completamente soddisfatto di come esprimo i concetti. Poi c'è un altro aspetto, e per chi ha fatto l'Università sa di cosa parlo... quanto sarò stato "disponibile" per dialogare con gli studenti? 𝘿𝙞𝙨𝙥𝙤𝙣𝙞𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀: Il 93,80% apprezza la mia apertura al dialogo e al confronto. Sono soddisfatto? No, vorrei fare ancora meglio. Nell'ambito della mia materia, nella Laurea Magistrale LM67, affronto argomenti complessi, come le linee guida internazionali e protocolli scientifici, che sono essenziali ma spesso percepiti come ostici. Il mio obiettivo è rendere questi temi non solo accessibili ma anche affascinanti. Non tanto per passare l'esame, che non è facile, ma soprattutto per applicare questi strumenti nel mondo del lavoro. Da professionista. 𝗣𝗼𝗹𝗲𝗺𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂 𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗣𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗲 𝗧𝗲𝗹𝗲𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲? 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶... L'intelligenza artificiale e le nuove tecnologie stanno ridisegnando il panorama lavorativo e educativo. È fondamentale che noi professori universitari ci adattiamo e innoviamo per preparare gli studenti a un mondo in rapida evoluzione. Io credo fermamente che l'Università sia ponte verso il successo professionale. Non possiamo non pensare che sarà grazie (o a causa) delle nostre azioni e lezioni che gran parte dei notri studenti lavoreranno o meno. Io ci penso in ogni momento e mi sento in obbligo a evolvere, a sperimentare, a migliorare continuamente. Questo è il mio pensiero, quale è il tuo? #università #telematiche #studenti #professori